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Puntata Mizzoni

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Siviglia, negativo il terzo ciclo di test anti Covid-19

Il Siviglia, attraverso un comunicato su Twitter, ha reso noto che l’esito del terzo ciclo di test cè negativo per tutto il gruppo squadra. L’unico a rimanere positivo è Gudelj. Il giocatore rimarrà in isolamento domiciliare essendo asintomatico. I calciatori del club andaluso si sono allenati stamattina alle 8.30, ma ancora in forma individuale. Nei prossimi giorni torneranno a sedute di gruppo in vista della partenza per Duisburg, dove affronteranno la Roma.

 

 

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Spadafora, riapertura stadi: “Stop alle fughe fuori dalla realtà, bisogna aspettare”

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, è intervenuto a Radio Kiss Kiss sul tema riapertura degli stadi al pubblico: "La Serie A si chiuderà con il weekend e già questo mi sembra un grande successo. Siamo stati cauti e abbiamo fatto le cose con calma, riaprendo solo quando è stato possibile e non quando qualcuno ha provato a costringerci a farlo.Ora, per settembre, speriamo si riparta in tranquillità. Sull’apertura degli stadi, bisogna ancora capire come evolverà la situazione sanitaria. Le fughe in avanti di chi vuole ripartire subito e con gli stadi aperti sono fughe fuori dalla realtà, che trovano riscontro nelle decisioni del Governo. Gravina è preoccupato per la ripartenza per la rigidità dei protocolli sanitari? Anche io lo sono, perché sono preoccupato principalmente della situazione emergenziale sanitaria in Italia. Nel momento in cui capiremo come evolve la situazione sanitaria, ci occuperemo anche del calcio e di tutto il resto”.

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Juventus-Roma, Buffon vs Zaniolo: la leggenda contro il futuro

Matteo Corona

Quando Gianluigi Buffon esordisce in Serie A (il 23 dicembre 1995 contro il Milan), Nicolò Zaniolo non è ancora nato. Quando il portiere della Juventus alza i suoi primi trofei – su tutti la Coppa UEFA con il Parma – il 22 dei giallorossi non ha nemmeno tre mesi di vita.  Ecco, partendo da queste premesse, anche se non conta più nulla ai fini della classifica, Juve-Roma acquista contorni e sfumature affascinanti, quasi romanzesche. Infatti, si troveranno da avversari dentro il rettangolo verde per la prima volta in carriera (dovrebbero partire entrambi titolari), la leggenda contro il futuro, l’esperienza contro la spensieratezza: Buffon contro Zaniolo. Pensate, il giovane romanista prima debutta in Champions League e poi in A, competizione nella quale il portiere, quest’anno, è diventato il calciatore con più presenze nella storia. Il 9 luglio 2006, l’ex numero uno della Nazionale alza al cielo la Coppa del Mondo, una settimana prima l’ex viola compie sette anni, l’età in cui si guarda innamorati e in maniera amplificata quello che ti appassiona. Ventuno anni di differenza tra i due, ma d’altronde entrambi sono abituati a giocare contro gente più giovane in un caso e più longeva nell’altro. Dopo la rottura del crociato, a gennaio, in mixed zone, Buffon aveva voluto lanciare un messaggio a Zaniolo, facendogli sentire la sua vicinanza anche per il rientro in azzurro. 

A proposito di Italia, entrambi hanno calcato il campo per la prima volta con la maglia azzurra a 19 anni. Ecco, al di là dei gusti personali, del tifo e delle varie simpatie è fuori discussione che Buffon abbia segnato un’epoca per tutti gli italiani, regalandoci momenti indelebili, ma è altrettanto vero che Zaniolo rappresenta un patrimonio da preservare, custodire e valorizzare, soprattutto per tornare a essere incisivi in un settore del campo dove, negli ultimi anni, abbiamo mostrato lacune evidenti. Così lontani, così vicini: il classe '78 nasce a Carrara, il '99 a Massa, pochi chilometri di distanza, stessa terra, stesso carattere e stessa voglia di spaccare il mondo fin da subito. Entrambi prendono la vita di petto senza pensare, o meglio pensando in maniera “sanamente folle”, per spingersi oltre i propri i limiti: uno per continuare a essere leggenda tra i pali, l’altro per far sognare con le sue prodezze. Di certo la volontà e la determinazione non manca a nessuno dei due. Segnare a Gigi anche a 42 anni, rimane un privilegio concesso a pochi, trafiggere uno dei portieri più forti di sempre – se non il – è motivo d’orgoglio. Chissà alla fine come sarà l’epilogo ma, al di là di tutto, ci piace immaginare, a fine partita, i due avvicinarsi e scambiarsi “quattro chiacchiere”, per fornirsi reciprocamente delle dosi di saggezza e spensieratezza che non fanno mai male se mischiate al punto giusto.

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Il piano Friedkin è già pronto, ma Pallotta chiede di più

C’è l’impressione che la qualificazione diretta all’Europa League alla quale si potrà aggiungere presto il via libera al progetto dello stadio, sta rimotivando Pallotta, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

C’è sempre l’intenzione di vendere il club, al migliore offerente, ma al momento l’unica offerta garantita è quella di Dan Friedkin che mette sul piatto 575 milioni , compresi 85 per le casse societarie, pagabili tutti subito. A Pallotta sono arrivate altre offerte più alte dal Sudamerica, Arabia Saudita e Stati Uniti, ma le condizioni di pagamento non convincono.

E’ pronto il piano Friedkin: la Consob entro fine agosto darà il via libera all’aumento di capitale, che partirebbe tra fine settembre e i primi di ottobre. Per prima cosa si convertiranno i 90 milioni già immessi dal presidente, poi il texano, se subentrasse, potrebbe versare sia i 40 che mancano sia gli altri 45 che servono al fabbisogno del Club.

In prospettiva, poi, si pensa anche a un “delisting”, cioè al’uscita dalla Borsa, che al momento offre più vincoli che vantaggi. Blindando Zaniolo e Pellegrini sul mercato, ad ottobre procederebbe al rinnovo del Cda in scadenza, immettendo suoi uomini di fiducia a partire dal figlio Ryan.

Ci sarà da scegliere il nome del nuovo Ds (il sogno è Paratici) e l’uomo da affiancare a Bruno Conti nella gestione del settore giovanile. Poi il nuovo sponsor tecnico che prenderà il posto di Nike.
Il pallino al momento è nelle mani di Pallotta che aspetterà l’esito dell’Europa League. Se arrivasse un trionfo (storico) e la qualificazione in Champions, la storia andrebbe riscritta così come il valore della Roma. A proposito, ieri le agenzie hanno battuto che il fondo sovrano saudita ha rinunciato all’acquisto del Newcastle. Chissà se Pallotta lo avrà saputo…

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Roma, cena segreta a Torino: la squadra fa gruppo pensando al Siviglia

Telefoni in tasca, niente foto, storie Instagram e chiecchierate su WhatsApp. La Roma si è seduta a tavola ieri sera con l'intenzione di compattare ulteriormente il gruppo in vista della sfida di domani contro la Juve, ma soprattutto della battaglia in Germania contro il SivigliaFonseca ho voluto fortemente la cena che si è tenuta ieri in gran segreto nel ristorante Catullo a Torino, a due passi dal centro.

Giocatori e staff sono arrivati al locale con il pullman, sono stati portati in una grande sala esclusiva per evitare occhi indiscreti (anche se poi alcuni passanti li hanno ripresi uscire dal ristorante) e lì hanno cenato tra battute e aneddoti prima di rientrare in albergo prima di mezzanotte. La serata che serviva, per allentare la tensione dopo la conquista del quinto posto, ma anche per cominciare a pensare alla trasferta d'Europa League: Fonseca vuole tutti i giocatori uniti, focalizzati sull'obiettivo di arrivare più in fondo possibile. 

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Siviglia, ecco il programma dopo la positività di Gudelj

Dopo la comunicazione di Nemanja Gudelj –  "Confermo di essere risultato positivo al covid-19 – ha detto via social il giocatore – Vi informo che mi sento benissimo. e che non ho alcun sintomo. Spero di poter raggiungere presto i miei compagni e giocare con loro in Europa League. Vi abbraccio tutti" – il Siviglia ha annullato gli allenamenti, sanificando il centro sportivo. Tutto il personale, poi, è stato sottoposto a due tamponi: uno risultato negativo per tutti, mentre gli altri si sapranno domani; in caso di negatività, tutta la squadra tornerà ad allenarsi collettivamente parlando. Infatti, individualmente, i giocatori del club andaluso già da oggi potranno allenarsi. 

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Torino-Roma, le pagelle dei quotidiani

Ecco le pagelle di Torino-Roma dei quotidiani

IL MESSAGGERO 
Pau Lopez 4; Mancini 6, Smalling 7,5, Kolarov 6,5; Peres 6,5 (27’ st Ibanez 6), Cristante 6,5 (27’ st Veretout 6), Diawara 7, Spinazzola 6,5 (5’ st Zappacosta 6); Perez 6,5 (27’ st Zaniolo 6), Mkhitaryan 6,5 (47’ st Perotti n.g.); Dzeko 8.  All.: Fonseca 7

LA GAZZETTA DELLO SPORT 
Pau Lopez 5; Mancini 6, Smalling 7, Kolarov 6,5; Peres 6,5 (27’ st Ibanez 6), Cristante 6 (27’ st Veretout 6), Diawara 6,5, Spinazzola 6,5 (5’ st Zappacosta 6); Perez 6 (27’ st Zaniolo 6), Mkhitaryan 6,5 (47’ st Perotti n.g.); Dzeko 7,5.  All.: Fonseca 6,5

LEGGO 
Pau Lopez 4,5; Mancini 6, Smalling 7, Kolarov 6,5; Peres 6,5 (27’ st Ibanez 6), Cristante 6,5 (27’ st Veretout n.g.), Diawara 6,5, Spinazzola 7 (5’ st Zappacosta 5,5); Perez 6,5 (27’ st Zaniolo 6,5), Mkhitaryan 6 (47’ st Perotti n.g.); Dzeko 8.  All.: Fonseca 7

CORRIERE DELLA SERA 
Pau Lopez 4; Mancini 5, Smalling 7, Kolarov 6,5; Peres 5,5 (27’ st Ibanez 6), Cristante 6 (27’ st Veretout 6), Diawara 6,5, Spinazzola 6,5 (5’ st Zappacosta 6); Perez 6,5 (27’ st Zaniolo 6,5), Mkhitaryan 6,5 (47’ st Perotti n.g.); Dzeko 7,5.  All.: Fonseca 6,5

LA REPUBBLICA 
Pau Lopez 5; Mancini 5.5, Smalling 7, Kolarov 6.5; Bruno Peres 6 (27’ st Ibanez 6), Diawara 7, Cristante 6 (27’ st Veretout 6), Spinazzola 7 (5’ st Zappacosta 6); Perez 6 (27’ st Zaniolo 6,5), Mkhitaryan 6.5 (47’ st Perotti sv); Dzeko 7.5. All. Fonseca 6.5.

IL TEMPO
Pau Lopez 4; Mancini 5, Smalling 7,5, Kolarov 6.5; Bruno Peres 6 (27’ st Ibanez 6,5), Diawara 7, Cristante 6,5 (27’ st Veretout 6), Spinazzola 6 (5’ st Zappacosta 6); Perez 6,5 (27’ st Zaniolo 6,5), Mkhitaryan 6.5 (47’ st Perotti sv); Dzeko 7.5. All. Fonseca 7.

CORRIERE DELLO SPORT 
Pau Lopez 5; Mancini 5,5, Smalling 7, Kolarov 6; Bruno Peres 6 (27’ st Ibanez n.g.), Diawara 6,5, Cristante 6 (27’ st Veretout n.g.), Spinazzola 6,5 (5’ st Zappacosta 6); Perez 6 (27’ st Zaniolo n.g.), Mkhitaryan 6.5 (47’ st Perotti sv); Dzeko 7.5. All. Fonseca 6,5

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Le 3 cose che ci ha detto Torino-Roma

Matteo Corona

La vittoria di ieri è stata molto più preziosa di quanto si possa pensare: evitare i scomodissimi preliminare di Europa League non è cosa da poco, e ce lo insegna la storia (lo stesso Torino ne sa qualcosa). A maggior ragione nella prossima stagione, dove praticamente si tornerà a giocare poche settimane dopo dalla fine di questa. Anche ieri si sono viste molte note positive nell’ormai “classica” disposizione della Roma. A tal proposito, va sottolineata la sapienza di Fonseca quando, nel post partita, si esprime in questo modo: “Preferisco l’altro modulo, ma con questo riusciamo ad esprimerci meglio collettivamente”. Se offensivamente parlando la produttività di palle gol e il dialogo tra i vari componenti continua a dare risposte incoraggianti, difensivamente si denotano ancora alcuni errori assolutamente da non commettere contro una squadra astuta e maliziosa come il Siviglia. Mancini è sicuramente chiamato a leggere con maggiore concentrazione e rapidità le azioni avversarie – ieri Berenguer ha preso bene spazio e tempo – mentre Pau Lopez deve ritrovare lucidità mentale a tutti gli effetti. Detto questo, andiamo ad analizzare le 3 cose che ci ha detto Torino-Roma, questa volta in ottica più positiva, vista la premessa iniziale (dal punto di vista della fase difensiva) e il raggiungimento della quinta posizione.

 

Finché c'è Dzeko c'è speranza: classe, condizione fisica, totalità bosniaca – Di certo non scopriamo la totalità di Edin Dzeko nella partita col Toro. Tuttavia, visto che si parla spesso di una sua eventuale partenza e della questione anagrafica, va sottolineato – più volte – un punto chiave:a  34 anni uniti a 1.86 di altezza, il cigno di Sarajevo è uno dei calciatori più in forma di tutto il campionato, anzi di tutta Europa. Il tutto è avvalorato dal fatto che, in un’annata anomala, molti giocatori “pesanti” hanno fatto gran fatica a rientrare in forma – o comunque a raggiungere buoni livelli -. Lui no, lui è differente. Diventa anche complicato trovare degli aggettivi adeguati per descriverlo. La completezza e l’intelligenza che lo contraddistinguono gli permettono di instaurare un rapporto produttivo con tutti. Certo, ci sono pedine con cui il feeling è speciale, come Mkhitaryan, con cui ieri ha costruito la rete del pareggio, ma in generale è praticamente impossibile non trovarsi bene con un giocatore con queste qualità. Un nove con i piedi da dieci, assist, sponde, tecnica e colpi di testa. Classe e furbizia anche in occasione del rigore, doppio passo e movimento che costringono Djiji al fallo.  L’età media della “vita calcistica” si è allungata, Dzeko è uno dei tanti esempi. 

 

Muro Inglese – Chris Smalling ha un ruolo centrale nei giallorossi. Quando Fonseca è passato a tre dietro, molti avevano dei dubbi sulla sua influenza. L’inglese ha dato sempre garanzie, come del resto ha fatto per tutta la stagione. A differenza di quanto si possa credere, duellare con Zaza – insidioso e fisico – non è mai un compito agevole. In generale, anche nei big match, dove la Roma non ha ottenuto grandi risultati quest’anno, lui si è sempre mostrato attento e preciso nelle chiusure. Leadership e carisma al servizio della squadra, ordine e tranquillità al reparto. Il numero sei ha sforato spesso una buona confidenza con il gol. Oltre al gol importantissimo e notevole di ieri – stacco imperioso e colpo di testa fulmineo – nel girone d’andata contro l’Udinese al Friuli aveva siglato il raddoppio, in un momento chiave vista l’inferiorità numerica. In attesa di capire cosa accadrà tra Roma e Manchester, bisogna essere obiettivi: la presenza di Smalling è ragguardevole, la sua presenza e il suo valore sono marce in più.

 

Crescita Diawara – Partiamo da un presupposto: trovare un giocatori, davanti alla difesa, che sappia garantire efficenza, efficacia, lavoro oscuro e geometrie, nel calcio moderno è cosa rara. Diawara è stato fortemente voluto da Fonseca. Il portoghese lo aveva visto all’opera in Champions ai tempi dello Shakhtar contro il Napoli. Il centrocampista, dopo un inizio in salita, si è preso con continuità il suo posto nella zona nevralgica e, prima dell’infortunio, stava garantendo prestazioni di livello, sfiorando livelli di un certo tipo. L’operazione ha pesato e ci è voluto del tempo, ma dopo il lockdown anche lui è tornato. Se Veretout sta sfoggiando perfomance incredibili è anche per merito suo, grazie alla sostanza che mette nel supporto ai compagni. Ieri ha sbagliato in un paio di occasioni, ma dopo il gol dagli undici metri ha praticamente azzeccato tutto. A proposito, non è un caso che abbia battuto il rigore: ai tempi di Napoli aveva più volte svolto questa consegna, come contro il Manchester City, in Champions. Insomma, al di là delle prestazioni proposte, il centrocampista sembra avere anche una buona personalità nel prendersi alcuni rischi. Buoni segnali in vista del Siviglia, soprattutto se consideriamo che Veretout non ci sarà.

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Torino-Roma 2-3: i giallorossi si qualificano per la prossima Europa League

Penultima sfida in campionato, la Roma sarà di scena nella prima delle due gare di Torino che chiuderanno la stagione 2019/2020. Questa sera i capitolini affronteranno i granata di Moreno Longo con la speranza di blindare il quinto posto in classifica. 

CRONACA PARTITA

SECONDO TEMPO

95' – Finisce qui! La Roma vince e si qualifica in Europa League!

90'+4' – Il VAR annulla la rete di Dzeko, confermando il fuorigioco. Si allunga di altri 2' il tempo di recupero.

90'+3' – Intanto entra Perotti per Mkhitaryan.

90'+2' – Dzeko calcia di destro e trova il gol del 2-4. Si alza la bandierina e VAR in corso.

90'+1' – La Roma gestisce il pallone e guadagna un altro tiro dalla bandierina. 

90' – Tiro di sinistro di Mkhitaryan deviato in calcio d'angolo. 

89' – Saranno 5 i minuti di recupero.

88' – Cambio tra le fila granata. Esce l'autore del secondo gol Singo, entra Adopo. 

86' – Altro errore di misura della Roma. Questa volta è Dzeko a servire troppo forte Zaniolo. Altra occasione potenziale sprecata per chiudere il match. 72' – Doppio cambio per la Roma, escono Peres e Cristante, entrano Ibanez e Veretout. 

70' – Cooling Break. 

70' – Contropiede della Roma ben lavorato da Dzeko sulla sinistra. Passaggio al centro per Perez, tiro di sinitro e palla a lato. 

66' – Gol che arriva l'azione dopo. Singo indisturbato entra in area dalla destra e calcia, Pau Lopez va indeciso sul pallone e il Torino riapre la partita. 

65' – Sfiora il gol il Torino con un gran tiro dalla distanza di Verdi che termina di un soffio a lato a Pau Lopez battuto. 

64' – Nuovo tiro di Bryan Cristante. Come i precedenti, è facile neutralizzare per l'estremo difensore granata. 

61' – DIAWARAAAAAAAAAA! Diawara trasforma il rigore del tris giallorosso. Destro a incrociare, intuisce Ujkani, ma la palla finisce in rete. 

60' – Calcio di rigore per la Roma. Doppio passo di Dzeko che viene atterrato in area da Djidji. Rigore netto. Diawara dal dischetto. 

59' – Buon fallo tattico di Smallig che stende Zaza nel cerchio di centrocampo, evitando una possibile ripartenza. 

57' – Anche Zaniolo, insieme a Ibanez e Veretout, inizia la fase di riscaldamento. 

56' – Chiusura di Zappacosta su Ansaldi. Intanto si scalda a bordocampo Belotti. 

54' – Cartellino giallo per il numero 23 granata. Trattenuta reiterata su Mkhitaryan. 

53' – Tiro centrale di Meité, para a terra Pau Lopez. 

52' – Fallo di Kolarov che entra in ritardo su Lukic. Piccinini non ammonisce, provando a compensare il mancato secondo giallo a Lyanco. 

50' – Cambio per la Roma, esce Spinazzola ed entra Zappacosta. Come successo con la SPAL, il brasiliano andrà a fare l'esterno sinistro. 

49' – Contropiede granata che porta al tiro Verdi, respinto dalla difesa, e Lukic, parato da Pau Lopez. 

47' – Subito aggressivi i padroni di casa con un buon cross di Ansaldi per Zaza. 

46' – Cambio per il Torino, out Lyanco, entra Djidji. Inizia il secondo tempo. 

PRIMO TEMPO

48' – Termina il primo tempo. 

47' – Zaza spinge Kolarov, che travolge Pau Lopez, l'attaccante granata poi ribadisce in rete, ma il gol viene annullato

25' – GOOOOOOOOL DELLA ROMA!!!!!! SMALLING di testa batte ancora una Ujkani e porta in vantaggio i giallorossi

15' – GOOOOOOOOOOL DELLA ROMA!!!!! EDIN DZEKO!!!!!  Giropalla da destra verso il centro: Peres per Cristante per Mkhitaryan che serve immediatamente Dzeko a centro area, sinistro all'angolino e gol dell'1-1

14' – Torino in vantaggio con Berenguer. Zaza lo serve in profondità, Mancini è in ritardo e l'esterno granata salta Pau Lopez e mette in porta il gol dell'1-0

8' – Grande occasione di Spinazzola, servito in profondità da Kolarov. L'esterno sinistro si presenta a tu per tu col portiere del Torino e calcia debole di sinistro, senza accorgersi di Dzeko solo a centro area.

3' – Tiro di Lukic deviato in calcio d'angolo. Corner calciato da Verdi, pessima l'esecuzione. 

2' – Pressing alto della Roma che lascia intendere quello che sarà il canovaccio del match. 

1' – Si parte! Roma che indossa per la prima volta il completo AWAY, maglia bianca, pantaloncini e calzettoni bianchi. Maglia granata per il Torino. Calcio di inizio per i giallorossi

FORMAZIONI UFFICIALI

TORINO (3-4-1-2): Ujkani; Lyanco, Nkoulou, Bremer; Singo, Lukic, Meité, Ansaldi; Verdi; Zaza, Berenguer. 
A disp.: Sirigu, Rosati, Celesia, Djidji, Enrici, Ghazoini, Aina, Adopo, Belotti, Greco, Onisa, Sandri.
All. Moreno Longo

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Smalling, Kolarov; Bruno Peres, Diawara, Cristante, Spinazzola; Perez, Mkhitaryan; Dzeko.
A disp.: Fuzato, Zappacosta, Fazio, Ibanez, Veretout, Villar, Perotti, Zaniolo, Pastore, Kluivert, Kalinic. 
All. Paulo Fonseca

Arbitro: Marco Piccinini della sezione di Forlì
Assistenti: Ranghetti – Villa
Quarto Ufficiale: Sacchi
VAR: Banti 
AVAR: Vivenzi