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Roma-Milan, le probabili formazioni e come seguire il match

ROMA-MILAN PROBABILI FORMAZIONI – Un’altra serata europea all’Olimpico, un altro grande traguardo da raggiungere. La Roma domani sera ospiterà il Milan per il return match dei quarti di finale di Europa League, forte del vantaggio di un gol maturato all’andata grazie al sigillo di Mancini.

Sono diversi i dubbi di formazione per entrambi i tecnici. Pioli recupera Tomori e potrebbe schierare un Milan ultra-offensivo. De Rossi perde Ndicka come all’andata per infortunio e Cristante per squalifica, ma riavrà Azmoun in rosa.

Pioli vara un Milan offensivo| probabili formazioni Roma-Milan

Davanti a Maignan, Tomori come detto tornerà a fare coppia con Thiaw in difesa. Dunque una doppia marcatura stretta su Lukaku tra profondità e uno contro uno. Sugli esterni Calabria e Theo, a centrocampo la coppia potrebbe essere Loftus-Cheek-Reijnders con Leao a sinistra, Chukwueze a destra, lo statunitense Pulisc alle spalle di Giroud. L’alternativa è fuori il nigeriano dentro Bennacer. Pioli tra equilibrio e sfrontatezza, deciderà solo nelle prossime ore.

De Rossi pensa a Bove come vice-Cristante, ma occhio alle sorprese

La tegola Cristante è pesante per gli equilibri del centrocampo, ma non c’è tempo per fermarsi. De Rossi tra oggi e domani mattina sceglierà come provare a sorprendere, nuovamente il Milan. Se El Shaarawy giostrerà nuovamente sull’out di destra sarà ancora 4-4-2 con Dybala-Lukaku davanti, Pellegrini in mezzo al campo al fianco di Paredes e Bove. Dietro torna la coppia Smalling-Mancini rispetto a Udine, con Spinazzola e Celik sugli esterni dinanzi a Mile Svilar.

Una possibile alternativa potrebbe essere la coppia composta dallo spagnolo Angelino e Spinazzola sull’out mancino, per dare maggiore equilibrio sulla fascia qualora soprattutto dovesse giocare Chukwueze. In quel caso Bove partirebbe dalla panchina.

La gara sarà trasmessa da RAI, Sky e DAZN. In radio vi aspettiamo Live dalle 19:00 sui 104.2 di Retesport, su app, streaming audio sul nostro sito retesport.it, Twitch, DAB, Alexa e Google Home.

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Roma, fortino Olimpico: dal 2017-18 nessun ko in Europa nei turni a eliminazione diretta

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma vuole la 4° semifinale consecutiva in una competizione europea. I giallorossi, giovedì alle 21, dovranno gestire il vantaggio di 1-0 ottenuto a San Siro contro il Milan. Pioli, sicuro della forza della sua squadra, ha pochi dubbi sulla possibile rimonta: ”Sappiamo che la Roma ha giocato vicino al massimo del suo livello noi no. Non credo che al ritorno dovremo fare una cosa straordinaria, dovremo giocare come sappiamo. Abbiamo le qualità per fare una grande partita”.

I rossoneri, lontano da San Siro, in tutte le competizioni, hanno giocato 22 gare: 12 vittorie, 5 pareggi e altrettante sconfitte. Il Milan, rispetto al match di andata, potrà affidarsi a Tomori ma i numeri della difesa preoccupano. In Serie A solo Sassuolo, Salernitana e Frosinone hanno incassato più reti (29) in trasferta. Allo stesso tempo, la squadra di Pioli ha diverse frecce nel proprio arco per abbattere i portieri avversari: 44 gol fatti in 22 gare lontano da San Siro e almeno 2 reti realizzate in 14 delle ultime 15 partite ne sono la testimonianza.

La Roma, quindi, dovrà affidarsi al fortino stadio Olimpico: solo 2 ko nei 22 match stagionali (16v 4p). I giallorossi hanno segnato 51 gol e vanno a segno da 25 gare consecutive. In aggiunta, nelle ultime 3 partite casalinghe, la formazione di De Rossi ha incassato 0 reti.

Roma, fattore Olimpico: solo 2 ko in 40 partite nelle competizioni europee

La Roma, dalla stagione 2017-18, ha costruito le sue fortune in Europa proprio allo stadio Olimpico. I giallorossi contro il Milan vogliono dare continuità alla tradizione: 15 vittorie, 3 pareggi e 0 sconfitte nei match a eliminazione diretta (escluse le qualificazioni). Considerando anche i gironi, i capitolini hanno perso solo 2 delle ultime 40 partite casalinghe nelle competizioni Uefa. Numeri da grande squadra: 30 vittorie, 8 pareggi, 98 gol fatti, almeno 2 in 27 partite (67,5%), solo 3 match senza effettuare una rete e appena 21 gol subiti.

Risultati allo stadio Olimpico dalla stagione 2017-18

Roma-Brighton 4-0

Roma-Feyenoord 1-1 (4-2 c.d.r)

Roma-Sheriff Tiraspol 3-0

Roma-Slavia Praga 2-0

Roma-Servette 4-0

Roma- Bayer Leverkusen 1-0

Roma-Feyenoord 4-1

Roma-Real Sociedad 2-0

Roma-Salisburgo 2-0

Roma-Ludogorets 3-1

Roma-Betis 1-2

Roma-Helsinki 3-0

Roma-Leicester 1-0

Roma-Bodo 4-0

Roma-Vitesse 1-1

Roma-Zorya 4-0

Roma-Bodo 2-2

Roma-Cska Sofia 5-1

Roma-Trabzonspor 3-0

Roma- Manchester United 3-2

Roma-Ajax 1-1

Roma-Shacktar 3-0

Roma- Sporting Braga 3-1

Roma-Young Boys 3-1

Roma-Cluj 5-0

Roma-Gent 1-0

Roma-Cska Sofia 0-0

Roma-Wolfsberger AC 2-2

Roma-Borussia Mönchengladbach 1-1

Roma-İstanbul Başakşehir 4-0

Roma-Porto 2-1

Roma-Real Madrid 0-2

Roma-Cska Mosca 3-0

Roma Viktoria Plzen 5-0

Roma-Liverpool 4-2

Roma-Barcellona 3-0

Roma-Shacktar 1-0

Roma-Qarabag 1-0

Roma-Chelsea 3-0

Roma-Atletico Madrid 0-0

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Bove, Angelino o… Mancini: DDR studia il vice-Cristante

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Effetto sorpresa, strategie e contromisure. Dopo la grandissima prestazione dell’andata a San Siro, la Roma oggi riprenderà a lavorare con un unico, ovvio, obiettivo: conquistare la semifinale di Europa League.

I pensieri per De Rossi in queste ore saranno tanti: il tecnico giallorosso molto probabilmente non sarà soddisfatto dell’atteggiamento della squadra nel primo tempo di Udine e dovrà ricaricare le batterie del gruppo, lavorando molto anche a livello mentale dopo lo shock per il malore di Ndicka.

Poi c’è l’aspetto tecnico-tattico perchè nella sfida di giovedì scorso l’allenatore giallorosso ha sorpreso tutti, compreso Pioli, con la mossa di El Shaarawy a destra sul binario Theo-Leao. Ovviamente un’ipotesi che potrà esser riproposta ma i rossoneri sicuramente avranno pensato a delle contromisure. Una ad esempio potrebbe essere lo spostamento di Pulisc in zona centrale con tendenza a svariare sull’out mancino per fare superiorità numerica dalla parte di Leao. Una formula che recentemente il Milan ha provato più volte in campionato.

Ciò significherebbe vedere dall’inizio il nigeriano Chukwueze sulla destra. L’ex Villarreal è tra i più in forma in casa rossonera in queste ultime settimane e all’andata, indubbiamente, ha creato scompiglio nei minuti finali dalla parte di Spinazzola.

Foto Fraioli

Cristante out, DDR riflette sulle soluzioni

La vera domanda è: chi sarà il sostituto di Cristante squalificato? La prima ipotesi è quella più facile. Edoardo Bove – non schierato dall’inizio a Udine – per ruolo è il cambio naturale dell’ex atalantino. Ma nelle ultime settimane De Rossi non ha quasi mai puntato sul giovane centrocampista romano.

Un’altra soluzione che forse potrebbe spingere il tecnico romanista verso un’altra ‘giocata’ a sorpresa è Angelino. Lo spagnolo è in crescita costante e arriva da ottime prestazioni, su tutte quella nel derby. DDR dunque per sopperire all’assenza di Cristante, potrebbe immaginare una doppia corsia nel 4-4-2 con Angelino-Spinazzola a sinistra e Celik-El Shaarawy a destra. Pellegrini a quel punto giostrerebbe nel ruolo di classico numero 8 in mezzo al campo al fianco di Paredes.

Foto Fraioli

Vice-Cristante, e se fosse il Mancio?

La terza ipotesi potrebbe infine essere Mancini schierato in posizione mediana sul centro-destra. Recentemente De Rossi parlò di questa soluzione elogiando il centrale toscano, per aver giocato anche a centrocampo, in emergenza, ai tempi di Fonseca. Sono trascorsi tanti anni, ma il Mancio lì darebbe equilibrio e potrebbe occuparsi di schermare gli eventuali inserimenti palla al piede di Theo, raddoppiando su Leao e all’occorrenza andando a saltare di testa quasi da difensore aggiunto, un po’ alla De Rossi vecchi tempi.

Tre idee diverse, con pro e contro che l’allenatore giallorosso starà certamente studiando con il suo staff, tenendo conto anche dei potenziali tempi supplementari.

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Europa League e Serie A, 3 indizi fanno una prova: Roma da rivedere con Frosinone, Fiorentina e Udinese

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Tre indizi fanno una prova: nei primi tempi delle partite di campionato, che si inseriscono fra i 2 match di Europa League, la Roma soffre e fatica a essere competitiva. Atteggiamento, approcci e scelte sono da rivedere. De Rossi prima della trasferta di Udine era stato chiaro: ”L’atteggiamento al Derby non lo possiamo avere solo al Derby e solo a Milano. Quindi, se a Udine vedrò un atteggiamento meno feroce, meno attento, e meno da squadra vera, vorrà dire che avrò ancora tanta strada da fare, e i miei giocatori ancora non avranno capito qual è l’atteggiamento che serve per giocare a calcio sempre”.

La formazione giallorossa, però, nei 45 minuti iniziali contro l’Udinese non si è minimamente avvicinata alle prove convincenti viste con Lazio e Milan. Passaggi imprecisi, rimesse laterali sbagliate, errori banali e squadra insicura. Il gol di Pereyra, che ha sfruttato un’ingenuità di Huijsen, sintetizza il brutto primo tempo della Roma.

Roma, che fatica nel gestire Serie A ed Europa League: approcci sbagliati, scelte da rivedere e calciatori anonimi

Foto Fraioli

La Roma anche nella partita di ieri con l’Udinese, interrotta al 72° per un malore di Ndicka, ha sofferto l’impatto alla gara giocando un brutto primo tempo caratterizzato da molti errori. De Rossi, in vista del ritorno di Europa League con il Milan, ha cambiato 7 interpreti: out Celik, Mancini, Smalling, Spinazzola, Pellegrini, El Shaarawy e Dybala dentro Llorente, Huijsen, Ndicka, Angelino, Aouar, Zalewski e Baldanzi. In aggiunta, nella prima mezz’ora DDR ha cambiato anche l’assetto tattico tornando al 3-5-2. Variazioni che non hanno portato i risultati sperati: errori banali e ritorno al 4-3-3 per dare qualche certezza in più alla squadra.

Stesso film già visto a Frosinone e a Firenze: cambio modulo, spazio a chi gioca meno e sofferenza totale in campo. Insomma 3 indizi fanno una prova: De Rossi ancora deve trovare l’equilibrio giusto fra turnover e competitività ma soprattutto alcuni calciatori continuano a deludere. Da Aouar a Zalewski le risposte rimangono sempre le stesse: prestazioni anonime senza la capacità di incidere. Al momento, il cambio di modulo (4-2-3-1, 3-4-2-1, 3-5-2) e il turnover, attuati nelle partite di campionato inserite fra l’andata e il ritorno delle gare a eliminazione diretta di Europa League, non stanno pagando.

Tre primi tempi in cui i giallorossi hanno tenuto il pallone in maniera sterile (58%, 60%, 75%) e hanno sofferto l’inerzia della partita: 0-1 a Frosinone ma subendo 18 tiri, in svantaggio 1-0 a Firenze e a Udine. In aggiunta, troppi duelli persi ed errori individuali banali. Nella gestione del doppio impegno, Europa League-Serie A, per continuare a crescere, atteggiamento, approccio e scelte dovranno essere riviste. Tre primi tempi concessi agli avversari ormai sono una prova.

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Aouar, altro passaggio a vuoto: a giugno può partire

Il gol di Firenze sembrava il momento della svolta e invece Aouar ha nuovamente tradito le attese, soprattutto di De Rossi che ieri si aspettava dall’algerino una prestazione di livello. Sostituito poco prima del 60′ con Paulo Dybala, l’algerino non è riuscito ad incidere neanche quando è stato schierato da trequartista centrale nel 4-2-3-1 dopo una prima parte di gara giocata da mezzala offensiva nei due uomini dietro Lukaku.

Foto Fraioli

La realtà è che l’ex Lione, a parte rare eccezioni e lampi di qualità, nelle 23 presenze stagionali, non ha mai dato la sensazione di poter trovare continuità di rendimento e rendere come accaduto in Francia. Al netto delle rassicurazioni del suo preparato atletico in Nazionale – Rongoni – che in una recente intervista al Corriere dello Sport aveva dichiarato di aver rivisto l’Aouar di Lione, il centrocampista sta effettivamente bene fisicamente da diverse settimane ma fatica comunque a scalare le gerarchie di De Rossi. Ogni volta che viene schierato sembra andare in difficoltà sul piano del ritmo e della voglia di combattere. A Lecce l’errore gravissimo a tu per tu con Falcone, ieri un’altra prova incolore.

Ingaggiato a giugno a costo zero con l’idea di poter essere l’alter ego di Pellegrini, Houssem Aouar ieri ha nuovamente steccato a Udine. Compassato, timido, quasi sempre con la postura del corpo sbagliata, non è mai riuscito a rendersi pericoloso, al contrario di Baldanzi che infatti DDR aveva tenuto in campo con Dybala prima del malore accusato da Ndicka.

E’ presumibile immaginare che le prove d’appello per Aouar siano agli sgoccioli e che al termine della stagione si farà, a bocce ferme, una valutazione sul futuro dell’algerino. Un’offerta discreta magari da una formazione di buon livello, soprattutto in Francia, potrebbe spingere Roma e Aouar a salutarsi anzitempo rispetto ai 3 anni di contratto ancora in corso. Senza grandi rimpianti.

(di Francesco Oddo Casano)

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Udinese-Roma, le probabili formazioni e come seguire la gara

Dopo Lazio e Milan la Roma non può fermarsi. Ora, sul più bello. Una volta accorciato sulle prime posizioni e con un capitolo europeo tutto da giocare, la squadra giallorossa si ritrova più o meno nella medesima situazione dello scorso anno.

A Udine i punti pesano tanto, considerando che i friulani stanno lottando per salvarsi e hanno solo due lunghezze di vantaggio sul Frosinone terz’ultimo.

Roma, turnover sì ma senza esagerare

Difficile anticipare le mosse di De Rossi alla vigilia di Udinese-Roma e ipotizzare nelle probabili formazioni le scelte giuste. Sicuramente Svilar giocherà, come Lukaku, Cristante e probabilmente uno tra Pellegrini ed El Shaarawy. Per il resto DDR opererà delle sostituzioni che in alcuni casi sono necessarie anche per preservare alcuni ‘acciacchi’, come ha riferito il tecnico ai microfoni ufficiali del club.

Dunque dinanzi a Svilar, linea a quattro con Karsdorp, Ndicka, Llorente e Angelino. Si tratta in fondo di tre titolari a parte l’olandese che potrebbe sedersi in panchina con Huijsen sulla destra come avvenuto nel secondo tempo di Firenze.

In mediana riposa quasi certamente Paredes (anche diffidato), con Cristante nel ruolo di play, Bove e Pellegrini. Davanti nuova chance per Baldanzi, con Aouar che potrebbe giostrare più avanti al fianco di Lukaku.

Cioffi tante assenze da gestire

Senza Lovric e Thauvin come assenze dell’ultim’ora, l’Udinese si presenta con una formazione praticamente obbligata.

Udinese (3-5-2): Okoye; Perez, Bijol, Kristensen; Ehizibue, Samardzic, Walace, Zarraga, Kamara; Pereyra, Lucca.

La gara sarà visibile su DAZN, mentre vi aspettiamo in radio dalle 17:00 per il prepartita del match sui 104.2 FM di Retesport, ma anche app, sito, Twitch, DAB e tutti gli altri sistemi.

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Udinese-Roma, attenzione a Cioffi: 63,6% dei punti ottenuti contro le grandi della Serie A

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Domani alle 18, la Roma affronterà al Friuli la temibile Udinese di Cioffi. La formazione bianconera, infatti, è reduce dalla sconfitta per 1-2 al 95′ contro l’Inter, in cui, malgrado il ko, ha certificato la contraddizione di fondo che la contraddistingue.

L’Udinese, dall’arrivo di Cioffi (10° giornata), ha raccolto il 63,6% dei punti (14 su 22) contro: Inter, Milan, Juventus, Bologna, Roma, Atalanta, Lazio, Napoli e Fiorentina. I friulani, contro le avversarie sopra citate, hanno ottenuto 4 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte. I bianconeri, quindi, paradossalmente stanno costruendo la propria salvezza contro le grandi della Serie A: 0-1 a San Siro con il Milan, 3-0 al Bologna, 0-1 in casa della Juventus e 1-2 all’Olimpico con la Lazio.

La Roma è avvisata: massima attenzione per dare continuità ai 7 risultati utili consecutivi in campionato. De Rossi è stato chiaro dopo il successo di San Siro contro il Milan:‘L’atteggiamento al Derby non lo possiamo avere solo al Derby e solo a Milano. Quindi, se a Udine vedrò un atteggiamento meno feroce, meno attento, e meno da squadra vera, vorrà dire che avrò ancora tanta strada da fare, e i miei giocatori ancora non avranno capito qual è l’atteggiamento che serve per giocare a calcio sempre”.

Il tecnico giallorosso cambierà qualche calciatore rispetto al match di giovedì con i rossoneri e si aspetta delle risposte. Baldanzi e Zalewski si candidano per una maglia dall’inizio al posto di Dybala ed El Shaarawy, reduci dalle fatiche di Milano.

Vietato sottovalutare l’Udinese malgrado in casa stia registrando un record negativo. I bianconeri, infatti, dopo 16 gare tra le mura amiche, in una stagione di Serie A, non avevano mai ottenuto così poche vittorie (1). Nel campionato in corso solo la Salernitana (8), in casa, ha raccolto meno punti dei friulani (12).

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De Rossi studia la Roma anti-Udinese: turnover sì, ma senza stravolgimenti

Recupero e analisi dell’avversario. La Roma dopo la doppia importante vittoria contro Lazio e Milan non può di certo fermarsi a festeggiare. Domenica alle 18.00 affronta in trasferta i friulani, in una gara piena di insidie.

La squadra di Cioffi ha perso solo al fotofinish contro l’Inter capolista nell’ultimo turno casalingo e storicamente è un avversario ostico da affrontare.

L’ultima vittoria della Roma a Udine risale al 3 ottobre 2020, quando Pedro dalla distanza trafisse il portiere friulano regalando a Fonseca un successo prezioso. Nell’era Mourinho una sconfitta e un pareggio last minute con rigore di Pellegrini.

L’Udinese ha soli 2 punti di vantaggio sulla zona salvezza e giocherà la partita al meglio delle sue possibilità. Per questo De Rossi, a maggior ragione dopo la gara di Lecce, non potrà scegliere una formazione del tutto stravolta.

Certamente ci sarà da verificare le condizioni di alcuni calciatori, a cominciare da Smalling che ieri è tornato a giocare 90 minuti dopo tantissimi mesi e difficilmente potrà disputare in questa fase tre gare consecutive. Poi c’è anche il gravoso tema dei diffidati che sono ben sei: Azmoun, Llorente, Huijsen, Paredes, Lukaku e Mancini.

Svilar giocherà ancora dall’inizio (reduce da 4 clean sheet consecutivi). Nella linea a quattro tornerà dall’inizio Angelino a sinistra, con Ndicka che dovrebbe rilevare Smalling al fianco di Mancini. Il centrale azzurro però potrebbe rifiatare, visti i recenti problemi fisici.

Sulla destra possibile riconferma per Celik, ma occhio a Karsdorp. A centrocampo sicuramente giocheranno Bove e Cristante, con Aouar o Pellegrini a comporre il trio. Davanti i maggiori dubbi: Dybala probabilmente partirà dalla panchina, mentre Lukaku sarà chiamato agli straordinari. Baldanzi spera in un’altra chance dall’inizio.

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El Shaarawy ‘l’equilibratore’: come nasce la mossa geniale di DDR

E la mossa a sorpresa, per l’ennesima volta, è arrivata. Daniele De Rossi un’altra volta ha stupito l’avversario di turno, Pioli e quindi il Milan, disinnescando il binario sinistro su cui corre rapido il treno guidato dal duo Theo-Leao, con la mossa di El Shaarawy largo a destra.

Roma schierata di fatto con un 4-4-2 spurio, Pellegrini leggermente più largo a sinistra, dedito a seguire in zona più centrale gli inserimenti di Calabria, il ‘Faraone’ largo a destra – sulla fascia opposta al suo ruolo naturale – per raddoppiare in fase difensiva sul portoghese ma anche scappare alle spalle di Hernandez, che spesso per pigrizia e indolenza, fatica a coprire.

Il tecnico giallorosso ha spiegato il motivo di questa scelta che risiede nelle caratteristiche di tre calciatori Dybala, El Shaarawy e Cristante: “Il Milan ha campioni ovunque, ma la fascia sinistra è quella che li ha portati a dominare. Di solito a sinistra abbiamo Dybala e Cristante, sarebbe stato un po’ troppo per Bryan rincorrere sulla fascia, quindi ho fatto questa scelta. Cristante ha marcato Reijnders, ma era comunque sempre pronto a raddoppiare. Ho chiesto a El Shaarawy di giocare a destra e la sua reazione è stata super positiva, ero tranquillo da quel punto di vista”.

I numeri confortano la strategia di De Rossi che ha totalmente imbrigliato il talento rossonero: per El Shaarawy 6 duelli vinti, 6 palloni recuperati, 2 tiri bloccati, 2 spazzate e 1 intercetto (come riferito da @AsRomaData su X).

Prestazione magistrale, apprezzabile anche nella hit map dell’esterno giallorosso il lavoro enorme svolto per tutto il match.

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Mancio goleador! Nessun difensore ha segnato più di lui di testa in Europa

Da paladino del derby ad eroe di San Siro. Gianluca Mancini sta vivendo, forse, a livello personale la settimana più grande della sua lunga esperienza in giallorosso.

Due gol speculari che sono valsi altrettante vittorie contro Lazio e Milan, a margine però di due straordinarie prestazioni difensive.

Nessun difensore dei top 5 campionati ha segnato più gol di testa in questa stagione (5) come il difensore di Pontedera, sempre più leader emotivo e tecnico della Roma.