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Malagò: “Roma imbarazzante”. Salvini: “Domenica arriveranno avvelenati”

"Arriveranno avvelenati domenica sera". E' la battuta di Matteo Salvini, ministro dell'Interno e tifoso del Milan, al presidente del ConiGiovanni Malagò, dopo la pesante sconfitta per 7-1 della Roma sul campo della Fiorentina nei quarti di Coppa Italia. La prestazione dei giallorossi, avversari domenica all'Olimpico del Milan, è stata giudicata "imbarazzante" da Malagò in uno scambio di vedute con Salvini carpito dai cronisti prima del via della conferenza stampa all'Acqua Acetosa sulla presentazione della riforma del Coni. Malagò ha anche elogiato l'Atalanta: "E' la squadra più in forma del campionato, fa paura, gioca meglio di tutti e rischia di arrivare quarta".

Ansa

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Luca Pellegrini: “Felice di essere a Cagliari, non vedo l’ora di iniziare”

È tutto fatto, sono un giocatore del Cagliari e sono felicissimo, non vedo l’ora che cominci questa avventura".  Queste le prime parole di Luca Pellegrini da calciatore del Cagliari. Il terzino approda in Sardegna in prestito fino a fine stagione. "Sono qui con la migliore delle intenzioni – ha spiegato a Sky –  come detto non vedo l’ora di iniziare. Adesso devo andare a prendere il primo volo per Cagliari, almeno domani posso essere già con la squadra e allenarmi con il gruppo. Maran? Ci ho scambiato giusto due parole, quelle di rito. Sempre forza Cagliari“.

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Di Francesco verso la conferma, lo ha deciso Monchi: Roma-Milan non sarà decisiva.

All'indomani della sconfitta di Firenze molti si aspettano una dura presa di posizione della società nei confronti di Di Francesco. Secondo quanto riferito da Sky, però, l'intenzione è quella di proseguire con il tenico abruzzese, a prescindere dal risultato di domenica contro il Milan. Pallotta ha lasciato la responsabilità decisionale a Monchi che, a quanto pare,  non intende cambiare la figura dell'allenatore. 

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Trigoria, fughe e silenzi. La giornata della Roma si conclude senza decisioni

La giornata della Roma si avvia alla conclusione dopo la vergognosa eliminazione in Coppa Italia. All'interno del Centro Sportivo Fulvio Bernardini è andato in scena un l'allenamento della squadra, ancora agli ordini di Eusebio Di Francesco, che ha lasciato il quartier generale giallorosso intorno alle 15.00 senza proferire parola. 

Stesso discorso anche per i giocatori che prima di lui hanno abbandonato alla spicciolata Trigoria: sguardi bassi, celati da occhiali da sole e nessuna voglia di fermarsi a parlare con i pochi tifosi assiepati fuori le mura delle segrete stanze romaniste. Unica eccezione Patrik Schick, che ha chiesto scusa a un tifoso che gli si era avvicinato per chiedere spiegazioni in modo del tutto civile a pacifico. 

Nessuna decisione è ancora stata presa ufficialmente e l'impressione è che Roma-Milan potrebbe essere l'epilogo amarissimo della parabola di Di Francesco come allenatore della Roma, ormai sostenuto solo da Monchi. Il direttore sportivo sa di essere responsabile di questo disastro e lo ha più volte ribadito anche dopo la gara di Firenze, ma l'impressione è che tardare ulteriormente il cambio in panchina possa solo sfavorire la già disperata rincorsa della Roma al quarto posto.  

E i tifosi? Costretti alla più snervante delle attese per capire che ne sarà della Roma. L'immobilismo delle ultime ore cristallizza ancor di più l'onta di un'eliminazione storica, l'ennesima figuraccia autografata da una società incapace di progettare un futuro normale e stabilire una programmazione sportiva seria, ma soprattuto rea di aver dilapidato il patrimonio emotivo arrivato inaspettatamente (e casualmente a questo punto) con la strepitosa avventura nella scorsa Champions League. 

Giorgio De Angelis

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[FOTO] – Trigoria, ore di riflessione: gli aggiornamenti dal Bernardini

Ore di riflessione in casa Roma. ReteSport è al centro sportivo Fulvio Bernardini per seguire il ritorno al lavoro della squadra dopo la drammatica serata di Firenze. Non ci sono tifosi ad attendere i giocatori al loro ingresso, qui per l'allenamento delle 11. Alcuni componenti del gruppo hanno preferito dormire direttamente a Trigoria, altri come Florenzi, Dzeko, Manolas, Nzonzi, Cristante e Juan Jesus sono arrivati in mattinata. Presenti anche Francesco Totti, Mauro Baldissoni e Ricky Massara. Ultimo ad arrivare è il ds Monchi, rientrato nella Capitale nonostante le attenzioni del mondo del calcio siano rivolte a Milano, sede ufficiale del calciomercato: quello della Roma in entrata è chiuso, come reso noto dallo stesso direttore sportivo nel post gara di FiorentinaRoma, quindi meglio essere vicini alla squadra. Si attendono sviluppi dal tanto atteso confronto tra i protagonisti. Intanto, un piccolo numero di tifosi si è affacciato fuori dal Bernardini, in un via vai di toni esasperati e profonda delusione.

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Di Francesco: “Saranno ore di valutazioni, ma non penso a dimettermi. Ora c’è solo da chiedere scusa”

Al termine di Fiorentina-Roma, il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Cos’è successo stasera? 
Credo che ogni commento sia superfluo, in generale, a livello tecnico e tattico. C’è solo da chiedere scusa, per la nostra prestazione e per la nostra partita. In primis mi ci metto io avanti a tutti: tutti quelli che erano qui a vederci, a quelli che erano a casa. Non ci possiamo permettere queste figure. Ci siamo messi noi durante la gara, con determinati comportamenti, ad aiutare questa pessima prestazione sotto tutti i punti di vista.

Cosa hai pensato dopo la partita? 
Voglio fare delle valutazioni a freddo, ora è difficile. Il mio stato d’animo sicuramente non è dei migliori, come potete immaginare. Le valutazioni si faranno in queste ore, ed io farò le mie.

Fra le tue riflessioni si possono escludere le dimissioni? 
Uno le riflessioni le fa in generale: vuole capire, vuole vedere, vuole parlare. Capire perché siamo caduti in questi errori. Questa partita è andata a legittimare le cose che si erano intraviste durante quest’annata. Per questo voglio entrare bene nella testa dei ragazzi e capire veramente come siamo.

Possiamo escludere che tu ti dimetta? 
Sì dai, non voglio dare titoli importanti. Lasciamo stare questi discorsi, ho detto che dovrò valutare tante cose. Nella mia testa non c’è mai questo pensiero.

Tra i tanti aspetti che questa sera non sono andati, qual è l’aspetto che la lascia maggiormente deluso? 
E’ una lista piena, in generale. In quello che è stato l’atteggiamento totale della squadra. Ma la cosa che mi dispiace di più, è che in un momento di difficoltà si perde la testa. Questo dimostra non unione, ma il contrario. Dal mio punto di vista, si dimostra di essere squadra anche quando le cose vanno male. Bisogna mettersi lì e capire determinati momenti della gara. Mi meraviglia perché sentiamo spesso parlare di Roma di giovani, ma noi non possiamo trovare sempre questi alibi. Basta, basta, basta. Ci dobbiamo guardare in faccia per quella che è stata la prestazione, e non esiste oggi puntare su un cambio o su una scelta. Siamo noi, me compreso, che dobbiamo capire che così non va.

Quali sono le certezze da cui ripartire in questo momento? Il 7-1 a Roma ha un peso specifico… 
Sicuramente ha un peso importante, che va al di là della sconfitta. Ci sta di perdere, ma non in questo modo. Le partite possono andare in una certa maniera. Ha un peso importante, per questo dovremo fare valutazioni in questo senso. Perdere una partita in maniera differente fa fare riflessioni differenti. Non ho parlato, non ho detto niente. Sono troppo amareggiato in questo momento, stabilirei delle cose anche sbagliate. Voglio ragionarci sopra, essere riflessivo un po’ di più rispetto a quello che sono di solito dopo le partite, quando divento istintivo.

La gara è svoltata quando Lafont ha fatto quella parata su Zaniolo? Perché fino a quel momento la Roma sembrava in partita… 
Sì, ma l’errore era stare sul 3-1. Quello che fa pensare è che il mio portiere non se abbia fatto una parata, ma ha preso sette gol. Questa è la riflessione più grande. Abbiamo difeso malissimo, ed è la cosa che mi fa impazzire, perché su determinati concetti una squadra che lo scorso anno è stata la seconda miglior difesa ma in questo momento non riesce a fare nulla. La capacità adesso è di capire realmente qual è la soluzione giusta e il sistema giusto. Quando siamo passati a questo sistema sembrava che fosse la soluzione a tutti i problemi, ma la tattica va a farsi friggere quando alla fine non si è accompagnati da altre cose. Io sono convintissimo di questo. Nel calcio, se non si tirano fuori determinate cose e non si hanno determinati atteggiamenti, il resto non conta niente.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Difficile entrare nel commento… 
C’è solo da chiedere scusa alla nostra gente e ai tanti tifosi che sono venuti. Faccio fatica a dare spiegazioni in generale, è stata una gara gestita malissimo sotto tutti i punti di vista e al di sotto delle nostre aspettative. Sono il primo a chiedere scusa per una prestazione vergognosa sotto tanti aspetti.

Perché questa situazione? 
Ne parlavamo qualche partita fa col sorriso, parlavamo di una squadra guarita. Ma ci perdiamo con tanta facilità, è un aspetto mentale. Possiamo fare tutti i discorsi tattici, ma in primis ci metto la testa, lo ribadisco, di non uscire dalla partita in momenti di difficoltà e non disunirsi quando le cose vanno male. Si perde e si vince insieme, si prendono gli schiaffi insieme, e questa è la sensazione più brutta che viene fuori da questa gara.

Non riesci a entrare nelle testa dei giocatori? 
Io sono il primo, adesso parlare di me è come sparare contro la croce rossa, siamo qua a trovare alibi che lasciano il tempo che trovano, solo chi le vive può capire certe cose. Io certamente mi sento responsabile, delle domande te le fai, ma quando la squadra è rinata ero sempre allenatore. A volte fai fatica a darti proprio risposte definitive, quando pensi di essere guarito siamo ancora malati. La sensazione è questa, poi determinate valutazioni non devo farle io ma sono altri a farle.

Ora il Milan…
E’ la fortuna del calcio, potersi rifare. Deve esserci una reazione, ma allo stesso tempo parlare dopo una certa partita è faticoso. Non è il caso, perché a caldo si direbbero tante cose non giuste e le valutazioni vengono di pancia e non dalla testa.

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Monchi: “Oggi bisogna solo chiedere scusa ai tifosi. Fiducia a DiFra, sul mercato non faremo nulla”

Il ds giallorosso Monchi ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara di Coppa Italia persa per 7-1 dalla Roma contro la Fiorentina. Queste le sue parole:

MONCHI IN ZONA MISTA

Il punto più basso della sua carriera… 
Ogni giorno si impara. Oggi una nuova lezione, bisogna essere bravi a trovare soluzioni. Le soluzioni sono nello spogliatoio, non cercate nel mercato. Vi dico già che la Roma non farà niente sul mercato, credo che tutti abbiamo portato la squadra qui e dobbiamo trovare la soluzione. Il primo pensiero è trovare una soluzione, dare sostegno alla squadra. Loro anche stanno soffrendo, ma quelli che soffrono più di tutti sono i tifosi. Chiedo scusa, ma ora bisogna stare vicino. Ora è più facile allontanarsi dai giocatori e dallo stadio, io non l’ho mai fatto e mai lo farò. Sono i miei giocatori, portano la maglia della Roma e sarò a fianco a loro fino alla fine.

L’allenatore rischia qualcosa? 
No, se qualcuno è in discussione il direttore sportivo che ha fatto la squadra. I calciatori e l’allenatore hanno tutta la fiducia possibile.

Senza acquisti, dove si trovano le soluzioni? 
Nello spogliatoio e nel lavoro. Pensate che prendendo un giocatore o due risolviamo? Non dobbiamo creare confusione, la soluzione è nello spogliatoio. Questa squadra è più forte di quello che ha fatto vedere stasera, è più vicina a quello che ha fatto nel primo tempo a Bergamo e col Torino. Dobbiamo ricominciare, riflettere a fondo, avete fiducia a staff tecnico e squadra. Almeno io ce l’ho.

Eccessivo nervosismo in campo. Troppo o è normale? 
Non è facile da spiegare. Siamo professionisti e dobbiamo sapere controllare le nostre sensazioni ma sono persone, soffrono il campo e hanno sofferto un giorno in cui avevano fiducia e voglia di fare qualcosa di importante, si torna in una brutta situazione, difficile da controllare. Conosco Edin e Bryan, sono cose che succedono. Domani ripartiremo tutti insieme.

Ha già sentito Pallotta? Vida? 
No. Le soluzioni sono nello spogliatoio. Dobbiamo riflettere, non dico che non esce nessuno ma dobbiamo riflettere.

Con questo 7-1 è cambiato qualcosa tra lei e la squadra? L’anno prossimo è certo del suo futuro alla Roma? 
Non so quello che succederà domani, non posso pensare al futuro. Non dobbiamo guardare così lontano. Oggi siamo in debito con i nostri tifosi, è l’unica cosa a cui penso.

MONCHI A ROMA TV

Serata difficile da commentare… 
Molto, per me forse la peggiore della mia strada come direttore sportivo. Non ho mai vissuto una partita così, oggi devo solo chiedere scusa a tutti i tifosi, quelli a Firenze e quelli a casa. Immagino come stanno, loro sentono questa maglia come nessuno, quindi posso solo dire scusa, scusa, scusa. Noi dobbiamo aspettare, per ora c’è solo da chiedere scusa.

La situazione è casuale o già si avvertiva? 
Non credo che nessuno dei giocatori volesse fare così. Oggi è venuto tutto male, prima della partita ero nello spogliatoio e tutti volevano vincere, sapevamo che fosse importante per la nostra crescita. Nelle ultime 5-6 partite, Bergamo a parte, stavamo rimontando. Oggi abbiamo fatto una brutta figura, i giocatori non sono riusciti a fare il meglio possibile.

Cosa può fare lei per risollevare questa situazione? 
Abbiamo provato tutto, credo che loro abbiamo bisogno del loro tempo, nessuno oggi è felice e tranquillo e quindi non è il giorno per andare lontani da loro ma bisogna stare con loro e lo staff tecnico. Bisogna essere insieme per uscire da questa situazione, non credo che oggi sia giorno per punire di più, la punizione c’è già stata in campo.

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Pagelle

Fiorentina-Roma, le pagelle. Squadra fragile e senz’anima: svegliatevi!

L’ennesima umiliazione per i romanisti. Una squadra degna del peggiore degli psicodrammi: fragile, inerme e senz’anima. Un allenatore non più in grado di dare alcunché a questo spogliatoio. Una società che pur di non ammettere gli errori di costruzione della rosa si trincera dietro battute tristi come “prendo Messi”. Aveva ragione il tifoso offeso alla stazione: “Svegliateve!”, e fate qualcosa di romanista per una volta. 

OLSEN 4,5: Mette un paio di toppe nel primo tempo, ma i buchi che lasciano i suoi sono neri e incolmabili, come lo è quello in mezzo alle sue gambe che frutta il 4 gol della viola.

FLORENZI 4: Da quella parte passa chiunque e segnano tutti. Giù la testa, e la fascia. 

MANOLAS 4: Male sul primo gol, male anche nel resto della partita. La follia si completa con la “Veronica” al limite dell’area di rigore con la squadra sotto 3-1.

FAZIO 4: Un giocatore in piena involuzione. Non solo inutile, ma anche dannoso.

KOLAROV 3: Ma come!? Ha anche fatto gol! Ecco, appunto, di questa trasferta ricorderemo quello (forse) e la rispostaccia a un tifoso che invitata a lui e i suoi compagni a svegliarsi. Lo avesse ascoltato, anziché apostrofare la madre, forse la prova di stasera sarebbe stata diversa. 

CRISTANTE 5: Nel marasma generale ci mette almeno cuore e temperamento, pur regalando la palla del quarto gol. 

NZONZI 4: Un giocatore inesistente. PELLEGRINI 5: Prova a dare vivacità ma predica nel nulla.

ZANIOLO 6: Stasera sembra l’unico calciatore degno di questo appellativo in campo. 

PASTORE 3: Finito. Dal 46’ DZEKO 5: Un voto in più per l’unica reazione degna di un uomo che gli costa l’espulsione per proteste dopo aver difeso Pellegrini.

EL SHAARAWY 5: poche cose degne di nota, ma nel disastro è uno dei meno peggio. Dal 77’ DE ROSSI 6: Rientra in una serata indegna e a giochi fatti. Come sempre ci mette la faccia. 

SCHICK 4,5: Riprende le vecchie abitudini non calciando mai in porta.

Giorgio De Angelis

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COPPA ITALIA

[FOTO e VIDEO] – Fiorentina-Roma 7-1. Diluvio viola: umiliati

IL TABELLINO DEL MATCH

FIORENTINA (4-3-3): 1 Lafont; 3 Milenkovic, 20 Pezzella (C), 31 Vitor Hugo (22' Laurini), 3 Biraghi; 24 Benassi, 17 Veretout, 26 Edimilson; 25 Chiesa (77' Gerson), 29 Muriel (73' Simeone), 11 Mirallas.
A disp.: 23 Terracciano, 33 Brancolini, 5 Ceccherini, 34 Diks, 16 Hancko, 6 Norgaard, 14 Dabo, 77 Thereau, 10 Pjaca.
All.: Stefano Pioli.

INDISPONIBILI: 7 Eysseric, 28 Vlahovic .
SQUALIFICATI: –.

ROMA (4-2-3-1): 1 Olsen; 24 Florenzi (C), 20 Fazio, 44 Manolas, 11 Kolarov; 42 Nzonzi (46' Lo. Pellegrini), 4 Cristante; 22 Zaniolo, 27 Pastore (46' Dzeko), 92 El Shaarawy (77' De Rossi); 14 Schick.
A disp.: 63 Fuzato, 77 Greco, 3 Lu. Pellegrini, 15 Marcano, 2 Karsdorp, 18 Santon, 53 Riccardi, 19 Coric, 34 Kluivert.
All.: Eusebio Di Francesco.

INDISPONIBILI: 83 Mirante (problema al polpaccio), 3 Juan Jesus (lesione menisco interno ginocchio destro), 8 Perotti (problema al polpaccio sinistro), 17 Under (sospetta lesione retto femorale destro).
SQUALIFICATI: –.

Arbitro: Manganiello della sezione di Pinerolo.
Assistenti: Di Liberatore – Peretti.
IV Uomo: Chiffi.
Var: Mazzoleni.
Avar: Paganessi.

Ammoniti: Zaniolo (R), Muriel (F), Lo. Pellegrini (R).
Espulsi:
Dzeko (R).
Marcatori:
7' Chiesa (F), 18' Chiesa (F), 28' Kolarov (R), 32' Muriel (F), 66' Benassi (F), 77' Chiesa (F), 80' Simeone (F), 89' Simeone (F).

LA CRONACA DEL MATCH

90' – Niente recupero al Franchi. Roma eliminata dalla Coppa Italia.

89' – Simeone timbra la doppietta. Sono 7 le reti viola.

85' – La Fiorentina amministra il possesso tra gli olè del pubblico del Franchi. Si aspetta solo il fischio finale.

80' – Si fa umiliante il punteggio: a segno anche Simeone, assist di Gerson. La Roma non c'è più.

77' – Torna in campo De Rossi: fuori El Shaarawy. Nella Fiorentina standing ovation per Chiesa, dentro Gerson.

75' – Sbanda la Roma, dilaga la Fiorentina. Tripletta per Chiesa, che approfitta di una dormita pazzesca di Kolarov. Controllo di destro, conclusione di sinistro, prima tripletta in carriera.

73' – Cambio Fiorentina: fuori Muriel, dentro Simeone.

72' – Momenti di caos in campo. Si lamenta molto la Roma per un fallo non ravvisato su Pellegrini, che viene anche ammonito per proteste. Furibondo Dzeko: rosso diretto dopo un breve colloquio con il direttore di gara.

66' – Nel miglior momento della Roma è ancora la Fiorentina a passare. Conclude a rete con un bel diagonale Benassi, dopo un errore grossolano di Cristante al limite dell'area che regala palla alla viola.

61' – Altra occassione per la Roma! Grande parata di Lafont che respinge un colpo di testa troppo centrale di Zaniolo. Spingono i giallorossi.

50' – Occasione per la Roma! Florenzi trova spazio sulla destra, entra in area e mette dentro il pallone. Anticipato però Dzeko a due passi dalla linea di porta.

46' – Tornano in campo le squadre. Per la Roma subito due cambi: Lorenzo Pellegrini e Dzeko al posto di Nzonzi e Pastore. Doppia punta per i giallorossi.

45'+1 – Dopo un minuto di recupero termina il primo tempo. La Roma chiude in avanti con una serie di calci d'angolo consecutivi, senza creare grossi pericoli alla porta della Fiorentina.

40' – Ancora Chiesa pericoloso! L'esterno viola punta nell'uno contro uno Manolas e prova la conclusione, respinta in angolo da Olsen.

32' – Niente da fare, passa ancora la Fiorentina. A concludere in porta questa volta è Muriel, su invito a sinistra di Biraghi che manda in bambola Florenzi e serve una palla facile facile per il tap in del colombiano.

28' – ACCORCIA LA ROMA! Azione individuale di Kolarov che trova davanti a sè un'autostrada e col sinistro fulmina Lafont.

22' – Primo cambio forzato per la Fiorentina: problema per Victor Hugo, dentro Laurini.

18' – RADDOPPIA LA FIORENTINA. Ancora Chiesa, ancora una ripartenza, ancora un pallone perso da Pastore a ridosso dell'area viola. Tanti gli errori fin qui dell'argentino, ma disarmante la facilità dei toscani di ribaltare il fronte. Nell'uno contro uno con Olsen freddo Chiesa che scavalca il portiere con uno scavetto delicato.

10' – Palo di Cristante! Prova subito a reagire la Roma, che da corner colpisce il legno su colpo di testa dell'ex atalantino.

7' – CHIESA! FIORENTINA IN VANTAGGIO! Pallone perso malamente a centrocampo da Pastore, lancio in profondità per Mirallas che sorprese alle spalle Florenzi e mette la palla bassa sul dischetto di rigore dove arriva puntuale il giocatore viola a chiudere per il vantaggio Fiorentina. È la prima volta che la Roma subisce gol nei primi 15' di gara.

3' – Conclusione potente di Chiesa: ai viola la prima chance. Il pallone non passa molto lontano dal palo alla sinistra di Olsen con l'esterno che ha avuto tutto il tempo di girarsi e prendere la mira.

0' – Fischio d'inizio al Franchi. Minuto di silenzio e lutto al braccio per la viola, per ricordare Egisto Pandolfini, ex calciatore delle due squadre recentemente scomparso. Roma in completo giallo, calcio d'inizio affidato ai giallorossi che attaccano da Curva Sud a Curva Nord.

IL PREPARTITA

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UFFICIALE – Primavera Roma, ecco Felipe Estrella Galeazzi

Adesso è anche ufficiale. In attesa di movimenti riguardanti la prima squadra, la Lega di Serie A rende noto che la Roma ha depositato il contratto rilativo a Felipe Estrella Galeazzi, attaccante classe 2001 in arrivo dal Ferroviaria di San Paolo. Il calciatore si aggregerà alla formazione Primavera di Alberto De Rossi. L'acquisto risulta a titolo temporaneo.