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Pallotta: “Il tempo delle scuse è finito, i giocatori devono mostrare che hanno le palle”

Al termine di Roma-Napoli, sono arrivate anche le dichiarazioni del presidente James Pallotta, affidate al profilo Twitter ufficiale del club:

“Tutti sanno cosa è andato storto quest'anno e per questo abbiamo dovuto cambiare. Ma il tempo delle scuse è finito. La partita con la SPAL è inaccettabile, quella di oggi è stata anche peggiore. I giocatori devono lottare e mostrare che hanno le palle. Nessuno ha più alibi"

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Ranieri: “Stiamo cercando di fare di tutto. Gli altri però corrono di più”

Al termine della sconfitta della sua Roma contro il Napoli, ha parlato Claudio Ranieri. Ecco le dichiarazioni del tecnico giallorosso:

RANIERI A SKY

Al netto dei meriti del Napoli, colpiscono l'arrendevolezza e l'inconsistenza del gruppo, sembra poco migliorabile…
Onestamente stiamo cercando di fare di tutto. Stando in questo momento così particolare, prendiamo gol al primo affondo, pareggiamo non so come e subito ad inizio secondo tempo ci fanno il secondo. E' difficile aiutarli questi ragazzi e lavorare, ma non ci arrendiamo, questo è poco ma sicuro. Gli altri corrono di più.

Gli altri corrono di più, che analisi fa su questo aspetto?
L'analisi è quella che mi dicono i giocatori, si infortunavano e stavano male. Siamo in questa condizione, cerco di farli lavorare ma più di tanto non posso. Siamo così. In più Zaniolo, che è un giocatore importante, è stato male venerdì notte e mi ha chiesto di non giocare. Il Napoli gioca bene, è in fiducia.

Si aspettava di trovare una squadra così quando ha accettato? Ci sono limiti tecnici, problemi mentali e fisici…
Da fuori alcune cose si capivano, da dentro si vedono anche meglio. C'è tutto: aspetti mentali e fisici. La squadra ha qualità però. Ad alcuni giocatori devo dire grazie perché non giocano al meglio come Manolas, De Rossi, Kolarov e anche Dzeko che non stava benissimo. Purtroppo è questo.

Ha lavorato sui cervelli con un duro attacco. Cosa hanno detto i giocatori? 
Io credo che si siano ricompattati. Giocatori che non stanno benissimo hanno voluto giocare a forza, siamo tutti su una barca e mi ci sento dentro. Cerchiamo di portarla in porto nel miglior modo possibile. Gli altri arrivano prima e corrono di più. L’aspetto tecnico non è supportato.

Ti sei pentito di aver accettato?
No, mai. Come faccio a pentirmi di aver accettato la Roma?

Come riuscirai a gestirla? 
Ci dobbiamo isolare, tra due giorni abbiamo una partita. Mi auguro che le partite ci facciano da allenamento.

RANIERI A ROMA TV

Risultato difficile da commentare… 
Da una parte si può dire che il Napoli ha fatto di tutto e ha meritato la vittoria, eravamo riusciti non so come a pareggiare. Anche una squadra in salute avrebbe faticato dopo il primo gol preso dopo pochi minuti. Il secondo gol dopo pochi minuti nuovamente. Noi non stiamo bene mentalmente e fisicamente, questo si nota e con le grandi squadre ancora di più.

Cosa bisogna attendersi dalla Roma? Si torna subito in campo con la Fiorentina… 
Questo è un fatto, non posso allenarli. Ci sono stati giocatori infortunati che non si sono allenati e hanno giocato. Oggi devo solo ringraziare Kolarov, Manolas, De Rossi, Perotti, non sono al massimo ma ci sono voluti essere. Di questo sono contento perché significa che i ragazzi ci tengono a fare bella figura, anche se oggi non l’abbiamo fatta. Possiamo solo restare calmi, sereni e compatti per fare il possibile in questo momento.

La posizione di Cristante? 
Aveva iniziato sulla trequarti, poi vedevo Schick che faceva il terzino e c’era De Rossi a pressare avanti. Ho cercato di dire a Schick di stare più stretto vicino a Dzeko, e gli altri si sarebbero scalati la marcatura sui centrocampisti che si inserivano. Preferivo lasciare libero il terzino, poi la palla meglio che la metta un terzino rispetto a un Mertens o un Verdi che hanno piedi eccezionali.

Qual è il tasto giusto per tirare fuori l’orgoglio?
Avete visto che ho fatto una dichiarazione forte per cercare di farli reagire, e devo dire che l’hanno fatto perché tutti hanno voluto giocare, significa che il discorso li ha toccati. Quando poi incontri una squadra che ne ha più di te è dura e fai la figura che abbiamo fatto.

La situazione è grave?
Molto delicata, ho sentito voi che cercate di spiegare ai tifosi cosa sta succedendo. Siamo tutti sulla stessa barca e cerchiamo di otturare le falle che si aprono all’improvviso.

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The Scempio. La Roma non c’è più

Un primo tempo di nulla, in cui il Napoli si allena e la Roma è incredibilmente demotivata. Solo il fortuito episodio del rigore pone rimedio all’inedia. Nella ripresa il Napoli trova subito il vantaggio, così la squadra di Pallotta scompare. Insufficienza di gruppo senza “se” e senza “ma”. 

OLSEN 3: Ed è subito gol subìto. Non dà mai l’impressione di poter fare qualcosa in più. Nel secondo tempo, nei primi minuti, fa addirittura meno con un intervento imbarazzante su un banalissimo passaggio rasoterra. È ora di cambiare. Aria se possibile.

SANTON 4: Volenteroso nei primi 45 minuti, ma senza mai fare un

MANOLAS 4: Torna per dare sicurezza, ma la Roma è di cristallo anche con lui ormai.

FAZIO 4: Sempre in balia degli avversari. 

KOLAROV 4: Nulla da segnalare, a parte l’atterramento di Ounas che gli vale il giallo. 

DE ROSSI 6: L’unico che lotta, coi fatti e con le parole. Dall’82 KLUIVERT SV: Partecipa allo scempio.

NZONZI 3: Un colpo di testa spedito a lato della porta di Meret nel primo tempo e un altro messo da due passi sulla traversa nel secondo. Poi 0 personalità, 0 lotta, 0 contrasti. Presentato come Campione del Mondo, costato 30 milioni. 

SCHICK 4,5: Prende il rigore dell'1-1. Dal 63’ ZANIOLO SV: Partecipa allo scempio.

CRISTANTE 4: Poco o nulla. 

PEROTTI 5: Segna il rigore. Dall’82 ÜNDER SV: Partecipa allo scempio. 

DZEKO 4: Lo ricordiamo per un’ammonizione dopo gomitata a Maksimovic. 

RANIERI SV: L’aggiustatore avrebbe bisogno di qualcosa da aggiustare, ma la Roma va semplicemente rifatta.

Giorgio De Angelis

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SERIE A TIM

[FOTO e VIDEO] – Roma-Napoli 1-4. All’Olimpico assente anche l’orgoglio

IL TABELLINO DEL MATCH

ROMA (4-4-2): 1 Olsen; 18 Santon, 44 Manolas, 20 Fazio, 11 Kolarov; 42 Nzonzi, 16 De Rossi (81' Kluivert); 14 Schick (63' Zaniolo), 4 Cristante, 8 Perotti (81' Under); 9 Dzeko.
A disp.: 83 Mirante, 63 Fuzato, 5 Jesus, 15 Marcano, 2 Karsdorp, 19 Coric, 53 Riccardi.
Allenatore: Claudio Ranieri

Indisponibili: 24 Florenzi (lesione al soleo del polpaccio sinistro), 92 El Shaarawy (problema al polpaccio), 7 Pellegrini (lesione bicipite femorale destro), 27 Pastore (infortunio muscolare al polpaccio)
Squalificati: –
Diffidati: Zaniolo, Manolas, Florenzi, Cristante.

NAPOLI (4-4-2): 1 Meret; 23 Hysaj (68' Malcuit), 19 Maksimovic, 26 Koulibaly, 6 Mario Rui; 7 Callejon, 5 Allan, 8 Fabian Ruiz, 9 Verdi (74' Younes); 14 Mertens (58' Ounas), 99 Milik.
A disp.: 27 Karnezis, D’Andrea, 13 Luperto, 18 Gaetano.
Allenatore: Carlo Ancelotti

Indisponibili: Albiol (pulizia del tendine rotuleo), Chiriches (distrazione bicipite femorale), Diawara (infrazione al piede destro), Ospina (crisi vagale), Insigne (contrattura muscolare all’adduttore della coscia destra) Ghoulam (terapie riabilitative)
Squalificati: Zielinski.
Diffidati: Albiol, Diawara.

Arbitri: Gianpaolo Calvarese di Teramo
Assistenti: Peretti – Del Giovane 
IV uomo: Sacchi 
Var: Giacomelli 
Avar: Tonolini

Ammoniti: Schick (R), Dzeko (R), Manolas (R), Milik (N), Kolarov (R).
Espulsi: -.
Marcatori: 2' Milik (N), 45'+4 Perotti rig. (R), 50' Mertens (N), 55' Verdi (N), 80' Younes (N).

LA CRONACA DEL MATCH

90'+2 – Fischio finale all'Olimpico tra i fischi del pubblico presente.

90' – Nulla d'altro da segnalare, gara ormai conclusa da diversi minuti. Agli annali una conclusione col sinistro di Cristante bloccata facilmente da Meret. Due minuti di recupero.

81' – Doppio cambio in casa Roma: fuori Perotti e De Rossi, dentro Kluivert e Under.

80' – Ancora Napoli. Younes chiude definitivamente i giochi: da calcio d'angolo, la Roma non riesce ad allontanare il pallone e l'azzurro prima si fa respingere la conclusione da Olsen e poi torna sulla sfera per il tap in facile.

73' – Occasione clamorosa per riaprire i giochi per la Roma: tiro dalla distanza di Cristante, respinta di Meret e Nzonzi si ritrova a pochi passi dalla porta, colpisce di testa ma il pallone finisce sulla traversa.

63' – Dentro Zaniolo, fuori Schick nella Roma.

55' – Ora il Napoli dilaga. Punizione in zona d'attacco per la Roma che viene respinta dalla difesa partenopea, con Ruiz che si invola sulla sinistra, fa tutto il campo e serve l'assist a Verdi a centro area. Facile la conclusione col sinistro.

50' – Roma di nuovo sotto. Olsen sbaglia completamente l'intervento su un cross basso dalla destra e Mertens conclude in rete con un facile tap in.

46' – Ricomincia il secondo tempo.

45+4' – PEROTTI NON SBAGLIA MAI. Solito rigore dell'argentino, che trasforma con freddezza per il pareggio all'intervallo.

45+2' – Proprio sul finire del primo tempo calcio di rigore per la Roma. Prima buona azione dei giallorossi, che arrivano in area dopo una serpentina di Perotti. A mettere il pallone dentro è Dzeko, Nzonzi fa la sponda di testa per Schick che viene travolto da Meret in uscita. Sacrosanta la massima punzione.

37' – Annullato il raddoppio del Napoli. Sull'assist di Mertens, il piede di Milik è di pochissimo più avanti del pallone. Azione in fotocopia alla precedente con protagonista Verdi.

30' – Napoli vicino al raddoppio. Parte in posizione giudicata regolare sulla destra Mertens che riesce a rifinire per Verdi tutto solo davanti ad Olsen. Il centrocampista azzurro però centra in pieno il portiere svedese di prima intenzione e la Roma si salva.

18' – Prove di reazione della Roma. Nzonzi arriva a colpire di testa in area su un cross dalla destra di Cristante, ma il pallone termina a lato.

2' – SUBITO NAPOLI! Milik gela l'Olimpico, arpiondando alle spalle di Fazio un'imbucata centrale di Verdi e sparando in porta un siluro che non lascia spazio alla risposta di Olsen.

0' – Fischio d'inizio della partita. Roma in completo rosso che attacca da Curva Sud a Curva Nord in questo primo tempo. Si accomoda inizialmente in panchina Zaniolo, alle prese con un virus gastrointestinale.

IL PREPARTITA

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Totti: “De Rossi fondamentale, la decisione sul futuro spetta a lui. Il mio ruolo? Se dovessi prendere posizione, qualcosa cambierà”

Nel prepartita di Roma-Napoli, torna a parlare Francesco Totti. Queste le parole del dirigente giallorosso a Sky:

Gioca De Rossi, quanto pesa? 
Sappiamo che per noi è un giocatore fondamentale, che ha fatto tanto al calcio e può dare tanto al calcio. Spero che oggi ritorni il De Rossi che conosciamo, dopo gli infortuni che ha avuto quest’anno è stato un po’ altalenante.

Gli stai dando consigli per il futuro?
Ne parliamo ogni giorno, sono decisioni che prenderà lui sul finale. Se dovesse sentire di continuare ci metteremo seduti e decideremo il futuro.

Perché il tifoso della Roma dovrebbe essere ottimista oggi dopo SPAL-Roma?
Essendo tifoso romanista sei sempre ottimista, perché siamo abituati. Io in primis. Siamo ancora lì per la lotta Champions, è il nostro unico obiettivo di quest’anno e cercheremo fino alla fine di centrarlo anche se non è facile.

Cosa hai fatto alla voce?
Abbiamo portato la pioggia anche a Doha in mezzo al deserto (ride, ndr), adesso sto bene.

Viene mostrato un gol al Napoli quando Ranieri era alla sua prima esperienza in giallorosso…
Chi c’era in porta? De Sanctis, troppo facile (ride, ndr).

In che cosa Ranieri ti sembrava l’uomo giusto?
Ho messo bocca, insieme ad altri dirigenti, su Claudio Ranieri. E’ la persona che può darci un grosso contributo. Conosce la piazza, conosce l’ambiente. Ha sempre fatto bene quando prende le squadre in corsa, era la figura giusta dopo aver cambiato Di Francesco: può spingerci verso la Champions.

Ha usato parole fortissime a Ferrara… 
Qualsiasi allenatore avrebbe dovuto usare parole fortissime dopo quella situazione.

Ci litigheresti con Dzeko? Che tipo è?
Fondamentalmente è un buono. Certo che se gli acciacchi un piede è meglio girargli alla larga. Non mi è mai capitato di litigarci e mai ci litigherò, queste cose succedono a chiunque. E’ successo a me e succede a tutti, è solo stata messa in risalto questa situazione.

Il fatto di aver messo bocca su Ranieri avrà un seguito importante per il tuo ruolo?
Sulla mia gestione, ne parlano tutti. Vedremo cosa succederà in futuro, se dovessi prendere posizione io qualcosa cambierà. Ne ho già parlato con chi di dovere ma non mi sembra il momento adatto per parlarne. C’è la Roma in primis, serve una forte spinta per il prossimo anno.

Icardi? 
Non ne parlo, non conosco le cose e riguardano l’Inter.

Zaniolo? 
Fa parte della Roma, è un giocatore stra-importante. Affronteremo la situazione contratto e decideremo con lui la cosa migliore. Ci puntiamo tantissimo e avrà un futuro roseo da qua a venticinque anni. Sa prendersi le responsabilità giuste e fa parte di una rosa importante e competitiva.

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Roma-Napoli, le probabili formazioni. Ranieri col dubbio sul modulo

Appuntamento alle ore 15.00 con Roma-Napoli allo Stadio Olimpico. Ecco come i principali quotidiani odierni ipotizzano in campo i giallorossi di mister Ranieri, che al netto dei disponibili conserva ancora dubbi sul modulo col quale schierare i suoi: provato nella rifinitura il 4-3-3.

IL MESSAGGERO
Olsen; Santon, Fazio, Marcano, Kolarov; Zaniolo, Nzonzi, Cristante; Schick, Dzeko, Perotti.

LA GAZZETTA DELLO SPORT
Olsen; Santon, Fazio, Marcano, Kolarov; Zaniolo, Nzonzi, Cristante; Schick, Dzeko, Perotti.

CORRIERE DELLO SPORT
Olsen; Santon, Fazio, Marcano, Kolarov; Zaniolo, Nzonzi, Cristante; Schick, Dzeko, Perotti.

IL TEMPO
Olsen; Karsdorp, Fazio, Manolas, Kolarov; Zaniolo, Cristante, Nzonzi, Perotti; Schick, Dzeko.

LA REPUBBLICA
Olsen; Santon, Fazio, Manolas, Kolarov; Zaniolo, Cristante, Nzonzi, Perotti; Schick, Dzeko.

IL ROMANISTA
Olsen; Santon, Fazio, Marcano, Kolarov; Zaniolo, Nzonzi, Cristante; Schick, Dzeko, Perotti.

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Rassegna stampa

Il futuro di Roma e Napoli: ora anche Pallotta studia De Laurentiis

LA REPUBBLICA (M.Pinci) – Tre volte seconde, due volte terze, una volta quinte. Il curriculum degli ultimi sei anni è esattamente sovrapponibile, per Roma e Napoli, è l'accento sull'utopia che nessuna delle due è riuscita a trasformare in realtà. Da una parte il merito di aver provato ad insidiare il dominio bianconero, dall'altra il peso di essersi dovute rassegnare a fare da spettatrici. Strade diverse, percorsi che avrebbero potuto sovrapporsi o incrociarsi, ma mai seguendo l'uno le tracce dell'altro. Eppure inseguendosi. Napoli e Roma, oggi avversarie all'Olimpico, hanno venduto tanto: Higuain e Alisson, Cavani e Salah, Jorginho e Pjanic. Diversa però è sempre stata la costruzione: la Roma in questi ultimi 5 anni ha acquistato 68 calciatori, il Napoli soltanto 37, quasi la metà. Meno operazioni, più risultati, più punti: 13 quelli di distacco tra il 2° posto di Ancelotti e il quinto di Ranieri, con la squadra a pezzi nel fisico e nel morale. Al contrario Sir Carlo da Reggiolo ha in tasca 11 pass d'accesso alla prossima Champions, cerca punti per consolida re la posizione alle spalle della Juve e attende di proiettarsi verso i quarti di Europa League. C'è  dunque perfino margine per programmare con anticipo il futuro, nel solco di quella continuità che è diventata il leit motiv della gestione De Laurentiis, «Koulibaly, Alan e i nostri big restano, il club non ha bisogno di vendere o di fare plusvalenze. L'ossatura della squadra è già molto valida, basta completarla», assicura l'allenatore del Napoli. Una strada – ed è una novità – che inizia ad affascinare pure la Roma, che fino a oggi riteneva di non poter crescere davvero senza lo stadio di proprietà su cui la proprietà Usa ha puntato tutte le fiches. Per la prima volta negli ultimi 8 anni, Pallotta deve decidere che strada imboccare. Da una parte la tentazione di una nuova rivoluzione, affidata a Luis Campos, direttore sportivo portoghese del Lille e ultimo innamoramento del presidente americano. Dall'altra la suggestione di portare a Roma un grandissimo allenatore per aprire un ciclo che punti a vincere in fretta: proprio sul modello del Napoli. Non è un caso che da settimane i manager romanisti strizzino l’occhio a quel Sarri cui De Laurentiis affidò l'ultima missione scudetto, e addirittura accarezzino il sogno Conte, più o meno quanto riuscì lo scorso anno al Napoli convincendo Ancelotti. Il suo calcio in azzurro è appena iniziato, eppure promette di durare a lungo grazie alla sintonia che si è creata tra il tecnico e il suo presidente: non solo sul mercato. «Ho investito tre milioni per migliorare îl nostro centro sportivo, costruiremo altri tre campi per il settore giovanile e dopo le Universiadi completerò a mie spese il restyling del San Paolo», ha annunciato ieri De Laurentiis, mettendo così da parte il progetto del nuovo stadio. Anche in questo il Napoli è più conservatore.

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Roma, un esame senza appello

IL MESSAGGERO (U.Trani) – Dentro o fuori, anche se mancano ancora 10 partite al traguardo: la Roma non può sbagliare contro il Napoli, ospite nel pomeriggio all'Olimpico (ore 15), se vuole restare ancora in corsa per la zona Champions. E magari riuscire finalmente a battere una big: nessun successo fin qui contro le 4 formazioni che la precedono in classifica. È davvero l'ultima chiamata, insomma, in questo weekend cruciale che, dopo il ko del Milan quarto a Marassi contro la Sampdoria, si concluderà in serata con il posticipo di San Siro tra l'Inter e la Lazio. Ancelotti torna nello stadio in cui vinse da giocatore lo scudetto dell'83 senza avere l'assillo del risultato (2° posto da tempo al sicuro nel forziere azzurro). È, invece, il pensiero stupendo e al tempo stesso angosciante di Ranieri, chiamato da Pallotta a traghettare i giallorossi, dopo l'esonero di Di Francesco, nelle rimanenti 12 partite, per conquistare il 4° posto, mai raggiunto in questa stagione. Ma, prima della sosta, si è reso conto di quanto sia complicata la rincorsa all'obiettivo vitale per proprietà Usa: il ko di Ferrara contro la Spal (già capace di vincere la gara d'andata) ha certificato le lacune tattiche, caratteriali, fisiche, psicologiche e comportamentali del gruppo. E soprattutto ha lasciato strascichi pericolosi. L'aggressione di Dzeko ad El Shaarawy durante l'intervallo testimonia la spaccatura dentro lo spogliatoio.

TENTAZIONE 4-3-3 – Ranieri si è sfogato a Ferrara e ha concesso il bis a Trigoria: basta anarchia, nelle giocate e negli atteggiamenti, la sintesi del suo discorso. In palio, come ha ricordato loro l'allenatore, c'è il futuro dei giocatori. Ha cercato, insomma, di responsabilizzarli. E di sistemarli meglio in campo, passando al 4-4-2 che garantisce protezione e ordine e che contro il Napoli gli sarebbe utile per mettersi a specchio con il collega. Questo sistema di gioco, però, non è bastato per evitare la sconfitta contro la Spal. Tant'è vero che oggi è possibile rivedere il 4-3-3, con Zaniolo mezzala e Schick alto a destra. Modifica provata nella rifinitura, anche guardando alla fragilità della difesa che, in questa stagione, non ha (quasi) mai tenuto: 58 reti subite in 38 partite (media 1,52); in campionato 39 in 28 (1,39); nel 2019 non ha preso gol solo contro la la Virtus Entella in coppa Italia (14 gennaio) e Olsen ha chiuso senza incassarne solo in 7 gare. L'attacco, anche se di solito non fa cilecca, aspetta intanto i gol in casa di Dzeko, a digiuno in campionato all'Olimpico da 11 mesi (dal 28 aprile, doppietta nel 4-1 contro il Chievo). Schick sarà ancora il suo partner. In coppia si devono riscattare dopo la figuraccia in Emilia. Tra i 21 convocati tornano Manolas, Kolarov, De Rossi e Under. Solo il fluidificante mancino è sicuro di partire titolare.

RIVALE DIMEZZATA – Se Ranieri deve rinunciare agli azzurri Florenzi, Pellegrini ed El Shaarawy che sono stati spesso titolari in questa stagione e come al solito a Pastore, Ancelotti sta sicuramente messo peggio del collega. Il Napoli arriva nella Capitale con la rosa dimezzata: restano a casa gli infortunati Diawara, Albiol, Chiriches, Insigne, Ospina e Ghoulam più lo squalificato Zielinski. Sono, dunque, 7 gli assenti e appena 18 i convocati, tra i quali il millennial Gaetano (classe 2000) che per ora ha debuttato solo in Coppa Italia: il trequartista, 19 anni il prossimo 5 maggio, è nazionale Under 19. Recuperato in extremis Fabian Ruiz, pronto ad affiancare Allan a centrocampo.

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Napoli, Ancelotti: “A Roma ho lasciato il cuore. Troveremo una squadra preoccupata ma motivata”

Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato con la Roma. Queste le sue parole:

Out Insigne, convocato Gaetano. Le sue condizioni?
"Ha fatto un'ecografia ieri. Non ci sono lesioni particolari, ma solo una contrattura all'adduttore, che non era il muscolo già interessato nel precedente infortunio. Il percorso di recupero è breve, tra 2-3 giorni starà bene. Valuteremo per mercoledì. Non è a rischio per l'Arsenal, è convocato Gaetano che si allena con noi e può essere utilizzato. I giovani come Zedadka? Li facciamo venire, li valutiamo, ci aiutano negli allenamenti. Sono interessanti, è utile stare a contatto con i professionisti".

Domani test più impegnativo fino all'Arsenal?
"C'è qualche giocatore acciaccato, Zielinski squalificato, ma non credo di essere in emergenza. Non abbiamo avuto problemi dalle nazionali, tutti hanno recuperato bene, pure Fabian dopo una settimana d'influenza. Ci alleniamo con grande intensità, quindi ci sta qualche acciacco, ma la squadra sta bene e faremo una bella partita contro un'ottima squadra e sappiamo quanto sia importante per la classifica. Loro lottano, noi vogliamo consolidare il secondo posto".

Sulle condizioni di Fabian:
"Sta bene, ha fatto qualche giorno così, ma già da giovedì s'è allenato bene".

Sull'avvicinamento all'Arsenal:
"Siete focalizzati sull'Arsenal, ma noi pensiamo ai punti che servono ed all'autostima. Una gara fatta bene la aumenta, una fatta male la abbassa. Questo è importante per arrivare alla gara nelle condizioni migliori".

Che effetto fa tornare a Roma?
 "Ha rappresentato qualcosa di importante per la mia carriera da giocare, quel periodo lì mi è rimasto nel cuore, ero giovane ed ho vissuto otto anni che hanno lasciato un segno indelebile".

L'autostima in caso di vittoria a Roma.
"Sarebbe un colpo importante per l'autostima, non possiamo controllare il risultato, ma sicuramente la prestazione e mi aspetto una prestazione importante perché i segnali dagli allenamenti sono questi".

Younes?
"E' Molto in crescita, ha evidenziato problemi per i 90', non ha ancora il ritmo perché ha giocato poco. Ma può crescere molto e lo sta facendo in fretta. E' utilizzabile, devo capire se meglio dall'inizio o in corso".

Con l'Udinese tutti e quattro gli attaccanti a segno, che segnale è?
"Che sono giocatori motivati, presenti, concentrati. Dall'altro ci sono quelli negativi"

Il nuovo corso della nazionale?
"Molto interessante. Il campionato sta proponendo nuovi giocatori giovani, poi dopo serve il coraggio per lanciarli e costruire un progetto con loro. Mancini ha iniziato un progetto e siamo contenti di quello che sta facendo".

A Roma definiscono la gara un'ultima spiaggia. Ranieri ha punzecchiato i senatori. Che Roma si aspetta?
"Mi aspetto una partita attenta e gagliarda, è stata messa pressione sulla squadra che porterà grandi motivazioni. Una squadra preoccupata, l’aspetto psicologico in gran parte è nelle nostre mani. Dobbiamo essere bravi ad aumentargli la preoccupazione e non il loro coraggio: vedremo che partita riusciremo a fare"

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Roma, Perotti: “Col Napoli una battaglia, daremo tutto per la vittoria”

Alla vigilia di Roma-Napoli, torna a parlare del match Diego Perotti, ai microfoni di Sky. Queste le sue parole: "Sarà una partita tosta, sono una grande squadra. Loro giocano bene insieme e si conoscono da tanto tempo. Per noi diventa fondamentale, soprattutto dopo la sconfitta con la Spal, per il quarto posto. Sarà una battaglia e daremo tutto per portare a casa la vittoria”.