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Primavera, addio ai sogni Scudetto: al Tre Fontane passa la Juventus

Dopo il pareggio dell'andata per 1-1 contro la Juventus, la Roma Primavera aveva bisogno di almeno un pari per accedere alle Final Four del campionato di categoria. Invece, è una rete di Jakupovic al 60' a condannare i giallorossi. Contestate alcune scelte arbitrali, come un fallo non sanzionato dal direttore di gara su Meadows, costretto ad uscire dal campo, di Zanandrea e un presunto calcio di rigore nella ripresa. Non una brutta gara da parte dei ragazzi di Alberto De Rossi, molto imprecisi sotto porta, protagonisti anche di un vero assedio finale, non utile ad evitare l'eliminazione. Queste le parole del tecnico nel post gara:

C’è tanta delusione…
Partirei dalla fine, serve un piccolo resoconto. La partita si può giudicare da sé: primo tempo buono e la squadra ha tenuto il campo in tutte le maniere. Meritavamo un altro risultato, non è stato così, ma siamo orgogliosi. Se torniamo indietro, siamo partiti con grande difficoltà, tanti nuovi e stranieri, è servita tanta energia da parte dello staff. I ragazzi sono stati leoni, presenti con la testa e con il cuore.

Meritavate di stare tra le prime quattro d’Italia…
Non c’è mai stato un cambiamento così forte, ma è dovuto alla bravura di chi ha partecipato al biennio precedente, che hanno messo in mostra i nostri giocatori. I nostri giocano in tutte le parti d’Italia e qualcuno anche fuori. Non potevamo dire no alle richieste: o prima squadra o vanno a fare altre esperienze per rientrare dalla porta di servizio. Potevamo tenere due o tre giocatori, ci sarebbe servita un po’ più d’esperienza, ma dopo aver fatto questa scelta abbiamo ottenuto due vantaggi: continuare a formarli per andare a giocare, senza fare conti per vincere coppe o coppette e la loro partecipazione.

Che cosa hai detto ai ragazzi?
Ho fatto i complimenti, gli ho detto quello che sentivo, è vero, non li ho presi in giro. Abbiamo condotto la partita per larghi tratti, c’è mancato il guizzo, accettiamo il risultato, ci rimbocchiamo le maniche, l’amarezza è tanta, ci sarebbe piaciuto avere la rivincita con l’Inter, che sono stratosferici. Così non è stato, ci riposiamo un attimo e poi cominceremo ad orchestrare la prossima stagione.

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Marcano: “Ho scelto la Roma per la sua storia, il progetto è ben definito”

Come consuetudine, dopo la firma dell'accordo che lo legherà alla Roma fino al 2021, Ivan Marcano ha rilasciato la sua prima intervista in giallorosso ai microfoni del club capitolino. Ecco le sue parole. 

Quali sono le tue sensazioni dopo l’arrivo a Roma?
“Sono molto contento di stare qui e allo stesso tempo emozionato. Non vedo l’ora di iniziare a giocare”.

Avevi anche altre offerte ma alla fine hai scelto la Roma. Perché?
“Ho scelto la Roma perché è un grande club e per la storia che ha: sta lavorando molto bene, ha un progetto ben definito e credo che la filosofia di gioco si posi bene con le mie caratteristiche”.

Hai visto qualche partita della Roma in questa stagione? Che ne pensi?
“Ho visto quasi tutte le gare di Champions e diverse altre di campionato. È una grande squadra e lo ha dimostrato: è arrivata terza in un campionato molto difficile e ha fatto un grande cammino in Champions. Ha una bella filosofia di gioco”.

Con Manolas hai anche e giocato insieme in Grecia…
“Conosco tutti i calciatori e ovviamente personalmente conosco Manolas, con cui ho giocato insieme all’Olympiakos, vincendo anche un campionato”.

Cosa ti ha detto Monchi?
“È contento della mia presenza qui e io spero di contribuire nel miglior modo per guadagnarmi la fiducia di tutti”.

Che obiettivi hai per la prossima stagione?
“A livello collettivo vogliamo arrivare più avanti possibile, mentre a livello personale farò di tutto per aiutare i miei compagni”.

Vuoi inviare un messaggio ai tifosi?
“Grazie a tutti per l’accoglienza, daremo il massimo per far sì che la Roma arrivi il più in alto possibile”.

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Calciomercato

UFFICIALE. Marcano è un nuovo giocatore della Roma: “Credo nella filosofia di questa squadra” (VIDEO)

Atterrato nel tardo pomeriggio di ieri a Fiumicino, Ivan Marcano è ora ufficialmente un nuovo giocatore della Roma. Liberatosi a parametro zero dal Porto, il difensore spagnolo ha firmato un contratto di tre anni a 2 milioni di euro a stagione, con rinnovo automatico per una ulteriore stagione nel caso si verificassero determinate condizioni sportive. Arricchirà il reparto dei centrali giallorossi, composto da Manolas, Fazio e Juan Jesus, con il giovane Capradossi libero di partire per accumulare partite ed esperienza. Dopo l'esito positivo delle visite mediche, svolte nella mattinata a Villa Stuart, e la firma a Trigoria, ecco il comunicato ufficiale del club:

L’AS Roma è lieta di annunciare l’ingaggio di Ivan Marcano.

Il Club rende noto di aver raggiunto con il difensore un accordo per le prossime tre stagioni sportive, con rinnovo automatico, condizionato al verificarsi di determinate situazioni sportive, per un’ulteriore stagione.

“Sono molto felice di essere qui perché la Roma è un grande Società che sta lavorando molto bene, seguendo un progetto sportivo ben definito”, ha dichiarato il 30enne spagnolo. “Credo inoltre che la filosofia di gioco della squadra si sposi bene con le mie caratteristiche”.

Cresciuto calcisticamente in patria con il Racing Santander, Marcano ha vissuto in Spagna altre due esperienze nella Liga con Villarreal e Getafe, prima di andare a giocare all’estero a partire dalla stagione 2011-12: con l’Olympiakos in Grecia, dove ha vinto due campionati e una Coppa nazionale, e con il Rubin Kazan in Russia, dove ha vinto una Supercoppa. 

Infine negli ultimi 4 anni il difensore spagnolo ha giocato nel Porto vincendo in quest’ultima stagione il titolo di campione del Portogallo. Con la squadra lusitana ha collezionato 157 presenze, di cui 28 in Champions League, realizzando 14 reti.

“Con l'ingaggio di Marcano arriva un calciatore che arricchirà la rosa della Roma con le sue qualità, le sue doti atletiche e la sua esperienza internazionale”, ha dichiarato il direttore sportivo Monchi. “Gli auguro le migliori fortune”.

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Di Francesco, operazione all’anca. Il medico: “Presto pronto per gli impegni sportivi”

Intervento di protesi all'anca per Eusebio Di Francesco. Operatosi oggi presso l’ospedale di Tione, l'operazione è stata effettuata dal dottor Luigi Umberto Romano, direttore del Reparto di Ortopedia e Traumatologia. A poche ore dall’intervento, Di Francesco sta bene e ha già iniziato a muoversi con le stampelle. Ecco le parole dell’ortopedico: “L’intervento è stato eseguito con successo secondo il protocollo Fast Track che, grazie a una attenta preparazione del paziente nel periodo precedente all’intervento e a tecniche chirurgiche mininvasive, permette di ridurre i tempi di ricovero e recupero. Questo permette di tornare a condurre una vita piena e attiva, anche da sportivi professionisti di alto livello. L’allenatore della Roma sarà pronto a riprendere gli impegni sportivi in ottima forma e performance fisica, senza limitazioni al movimento“.

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Liverpool, non migliorano le condizioni di Sean Cox: trasferito a Dublino

Non si registrano ancora miglioramenti nelle condizioni di Sean Cox, il tifoso reds rimasto coinvolto negli scontri fuori da Anfield in occasione della semifinale d'andata tra Liverpool e Roma lo scorso 24 aprile. Intanto, però, nella giornata odierna è stato trasferito all'ospedale Beaumont di Dublino.

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Calciomercato

Roma, la Juve non molla Pellegrini. Alisson, parla l’agente: “Nessun accordo con il Real Madrid”

La Roma sembra aver vinto la sfida con la Juventus per Cristante, ma i bianconeri sono pronti alla contromossa. Come riferisce calciomercato.com il primo nome sulla lista di Marotta per il centrocampo è quello di Lorenzo Pellegrini. Dopo i contatti degli scorsi mesi è ora in agenza un nuovo incontro con l’agente del giovane giallorosso. Il summit servirà per fare un punto della situazione sull’azzurro, che al momento ha una clausola rescissoria di 30 milioni di euro.

PARLA L'AGENTE DI ALISSON – Alisson, portiere della Roma e della nazionale brasiliana, è al centro delle attenzioni di diversi top club europei, in primis il Real Madrid. Ze Maria, procuratore dell'estremo difensore giallorosso, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul futuro del suo assistito:  "Il fatto che abbia già un accordo con il Real Madrid è completamente falso. Non vedo come Cafu possa sapere più di quello che so ioIl rinnovo? Non ho ancora parlato né con Monchi né con nessun altro" ha dichiarato a forzaroma.info

 

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Roma, dalla Spagna: la dirigenza del Real Madrid vuole Alisson

"Ho preso la decisione di non essere più l'allenatore del Real Madrid, e l'ho detto al presidente. E' un momento strano ma dovevo farlo adesso". Zinedine Zidane annuncia così la propria decisione di lasciare il Real.

"Zidane mi ha comunicato una decisione assolutamente inaspettata, ma tocca a lui annunciarla". Cosi' il presidente del Real Madrid, Florentino Perez, al momento del suo arrivo in sala stampa al fianco di Zinedine Zidane. "Ho deciso di non allenare il Real nella prossima stagione – ha spiegato il tecnico francese in conferenza stampa –. Ho parlato con il presidente per spiegargli i miei motivi e quello che penso, credo che questa decisione sia un bene per tutti, per me, per la squadra, per il club. E' un momento importante, questa squadra deve continuare a vincere e per farlo ha bisogno di un cambio, dopo tre anni serve un'altra metodologia di lavoro ed e' per questo che ho preso questa decisione. Amo molto questo club, ringrazio il presidente che mi ha dato l'opportunita' di giocare in questo club e poi di allenarlo, ma credo che cambiare sia meglio per tutti ed e' per questo che ho preso questa decisione".

OBIETTIVO ALISSON – Come scrive il quotidiano spagnolo Marca, sono giorni di riunioni per il Real Madrid in vista del prossimo calciomercato. Appuntamento alla prossima settimana quando la dirigenza blancos, tra gli obiettivi, presenterà quello di aumentare la competitività tra i pali con Alisson che è il nome in cima alla lista dei desideri madrileni. Tuttavia, il tecnico Zidane non sembra dello stesso parere ed anzi preferirebbe evitare di spendere 60 milioni per un altro portiere ma utilizzerebbe quei soldi per rinforzare altri reparti. Ma dopo il recente addio del tecnico, la situazione potrebbe invertirsi repentinamente. 

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Calciomercato

Roma, Cristante affare fatto: si lavora ai dettagli. Defrel, parziale contropartita, ora manca solo il sì del francese

Martedì si è tenuto il punto sull’affare Cristante tra l’Atalanta, con Percassi e Sartori, e la Roma, con Monchi e gli altri manager. L’operazione è ai dettagli visto che i nerazzurri trattano soltanto con i capitolini. Dovrebbe entrare nella trattativa il solo Defrel perché i bergamaschi non considerano ancora pronto Tumminello e quindi resta da definire il prestito con diritto di riscatto e controriscatto e l’ingaggio della punta, considerato, come riporta il Corriere dello Sport, troppo alto dall’Atalanta. Il francese è un patrimonio della società giallorossa e deve dare ancora il suo assenso al trasferimento anche se tempo fa è stato vicino a sbarcare a Zingonia, quando militava nel Cesena. Cristante costerà 25 milioni di euro. La prossima settimana è in programma un incontro col procuratore Riso col centrocampista che andrà a guadagnare due milioni di euro, bonus compresi, per le prossime 5 stagioni. Monchivuole consegnare una Roma pronta per il ritiro, previsto per i primi di luglio, prima della partenza per gli USA il 22.

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Rudi Garcia: “Non ho mai considerato la Roma come un trampolino di lancio”

In un’intervista al quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico della Roma ora al Marsiglia, Rudi Garcia parla della Nazionale e del suo passato giallorosso. Queste le sue parole:

(…) Ci consoli: Mancini è l’uomo giusto per ricostruire?
«Certamente. È bravo, esperto e pronto a lavorare con i tanti giovani di talento che avete. Ma non è facile perdere gente come quella del blocco Juve, a cominciare da Buffon. A proposito, vedrete che nel Psg si troverà benissimo, è un grande acquisto. Gigi, oltre che un formidabile portiere, è anche un grande uomo. Anzi, per lui faccio un’eccezione: spero che torni anche in Nazionale».

Per il resto, però, spazio ai giovani.
«Certo. Io ad esempio, punto su Pellegrini. L’ho fatto esordire in Serie A e, pur in un altro ruolo, può raccogliere l’eredità di De Rossi. Romagnoli è bravo e affidabile, Chiesa ha grandi potenzialità e Florenzi, grazie alla sua duttilità, può giocare anche da mezzala. E poi c’è Balotelli...».

Appunto. Si parla del suo Marsiglia che lo vuole.
«Senta, di due cose non parlo: di mercato e di Roma. Però le dico che l’ho seguito da vicino ed è uno dei più forti giocatori d’Italia. In Francia ha fatto benissimo, non ha mai avuto problemi di comportamento ed è stato apprezzato dai compagni. Se il Marsiglia vuole migliorare, deve puntare ad acquistare giocatori forti».

(…) A proposito, è vero che dopo il primo anno alla Roma i bianconeri l’hanno contattata?
«Proposte ne ho avute, ma io non ho mai considerato i giallorossi come un trampolino per andare altrove. A Roma ho vissuto un’esperienza bellissima e faccio ancora i complimenti a Di Francesco per la stagione. Sono stati bravissimi».

E più facile vederla diventare c.t della Francia o ancora allenatore in Serie A?
«Io sto benissimo al Marsiglia, che spero di riportare presto in Champions. Alla Nazionale potrei pensare quando non avrò voglia di allenare tutti i giorni, cosa che adesso intendo fare. Per un ritorno in Italia invece le dico solo: perché no?».

 

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Nainggolan: “Belgio? Martinez ha cercato un modo per non convocarmi”

Radja Nainggolan, centrocampista della Roma, è stato intervistato da Gert Late Night ed è tornato sull’esclusione dai Mondiali. Queste le parole:

Sull' esclusione da Russia 2018…
A volte rimane difficile, soprattutto perché posso essere visto anche negli spot pubblicitari. Fa male. Ma la guardo positivamente: quella non-selezione è una vacanza di tre settimane.

Sull’incontro con Martinez…
Quando Martinez venne a trovarmi a Roma, sentii che cercava un motivo per non selezionarmi. Ha detto che sono un giocatore fantastico, ma che nel Belgio non poteva darmi il ruolo che ho nella Roma. Secondo lui, all’epoca non aveva ancora deciso nulla, ma per me era tutto chiaro.

Sulle ragioni…
Ha detto che non sono lì per ragioni tattiche? Ho giocato in Italia per anni, la competizione più tattica. E il mio campionato europeo con i Red Devils è stato buono. Ma dopo la partita amichevole contro la Spagna, sono rimasto improvvisamente fuori. È vero che sono arrivato troppo tardi, ma certamente non sono l’unico che l’ha fatto nel Belgio. Capisco anche che devo essere un esempio per i giovani. Allora avrei fatto l’insegnante. Penso che dovremmo parlare delle prestazioni in campo. Non quello che succede al di fuori.

E se arrivasse un nuovo allenatore nazionale? 
Non tornerò nel Belgio. È finita per me. La mia decisione è stata corretta.