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Termini, la squadra in partenza per Reggio Emilia: assente Juan Jesus [VIDEO]

Domani sera alle 20:45 al Mapei Stadium si gioca Sassuolo-Roma.I ragazzi di Fonseca sono partiti alle 15:30 in treno da Termini per raggiungere Reggio Emilia. Presenti Kalinic Cetin, confermati dal tecnico in conferenza. Con la squadra ci sono anche i tre nuovi acquisti: IbanezVillar Perez. Assente invece Juan Jesus per scelta tecnica. Il brasiliano nelle prossime ore potrebbe entrare in qualche trattativa di mercato. 

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Sassuolo-Roma, i convocati di Fonseca: presenti Villar, Perez ed Ibanez [FOTO]

La Roma domani sera sfiderà il Sassuolo al Mapei Stadium. Sono 23 i convocati, presenti i nuovi acquisti Ibanez, Villar e Perez. Non c’è Jesus, al centro di molte voci di mercato.

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Allenamenti

Trigoria: presenti i nuovi acquisti Ibanez, Perez Villar. Percorso di recupero per Zaniolo, Diawara, Zappacosta e Mkhitaryan

La Roma si è riunita al centro tecnico Fulvio Bernardini per svolgere la rifinitura prima di Sassuolo-Roma (20:45 al Mapei Stadium). La seduta d’allenamento ha previsto un lungo focus in sala video, dove sono stati analizzati i movimenti degli uomini di De Zerbi. La squadra ha poi provato sul campo gli aspetti tattici della gara. ZanioloDiawaraZappacosta Mkhitaryan continuano il percorso di recupero dai rispettivi infortuni. Presenti anche i nuovi acquisti Perez, Ibanez e Villar.

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Fonseca: “Con Florenzi non ho mai avuto un problema, Cetin e Kalinic restano qui” [AUDIO]

Paulo Fonseca, allenatore della Roma, questa pomeriggio ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di domani sera contro il Sassuolo. Queste le sue parole:

Il club ha fatto diverse operazioni in entrata e in uscita. Cosa pensa di questo mercato di gennaio?
Abbiamo acquistato tre giocatori: Ibanez, Villar e Perez. Sono tre calciatori giovani e lo abbiamo fatto pensando all’infortunio della Roma. Florenzi è andato a Valencia in prestito. Io ho sempre detto che il mercato di gennaio non mi piace, non è facile trovare calciatori. Ho sempre detto che o troviamo giocatori pronti ed esperti per entrare in squadra o è una prospettiva futura. Questi tre lo sono in prospettiva futura. Oggi ci saranno molte domande su Florenzi. Noi abbiamo avuto una conversazione serena e diretta. Florenzi è un grandissimo professionista, ha avuto un grande atteggiamento da capitano. Lui vuole giocare di più, ma io non posso prometterlo a nessuno. Ha avuto la possibilità di andare al Valencia ed ha deciso di sua volontà di andare. La situazione è molto semplice.

La Roma viene da una prestazione molto positiva contro la Lazio. Il Sassuolo è abituato a giocare a viso aperto, è un vantaggio?
Il Sassuolo è la squadra che mi piace di più. Mi piace il suo coraggio. Ha qualità offensiva ed è una squadra che, se lasciata giocare, è difficile da affrontare. Spero in una partita aperta, perché siamo due squadre che vogliono giocare. E’ una partita difficile, perché il Sassuolo ha molte qualità offensive.

Il derby ha ribadito una mancanza della Roma, ovvero la mancanza di cattiveria. Per la qualificazione in Champions, chi farà gol nel girone di ritorno?
Speriamo tutti. La squadra crea sempre molte occasioni. Sono onesto: questa capacità di scegliere l’ultimo passaggio ce l’hanno i giocatori più esperti. Under e Kluivert sono giocatori giovani, con il tempo miglioreranno la capacità di decisione. Devo dire che la squadra crea, ha molte occasioni per fare gol. Lavoriamo molto su questa questione perché va migliorata con il lavoro.

La Roma voleva cedere a titolo definitivo Florenzi. Potrebbe tornare dopo il prestito?
E’ solamente la voglia di Florenzi di giocare di più per l’Europeo che ci sarà a fine stagione. Il calciatore ha parlato con me e con la società riguardo questa società. E’ stata una buona soluzione per Florenzi, senza pensare al futuro. Il prestito è di quattro mesi, vedremo il suo rendimento anche in Nazionale e dopo vediamo. Non abbiamo pensato molto alla prossima stagione.

Quale giocatore tra i nuovi acquisti è più pronto? Qualcuno può entrare a partita in corso?
Sono tutti e tre convocati, non giocheranno dall’inizio, ma può succedere che entreranno in partita. Non si sono allenati molto con la squadra e potremmo avere questa necessità di farli giocare.

Si può fare qualcosa come vice Dzeko? Kalinic resterà?
Sì. Non è facile trovare un attaccante in questo momento, far arrivare un altro attaccante in questo momento non è facile. Un attaccante di qualità ha bisogno di tempo per adattarsi al nostro modo di giocare. Se cambiamo è per uno pronto per giocare e non è facile trovarlo in questo momento.

Ha parlato con Pau Lopez? Era rammaricato per l’errore?
Non ci ho parlato. E’ stata una questione tecnica, ne ha parlato con lui Savorani. Non ho bisogno di parlare con Pau. E’ un gran portiere, non devo fargli sentire la mia fiducia, lui sa che io credo in lui. E’ una situazione per la quale non ho bisogno di parlarne con lui.

Crede che i giocatori più amati dai tifosi debbano essere trattenuti a tutti i costi?
La passione dei tifosi è con la Roma soprattutto. Se un giocatore ha un passato di orgoglio per i tifosi è normale che facciano come Rizzitelli. Che posso dire? Ai tifosi piacciono i giocatori di Roma e che sono cresciuti qui. E’ normale, io lo capisco. Se loro sono più tristi perché Florenzi è andato via, lo capisco ed è una cosa positiva. Sono sicuro però che gli altri giocatori in squadra abbiano lo stesso sentimento di Florenzi e degli altri giocatori del passato.

Cetin va via?
No.

Lei si sente sicuro con questi terzini?
Sì. Mi sento sicuro. Santon è in un buon momento, Peres sta migliorando tutti i giorni ed è molto forte offensivamente. Cetin non è un terzino ma può giocarci. Abbiamo bisogno di difendere meglio. Spinazzola può giocare a destra o a sinistra. Abbiamo quattro soluzioni in questo momento.

Le altre squadre devono adattarsi alla Roma?
Possono succedere entrambe le cose. Abbiamo bisogno di vedere come l’altra squadra gioca e avere la necessità di adattarsi per non far giocare l’altra squadra, ma non dobbiamo cambiare i nostri principi di squadra, la nostra identità, e questo non deve cambiare.

E’ dispiaciuto di non aver trovato una soluzione con Florenzi?
Con Florenzi ho sempre avuto un buon rapporto, da capitano. E’ un gran professionista. Ho una grande ammirazione per il suo atteggiamento. Il calcio è così: oggi è Florenzi e domani sarà un altro. Io devo sempre pensare alla squadra. Io desidero solamente il meglio per Florenzi. Non è importante il rendimento, ma la mia relazione con lui. Con lui non ho mai avuto un problema, sempre un ottimo rapporto. Ieri ho desiderato col cuore che lui possa essere davvero molto felice.

Perez che caratteristiche ha?
Le sue caratteristiche vanno bene per il nostro modo di giocare. Può capire il gioco che facciamo, ha qualità ed è tatticamente intelligente. Non avremo alcun problema con lui.

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Calciomercato

Roma, Cetin in prestito al Verona: Fonseca lo blocca

Dopo l’acquisto di Ibanez, era inevitabile che la Roma cedesse uno dei suoi tanti difensori centrali presenti in rosa. Nonostante in molti si aspettassero l’uscita di Juan Jesus, alla fine è toccato a Mert Cetin. Infatti, come riportato dal nostro inviato Jacopo Aliprandi su Twitter, il difensore turco passa in prestito al Verona. Un affare destinato quindi a chiudersi proprio a poche ore dal termine del calciomercato invernale.

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Calciomercato

Roma, Petrachi guarda in Olanda: tre giocatori dell’Ajax nel mirino

La Roma è al lavoro sul mercato e pensa già a giugno. Tre giocatori dell’Ajax sono già finiti nel mirino della Roma. Come riportato dal Corriere dello Sport, si tratterebbe di Ryan GravenberchCarel Eiting e Jugen Ekkelenkamp: tre giovani centrocampisti olandesi con un futuro promettente. Il padre di uno di questi giocatori sarebbe già stato a Trigoria nei giorni scorsi. Nel frattempo Petrachi avrebbe bloccato anche un terzino brasiliano della Fluminense.

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Rassegna stampa

Roma, Kalinic verso il Monaco: arriva Favilli

Tra poche ore la sessione invernale di calciomercato terminerà, ma la Roma sembra decisa a realizzare un’operazione last minute. Come riportato da Il Tempo, tutto parte dall’Inter che avrebbe chiesto Slimani al Monaco. Il club monegasco lo lascerebbe andare senza troppi problemi e per sostituirlo avrebbe già pensato a Kalinic. La partenza del croato permetterebbe poi ai giallorossi di puntare Favilli del Genoa, individuato come ideale vice-Dzeko. Realizzare queste operazioni però no sarà facile, in quanto né Roma né Monaco sembrano disposte a dare via i rispettivi attaccanti senza aver prima acquistato un sostituto.

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Pellegrini: “Florenzi si è comportato da vero capitano. Si merita di essere felice”

Il centrocampista della Roma, Lorenzo Pellegrini, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Roma Tv. Queste le sue parole:

Ripartiamo dal derby. È stata la miglior prestazione della stagione?
Sono d’accordo. Abbiamo preparato un bel derby a livello tecnico, tattico e soprattutto a livello mentale. Non era facile, il 2020 è iniziato con due sconfitte e avevamo voglia di vincere. C’è rammarico per non aver vinto la partita, per tutte le occasioni che abbiamo creato. Meritavamo di più.

Sono mancate un po’ di precisione, un po’ di fortuna e forse cattiveria in zona gol.
Sicuramente dobbiamo migliorare lì davanti, dobbiamo fare qualche gol in più, io per primo. Lo sappiamo bene e ci lavoriamo in allenamento. Ma una cosa è certa, questa squadra scende ogni giorno in campo per migliorarsi. Il bello del nostro gruppo è che si parla poco e si prova a fare tanto. Siamo una rosa giovane, unita. Lo dico con convinzione, possiamo toglierci delle soddisfazioni.

È passato qualche giorno dalla stracittadina, cosa è rimasto: più l’amarezza per la vittoria sfumata o la soddisfazione per una delle migliori prestazioni stagionali?
A differenza degli anni prima, perlomeno da quando ci sono io, si aveva l’impressione che a scendere in campo fosse una volta una squadra e un’altra volta una squadra diversa. L’atteggiamento cambiava. Quest’anno, invece, nonostante le difficoltà, non abbiamo mai disperso l’identità. C’è stato un momento critico, quando ero infortunato anche io, che eravamo più in infermeria che in campo. Eppure, la squadra ha continuato a seguire lo stesso spartito. Credo che il punto di forza sia quello di mettere tutti a proprio agio per fare bene. Non è importante chi giochi oggi o domani, ma conta quello che si fa tutti insieme. Con questo approccio risulta anche più facile far ambientare i nuovi ragazzi.

In classifica la Roma ha mantenuto la quarta posizione, con un punto di vantaggio sull’Atalanta, che sarà con ogni probabilità la vera rivale nella corsa alla Champions League.
Guardiamo sempre la classifica, è normale. Lo facciamo tutti. È importante e ti fa un po’ rendere conto di cosa stai facendo. Gli obiettivi che dobbiamo porci sono importanti. A livello personale e di squadra. Come abbiamo sempre detto, vogliamo arrivare in Champions League e migliorarci sempre. Se acquisisci questa mentalità, puoi raggiungere qualsiasi obiettivo. È normale che ci voglia del tempo, ma una volta conquistata la consapevolezza giusta, arrivi ad un certo punto che non hai più limiti.

Anche se il mister ha sempre escluso ogni alibi, c’è un pizzico di rammarico per i tanti infortuni in un momento della stagione?
Sì, è vero, il mister ci aiuta tanto sotto questo aspetto. Credo sia molto importante non crearsi degli alibi in una ottica di miglioramento. Al contrario è come se ti stoppassi e non riuscissi più a crescere. Una persona a me molto vicina disse che continuando a pensare alle scuse, all’errore di un altro, difficilmente riesci a crescere e migliorare. Come se ti creassi un tappo. Se invece pensi sempre a te stesso, al lavoro e soprattutto ad essere positivo, ti poni nella migliore condizione per ottenere buoni risultati. C’è fin troppa gente che ha pensieri negativi, noi qui dentro dobbiamo essere compatti e molto uniti. Ed è proprio così, lo vedo nel nostro gruppo, continuiamo ad essere positivi, lavoriamo e poi le cose arrivano. Certo, ci vuole del tempo, ma quando fai le cose per bene, con ambizione, poi piano piano i risultati si vedono.

Tra un paio di settimane è in programma la gara con l’Atalanta. Prima, però, la partita di sabato contro il Sassuolo, che gara si aspetta?
Sarà una partita complicata, giocano molto bene, apprezzo molto il tipo di gioco che De Zerbi propone loro. Un gioco che a me piace, rischioso sì, ma cercano di dominare la partita, prendere sempre il pallone e di creare i giusti presupposti per fare delle grandi gare. Non è un caso che facciano spesso bene contro le grandi. Le squadra più forti sono abituate ad avversari che si abbassano un po’ di più, invece il Sassuolo gioca senza problemi, a testa alta. Sicuramente è un atteggiamento che trasmette loro il mister, a mio parere è davvero un buon allenatore, che stimo molto. Insomma, sarà complicata, ma dobbiamo assolutamente vincere, è troppo importante per il prosieguo del campionato. La stiamo preparando nel migliore dei modi, abbiamo anche un pochino più di tempo e lo sfrutteremo al meglio. Non possiamo sbagliare.

Per lei non è una partita come le altre… A Sassuolo è nato il Lorenzo Pellegrini professionista…
Alla Roma avevo fatto l’esordio in A e sono molto contento che sia stato così, esordire con la ‘tua’ maglia è un’altra cosa. Ma poi a Sassuolo mi sono formato. Andare via da casa, lontano da tutti per fare quello che e hai sempre desiderato, è bello ma ha le sue difficoltà. È stato un periodo intenso, dove sono stato benissimo. A Sassuolo ho lasciato tanti amici, con alcuni di loro mi sento spesso, ho conosciuto delle persone speciali, mi viene in mente Missiroli che ora gioca alla Spal. Per me è come un fratello e molti altri, un pezzo di cuore è lì ma sabato voglio vincere. Senza pensare a ciò che è stato.

Dal ritorno a Roma sono passati solo due anni e mezzo, in cui è cresciuto e in cui ha anche cambiato ruolo. Poco tempo, ma che ha coinciso con una maturazione evidente.
La riscontro anche nei miei pensieri, mi sembra di giocare alla Roma da dieci anni. Invece questo è solo il terzo anno, e sono molto contento. Quando non mi ricordo di avere solo 23 anni per me è una cosa positiva, non mi sto creando alibi legati alla giovane età. Provo a ragionare come un grande, uno come Edin (Dzeko, ndr) e Aleks (Kolarov, ndr), per me sono un punto di riferimento e sono orgoglioso di poter condividere lo spogliatoio con gente come loro. Dimenticare la mia giovane età credo mi faccia crescere, perché il mio obiettivo primario non è fare gol o assist, ma migliorare sempre di più.

Quanto è stato importante Fonseca fino ad ora?
Lo stimo come tecnico e come persona, lo reputo un uomo vero che ti dice sempre quello che pensa, solo parlando si possono affrontare determinate cose. Come tecnico non sono io a doverlo descrivere, basta vedere come fa giocare le sue squadre, con noi è qui da poco tempo, ma si vede tantissimo la sua mano. Con lo Shkatar era evidentissimo il loro desiderio di dominare le partite ed è quello che chiede anche a noi.

In una delle ultime conferenze stampa, il mister ha detto che il calcio italiano lo sta migliorando, anche perché gli ha fatto capire che si può giocare con moduli diversi senza perdere i principi di gioco. Ecco, quali sono i principi di gioco della Roma a cui non dover rinunciare?
Penso che il suo sia un passo importante, non è facile avere le proprie idee e doverle rivedere ogni tanto. Si è adattato al nostro campionato che alle volte può sembrare semplice ma non lo è, a mio parere è uno dei più difficili tra le grandi competizioni. È intelligente e, come dicevo prima, sa trasmettere personalità, non creando alibi. Lui per prima non se li crea e prova sempre a migliorare. Cerca sempre di trovare la soluzione migliore per far giocare bene la sua squadra, mette i giocatori a proprio agio. Prima non dico che ci si accontentasse, ma oggi ci guardiamo tutti allo specchio e facciamo un esame di coscienza, ci chiediamo se stiamo davvero facendo il massimo e poi tiriamo le conclusioni. 

Quali crede possano essere i margini di crescita di questa squadra?
Assolutamente, più passa il tempo e più le cose possono solo cambiare in meglio. Giorno dopo giorno conosciamo sempre di più le caratteristiche dei nostri compagni. Ad esempio, per dirne una, proviamo ad indirizzare la palla verso il piede preferito del compagno. Per metterlo nella migliore condizione di calciare e di esprimersi. Così cresce la sintonia, così si crea il gruppo e si cementa la squadra. Più ci conosciamo e alleniamo insieme, più gli automatismi verranno naturali in ogni partita. Settimane come queste dove puoi allenarti 4/5 volte sono importanti, giocando ogni tre giorni ti manca il tempo per lavorarci su. Stanno rientrando anche giocatori di livello, importanti per noi. Li stiamo aspettando. Non è facile come nel periodo prima di Natale, quando giocavano sempre gli stessi. È difficile sia fisicamente, sia mentalmente. 

Arrivando a lei, invece. Lorenzo Pellegrini, dove vuole arrivare?
Mi vedo molto bene qui, mi rispecchio tanto in questa mentalità e questo modo di pensare di società e staff. Chi ha voglia e determinazione nel migliorarsi, è il benvenuto. Non voglio avere limiti. Non dobbiamo mai averne, come già sottolineato in precedenza. Nel calcio si può migliorare a qualunque età. Lo ha detto anche Kolarov di recente.

Oggi inizia la nuova avventura calcistica di Alessandro Florenzi al Valencia. Cosa vi siete detti prima della sua partenza?
È stato un momento triste perché quando hai un amico, un fratello che va via, non è mai semplice salutarlo. Alessandro è stato eccezionale in questi mesi, non era semplice e non parlo di questioni tecniche, non giocare non piace a nessuno. Lui ha gestito la situazione da capitano, mai una parola fuori posto, è venuto sempre al campo con il sorriso. Chi lo conosceva sapeva la sua sofferenza, siamo come dei bambini a cui viene tolta la caramella. Gli ho detto di andare ed essere felice. Se lo merita. E in questo momento, purtroppo, aveva bisogno di altro.

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VIDEO – Florenzi inizia la sua avventura al Valencia e la Roma lo saluta ricordando i suoi gol

Ora è ufficiale, Alessandro Florenzi è un nuovo giocatore del Valencia, che presenta l'ex capitano giallorosso con un video in stile "La casa de papel" con Enrique Arce, attore della celebre serie televisiva (interpretava Arturito). 

Nello stesso momento, la Roma si accomiata dal numero 24 con un ricordo dei suoi momenti più significativi in maglia giallorossa, dalle giovanili al trionfo sul Barcellona in Champions League.

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Fonseca: “La Roma è unica al mondo. Non ho mai visto niente del genere”

Dopo le parole in conferenza stampa al termine del derby di domenica scorsa, Fonseca torna a parlare della partita contro la Lazio e dei giorni precedenti alla stracittadina. Queste le dichiarazioni del tecnico portoghese in un’intervista rilasciata dall’agenzia della sua procura, Empower Sports: “Questo è un club unico con tifosi unici. Avere avuto i nostri tifosi insieme a noi è stato un momento molto forte e molto emozionante. Posso dire che ho già vissuto molte cose nel calcio, ma niente uguale a questo. Avere questo tipo di supporto prima di una partita è qualcosa che non ho mai vissuto e che ricorderò per sempre. La passione che questi tifosi hanno per la Roma e per il club è qualcosa di unico. Il tifo allo stadio, l’atmosfera creata dai tifosi è stata fantastica e ci ha dato una forza enorme. Peccato che non abbiamo vinto noi, ma la squadra ha giocato molto bene. Siamo stati coraggiosi e abbiamo creato tante occasione contro una squadra molto forte come la Lazio. Meritavamo di vincere”.