Categorie
Interviste

Di Francesco: “A Roma con entusiasmo. Mou rialzerà i giallorossi”

Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Frosinone:

Al netto delle differenze di qualità, la Roma sarà vogliosa di reagire dopo la pesante sconfitta di Genoa. Pensi di cambiare atteggiamento?
“Semmai lo dovessi fare non lo direi mai in conferenza da buon stratega. Ringrazio Italiano per i complimenti ma il nostro atteggiamento e pensiero lo abbiamo da inizio anno. Il nostro atteggiamento non deve cambiare mai nemmeno domani. Domani giocheremo contro una squadra forte in un ambiente diverso, lo conosco bene e so che il pubblico sarà vicino alla squadra. Dobbiamo preparare la gara nel migliore dei modi apportando dei cambiamenti perché l’avversario sarà diverso dalla Fiorentina”.

Come sta la squadra? Sarà la terza gara in pochi giorni?
“Per me non sono gare amichevoli, non penso alle coppie. C’è chi giocherà dall’inizio e chi a gara in corso in base alle situazioni che abbiamo in base alle situazioni che ci portiamo dalla Fiorentina. Non sarà della partita Kaio Jorge, abbiamo avuto qualche problemino con Romagnoli e Garritano. Deciderò oggi dopo l’allenamento e dopo il sonno di questa notte, qualche cambio vorrei farlo”.

La Roma potrebbe giocare a quattro…
“Noi dobbiamo essere pronti a tutto, dobbiamo prepararci. Credo che il loro tecnico voglia soprattutto un atteggiamento diverso. Penso possano abbassare Cristante, lo ha già fatto ed è molto bravo in più ruoli. Noi dobbiamo prepararci e in base agli avversari adatterò sempre le nostre fasi difensive e offensive”.

Siamo una squadra giovanissima che domani giocherà in un ambiente particolare. Ci devi lavorare su questo?
“Il fattore ambientale fa la differenza. I miei ragazzi devono pensare a fare una grande partita e mettere in campo le nostre qualità. Noi abbiamo una buona qualità e dobbiamo lavorare per farla diventare ottima. Mi auguro di farla crescere in breve tempo, i ragazzi hanno un’ottima propensione a migliorare”.

Centrocampo della Roma mono-passo. Il Frosinone sta meglio?
“Lo vedremo domani se staremo meglio. Dipenderà da molti fattori, dall’emotività, dall’ambiente e da tanto altro. Pensare di stare molto meglio è opinabile, dipende da tante cose. L’Inter sembrava in fuga e invece è caduta. Non dobbiamo cullarci sulla loro condizione precaria perché anche in passato hanno dimostrato di saper reagire. Mourinho ha passato tanti di questi momenti, sa come gestirli”.

Occhi puntati sul Frosinone. Sentite la pressione?
“L’ho detto prima, bisogna tapparsi le orecchie e affrontare le gare in una determinata maniera. A me non cambia nulla, non ho mai guardato il lato negativo delle cose ma pensare sempre all’obiettivo. Non bisogna legarsi al dito ciò che si è letto, bisogna affrontare le cose con ottimismo”.

Bourabia e Reinier possono giocare dall’inizio? Chi è arrivato dopo ha assimilato i dettami tattici?
“Tutti possono cominciare dall’inizio perché hanno migliorato la loro condizione. A livello tattico devono crescere ma parlo spesso con loro. L’altro giorno con la Fiorentina abbiamo sbagliato delle cose che dobbiamo migliorare. Ogni gara ha la sua insidia. Questi ragazzi per crescere devono anche poter giocare. Detto questo la formazione ancora non la so”.

Possibile il passaggio a tre in difesa? Caso e Soulé dall’inizio?
“Tutti potrebbero far male alla Roma, ci sono calciatori che hanno più qualità nell’uno contro uno ma bisogna guardare una serie di cose. Loro per me non sono mono passo, hanno tante qualità per me in diversi calciatori. Bisogna conoscere chi si ha davanti, ma non possiamo fossilizzarci solo su Lukaku e Dybala. Dobbiamo difendere arrivandoci con il giusto atteggiamento. Tra i difensori solo Romagnoli è in dubbio. Garritano anche ha un problema mentre chi non c’era contro la Fiorentina non ci sarà nemmeno domani”.

Frosinone ha giocato quattro gare all’Olimpico e ha sempre perso. Pronto a cambiare questo dato?
“Meno male che non sono scaramantico (ride, ndr). Noi viviamo per queste gioie e per trascinare i tifosi come loro ci stanno trascinando. Dobbiamo avere il desiderio di far male alla Roma, poi non so cosa succederà”.

Categorie
Interviste

Mourinho: “Io resto qui, solo Friedkin può mandarmi via”

Josè Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Frosinone. Ecco le sue dichiarazioni:

Come deve ripartire la Roma?

“Vogliamo vincere, dobbiamo vincere. Non dobbiamo cercare nessun tipo di alibi, non vogliamo toglierci responsabilità o cercare alibi. Abbiamo fatto 3 partite prima di finire il mercato, quell’unico punto penso che a tanti giocatori ha lasciato un peso importante. Dopo l’incredibile risultato contro l’Empoli, e anche in Europa, ho pensato che quel peso potesse andare via, in campo e fuori. Non è successo a Torino in condizioni normali, visto quello che succede in questa stagione in Serie A dove queste squadre possono fare risultato contro squadre superiori. Quel punto, dopo una buona partita, è diventato negativo. In condizioni normali sarebbe stato positivo. Con il Genoa mi aspettavo continuità e miglioramento, ma non è successo. Se vogliamo dire cosa sia accaduto, sono successe tante cose, svantaggio, pareggio, di nuovo in svantaggio. Anziché migliorare, abbiamo peggiorato subito. Con Cristante in difesa la squadra ha peggiorato, quando siamo passati a 4 siamo peggiorati ancora, Cristante e Ndicka non hanno mai giocato a 4. Sembrava che potessimo pareggiare, arriva invece il terzo gol su palla inattiva, poi il quarto arriva fuori contesto. Quello che dobbiamo fare è avere il coraggio di entrare in campo e accettare una reazione di grande romanismo che può essere appoggio fantastico oppure una manifestazione negativa, dobbiamo avere il rispetto di queste possibili manifestazioni e avere il coraggio di giocare contro una buona squadra che sta psicologicamente bene. Sarà difficile perché abbiamo una pressione extra, serve avere coraggio anche se abbiamo lavorato solo due giorni. Non c’è molto più da fare se non avere coraggio e personalità, peccato non si giochi oggi”.

Firmerebbe il rinnovo?

“Parliamo di una situazione ipotetica e non mi piace. NOn è un successo, non posso darti una risposta. Quello che ti posso dire è che 3 mesi fa, il periodo di Budapest, era quasi un dramma pensare di andare via. A Budapest ho detto di rimanere ai giocatori e allo staff. Tre giorni dopo, contro lo Spezia, ho detto ai tifosi che sarei rimasto. Qualche giorno dopo ho incontrato Dan Friedkin e gli ho dato la mia parola. Durante le vacanze ho avuto la più pazza delle offerte per un allenatore e l’ho rifiutata per la parola che avevo dato a giocatori, tifosi e proprietà. Oggi, 3 mesi dopo, sembro io il problema e non lo accetto. Non leggo e non guardo tv ma le cose mi arrivano. Non lo accetto, io non sono il problema. Nel calcio le cose dipendono da molti fattori, non si può dire il responsabile è quello lì. Sono cose che succedono all’interno di un club, di un’azienda, di una struttura educativa. Quello che tre mesi fa era il più grande problema del romanismo, di Trigoria, dei giocatori, quando tre mesi fa questa persona si compromette con la sua parola, la porto avanti fino al 30 giugno 2024, sarò qui a lottare ogni giorno per i giocatori, per la società, per i tifosi. Solo una persona mi può dire che sia finito tutto prima del 30 giugno ed è Dan Friedkin, solo lui può dirmi di andare via, se non me lo dici io resto fino al 30 giugno, ho dato la parola a tutta Trigoria, ai tifosi, al mondo perché quando parlo io purtroppo parlo al mondo perché la mia carriera è stata fatta così. Sono la stessa persona e fino al 30 giugno io sono qua con i miei giocatori a lavorare per la mia proprietà, solo Dan può mandarmi via oppure Ryan. Non ho paura della pressione esterna, non ho paura dei possibili fischi, se vogliono trovarmi mi trovano a Trigoria, quando decido di andare a cena fuori sto un po’ fuori e vado in albergo per uno-due giorni altrimenti sono sempre qua. Non c’è né paura né mancanza di fiducia, domani sono allo stadio con i miei giocatori, insieme come sempre e come sempre dal primo giorno, ci prenderemo le responsabilità di quello che potrà succedere prima, durante e dopo la partita, l’unica cosa che pensiamo tutti insieme è di vincere la partita domani perché la squadra ne ha bisogno”.

Dove schiererà Cristante domani e nelle prossime partite fino alla sosta di ottobre? Giocherà davanti alla difesa come mezzala, oppure dietro per sopperire al problema del mercato, cioè che sono rimasti più o meno gli stessi difensori più Ndicka?

“Penso che Pinto sia stato qua nei primi giorni di agosto e penso abbia fatto una buona spiegazione, ah sì era settembre giusto. Pinto ha spiegato bene, ha spiegato come la Roma debba ovviare al suo Financial Fair Play, si devono prendere certe decisioni e sai che sono rischiose. Hai dimenticato di dire che Ibanez non c’è più, non abbiamo Kumbulla che è infortunato e l’anno scorso ci dava una mano. Con Smalling out siamo rimasti in tre in un periodo dove si gioca ogni tre giorni, fai tipo otto partite in un corto spazio di tempo. L’infortunio di Llorente fa parte di Diego, è la sua storia clinica e ci ha messo in difficoltà. Come dicevo prima ad Angelo o a Juric, non è il momento di trovare alibi o incolpare qualcuno, questa è una conseguenza di una situazione del Fair Play Finanziario, è una situazione che già conoscevo e poteva succedere. Con il Genoa, il miglior momento è stato il gol e nel momento che facciamo il gol, sembrava stessimo sviluppando qualcosa ma siamo stati forzati a fare un cambio. Non mi piace parlare individualmente dei giocatori, ma ora Cristante ci dà di più, ha avuto un’evoluzione fantastica, nella velocità di esecuzione, non era propriamente un genio con la palla, ma è diventato più sveglio obiettivamente, è importante per noi. La squadra ha peggiorato quando è passato dietro, poi dopo arriverà la domanda di Lo Monaco se giochiamo a 3 o a 4 che è una domanda normale. Per giocare a 4 possiamo giocarci solo con El Shaarawy e Costa, che sarà convocato. Se parlate di Dybala, voi dite che sembrava molto stanco in queste due partite, ho un amico che mi rompe sempre a riguardo. Non dovrei parlare di queste cose con voi, abbiamo una partita domani difficile, importante, una pressione extra, dobbiamo giocarla al massimo della nostra potenzialità. Se mi aspetto di più dai giocatori? Sì, mi aspetto di più da me stesso perché sono sempre molto esigente, però mi aspetto anche di più dai giocatori, quando prendo due gol da palla inattiva, io alleno le palle inattive difensive ma non alleno pure la costruzione bassa per aprirsi sulla linea, non ho detto di lasciare Lukaku da solo lì davanti. Mi aspetto di più da me e da loro. Ho una cosa con i giocatori che senti, senti più meno più meno, ma questi ragazzi sono miei amici, io sono amico loro. Non esiste solo empatia di lavoro, c’è empatia fra di noi e questa è una base che non ha prezzo in questi momenti qua. L’allenatore è un uomo solo nei momenti difficili, ma con loro no. Sono un po’ più solo perché a me piace stare solo, mi piace nascondermi, isolarmi qualche volta, ma con i miei giocatori non mi sono mai sentito da solo. Mi aspetto di più in campo, mi aspetto una mentalità, una fame, una responsabilità diversa e anche gente nuova che è arrivata penso che crescerà alla velocità che gli facciamo vedere come siamo noi. Per darti un esempio, Ndicka come difensore puro e Ibanez mai nella vita, c’è una differenza enorme. Ndicka è più bravo con la palla, ma Ibanez faceva errori con possesso palla e ha fatto errori in partite che non si dimenticano. Con il Genoa abbiamo avuto 7 angoli a favori, su 7 angoli nemmeno una volta abbiamo attaccano prima la palla e come fai a fare gol? Mi aspetto di più dai giocatori e da me stesso, però è più facile dire questo quando c’è amicizia, ho bisogno di più”.
Spalletti disse che il terzo anno è difficile farsi capire dai giocatori. È verè che è può complicao incidere?

“Non la penso così, quando stai bene con una persona non esiste secondo o terzo anno. Anche nel primo anno c’erano dei problemi, sto parlando di rapporti umani. Ho amici che ho conosciuto a 5 anni e che oggi sono ancora miei amici, è la maratona della vita. DOpo 4,5,6 anni in una squadra non è un problema, devi fermarti quando sei stanco del rapporto o non senti più l’amore. Ci sono allenatori che hanno tanti soldi da spendere, che cambiano giocatori con facilità. Se c’è un problema nel Barcellona o nel City, Guardiola paga 100 milioni senza problemi. Penso che il punto di partenza non siano gli anni, ma un rapporto che esiste o non esiste, in questo caso il rapporto esiste. Non voglio tornare alla domanda di Juric sul rinnovo perché è ipotetico, perché da questa porta qua lavoro ogni giorno, mi piace tantissimo e non posso dire che ho avuto dei club dove mi è piaciuto lo stesso o dove mi è piaciuto di più in un altro posto”.

C’è una mossa alla Mourinho per risolvere i problemi della Roma?

“Cosa vuoi che ti dica… la risposta che ti voglio dare è quando ho fatto lo scemo con te e ti ho dato una risposta di ma e poi mi sono scusato. C’è qualcosa che non è andato bene ed è in questo tipo di momenti che uno si deve isolare, una cosa è isolare perché gli altri ti vogliono isolato, non ti vogliono bene e non stanno con te lasciandoti solo. È la cosa più comune, quando si perde l’allenatore è un uomo solo. Un’altra cosa è quando tu sei solo per una tua opzione, è il mio caso. Negli ultimi 2 giorni sono andato a letto alle sei del mattino dopo le partita, poi alle 12:15 alle 19:00/19:30 decidere da solo. Quando hai questo momento, tanta gente parla fuori ma anche dentro. Chi mi dice una cosa, chi mi dice un’altra, se vado da loro sento tante cose perché tutti hanno un’opinione. Ho fatto una riunione ieri con i giocatori e ho iniziato a dire che avrei fatto delle domande e avrei risposto alle domande. Mi sono messo dalla parte dei giocatori e ho risposto come fossero loro, se io dovessi sbagliare tu calciatore devi interrompermi. Ho fatto dieci domande, nessuno mi ha mai detto che avevo sbagliato, ho risposto come avrebbero voluto loro. Conosco loro molto bene e perché non volevo sentire altre campane, volevo dirti questo l’altra volta e invece ti ho detto quella cata lì, ti chiedo di nuovo scusa”.stampa alla

Categorie
NEWS

Roma-Frosinone: cancelli aperti alle 18:15 (COMUNICATO)

La Roma domani sera (20:45) ospiterà il Frosinone ed è chiamata al riscatto dopo la sconfitta contro il Genoa per 4-1. I cancelli dello Stadio Olimpico saranno aperti alle 18:15. Di seguito il comunicato del club giallorosso.

Di nuovo all’Olimpico, per la settima giornata di Serie A. Domenica 1 ottobre si gioca Roma-Frosinone, in programma alle 20.45.
Per assistere al match c’è ancora posto: controllate sulla pagina biglietti le ultime disponibilità e assicuratevi un ingresso per spingere la squadra. Altrimenti, potrete acquistarli direttamente allo stadio presso il botteghino di Viale delle Olimpiadi.

“Domenica servono solo i tre punti”, ha detto il capitano Pellegrini dopo la partita di Genova. Vinciamola tutti insieme: noi sugli spalti e i nostri calciatori in campo. Forza Roma!

Gli orari

È prevista una cornice di pubblico da grande occasione, la solita testimonianza di amore giallorosso. I cancelli dello Stadio apriranno alle 18:15.

Ricordiamo che l’ideale è arrivare almeno 90 minuti prima del fischio di inizio. Partite da casa per tempo, considerando anche che alcune strade della Capitale in questo week-end sono chiuse o deviate per la Ryder Cup.

Chi avesse bisogno di supporto può rivolgersi al punto assistenza su viale delle Olimpiadi dalle 16.45 o al Call Center AS Roma: è attivo al telefono (06.89386000), per mail (callcenter@asroma.it) o tramite form.

Vendita parcheggi giornalieri

Al fine di migliorare i servizi per i suoi tifosi, il Club mette a disposizione un piccolo stock di parcheggi giornalieri presso lo Stadio Olimpico.

Sarà possibile acquistarli fino alle 16:00 di domenica 1 ottobre.

Al termine della procedura di acquisto, il sistema rilascerà un promemoria di prenotazione che darà diritto a ricevere, entro 3 ore dal calcio d’inizio, il pass parcheggio per l’area prescelta, direttamente all’indirizzo mail utilizzato in fase di accesso a MYASR.

Potrà essere acquistato massimo un pass per transazione ed account MYASR. Prezzi, aree disponibili, termini e condizioni di acquisto consultabili direttamente nel processo di acquisto.

Store aperto dalle 18.15

Su viale delle Olimpiadi, dalle 18.15 (fino alle 23.45), sarà attivo lo Store per acquistare materiale ufficiale: il nuovo e bellissimo third kit adidas, la training collection, la linea “Toys” per bambini e diversi altri articoli da non perdere.

Tutto il necessario, insomma, per fare shopping giallorosso, in attesa del match contro il Frosinone.

Toyota Fan Zone

La Toyota Fan Zone, l’area dedicata all’intrattenimento di grandi e piccoli tifosi, vi aspetta dalle 18.15 sull’ampio piazzale posto tra la Curva Sud e la Tevere.

Tra le novità presenti nella zona, l’attività Kick and Recharge. E tante altre attività ludiche per trascorrere in compagnia l’attesa del match.

Offside Food Waste

Anche per Roma-Frosinone è attiva “Offside Food Waste”, l’iniziativa promossa assieme ad Acli e all’assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale per combattere gli sprechi alimentari.

Nelle aree hospitality dell’Olimpico sarà possibile raccogliere il cibo in più.

Gli altri biglietti

Sono già in vendita i biglietti per le sfide di Europa League contro il Servette (5 ottobre, ore 21) e lo Slavia Praga (26 ottobre, 21), oltre che per la nona giornata di Serie A con il Monza (22 ottobre, 12.30).

I prezzi partono da 23 euro, riduzioni disponibili per under 16 e under 18.

“Unstoppable – Superiamo gli ostacoli”

È attivo “Unstoppable – Superiamo gli ostacoli”, il servizio del Club pensato per facilitare il trasferimento allo stadio di tutti i tifosi con disabilità motoria, che necessitino di carrozzina.

In collaborazione con la Protezione Civile Arvalia, l’AS Roma predisporrà dei veicoli omologati forniti da Toyota e KINTO, per il trasporto dei disabili e dei loro accompagnatori per tutte le gare casalinghe.

Le prenotazioni potranno essere effettuate dalle 9 alle 18 ed esclusivamente entro le 14 nel giorno pre gara, da tutti coloro in possesso di un biglietto di accesso alla gara o di un abbonamento (fino ad esaurimento dei posti disponibili).

Modalità di gestione delle aree di parcheggio disabili

Le persone con disabilità munite di regolare permesso e con abbonamento/biglietto di Tribuna Tevere Disabili (solo con Tariffa Persona con disabilità non deambulante + Accompagnatore), potranno parcheggiare all’interno dello Stadio dei Marmi.

Per tutte le altre tipologie di disabilità è previsto un quantitativo di parcheggi, fino ad esaurimento dei posti, presso lo Stadio dei Marmi, Viale dei Gladiatori e Viale Alberto Blanc. Per accedere bisogna essere in possesso dell’abbonamento/biglietto e relativo tagliando per il parcheggio disabili.

Al fine di un corretto utilizzo delle aree, il personale in servizio potrebbe verificare l’effettiva presenza a bordo della persona con disabilità titolare del parcheggio.

Categorie
RETESPORT

Retesport in Esterna: alle 10:00 vi aspettiamo da Valentino Automobili

Prosegue il viaggio di Retesport in giro per le vie della capitale. Nuova esterna questa mattina da Valentino Automobili, in via Tiburtina 1097.

Vi aspettiamo numerosi per scoprire le straordinarie promozioni sulla gamma Volkswagen, tra nuovo e usato, oltre alla possibilità di godere di uno splendido buffet con prodotti enogastronomici toscani.

Parleremo di Roma in compagnia di Fabio Petruzzi e degli speaker di Retesport. Diventato protagonisti, fate radio insieme a noi!

Il più fortunato potrà aggiudicarsi la maglia ufficiale da gara della Roma!

Categorie
Tifosi

Roma, la contestazione di Marassi ripresa dal Settore Ospiti – VIDEO

La Roma ha perso malamente contro il Genoa e questa volta si è scatenata la furia dei tifosi giallorossi.

Al triplice fischio di Orsato, la squadra e Mourinho si sono diretti sotto il settore ospiti occupato da 2 mila sostenitori giallorossi che hanno intonato cori di scherno nei confronti del gruppo squadra come: “Vogliamo rispetto” – “Avete rotto il c…” – “Fuori le p…”. 

“I giocatori hanno avuto l’idea di andare a salutare i tifosi, per rispetto e io li ho seguiti. Non sono stato io a chiedere loro di andare dai nostri tifosi” la spiegazione di Mourinho post gara a Marassi.

Ecco la ripresa dall’interno del settore ospiti, dopo 90 minuti più recupero di tifo e amore per la squadra, è esplosa giustamente la rabbia dei 2 mila sostenitori giallorossi presenti a Genova.

Categorie
Rassegna stampa

Roma nella bufera. Ora anche il Frosinone di Di Francesco fa paura

Il giorno dopo a Trigoria, dove c’è la società al completo a partire dai Friedkin, il clima non è da tutti contro tutti come altre volte è accaduto. Nonostante la bufera – che pure c’è, esiste – la Roma sembra un corpo unito. Compatto.

La Roma ha avuto finora 14 infortuni, non ha un gioco definito, si ritrova in zona retrocessione, è senza idee e le scelte di Genova, con Cristante centrale nella difesa a 4 e una squadra con tutte le punte in campo (Belotti ala) che neanche il peggior Carlos Bianchi, sono tutte spie di una situazione non facile.

Come scrive il Corriere della Sera, le persone più importanti del gruppo sono in scadenza: il gm Pinto, Mourinho e Lukaku. Poi c’è Dybala che non scade ma ha una via d’uscita a soli 12 milioni. Vederlo così immalinconito, proprio adesso che fisicamente sta bene, e senza ritmo fa riflettere. Fuori dal campo i blocchi sono chiari: basti pensare che giovedì sera le mogli di Pellegrini, Mancini, Cristante, Spinazzola e Belotti erano tutte insieme a vedere la partita. In campo, però, non sembrano esserci divisioni. Peccato che nessuno sappia dimostrare questa presunta unità. E che dalla proprietà arrivi un input chiarissimo: tornare nell’Europa che conta è l’obiettivo minimo.

Categorie
APPROFONDIMENTI

Friedkin, tra investimenti e Lukaku: proprietà amareggiata, l’obiettivo minimo è la Champions

La presenza nei corridoi di Trigoria di Dan e Ryan Friedkin, in un momento così delicato, denota grande capacità di comprensione della situazione. Ciò che filtra da parte della società è un messaggio chiaro ai naviganti: l’obiettivo minimo è e resta tornare in Champions, soprattutto dopo l’investimento (quasi a fondo perduto) su Lukaku.

La società è molto delusa poiché la squadra deve arrivare in Champions. Un’amarezza che è stata comunicata al gruppo squadra e al GM Pinto già nelle ore successive alla debacle di Genova. Al momento si va avanti con Mourinho, questo l’input dall’alto, ma si pretende una reazione immediata.

La motivazione non è solo sportiva ma anche economica. I Friedkin nei prossimi mesi sfonderanno il muro del miliardo di investimenti nel club dall’acquisto in poi. Cifra destinata a salire sensibilmente vista l’operazione stadio e la volontà della famiglia texana di finanziare gran parte dell’investimento.

Categorie
NEWS

Mou come Giagnoni: un inizio così non accadeva dal 1978

L’ultimo allenatore della Roma che iniziò peggio di Mourinho, nel 1978/79, venne esonerato dopo 6 partite: a Giagnoni subentrò Valcareggi, che si salvò all’ultima giornata. Sono state solamente 2 le partenze peggiori in 91 stagioni in Serie A, l’altra nel 1950/51 con una vittoria e 5 sconfitte e la retrocessione in Serie B. Gli stessi 5 punti di Mourinho li avevano fatti anche Ranieri nel 2010/11, che poi fu sostituito da Montella, Eriksson nel 1984/85 e Liedholm nel 1974/75.

Come scrive il Corriere della Sera, per lo Special One si tratta della peggiore partenza in assoluto, infatti sono stati superati i 7 punti del 2015/16 al Chelsea. Nelle prime 6 giornate di Serie A Mou ne aveva fatti 13 per due volte all’Inter, 12 e poi 13 alla Roma. La sua media punti in campionato (1.59) è appena da 16esimo posto all time tra gli allenatori giallorossi.

Categorie
Infermeria

Llorente, oggi gli esami: rischia due settimane di stop

Diego Llorente si è fermato a Genoa sul risultato di 1-1 per un problema al flessore della coscia destra. Tra i migliori in campo da inizio stagione, lo spagnolo sarà costretto a stare fermo nelle prossime partite.

Oggi si sottoporrà a nuovi esami per verificare la reale entità del danno muscolare. Il rischio è che il centrale difensivo sia fermo ai box per almeno due settimane.

Si tratta del nono infortunio muscolare dalla prima giornata ad oggi.

Categorie
Rassegna stampa

Mou, la notte in bianco a Trigoria e il confronto con il gruppo. I Friedkin gli rinnovano la fiducia

Di ritorno da Genova, Mourinho è rimasto a Trigoria per rivedersi la partita per intero. Nella giornata di ieri il tecnico si è a lungo confrontato con la squadra in sala video, analizzando gli errori e la fase di possesso palla. La gara era stata preparata in un altro modo e quello che l’allenatore avrebbe voluto vedere si è verificato solamente in un paio di occasioni.

I toni? Sono stati quelli utilizzati in queste situazioni quando la delusione per quanto accaduto e la voglia di rivalsa si trasformano in un mix dal quale ripartire. Come scrive il Messaggero, poi spazio alla seduta pomeridiana. La presenza dei Friedkin a Trigoria conferma il momento delicato che sta vivendo la squadra. La società è molto delusa poiché la squadra deve arrivare in Champions, ma la posizione è chiara: si va avanti con Mourinho.