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Tifosi

Roma, la contestazione di Marassi ripresa dal Settore Ospiti – VIDEO

La Roma ha perso malamente contro il Genoa e questa volta si è scatenata la furia dei tifosi giallorossi.

Al triplice fischio di Orsato, la squadra e Mourinho si sono diretti sotto il settore ospiti occupato da 2 mila sostenitori giallorossi che hanno intonato cori di scherno nei confronti del gruppo squadra come: “Vogliamo rispetto” – “Avete rotto il c…” – “Fuori le p…”. 

“I giocatori hanno avuto l’idea di andare a salutare i tifosi, per rispetto e io li ho seguiti. Non sono stato io a chiedere loro di andare dai nostri tifosi” la spiegazione di Mourinho post gara a Marassi.

Ecco la ripresa dall’interno del settore ospiti, dopo 90 minuti più recupero di tifo e amore per la squadra, è esplosa giustamente la rabbia dei 2 mila sostenitori giallorossi presenti a Genova.

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Rassegna stampa

Genoa-Roma 4-1, le pagelle dei quotidiani

La Roma affonda col Genoa subendo un poker di reti dopo una prestazione imbarazzante sotto tutti i punti di vista. Ecco le pagelle dei quotidiani:

LA GAZZETTA DELLO SPORT:

Rui Patricio 5.5; Mancini 5 (45′ Belotti 5), Llorente 5 (23′ Bove 5), Ndicka 4; Kristensen 5.5, Cristante 6, Paredes 4 (77′ Aouar 5), Pellegrini 5 (77′ Azmoun 5.5), Spinazzola 5.5 (77′ El Shaarawy 5); Dybala 5, Lukaku 5. Allenatore: Mourinho 4.5.

IL CORRIERE DELLO SPORT

Rui Patricio 4.5; Mancini 5 (45′ Belotti 5), Llorente 5.5 (23′ Bove 5), Ndicka 4.5; Kristensen 5, Cristante 5.5, Paredes 5 (77′ Aouar s.v), Pellegrini 5 (77′ Azmoun s.v), Spinazzola 5.5 (77′ El Shaarawy s.v); Dybala 4.5, Lukaku 5.5. Allenatore: Mourinho 5.

TUTTOSPORT

Rui Patricio 5; Mancini 4 (45′ Belotti 4.5), Llorente 5 (23′ Bove 5), Ndicka 4; Kristensen 4, Cristante 6.5, Paredes 4 (77′ Aouar 5.5), Pellegrini 4 (77′ Azmoun 5.5), Spinazzola 6.5 (77′ El Shaarawy 5.5); Dybala 4.5, Lukaku 5. Allenatore: Mourinho 4.

IL MESSAGGERO

Rui Patricio 4; Mancini 4 (45′ Belotti 4.5), Llorente 4 (23′ Bove 5), Ndicka 4; Kristensen 4.5, Cristante 6, Paredes 4 (77′ Aouar 5), Pellegrini 4.5 (77′ Azmoun s.v), Spinazzola 6 (77′ El Shaarawy s.v); Dybala 4.5, Lukaku 5. Allenatore: Mourinho 4.

IL CORRIERE DELLA SERA

Rui Patricio 4; Mancini 4.5 (45′ Belotti 4), Llorente 4.5 (23′ Bove 4.5), Ndicka 4; Kristensen 4, Cristante 5, Paredes 4 (77′ Aouar 4.5), Pellegrini 4 (77′ Azmoun 4.5), Spinazzola 4.5 (77′ El Shaarawy 4); Dybala 4, Lukaku 4.5. Allenatore: Mourinho 3.

LA REPUBBLICA

Rui Patricio 5; Mancini 5 (45′ Belotti 5.5), Llorente 5 (23′ Bove 6), Ndicka 5; Kristensen 5.5, Cristante 5.5, Paredes 5 (77′ Aouar s.v), Pellegrini 4.5 (77′ Azmoun s.v), Spinazzola 5.5 (77′ El Shaarawy s.v); Dybala 4, Lukaku 5. Allenatore: Mourinho 4.5.

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Pagelle

Genoa-Roma 4-1, le pagelle di Retesport

La Roma affonda malamente a Genova, aprendo una crisi tecnica e di risultati impensabile alla vigilia di questa stagione. Il Grifone ha letteralmente asfaltato i giallorossi in totale balia dell’avversario da inizio gara. Cristante è l’unico che ha provato a dare una mano.

Le pagelle di Retesport:

Rui Patricio 5

Mancini 4,5

Llorente 5

Ndicka 3 

Kristensen 4

Paredes 4

Cristante 5,5

Pellegrini 4

Spinazzola 5

Lukaku 4

Dybala 4

Mourinho 4

Sost.:
Belotti 4,5
Bove 5
Azmoun sv
Aouar sv
El Shaarawy sv

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PARTITE

Genoa-Roma 4-1 (5′ Gudmundsson, 22′ Cristante, 45′ Retegui, 74′ Thorsby) – La Roma affonda a Marassi

La Roma di scena a Marassi questa sera per la sesta giornata di Serie A. Nei giallorossi ancora assenti Smalling e Sanches, ma Lorenzo Pellegrini è di nuovo a disposizione.

LE FORMAZIONI:

GENOA (3-5-2): Martinez;  Bani, Dragusin, Vasquez; Sabelli, Frendrup, Badelj, Strootman, Matturro; Retegui, Gudmundsson.
A disposizione: Leali, Sommariva, Matturro, De Winter, Haps, Messias, Hefti, Thorsby, Jagiello, Kutlu, Puscas.
Allenatore: Gilardino.

ROMA(3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Kristensen, Cristante, Paredes, Spinazzola; Dybala, Pellegrini; Lukaku.
A disposizione: Svilar, Boer, Kristensen, Zalewski, Celik, El Shaarawy, Aouar, Pagano, Belotti, Azmoun, Bove.
Allenatore: Mourinho.

Arbitro: Orsato della sezione di Schio – Assistenti: Scatragli-Zingarelli IV uomo: Tremolada Var: Mazzoleni. Avar: Paterna

RETI: 5′ Gudmundsson, 23′ Cristante, 45′ Retegui, 74′ Thorsby, 81′ Messias
CARTELLINI: Ammoniti: Strootman, Sabelli, Mancini, Paredes, Bani


81′ – Poker del Genoa con Messias 

77′ – El Shaarawy e Azmoun, Aouar per Paredes, Spinazzola e Pellegrini

74′ – Tris di Thorsby sugli sviluppi di un calcio d’angolo

62′ – Cristante dal limite palla sul fondo, poco prima Lukaku non riesce ad impattare la sfera su cross di Kristensen

53′ – Annullato per fuorigioco il pari siglato da Lukaku

Inizia la ripresa con Belotti al posto di Mancini

SECONDO TEMPO

45′ – Nuovo vantaggio del Genoa con Retegui che insacca su assist di Thorsby

23′ – Si ferma Llorente, al suo posto Bove

22′ – GOOOOOOOL del pareggio di Cristante su assist di Spinazzola

21′ – Paredes ci prova ancora dal limite, destro teso ma alto sul fondo

10′ – Thosby al posto di Badelj

7′ – Si scuote la Roma con Cristante, cross in area per Pellegrini che non riesce ad impattare sotto misura. Sull’angolo seguente Paredes calcia alto dalla distanza.

5′ – Vantaggio Genoa con Gudmundsson che insacca alle spalle di Rui Patricio su assist di Strootman

Squadre in campo, inizia la sfida di Marassi

PRIMO TEMPO

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Rassegna stampa

Mourinho e quel 3-5-2 offensivo nato a Marassi nella notte di Felix

La costruzione dal basso, la qualità nelle mezze ali, l’inventiva e la forza là davanti. Così, con queste caratteristiche tecniche, doveva essere la terza Roma mourinhana. Una squadra che sappia vincere con la forza dei calciatori e non tanto con quella del gioco, e questo è il credo di Mou da sempre, o quasi. Un’idea che lo Special aveva messo in piedi, con giocatori diversi, il 5 febbraio del 2022, in una fredda notte di Genova. Marassi, stadio Luigi Ferraris, la Roma affrontava il Genoa di Shevchenko.

La squadra di Mou stava cambiando pelle, già nella partita precedente, a Venezia, il tecnico aveva abbandonato la difesa a quattro per proporre quella a tre. I giocatori, disse, si sentivano più sicuri. Difesa a tre non più abbandonata, tranne in rarissime situazioni di gioco all’interno di singole partite.

Come scrive il Messaggero, il 3-5-2 è diventato il marchio di fabbrica, anche lo scorso anno, pur essendo diventato con il passare dei mesi più difensivo che offensivo e ricorderemo alcune partite lacrime e sangue (vedi Leverkusen) che hanno aiutato la Roma a toccare la seconda finale europea di fila, a Budapest contro il Siviglia. Con il mercato di quest’anno, siamo tornati alle vecchie intenzioni, il problema è che per un motivo o per un altro, gli uomini di qualità Mourinho non ce li ha avuti e a Torino, e ad esempio, ha inserito El Shaarawy (e non Bove) proprio per non perdere quella qualità su cui vuole puntare.

Il regista attuale, Paredes, ha caratteristiche diverse dai play del passato (Cristante e Matic), è più votato a giocare in avanti che indietro. Lo spirito, dunque, non cambia, è diventata una questione di equilibrio, dovuta soprattutto alla condizione fisica dei presenti, sempre al limite.

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Genoa-Roma, le probabili formazioni dei quotidiani

La Roma affronta questa sera il Genoa a Marassi nella sesta giornata di campionato. Ecco le probabili formazioni dei quotidiani:

LA GAZZETTA DELLO SPORT (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Kristensen, Cristante, Paredes, Pellegrini, Spinazzola; Dybala, Lukaku.

IL CORRIERE DELLO SPORT (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Spinazzola; Pellegrini, Dybala, Lukaku.

TUTTOSPORT (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Spinazzola; Pellegrini, Dybala, Lukaku.

IL MESSAGGERO (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Kristensen, Cristante, Paredes, Pellegrini, Spinazzola; Dybala, Lukaku.

IL TEMPO (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Pellegrini, Spinazzola; Dybala, Lukaku.

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Rassegna stampa

Roma, Pellegrini-Dybala-Lukaku per la vittoria numero 1700

Genova, Marassi. È questa la fermata che stasera (ore 20:45) la Roma non vuole saltare per tornare a vincere in trasferta in campionato dopo cinque mesi e mezzo (8 aprile a Torino) e per rimettere in sesto una classifica da pianto.

Come scrive Leggo, i motivi per sperare nella 1700° vittoria della storia giallorossa ci sono: la crescita fisica mostrata col Toro, il ritorno di Pellegrini e la coppia Lukaku-Dybala che ha nel Genoa una delle sue vittime preferite. Proprio il capitano (assente dal 1′ addirittura dalla gara col Verona del 26 agosto) dovrà garantire quell’equilibrio tra i reparti venuto a mancare nel finale di domenica scorsa e alimentato dalla partenza di Matic.

Ma a preoccupare maggiormente è il reparto difensivo orfano ancora di Smalling (se ne riparla dopo la sosta) e senza alternative ai tre titolari. Un problema che doveva essere risolto in estate, e che si proverà a rattoppare a gennaio (piace Dier del Tottenham, scadenza 2024).

Nel frattempo Mourinho dovrà limitare il turn over e sfruttare lo stato di grazia dello stesso Lukaku a caccia del 4° gol consecutivo. Il tecnico dovrebbe tenere fuori il solo El Shaarawy rispetto all’undici di partenza col Torino. Se qualcuno dovrà riposare lo farà in coppa col Servette giovedì prossimo. Confermata quindi la coppia Paredes-Cristante, a sinistra ci sarà ancora Spinazzola visto anche il pessimo impatto di Zalewski domenica scorsa.

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NEWS

Orsato per Genoa-Roma: l’ultimo successo nel 2020

Sarà Orsato di Schio – alla prima direzione stagionale con i giallorossi – a dirigere il match di giovedì sera a Marassi tra Genoa e Roma. Gli assistenti saranno Scatragli e Zingarelli, al VAR Mazzoleni, AVAR Paterna. Il IV ufficiale sarà Tremolada.

L’ultimo precedente con la Roma risale alla sfida di Bologna dello scorso anno, che terminò tra le polemiche vista la mancata concessione di due calci di rigore ai giallorossi. Mourinho fu anche ammonito da Orsato che lo applaudì in maniera ironica.

17.10.2021 Juventus vs Roma (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Orsato riprende Mourinho (Foto Gino Mancini)

La Roma non vince con Orsato arbitro dal 2020. 5 sconfitte e 2 pareggi nelle ultime sette ufficiali con l’arbitro veneto. In assoluto su 40 precedenti in A, 13 vittorie, 14 pareggi e 13 sconfitte.

Il fischietto veneto ha diretto già due volte nella storia questa sfida, entrambe a Marassi: il rocambolesco 4-3 del 2011 che portò all’esonero di Ranieri e la vittoria per 4-2 nel 2012-13 con Zeman in panchina.

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Interviste

Strootman torna da ex: “L’Olimpico è casa mia”

Tornare all’Olimpico è una cosa speciale per me“. Dieci anni fa, per la prima volta, il nome di Kevin Strootman compariva sul telefono di Walter Sabatini, l’allora direttore sportivo della Roma conosceva quel centrocampista olandese, di neppure 23 anni, che piaceva a mezza Europa e sapeva bene che se voleva portarlo a Trigoria aveva un solo alleato: il tempo.

Stasera con il Genoa torno all’Olimpico e sarà speciale. Nel 2021, quando aveva rimesso piede in quello che era stato il suo stadio per cinque anni, non c’erano i tifosi, stasera ce ne saranno 6Omila ed è possibile, probabile, che gli arrivi un caldo abbraccio. “L’Olimpico è casa mia – ci ha scritto -, solo per questa volta lo vivrò da ospite ma spero di essere il benvenuto. Ho vissuto cinque anni con alti e bassi a Roma ma ho sempre sentito il sostegno dei tifosi quando sono entrato in campo con la maglia giallorossa”.

Da quando è andato via in lacrime, prendendosi la responsabilità di una cessione che non aveva chiesto, non ha mai avuto modo di rivedere i romanisti e quindi, Coppa Italia a parte, spazio alle emozioni. Le stesse che provò dieci anni fa quando Sabatini gli disse: «Vedrai, a Roma ti ameranno». L’amore c’è stato ed è stato immediato. Reciproco, Per questo non avrebbe meritato di essere salutato come uno dei tanti, come uno di quelli che, parole di un vecchio dirigente giallorosso: «Non era poi così importante. Tanto noi abbiamo Coric..»

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Interviste

El Shaarawy: “Voglio restare a Roma. Obiettivo 4° posto. Non sottovalutiamo il Genoa. Mou? Ha tanta voglia di Roma”

Stephan El Shaarawy ha parlato ai microfoni di Sport Mediaset a due giorni dalla sfida col Genoa di Coppa Italia:

Il Genoa è stata la squadra dove sei diventato professionista.
“Sì, ci ho esordito in Serie A e ho un ricordo molto speciale. Siamo tutti ‘tifosi’ in famiglia e lì ho fatto tutto il settore giovanile. Sarà speciale per me”.

La Coppa Italia è un obiettivo della Roma?
“Assolutamente sì, è una partita e una competizione che non è da sottovalutare come per esempio è stata la Conference League che sì, magari è inferiore a Champions ed Europa League, ma abbiamo visto quante gioie può regalare. Sicuramente anche questa dobbiamo affrontarla con grande serietà e la voglia di arrivare in fondo”.

In passato si è fatto l’errore di sottovalutare questa competizione?
“No, diciamo che quest’anno l’obiettivo deve essere come per la Coppa Italia e per le altre competizioni arrivare fino in fondo e affrontarle con grande impegno così come abbiamo fatto lo scorso anno con la Conference”.

Qualcuno sostiene che dopo la Conference vi siate bloccati. È cosi?
“Penso che solo a livello realizzativo magari in qualcosa siamo mancati però anche la dimostrazione di come abbiamo rimontato domenica sia la dimostrazione di quanto questa squadra ci creda sempre fino all’ultimo. Non è la prima partita che finisce così, questo è un aspetto a nostro favore. Dobbiamo ancora migliorare in alcune cose, come concretizzare le occasioni che creiamo. Ma siamo una squadra forte e soprattutto che non molla mai”.

La rimonta che è stata sublimata a San Siro. È qualcosa che state allenando o è già vostro, della squadra?
“Penso che sia una questione di mentalità. In questo il mister è bravo. Ha innescato in noi la voglia di non mollare mai, di arrivare primi su ogni pallone. È un nostro punto a favore. Quello in cui dobbiamo migliorare sicuramente è in zona realizzativa. Ma siamo contenti che anche Tammy si sia sbloccato domenica, quindi speriamo per lui che possa essere la sua svolta per continuare a fare tanti gol”.

Hai condiviso in passato lo stato d’animo di Abraham, come lo percepisci?
“Io credo che possa essere così come l’anno scorso. È partito piano e poi si è sbloccato abbiamo visto tutti quello che è stato capace di fare. Mi auguro che possa fare lo stesso nel girone di ritorno, ma l’abbiamo visto anche in fase difensiva ed è stato importante. Gli attaccanti devono essere anche importanti in quello e lui ci ha salvato all’ultimo minuto”.

Il quarto posto è lo Scudetto della Roma?
“È uno dei nostri obiettivi sicuramente. Siamo lì a tre punti per cui abbiamo in dovere di provarci e di non mollare le squadre sopra di noi. Bisogna pensare sempre di partita in partita e vediamo poi alla fine dove saremo”.

La corsa adesso è sull’Inter?
“È sempre sulla quarta, adesso siamo lì dietro e ora l’obiettivo è quello di vincere più partite possibile. Abbiamo la consapevolezza che possiamo farcela”.

Hai compiuto da poco 30 anni. Ti senti maturo professionalmente?
“Mi sento tanto cresciuto. Soprattutto in questa Roma, il mio obiettivo è quello di fare sempre meglio. Il rinnovo non è una cosa alla quale penso nell’immediato, però il mio intento è quello di rimanere e di poter ancora dare molto a questa società”.

Ti abbiamo visto anche a tutta fascia. Come stai vivendo questa metamorfosi in campo?
“È un ruolo al quale mi sto adattando e che non ho mai fatto. Forse poche volte con Conte quando giocavo a cinque, però da un anno e mezzo è un ruolo che sto ricoprendo sempre. Io sono a disposizione e in una grande squadra bisogna anche sapersi adattare. Fa parte della maturità di un calciatore. È logico poi che a livello realizzativo i numeri poi sono minori rispetto a prima. Queste sono le richieste del mister e bisogna sempre fare il proprio meglio”.

Lo senti tuo questo cambiamento?
“Il ruolo che preferisco è l’esterno d’attacco però l’esterno a tutta fascia posso ricoprirlo. L’ho fatto anche segnando e sono a disposizione”.

Come vedi Zaniolo?
“Nicolò ha ancora tanti margini di miglioramento. È un giocatore centrale per noi soprattutto anche per la Nazionale. Viene da due anni di infortuni e sicuramente deve ricercare quella lucidità in più sotto porta però mi auguro che possa ritrovarla il prima possibile, anche in fase realizzativa. Aiutando così squadra e Azzurri, perché può diventare molto più forte. In allenamento mette sempre grande impegno e continuità. Ci sono tutti i presupposti per fare bene”.

In che cosa ti sta segnando Mourinho?
“A livello di mentalità è un grandissimo allenatore e comunicatore. Parliamo, parla con tutti allo stesso modo e sicuramente è la sua più grande forza. Il suo palmares parla per lui. È vincente, dobbiamo seguirlo in tutto e per tutto, perché può farci fare quel salto in più”.

C’è ancora tanto da fare insieme?
“Sì perché noi lo vediamo anche per solo come prepara gli allenamenti, l’intensità, la voglia che ha di raggiungere gli obiettivi. Così come ha fatto lo scorso anno in Conference. Questo ci fa capire quanto tiene alla Roma e a far bene qui. Non abbiamo mai parlato di altre squadre o di altre Nazionali per lui”