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Mancini: “Su Pellegrini è rigore netto, ci sembra una presa in giro”

Il Milan di Pioli espugna l’Olimpico e resta al comando del campionato con il Napoli. La squadra rossonera ha battuto la Roma 2-1 grazie alla rete di Ibrahimovic e il rigore (discusso) di Kessie. A nulla è servito il gol di El Shaarawy nel finale. Tante polemiche dei giallorossi sull’arbitra giro di Maresca, ma squadra poco incisiva in fase offensiva. Al termine del match Gianluca Mancini è intervenuto ai microfoni di Dazn. 

Quali sono i motivi di questa rabbia?
“Gli episodi li abbiamo visti tutti, il rigore di Ibanez non c’è assolutamente, Maresca viene richiamato ma non cambia idea. Noi difensori non possiamo più intervenire, non posso parlare. C’è un rigore grosso come una casa su Pellegrini con Kjaer che gli prende il polpaccio. Nel primo tempo il Milan ha giocato bene, poi nella ripresa ci siamo messi a 3 e in queste partite gli episodi fanno la differenza e oggi gli episodi sono stati a sfavore nostro, il rigore su Pellegrini è nettissimo”.

Cosa si può fare di più con gli arbitri? Servono maggiori confronti?
“Vengano a parlarci e a fare le riunioni, ci dicono di stare attenti con i falli di mano e infatti saltiamo come pinguini. Sui contatti dicono che vogliono dare sempre meno rigori, Ibanez non tocca Ibrahimovic che non calcia nemmeno, lo sto vedendo adesso è un contrasto normalissimo, se ogni volta in area di rigore ci sono questi contatti e si fischia rigore, non è più calcio. Se il VAR ti richiama, perché puoi sbagliare, puoi corretterci. Al VAR ci sono 5 arbitri, non so quanti, se ti richiamano vuol dire che hai sbagliato qualcosa”.

Che ne pensi del metro dell’arbitraggio?
“Si è fischiato troppo, ci sono state 12 ammonizioni e poi ci paragoniamo ai campionati esteri, in Premier League si mettono a ridere se ti danno questi rigori. Sono arrabbiato e non voglio mancare di rispetto a nessuno, tutti possono sbagliare però così è una presa in giro soprattutto vedendo il rigore di Pellegrini”.

Come ne uscite da questa serata?
“Nei primi 10’ abbiamo creato qualcosa, poi siamo andati in difficoltà. Nella ripresa ci siamo messi a 3 per metterli in difficoltà, poi dopo la loro espulsione abbiamo provato ad attaccarli e la Roma ne esce bene con la consapevolezza giusta, ma con tantissima rabbia”.

C’è una crescita negli scontri diretti?
“Rispetto all’anno passato c’è una consapevolezza migliore, abbiamo dimostrato di esserci stasera, contro il Napoli, a Torino abbiamo fatto un’ottima partita e anche lì siamo stati sfortunati con gli episodi. Nel derby abbiamo regalato 20’ ma poi abbiamo reagito e penso si veda”.

Maresca ti ha detto qualcosa in campo?
“Vengo descritto come un rompiscatole, sono andato educatamente a chiedergli cosa avesse visto, se ti richiamano al VAR significa che hai fatto un errore. Da quest’anno sono anche sereni perché sono in un’altra zona al VAR, ho detto che era un contrasto normale tra due bestie ma lui ha visto rigore. Il rigore di Pellegrini non ho detto nulla perché non avevo visto, poi l’ho rivisto poco fa e mi sembra una presa in giro”.

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Roma, incredibile rigore non fischiato sul contatto tra Kjaer e Pellegrini – VIDEO

Incredibile all’Olimpico. Ecco il contatto nei minuti di recupero tra Kjaer e Pellegrini. Maresca non fischia.

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Mourinho furioso: “Non parlo altrimenti mi squalificano. Non c’è rispetto per la Roma”

Il Milan di Pioli espugna l’Olimpico e resta al comando del campionato con il Napoli. La squadra rossonera ha battuto la Roma 2-1 grazie alla rete di Ibrahimovic e il rigore (discusso) di Kessie. A nulla è servito il gol di El Shaarawy nel finale. Tante polemiche dei giallorossi sull’arbitra giro di Maresca, ma squadra poco incisiva in fase offensiva. Al termine del match José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Dazn solo per un breve commento “Complimenti al Milan, e non dico altro. Se parlo domenica non mi fanno andare in panchina. Mi fa rabbia la mancanza di rispetto verso i nostri tifosi. Il rispetto che abbiamo avuto noi, altri non l’hanno avuto”. Il tecnico furioso per le decisioni arbitrali, non ha voluto aggiungere altro alle sue dichiarazioni. 

Queste le dichiarazioni di Mourinho in conferenza stampa: “Giudizio sull’arbitro? Per questa ragione non voglio parlare. Domenica voglio essere in panchina, non voglio avere nessun tipo di processo disciplinare. Mi limito a fare i complimenti al Milan che ha vinto. Fa male al cuore vedere che non c’è rispetto per il romanismo, non c’è rispetto. Il rispetto che abbiamo noi professionisti della Roma e il rispetto che tutti dovevano avere e non è così. Non abbiamo giocato bene, abbiamo giocato contro una squadra con qualità individuale, collettiva, con lavoro di anni. Abbiamo giocato contro una grande squadra. Ma è una partita senza rispetto per i romanisti. Mi fa male, non dico nulla di più. Ho fatto uno sforzo e sono riuscito a portare tutti i miei giocatori allo spogliatoio senza aspettare l’arbitro sulla porta. Siamo riusciti a controllare le emozioni, ora voglio stare in panchina domenica. Ciao, grazie e scusate”.

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Mourinho: “Roma, attenta a Ibra. Dobbiamo tenerlo lontano dalla porta”

È tutto pronto per il big match dell’undicesimo giornata di campionato. All’Olimpico di gioca Roma-Milan, queste le parole di José Mourinho a Dazn, a pochi minuti dal fischio d’inizio del match. 

Quanto è importante questo scontro diretto?
“Non lo so se sarà decisiva, ogni partita è decisiva secondo me. Se vinci è sempre importante, vediamo”.

Gli stessi undici per la quarta volta di fila: alla lunga potreste pagare qualcosa?
“Ci sono squadre che non hanno problemi a cambiare calciatori al 60’, al 65’, noi siamo una squadra con un profilo diverso, abbiamo in panchina calciatori che possono aiutarci”.

Come si ferma Ibrahimovic?
“Lui è un giocatore diverso, incredibile ma il Milan è una squadra e non possiamo concentrarci solo su lui. Dobbiamo farlo giocare il più lontano possibile dall’area di rigore, dentro è un problema perché conosce tutti i centimetri dell’area”.

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Roma-Milan, Mourinho in ansia: Pellegrini con il ginocchio fasciato

La Roma in ansia per Lorenzo Pellegrini. Il capitano giallorosso è sceso in campo all’Olimpico nel riscaldamento di Roma-Milan con una vistosa fasciatura al ginocchio sinistro. Una volta entrato in campo, ancor prima di cominciare il riscaldamento, un membro dello staff medico ha subito messo il ghiaccio spray sul ginocchio. Preoccupato Pellegrini che dopo i tiri in porta probabilmente ha accusato un po’ di fastidio al ginocchio e più volte è stato inquadrato fare cenni non positivi. 

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Roma-Milan 1-2 (25′ Ibrahimovic, 56′ Kessiè, 93′ El Shaarawy) – Giallorossi sconfitti anche da Maresca

La Roma cerca la prima vittoria in un big match nell’era Mourinho. All’Olimpico arriva il Milan capolista di Pioli.

LE FORMAZIONI:

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout ; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan, Abraham.
A disp.: Fuzato, Boer, Kumbulla, Calafiori, Tripi, Darboe, Bove, Zalewski, Afena-Gyan, Perez, El Shaarawy, Shomurodov.
All.: Mourinho.

MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Tomori, Kjaer, T.Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemaekers, Krunic, Leao; Ibrahimovic.
A disp.: Mirante, Jungdal,  Romagnoli, Kalulu, Gabbia, Conti,  Bakayoko, Tinali, B.Diaz, Maldini,  Krunic, Giroud.
All.: Pioli.

Arbitro: Maresca. Assistenti: Carbone, Lo Cicero. IV Uomo: Ayroldi. Var: Mazzoleni. Avar: De Meo

RETI: Ibrahimovic 25′, Kessiè 56′ , 93′ El Shaarawy
CARTELLINI: Espulsi: Theo Hernandez per doppia ammonizione. Ammoniti: Zaniolo, Karsdorp, Ibrahimovic, Theo Hernandez, Mancini, Tomori, Kessiè

Note: spettatori 51 mila per un incasso di 1.586.000 Euro


93′ – Gol dell’1-2 realizzato da El Shaarawy dopo una respinta corta della difesa rossonera

82′ Zaniolo di testa, Kjaer salva sulla linea

80′ – Shomurodov per Karsdorp

78′ – Conclusione potente di Zaniolo, ma centrale, ancora agevole la parata per il portiere del Milan

76′ – Tonali, Romagnoli e Bakayoko,  per Leao, Bennacer e Krunic

73′ – Ci prova El Shaarawy col destro dai 30 metri, conclusione debole e centrale, facile per Tatarusanu

66′ – Espulso Theo Hernandez per doppia ammonizione

63′ – El Shaarawy per Abraham

57′ – Dentro Giroud per Ibrahimovic

56′ – Episodio clamoroso, Maresca fischia il calcio di rigore di Ibanez su Ibra. Il VAR richiama l’arbitro al monitor, dal replay è chiaro l’intervento di Ibanez sul pallone, ma Maresca conferma il penalty. Dal dischetto Kessiè che spiazza Rui Patricio

49′ – Raddoppio del Milan con Ibrahimovic che sfila alle spalle della difesa giallorossa, ma il VAR annulla per posizione di fuorigioco

Inizia la ripresa con una sorpresa: dentro Felix al posto di Mkhitaryan

Inizia la ripresa

CRONACA SECONDO TEMPO:

Fine primo tempo

44′ – Terzo angolo quasi consecutivo della Roma, Pellegrini pesca Cristante sul primo palo, colpo di testa sul fondo

42′ – Punizione da trequarti campo di Pellegrini, spizzata da Cristante, palla deviata che sfila di un soffio a lato sul fondo 

38′ – Raddoppio del Milan segnato da Leao, annullato per fuorigioco precedente di Ibra

25′ – Vantaggio del Milan realizzato da Ibrahimovic con un potente calcio di punizione che trafigge Rui Patricio in diagonale

14′ – Opportunità Roma con Karsdorp che scappa sulla destra sfruttando il velo di Zaniolo, cross rasoterra in mezzo respinto dalla difesa del Milan arriva Pellegrini che calcia di mancino dal limite in diagonale, palla sul fondo

11′ – Altra bell’azione rossonera con Calabria che riceve da Ibra sull’out di destra, cross teso in mezzo dove spunta Leao che brucia Mancini sul tempo ma spreca col piattone sotto misura

6′ – Opportunità Milan con Ibra che libera con il tacco Kessiè al tiro dal limite dell’area, conclusione smorzata col mancino che termina a lato

3′ – Grande occasione subito per la Roma con Vina che sfugge a Saelemaekers e mette un bel cross radente in mezzo per Pellegrini che impatta la sfera col mancino sfiorando il palo

Le due squadre scendono in campo, inizia il match

CRONACA PRIMO TEMPO:

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Roma-Milan, le probabili formazioni dei quotidiani

LA GAZZETTA DELLO SPORT (4-2-3-1) 

Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Abraham.

CORRIERE DELLO SPORT (4-2-3-1)

Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Abraham.

IL MESSAGGERO (4-2-3-1)

Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout, Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Abraham.

IL TEMPO (4-2-3-1)

Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout, Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Abraham.

TUTTOSPORT (4-2-3-1)

Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout, Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Abraham.

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Mou scopre il suo modello: “Ispiriamoci al Milan”

Esempi e dissensi. José Mourinho regala carezze al collega Pioli e, per la prima volta, scopre che a Roma non ha protezione da parte dei media, scrive La Gazzetta dello Sport. Vero? il concetto è discutibile sia nelle premesse che nello svolgimento, ma ciò che conta è che lo Special One abbia individuato nel Milan un punto di riferimento. “Avrò il piacere di conoscere Pioli. Il lavoro che sta facendo può avere qualcosa di simile a quello che devo fare io qui. La mia sensazione è che lui abbia tanto merito, ma c’è anche un lavoro di società. Da fuori mi sembra che dietro di lui ci siano persone come Paolo Maldini, hanno una struttura buona e stabile, una rosa che impara mercato dopo mercato. Se paragoni la squadra che Pioli ha trovato con quella che ha adesso, c’è stata un’evoluzione. Per questo giocano in Champions e sono primi“. Sarà per questo che il portoghese invidia le possibilità di scelta del tecnico rossonero, mentre lui annuncia quasi la stessa formazione di Cagliari, ma questo non gli fa fare marcia indietro sul reintegro degli epurati. “Siete bravi a trovare sempre il lato negativo. Sarebbe più facile dire che la Roma ha 6-7 giocatori in panchina con meno di 20 anni. Invece no, parlate di chi non è convocato. Comincio a capire perché la piazza di Roma è difficile. Negli altri club c’è più protezione e positività con la gente di casa, a Roma magari è difficile anche per questo. Ma va bene, è divertente così“.

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Abraham contro Tomori: amici fraterni, notte da rivali

Tammy Abraham e Fikayo Tomori hanno la stessa età e condividono la passione per il calcio. Sono amici fraterni perché hanno una storia in comune – scrive La Gazzetta dello Sport- e continuano a scriverla. Sono cresciuti insieme nel Chelsea ed esordito a distanza di una settimana l’uno dall’altro. Per Tomori Tammy è un “fratello nato da un’altra madre”,  Il 17 giugno scorso, quando Tomori diventa del Milan Abraham scrive: “siamo partiti da zero, cresciuti insieme” (2 milioni e quattrocentomila follower) gli dedica un pensiero affettuoso: «Siamo partiti da zero, cresciuti insieme”. Il 9 giallorosso, dopo aver firmato per la Roma riceve l’affetto da Tomori che scrive “Non possiamo stare lontani”. A sette anni sono entrati nell’Academy del Chelsea, hanno vinto la Youth League del 2014-2015 e quella della stagione successiva. Anno dell’esordio in prima squadra: Abraham l’11 maggio 2016 contro il Liverpool,Tomori quattro giorni dopo con il Leicester (con Abraham in campo da 5’). Poi i prestiti in giro per la Premier e stasera? si affronteranno per una partita che vale tanto per entrambi e per le rispettive squadre.

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Esame di maturità

Provare a volare. Andando oltre i limiti, che sono molti; accorciare le distanze con il Milan, ben messe in evidenza da Mourinho, e congelare il quarto posto, obiettivo massimo o minimo, a seconda dei punti di vista; tenere l’Olimpico, colmo di cinquantamila appassionati anche stavolta, imbattuto, scrive Il Messaggero. Fare festa, per la prima volta, insomma. Contro una grande. Questo manca, questo la Roma deve provare a ottenere. Facendo uno sforzo fisico – terza partita di fila sempre più o meno con gli stessi – ed emotivo. Mourinho va avanti con i suoi principi ed esclude i protagonisti di Bodo, premiando Felix Afena, ormai pienamente inserito tra i big. La Roma ora vuole alzare il livello, perché battere il Milan significa poter sognare e guardare oltre con curiosità e ambizione, aspettando gennaio, quando ci sarà la resa dei conti con il passato e comincerà un nuovo futuro, più mourinhano. Stasera ogni calciatore della Roma ha il suo plus da portare per invertire la rotta, perché il calcio non è matematica. I leader, come Mancini e Pellegrini, hanno il bisogno o dovere di confermarsi. Lorenzo è già a buon punto, con i suoi otto gol (compresa la Conference), gli manca il guizzo nella grande notte. Mancini è sereno, comanda e a breve firmerà (trovato accordo economico per il rinnovo – da 3,5 milioni a stagione – fino al 2026): stasera gli tocca il lavorone, come con Osimhen. Davanti ci sono Ibra e Giroud. Se Pioli deve gestire i due giganti, José deve tirar fuori il meglio da Abraham, che non segna in campionato dalla sfida contro l’Udinese, 23 settembre. Mancano in generale le reti degli attaccanti: Pellegrini – in campionato – ha segnato gli stessi gol, 5, di ElSha (1), Abraham (2) e Mkhitaryan (2) messi insieme. E contro stasera la Roma avrà il miglior attacco del campionato, con 23 gol. Eppure la Roma è quella che in campionato tira di più e prende più pali. E quindi? Prendere meglio la mira. Altro esame da superare.