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Esclusiva Retesport – Nainggolan: “La Roma mi manca. Pellegrini? Degno di essere capitano della Roma. Mou mi voleva ai tempi di Manchester poi non mi richiamò…” AUDIO

Radja Nainggolan, ex centrocampista della Roma, è intervenuto ai microfoni di Retesport per commentare il recente trionfo giallorosso in Conference League e ricordare anche gli anni della sua militanza a Trigoria:

Quanto manchi ai romanisti?
“Anche a me manca la Roma, ma questa è la vita”

I tuoi allenatori in giallorosso?
“Mi sono trovato sempre bene, avevo un ottimo rapporto con Spalletti, Di Francesco e Garcia, pensavo al mio lavoro e a fare bene con la maglia giallorossa, ma indubbiamente nutro stima per tutti e tre. Spalletti mi cambiò posizione, avvicinandomi alla porta e feci tanti gol in quella stagione fantastica, mi ha certamente completato come calciatore”

Saresti stato perfetto anche per Mourinho?
“Dovremmo chiederlo a lui. Diversi anni fa, mi mandò un messaggio e mi disse che mi avrebbe richiamato ma poi non lo fece, all’epoca era a Manchester il mister”

Di recente sei stato a Trigoria?
“Sì sono passato per salutare i miei amici a Trigoria, non ho avuto modo di incontrare il mister e la squadra”

C’è qualche similitudine tra questa Roma e la tua Roma?
“Vedo un gruppo unito, si è visto anche in finale, ho visto il Real Madrid vincere con un grande gruppo, la stessa cosa nella Roma, ho visto grande carattere da parte dei giallorossi. Il merito è sicuramente anche di Mourinho”

Torneresti a giocare in Italia?
“Sto bene qui in Belgio, ho passato però 17 anni in Italia, non è una cosa da buttare via, se mi chiamasse qualcuno ci penserei ma sto bene qui”

Alla tua Roma per vincere è mancato più un Mourinho o una proprietà presente e con strategie sportive diverse da quelle attuate da Pallotta?
“Serviva forse un campionato più a portata di mano, perchè incontrammo una Juventus pazzesca che vinse, nonostante noi avessimo fatto 87 punti in classifica”

Vedi nella Roma un centrocampista simile a Nainggolan nella Roma?
“No con le stesse caratteristiche no, il centrocampo della Roma è assemblato in maniera diversa, in generale Veretout per caratteristiche forse è quello che mi assomiglia di più”

Pellegrini? Sei contento della sua crescita?
“Tempo fa mi chiesero se fosse il capitano giusto per la Roma, ho risposto che ha vissuto lo spogliatoio giusto con Daniele e Francesco, con noi era ancora giovane, giocava poco, ma ha appreso tanto, da romano e romanista ha compreso il valore di quella fascia e oggi è il giusto capitano per la Roma. Se lo merita, perchè nonostante i 26 anni sembra un giocatore molto più esperto”

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Roma, i tre piani del mercato: il blocco Mourinhiano, gli esuberi e le priorità

(di Francesco Oddo Casano) – Ancora qualche ora di relax in Portogallo, poi per Tiago Pinto arriverà il momento di allacciare le cinture, accendere i motori e iniziare un lungo viaggio nei tortuosi viali del calciomercato estivo. Una sessione che dovrà consegnare a Josè Mourinho una Roma più competitiva rispetto alla stagione appena conclusa con la vittoria della Conference League. Sono tre i piani principali di lavoro che coinvolgeranno il GM giallorosso e i suoi collaboratori: mantenere più o meno intatto il blocco di calciatori su cui Mou ha costruito le basi della sua prima Roma; le priorità in entrata; la necessità di piazzare diversi esuberi, tra calciatori attualmente in rosa e ragazzi che rientreranno dai prestiti.

25.5.2022 Conference League Finale : Roma vs Feyenoord Nella foto: Tiago Pinto (Foto Gino Mancini)

Su queste direttrici chiare, Pinto dovrà innestare anche una necessità finanziaria: realizzare un mercato sostenibile, senza ad oggi obbligatori paletti in termini di attivo di bilancio, nonostante l’imminente possibile accordo con l’UEFA per un graduale rientro nei paletti del nuovo regolamento finanziario, varato dopo l’addio al vecchio FFP.

Il Blocco Mourinhiano

Tra i titolari Mou otterrà la conferma dei seguenti calciatori: Rui Patricio, Mancini (rinnovo fino al 2027 da ratificare nei prossimi giorni), Ibanez, Kumbulla, Karsdorp (non da titolare inamovibile), Cristante (su cui è cambiato lo scenario, dopo l’imminente addio di Mkhitaryan), Spinazzola, Zalewski, Pellegrini e Tammy Abraham. Dieci pedine a cui aggiungere Svilar come secondo portiere, già ingaggiato, Kumbulla, Vina, Shomurodov e Bove che la società ha intenzione di riconfermare, oltre ad El Shaarawy che ad un anno dalla scadenza difficilmente rinnoverà ma ha un ingaggio troppo elevato per rintracciare oggi un’opzione migliore della Roma. Il conto sale a 16 con un grande punto interrogativo, che a mo’ di pendolo oscilla dall’addio alla permanenza con cambiamenti più o meni costanti: Nicolò Zaniolo.

Nic tra affetto, rinnovo e sirene

Mou non ne ha chiesto il sacrificio sul mercato e la proprietà è stata chiara con il suo entourage: per meno di 60 milioni Nic non si muove. La sua partecipazione (secondo qualcuno eccessiva) ai festeggiamenti per la vittoria della Conference certificano il grande affetto del 22 per la piazza giallorossa, ma la questione rinnovo è una spina acuminata nella storia tra Zaniolo e la Roma. Difficile, se non impossibile, che Pinto offra a Vigorelli gli stessi soldi che attualmente percepiscono Abraham e Pellegrini. Il tetto sarà intorno ai 3.5, prendere o lasciare. La valutazione imposta dai Friedkin rassicura però, sempre nello scenario attuale, tutti coloro che vorrebbero fortemente la sua permanenza a Roma.

Il totale dunque è (sarebbe) di 17 calciatori e da qui si partirà per completare la rosa, tenendo conto ovviamente delle suddette priorità: due centrocampisti, di cui un top da inserire in cabina di regia (che rappresenterà salvo problematiche in corso di ritiro che nessuno si augura a Trigoria, il maggiore investimento), un esterno destro che possa rappresentare un upgrade sul piano soprattutto offensivo, con la postilla di Zalewski adattabile come già visto nel finale di stagione anche sulla corsia destra e in terz’ordine un generale restyling del fronte offensivo. Troppi pochi i gol segnati dai giallorossi, a parte il grande rendimento del duo Abraham-Pellegrini (41 reti totali). Si cercherà un vice-Zaniolo, un sostituto di Mkhitaryan se lascerà la Roma destinazione Milano, sponda nerazzurra, un vice Tammy e un altro trequartista/seconda punta.

Esuberi e Miki via?

Escludendo i tanti ex Primavera che la Roma dovrà sistemare e non considerando i tre-quattro ragazzi dell’attuale formazione di Alberto De Rossi che faranno parte della rosa della prossima stagione (su tutti Volpato), Pinto dovrà poi piazzare i seguenti calciatori: Kluivert di rientro da Nizza, Darboe, Veretout, Diawara, Villar, Felix, Calafiori, Carles Perez, Fuzato, Reynolds, Olsen, Coric.

Restano da verificare due situazioni particolari: Oliveira e Mkhitaryan, con il lusitano rientrato formalmente al Porto che spera in una chiamata definitiva da Trigoria, ma la Roma 13 milioni non li spenderà per il suo riscatto; l’armeno invece ha sul tavolo due proposte, quella nerazzurra e quella ribadita oggi dai dirigenti romanisti. Prendere o lasciare, con la sensazione che la chiamata di Marotta possa avere maggior fascino in questo momento storico per l’ex Arsenal. “Al 31 agosto la Roma sarà più forte di quella attuale” ha assicurato Pinto recentemente. In bocca al lupo.

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Roma-Mkhitaryan, dentro o fuori: ecco le ultime sull’incontro di oggi con l’armeno

La Roma ha deciso oggi di incontrare i rappresentanti di Mkhitaryan per una sorta di dentro o fuori, prima del probabile accordo dell’armeno con i nerazzurri. La società giallorossa si è seduta al tavolo delle negoziazioni con i rappresentanti di Miki, ribadendo – come riferisce Sky Sport – l’offerta preventivava nelle scorse settimane: 3,5 milioni per 2 anni. Ora la palla passa al giocatore che dovrà prendere una decisione nelle prossime ore.

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Roma, Celik torna nel mirino. Bissouma il nome nuovo per il centrocampo

Torna a comparire al fianco della Roma il nome di Zeki Celik, terzino destro turco del Lille classe 1997. E’ lui uno dei nomi che la società giallorossa sta vagliando per completare la corsia di destra attualmente occupata da Karsdorp.

Come riferisce gianlucadimarzio.com, per il centrocampo il mirino della Roma è finito su Yves Bissouma, 25enne maliano anche lui di scuola Lille ma dal 2018 al Brighton.

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Roma, Kostic e Kalajdzic nel mirino

La Roma potrebbe pescare in Bundesliga un paio di pedine per rinforzare la rosa da mettere a disposizione di Josè Mourinho per la sua seconda stagione. Come riferisce Sky Sport Tedesco, il primo nome sul taccuino dei giallorossi è una vecchia suggestione: Filip Kostic, in scadenza tra un anno, che ha attirato l’interesse di diversi club dopo una stagione da protagonista con l’Eintracht Francoforte, vincitrice dell’Europa League.

L’altro è Sasa Kalajdzic, attaccante di 2 metri dello Stoccarda che in questa stagione ha segnato 6 reti in 15 presenze in Bundesliga. Anche per lui, scadenza del contratto il 30 giugno del 2023.

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Mercato, dalla Spagna: la Roma offre 25 milioni più uno tra Diawara e Villar per Guedes

Passi in avanti per Guedes. Stando a quanto giunge dalla Spagna, la Roma avrebbe avanzato una prima proposta per l’esterno portoghese. Il club giallorosso pare aver offerto 25 milioni di euro al Valencia, cui va aggiunto il cartellino di uno tra Diawara e Villar, entrambi fuori dai piani di MourinhoLa Roma, ad ogni modo, non arriverà alla richiesta di 40 milioni del Valencia. Tuttavia, in un’operazione che potrebbe essere consta di bonus, si potrebbe raggiungere una cifra di poco superiore ai 30 milioni. Lo riporta il portale iberico golsmedia.com.

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Mourinho vuole un mediano

La rotta da seguire è stata tracciata da Mourinho poche ore dopo aver lasciato l’Italia per volare in Portogallo. La priorità è pensare “a quello che verrà dopo”. Per questo Tiago Pintoè pronto buttarsi a testa bassa in un mercato che dovrà garantire allo Special One una rosa in grado di competere per il quarto posto e sul fronte Europa League. La vittoria in Conference, scrive Il Tempo, non ha stravolto i piani del gm, che dovrà destreggiarsi tra un budget tutt’altro che illimitato e i nuovi paletti imposti dalla Uefa: per questo a Trigoria si esclude l’arrivo di nomi altisonanti (alla Dybala) o di giocatori con ingaggi esagerati.

In ogni caso un colpo arriverà. Se l’estate scorsa gran parte degli sforzi erano stati destinati all’acquisto di Abraham, quest’anno l’obiettivo su cui il club investirà maggiormente è un mediano, invocato a gran voce da Mourinho fin dal suo ritorno in Italia. Dodici mesi fa il portoghese avrebbe voluto accogliere Xhaka ma, dopo aver rinnovato con l’Arsenal, non è intenzionato a cambiare maglia. Da escludere anche Renato Sanches.

L’acquisto di un difensore centrale di piede sinistro invece potrebbe non essere più una priorità. Kumbulla infatti ha conquistato il tecnico, che vede di buon occhio la permanenza dell’albanese al Fulvio Bernardini. Inoltre Smalling si è lasciato alle spalle i problemi fisici ed è tornato a rappresentare una garanzia – 38 gare disputate in stagione – in più sul suo contratto è presente unaclausola che prevede il prolungamento automatico per un’ulteriore stagione (quello in essere scade nel 2023) in caso di raggiungimento di un determinato numero di presenze.

Sergio Olivera invece, almeno inizialmente, non farà parte della rosa. La Roma ha fatto sapere al Porto che non eserciterà il diritto di riscatto fissato a 13 milioni, ma di essere disposta a trattare per un acquisto a cifre più basse. Anche Maitland-Niles, arrivato lo scorso gennaio in prestito secco dall’Arsenal, farà definitivamente ritorno in Inghilterra. Già programmata l’estate: il 4 o il 5 luglio raduno a Trigoria, poi la partenza per il ritiro in Portogallo.

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Roma, missione Farias: fantasia a tutta velocità, sembra l’erede del Papu Gomez

Diversi club hanno messo gli occhi addosso a Facundo Farias, dall’Atalanta alla Fiorentina, passando per l’Udinese e la Juventus e perfino per l’Orlando City. Ma tra questi c’è anche la Roma. Contratto col Colon fino al 2025, ma questo non frena l’interesse delle corteggiatrici.

L’attenzione dei giallorossi per il fantasista, scrive La Gazzetta dello Sport, sembra poter essere un indizio sul fatto che Mourinho voglia tornare al 4-2-3-1: Farias può giocare da esterno o da trequartista centrale, e in patria già si fanno paragoni con Papu Gomez anche se il calcio secco ricorda un po’quello di Cengiz Under. 20 anni e valutazione da 10-12 milioni di euro, in linea con i parametri della Roma. Una gioventù tormentata per Farias, ‘el nino’ in patria: ha perso entrambi i genitori e non è certo cresciuto nell’agio.

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Friedkin, Mourinho e i piani per la Roma 2023: mercato di alto profilo per la Champions, uscita dalla Borsa e il nuovo stadio

In prima pagina i rinnovi del parco giocatori, perché in campo ci vanno loro. I primi nomi sulla lista sono ZanioloSmalling e Cristante, con adeguamento per Zalewski. E poi, scrive Il Corriere della Sera, tante altre mosse per ripartire alla grande. Dan e Ryan Friedkin erano, da diretti interessati, a Tirana per la finale di Conference League.

Ed erano, come osservatori, alla finale di Champions League a Parigi. Aggiornamento professionale. Sanno per primi che la Roma, passo dopo passo, deve ancora crescere. Il primo step è la costruzione dello stadio di proprietà, dopo il doppio fallimento del progetto di James Pallotta a Tor di Valle, sia nella versione extralarge che in quella small.

La zona più gettonata resta quella di Pietralata, nella stessa area del progetto Expo 2030. Alle spalle della stazione Tiburtina, in una zona “vuota” ma urbanizzata, in modo da avere già infrastrutture per mobilità e trasporti. Uno stadio raggiungibile in macchina (previsti parcheggi a pagamento, con costi diversi a seconda della vicinanza all’impianto) ma soprattutto con il trasporto pubblico grazie alla vicinanza con la stazione ferroviaria e la linea B della metropolitana. Attorno sorgerà un centro commerciale, un centro sportivo e un parco. Il Campidoglio è d’accordo e questo dovrebbe accorciare i tempi a 5 anni.

L’entusiasmo dell’ultima stagione – oltre un milione di spettatori all’Olimpico, biglietti a ruba per la finale di Conference e molti tifosi partiti per Tirana anche senza tagliando, la festa per la vittoria che ha paralizzato la città – rende necessario uno stadio almeno da 55.000 posti.

Lo stadio va costruito, poi bisogna riempirlo. In attesa del nuovo, il discorso vale per l’Olimpico. La campagna abbonamenti è già partita e, grazie all’entusiasmo per la conquista della Conference, i risultati sono eccezionali: già superate le 23.000 tessere (21.000 un anno fa come dato finale). Dalle ore 10 di domani scatterà la vendita libera degli abbonamenti anche in curva Sud. L’obiettivo delle30.000 tessere è più che raggiungibile.

Un’altra mossa è l’uscita dalla Borsa. L’operazione delisting è iniziata e, giorno dopo giorno, i Friedkinhanno rastrellato le azioni dei soci di minoranza, incentivati da un premio sul prezzo (0,43 euro ad azione). L’obiettivo è arrivare al 95% del capitale sociale.

Il Portogallo (non nel resort dello scorso anno, ma sempre in Algarve), è favorito per il ritiro precampionato, con Austria e Germania in alternativa. Il raduno a Trigoria dovrebbe iniziare il 4 o 5 luglio.

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Smalling ha una clausola di rinnovo automatico

Un primo problema sembra risolto. Almeno in prospettiva, considerando la voglia della Roma e di Smalling di continuare insieme. Nel senso che nel capitolo rinnovi quello dell’inglese non è al momento un’urgenza, anche se in realtà lo sembrerebbe, considerando il contratto in scadenza nel 2023.

Ed invece, Scrive La Gazzetta dello Sport, quello che sembrava dover essere il primo accordo da dover rinegoziare, in realtà resterà così com’è già fatto. Perché nel contratto di Chris c’è una clausola di rinnovo assai “appetibile”.

Smalling, infatti, vedrà rinnovarsi il suo contratto di un altro anno (e quindi fino al 2024 e alle stesse condizioni attuali, circa 3,5 milioni di euro all’anno) nel caso in cui la prossima stagione raggiunga un determinato numero di presenze che dovrebbe aggirarsi intorno alle venti