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Roma-Verona 2-1 (19′ Lukaku, 25′ Pellegrini, 76′ Folorunsho) – Primo successo per De Rossi

E’ il giorno del ritorno di Daniele De Rossi, nelle vesti di allenatore, sulla panchina giallorossa. La Roma affronta l’Hellas Verona nella 21° giornata:

ROMA (4-3-2-1): Rui Patricio; Karsdorp, Huijsen, Llorente, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; Dybala, El Shaarawy; Lukaku.
A disposizione: Svilar, Boer, Kristensen, Celik, Zalewski, Pagano, Pisilli, Belotti, Joao Costa, Golic, Oliveras.
Allenatore: De Rossi.

VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Magnani, Dawidowicz, Cabal; Folorunsho, Serdar; Mboula, Suslov, Saponara; Djuric.
A disposizione: Chiesa, Perilli, Amione, Charlys, Calabrese, Cissé, Cruz, Henry, Bonazzoli.
Allenatore: Baroni.

Arbitro: Sacchi di Macerata. Assistenti: Capaldo-Affatato. IV uomo: Massimi. Var: Pairetto. AVar: Valeri.

RETI: 19′ Lukaku, 25′ Pellegrini, 76′ Folorunsho
CARTELLINI: Ammoniti: Paredes, LLorente, Folorunsho, Dawidowicz


80′ Belotti per El Shaarawy

76′ – Gran gol di Folorunsho che calcia all’improvviso da 40 metri piegando le mani a Rui Patricio, apparso però distratto. La Roma protesta per un fallo ai danni di Bove

68′ – Occasione Roma sugli sviluppi di una punizione battuta da Pellegrini, El Shaarawy dal fondo rimette dentro per Huijsen che sbaglia di testa

65′ – Richiamato al VAR Sacchi per un fallo di mano in area di Llorente su un colpo di testa di Djuric. Calcio di rigore per l’Hellas che batte lo stesso Djuric e calcia in curva

56′ – Fuori Dybala dentro Zalewski

Inizia la ripresa

CRONACA SECONDO TEMPO

Fine primo tempo, giallorossi avanti

33′ – Altra grande azione della Roma che si sviluppa in mediana sull’asse Dybala-Pellegrini, apertura a destra per Karsdorp che crossa in area, El Shaarawy si divora il terzo

30′ – Huijsen si divora il tris dopo una conclusione di El Shaarawy deviata sui piedi dell’olandese, il difensore calcia in diagonale sbagliando il 3-0

28′ – Si ferma Spinazzola per un problema muscolare. Al suo posto Kristensen

25′ – GOOOOOOOLLLLL del 2-0 della Roma siglato da Lorenzo Pellegrini che su un cross lungo di Lukaku in area, riceve ancora da El Shaarawy e dopo lo stop scarica col mancino sotto la traversa

19′ – GOOOOOOLLLLLL del vantaggio della Roma siglato da Romelu Lukaku che chiude in rete col mancino su assist di El Shaarawy, scappato in contropiede sull’imbucata perfetta di Pellegrini

8′ – Grande imbucata di Bove per Karsdorp che incunea in aria, stop e passaggio per Lukaku che calcia di destro sfiorando il vantaggio

Inizia il match

CRONACA PRIMO TEMPO

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Rassegna stampa

Roma-Verona, le probabili formazioni dei giornali

La Roma affronta all’Olimpico il Verona nella 21° giornata di Serie A. Ecco le probabili formazioni previste dai giornali sportivi e generalisti:

IL CORRIERE DELLO SPORT – Rui Patricio; Karsdorp, Huijsen, Llorente, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Rui Patricio; Karsdorp, Huijsen, Llorente, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.

IL TEMPO – Rui Patricio; Karsdorp, Huijsen, Llorente, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.

IL CORRIERE DELLA SERA – Rui Patricio; Kristensen, Huijsen, Llorente, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.

IL MESSAGGERO – Rui Patricio; Karsdorp, Huijsen, Llorente, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.

TUTTOSPORT – Rui Patricio; Karsdorp, Huijsen, Llorente, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.

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Interviste

De Rossi: “Obiettivo Champions. Non sarà difficile per i tifosi amare Mou ma anche me. Restare? Me la giocherò alla morte”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Daniele De Rossi in conferenza alla vigilia di Roma-Verona:

Un doppio coinvolgimento, emotivo forte lo immaginiamo e tecnico-tattico sul campo. Che tipo di lavoro hai impostato? Che Roma hai visto? Che Roma vorresti?
“Sorrido, non per la domanda, vedo facce a cui sono affezionato e non pensavo di trovare. Quando c’è il cambio di allenatore, che sia grande o mediocre, i giocatori vanno a tremila all’ora, è normale. I primi allenamenti ti danno risposte normali, poi bisogna vedere a lungo termine, comunque sono stati incredibili, stanno assorbendo i tre-quattro concetti iniziali che vogliamo dare, per evitare di infondere confusione nel gruppo”

Ha sentito Totti? 
“Ci siamo sentiti, mi ha mandato un messaggio di in bocca al lupo, mi ha dimostrato la sua felicità, il suo stupore, che era anche il mio inizialmente. Ci siamo sentiti due volte, passeremo presto del tempo insieme, dopo il suo impegno in Cina, ci fa sempre piacere vederci”

Quando si subentra vuol dire che c’è un problema, vorrei chiederle quale è il problema principale da risolvere? Sarebbe contento alla fine stagione se…?”
“Sarei contento se fossimo tra le prime quattro della classifica, penso sia un obiettivo da puntare, non facile da raggiungere, ma assolutamente possibile. Quando cambi allenatore i problemi ci sono sempre, ci sono passato anche io un anno fa. Ci sono dei problemi da analizzare, ma alla fine devo partire da zero, dallo zero a zero, in tre-quattro giorni non si fa in tempo ad analizzare tutto. Sono fortunato perchè per motivi di tifo ho visto le partite della Roma, è la squadra che conosco di più al mondo, così abbiamo accorciato il periodo di studio”

Un paio di anni fa dicevi che prima di tornare alla Roma avresti dovuto fare un percorso. E’ il momento giusto per tornare?
“Era il momento giusto per rifiutare la Roma secondo te? Non si può rifiutare la Roma, è successo alla Juve con Pirlo, ci sono uomini che rifiutano, altri si buttano dentro. Ovviamente non è solo voler tornare a mettersi la felpa, non è una scelta nostalgica. Uno fa anche un’analisi veloce dei valori di questa squadra, avrei rifiutato solo se avessi pensato che la squadra fosse stata mediocre. Non vado a fare brutte figure. Penso che la Roma sia una squadra forte e per un mio sviluppo di carriera è importante. Dove lo vedremo tra qualche mese”

Per cosa le piacerebbe che fosse ricordato il calcio espresso dalla Roma di De Rossi?
“Il mio calcio è una frase che mi fa venire i brividi, l’ho sentita dire anche da tecnici che ammiro e persone a cui voglio bene. Il calcio non è mio, tuo, è di tutti. Allora Guardiola dovrebbe parlare di calcio quasi da solo, così come pochi altri. Non penso di essere al loro livello, ma penso che gli allenatori bravi, che non hanno inventato niente che li riconosci da come giocano le loro squadre, quasi ad occhi chiusi. Se la nostra squadra sarà organizzata, farà risultati e si riconoscerà questi valori mi farebbe contento. Venir ricordato perchè la tua squadra fa bene e vince mi basta e mi avanza”

Non ci sono condizioni nel tuo contratto oltre giugno 24′, ma c’è un bonus per il piazzamento della Champions. Si è parlato anche di traguardo Europa League? Per l’eventuale permanenza cosa ti hanno detto?
“I presidenti Friedkin sono stati chiarissimi sulla durata del contratto e sul tenore della mia permanenza qui. Io ho risposto ok, mettete voi la cifra, avrei firmato in bianco o quasi, ho chiesto un bonus per la Champions, ma anche un gesto dovuto per la mia carriera qui. Non ci sono condizioni, rinnovi automatici, ho detto loro che volevo giocarmi le mie carte, ho chiesto solo di trattarmi da allenatore, non da bandiera, o da immagine che faccia il giro di campo con Romolo. Loro sono d’accordo. Sanno dal primo secondo che mi hanno chiamato che io me la giocherò fino alla morte per rimanerci qui e penso che loro siano soddisfatti di questo, un allenatore che si gioca le sue carte senza pensare a quello che è stato da calciatore, penso sia apprezzato come atteggiamento, per me sarebbe un sogno”

Giocherà a 4 o a 3? Un’idea di base c’è?
“Nasco e mi innamoro di questo lavoro con Spalletti e successivamente con Luis Enrique. Per me questo tipo di allenatori che portano tanti giocatori in fase offensiva e che difendono a quattro sono la base del mio innamoramento per questo lavoro. Questa squadra è stata costruita a tre, gioca da tanti anni così, abbiamo provato diverse cose, stiamo lavorando su concetti anche di rotazione, che magari portano a difendere in un modo e attaccare in un altro. Non tolgo l’ipotesi che possa cambiare in corso di partita e in corso di stagione, magari dipenderà anche dall’avversario e dalle strategie di gara”

In questi giorni fuori da Trigoria c’è un clima particolare, un clima di malumore verso i giocatori e la società. C’è chi dice che lei è stato preso come effetto calmante. E’ destabilizzante o uno stimolo in più?
“Non ho bisogno di stimoli in più, non mi destabilizza per niente, non sono stupido. Quando sento parlare di effetto calmante è brutto, un po’ moscio per definire una scelta. Quando un dirigente decide di cambiare un allenatore così vincente e amato deve prendere in considerazione vari fattori. Non dico che io sia la scelta giusta, ma è normale che si valuti in base alle disponibilità allenatori meno riconosciuti che avrebbero portato effetti più devastanti. Penso che i sold-out, questo affetto gigante abbia portato punti alla Roma. Penso che non sia difficile per i nostri tifosi amare sia chi c’era come Mourinho, sia me. Dire calmante è brutto, è una scelta ponderata in base a fattori di leadership, ambientali etc. Sarà giusta? La scopriremo tra qualche tempo, io ho sfruttato l’occasione per diventare l’allenatore che voglio diventare”

Si aspettava di arrivare adesso alla Roma? Appena entrato nello spogliatoio si è sentito allenatore della Roma?
“Uno non si aspetta che mandino via l’allenatore più titolato della storia e che prendano te. Però ero consapevole, non mi hanno forzato, non mi hanno puntato una pistola alla tempia. Me lo aspettavo di tornare, in maniera più graduale ma è piena la storia di allenatori subentrati ad interim e poi sono rimasti. L’ultimo è stato Palladino che non era stato scelto a lungo termine e si sta dimostrando tra i migliori emergenti. Io mi sento allenatore della Roma, più in campo che nello spogliatoio, perchè non si toglie quel rapporto di confidenza con gran parte dello spogliatoio, ci può essere rispetto senza fingere, non fingo di voler bene a Pellegrini, Cristante etc. Una persona mi ha consigliato di non venire con la mia macchina, ma che devo fare finta che sono povero. Io mi sono sentito allenatore in campo, li guardo e loro mi ascoltano, gradiscono quello che dico poi saranno i punti la cosa più importante. Io non ho mai finto con nessuno”

Roma ha fatto stufare Mourinho? Vi siete sentiti?
“Ho mandato un messaggio a Mourinho non di circostanza, lui è stato uno dei primi a mandarmi un messaggio quando firmai con la SPAL, era un gesto dovuto. Non lo so se si è stufato, non mi permetto di dirlo, ma con tutto il rispetto non mi interessa molto. Devo pensare a quello che devo fare, a quello che devo cambiare e ti assicuro che in questi giorni ho dovuto parlare anche di altro oltre che di campo, tra firme, foto, burocrazia varia. Non vedo l’ora che questa situazione si normalizzi”

Quali sono stati i problemi principali della Roma? Chi l’ha stupita di più?
“Qualche problema è stato visibile guardando le partite, non è vero che la Roma abbia sempre giocato male, a volte ha fatto molto bene come con l’Atalanta e il Napoli, a volte male. La Roma non è stata allenata male, il problema è stato l’alternanza di rendimento in campo. Delle idee le ho, non le vengo a dire qui in conferenza ovviamente. Quando vedi dal vivo questi calciatori rimani impressionato, ne ho visti tanti nella mia carriera, da fuori è un conto, poi vedi toccare la palla a Dybala, Pellegrini etc. rimani ancor di più sorpreso. Sono rimasto stupito da Pisilli, che non conoscevo direttamente, vederlo dal vivo mi ha impressionato”

Cosa non dovete sottovalutare del Verona?
“Mille cose, il Verona che è una squadra solida, allenata da Baroni che stimo tanto come allenatore e uomo, che ha mantenuto la barra dritta nonostante la tempesta esterna tra mercato e voci societarie. Ammiro molto la sua eleganza, è una squadra solita, grande fisicità, gioco abbastanza definito e che sanno fare bene. L’emozione dell’esordio non deve fare brutti scherzi, ma sono tranquillo, soprattutto ai ragazzi, ci sarà un po’ di malumore, spero di no, servirà calma in campo e fuori”

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NEWS

Sacchi per Roma-Verona: la designazione

Sarà Luca Juan Sacchi l’arbitro di Roma-Verona, match in programma sabato pomeriggio all’Olimpico. Gli assistenti saranno Capaldo e Affatato, il IV uomo è Massimi, al VAR ci sarà Pairetto, avar Valeri.

Tre precedenti tra la Roma e il tecnico di Macerata con due vittorie per i giallorossi e una sconfitta. L’ultima sfida è Roma-Empoli 7-0 di inizio stagione.

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Mancini e Cristante salteranno il Verona per squalifica

Gianluca Mancini e Bryan Cristante, sono stati ammoniti nel corso del match contro il Milan. Salteranno per squalifica il Verona nella prossima sfida di campionato.

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Interviste

Belotti: “Giuste le critiche di Mou al gruppo, qualcosa non andava ma per vincere serve un grande gruppo”

Andrea Belotti ha commentato così la vittoria sul Verona per 1-0 ai microfoni di DAZN:

Hai avuto una chance e sono arrivati i complimenti come ti sei sentito?
Bene. È un modulo che proviamo dall’inizio dell’anno conosco bene i meccanismi e li ho imparati bene.

Hai la pressione di conquistare alla maglia da titolare?
“Io cerco sempre di dare il massimo, sia dall’inizio sia quando gioco 10 minuti. Vogliamo tutti portare a casa il risultato.”

Sulle parole di Mourinho alla squadra dopo la partita.
“Le parole esatte può dirtele lui. Sono parole che devono rimanere tra di noi. Le parole sono state sul gruppo.”

Sul rapporto con Mourinho.
Lo conosciamo tutti è un grande che ha allenato tantissime squadre. Quando ha attaccato il gruppo lo ha fatto perché qualcosa non andava e ce ne siamo accorti anche noi. Per i grandi risultati la forza del gruppo ci deve sempre essere.

Sei a tuo agio a giocare con Tammy?
Ci sono state occasioni in cui abbiamo giocato insieme e avevamo preparato la partita in un determinato modo. Il mister conosce il calcio meglio di tutti noi. Nella carriera io sono stato abituato a giocare ad una o due punte. Per noi l’importante è giocare.

Come ti senti fisicamente?
Sto bene, ho passato il periodo iniziale senza ritiro quindi doveva trovare la condizione. Poi durante la sosta ho avuto modo di recuperare da un infortunio ma ho cercato sempre di lavorare. Ora mi sento assolutamente bene.

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Pagelle

Roma-Verona 1-0, le pagelle di Retesport

La Roma strappa con i denti i tre punti al Verona. Una vittoria che pesa tantissima e consente ai giallorossi di restare al terzo posto in classifica. Decisivo Ola Solbakken, alla sua prima rete in giallorosso nella prima ufficiale dall’inizio all’Olimpico. Prestazioni straordinarie di Cristante, Spinazzola ed El Shaarawy. Ottime prove di Bove e Belotti.

Le pagelle di Retesport:

Rui Patricio 6

Mancini 7

Smalling 6

Ibanez 6,5

Karsdorp 6

Cristante 7

Bove 6,5

Spinazzola 7

El Shaarawy 6,5

Solbakken 6,5

Abraham sv

Mourinho 6,5

Sost.:
Belotti 6,5
Wijnaldum 6
Celik 6
Zalewski 6

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NEWS

Roma-Verona, abbraccio e discorso motivazionale di Mourinho a tutta la squadra

Una vittoria di sacrificio, una vittoria voluta fortemente da tutti, soprattutto da chi finora aveva giocato poco. E non è un caso che il gol da tre punti contro il Verona arrivi da Ola Solbakken, oggetto misterioso del tormentato mercato invernale, a segno nel primo tempo su assist di Spinazzola, altro calciatore apparso ritrovato per larghi tratti del match. Ottime prove anche di Bove, Wijnaldum nei minuti finali, di Karsdorp anche lui al ritorno in campo dopo 4 mesi quasi e dei soliti titolari, su tutti Cristante, trascinatore dei suoi in mezzo al campo.

Dopo il triplice fischio di Sozza, Mourinho ha coinvolto i suoi ragazzi e tutto lo staff in un abbraccio collettivo, sugellato da un breve discorso motivazionale da parte dello Special One. Un messaggio chiaro a tutta la rosa giallorossa, da cui ora Mou dovrà necessariamente attingere per gestire il doppio impegno.

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Tifosi

Roma-Verona, applausi e cori della Sud per i Fedayn

Prima lo sfregio poi l’abbraccio collettivo di tutta la curva. Sono momenti delicati per il gruppo dei Fedayn, storici supporters della Roma. Dopo il furto degli striscioni, poi esposti (ma capovolti in segno di bottino) e successivamente bruciati dalla curva della Stella Rossa, i tifosi del gruppo ‘Fedayn’ hanno fatto il loro ingresso allo stadio poco prima dell’inizio di Roma-Verona, nel consueto spicchio dello stadio da sempre occupato durante le note di Mai sola Mai. Ai primi applausi, è stata leggermente abbassata la musica e tutta la curva ha intonato cori a sostegno dei ragazzi dei Fedayn, in segno di solidarietà.

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Interviste

Mourinho: “Dybala infortunato, Pellegrini quasi: scelte obbligate”

Josè Mourinho ha parlato prima di Roma-Verona ai microfoni di DAZN

Il Verona?
“È un avversario che ha cambiato, ha fatto un buon mercato: hanno fatto poche cose ma fatte bene, ci sono giocatori che hanno cambiato la squadra, portando una qualità diversa che si vede non solo nei risultati ma nel modo in cui gioca. Hanno migliorato abbastanza”.

Su Dybala e Pellegrini quanta scelta e precauzione c’è nella formazione di oggi?
“Non c’è precauzione né scelta, c’è incapacità: uno è infortunato, l’altro è quasi infortunato. Non c’è storia, non ci sono delle scelte ma, se vuoi dire così, ci sono delle scelte obbligate”.

Che partita si aspetta da Solbakken e da Karsdorp?
“Non mi aspetto niente da nessuno in particolare dal punto di vista individuale. Mi aspetto la squadra di sempre in merito alla voglia, rispetto per il club e i tifosi, voglia di fare bene e di vincere. Mi aspetto sempre questo dai ragazzi”.