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SOCIAL ROMA

Totti, 31 anni fa l’esordio con la Roma (VIDEO)

TOTTI ESORDIO ROMA – 28 marzo 1993, a pochi minuti dal termine di un Brescia-Roma, non straordinariamente rilevante in termini di classifica al netto del successo conquistato dai giallorossi quel pomeriggio al Rigamonti, mister Boskov chiama in panchina un giovane ragazzo aggregato dalla Primavera alla prima squadra. Inizia quel giorno la storia (infinita nei cuori dei tifosi) di Francesco Totti con la Roma.

Scampoli di partita finali, al posto di Ruggiero Rizzitelli che ha commentato così l’episodio di recente: “Mi ricordo che prima del cambio mister Boskov mi disse: “dai Ruggiero, ora facciamo entrare il ragazzino“.

Il capitano è stato celebrato così dalla Roma, con un video sui social che ripercorre in pochi frammenti alcune immagini storiche dell’ex numero 10 giallorosso, oltre che alcuni tra i gol più belli della sua carriera nella capitale

Ecco invece la celebrazione dell’UEFA sempre sui social a 31 anni di distanza dal leggendario esordio di Totti con la Roma a Brescia. Recentemente il capitano giallorosso è tornato a parlare della Rome e di Paulo Dybala, calciatore che spinse la scorsa estate ad accettare la proposta della Roma in una nota intervista ai microfoni di Sky.

Qui invece il video dell’esordio del capitano romanista

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Interviste

Huijsen: “Ho un rapporto incredibile con De Rossi”

Dean Huijsen ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Marca. Nei giorni scorsi il difensore giallorosso ha fatto il suo esordio nella nazionale Under21 spagnola:

Ti è successo qualcosa di incredibile in questa stagione. Eri alla Juventus, José Mourinho ti chiama e vai alla Roma. Ma poche settimane dopo, Mou viene licenziato… 
“Sì, è andata così. Mourinho mi ha sempre trattato bene, ma ora anche con Daniele de Rossi il rapporto è incredibile. Si prende molta cura di me, è una persona fantastica e mi trovo bene con lui”

Chi ammiravi come difensore centrale? 
“Sergio Ramos. È una persona a cui chiederei consigli, oltre a una foto [ride]…”  

Adesso stai facendo bene in Serie A, tra quanto tempo ti vedi nella Liga?
“Non lo so. Nel calcio non si sa mai e adesso sto bene dove sono”

Hai diverse particolarità, come quella di giocare con i calzini bassi. È raro in un difensore centrale…  
“Sì, li porto così fin da quando ero piccolo. Non so perché, ma ho sempre fatto così. Non esiste una ragione particolare”

Nella partita contro il Frosinone hai festeggiato il ​​gol imitando Cristiano Ronaldo. Perché lo ammiri? 
“Beh, è ​un aneddoto. Il giorno prima stavo giocando alla Play con un amico e gli ho detto che se avessi segnato, avrei festeggiato così. E così è stato”

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Calciomercato

Roma, Svilar-Gollini possibile coppia per la prossima stagione

La Roma al termine di questa stagione saluterà Rui Patricio che vedrà scadere il suo accordo triennale con il club giallorosso ma nel frattempo grazie alla fiducia ricevuta da De Rossi, Mile Svilar sembra aver convinto tutti.

Può essere il belga il titolare della porta giallorossa del futuro e il club, una volta annunciato il nuovo ds, valuterà anche il rinnovo di contratto con adeguamento per Svilar.

Si cercherà dunque un secondo portiere affidabile, che possa supportare l’ex Benfica e il nome nuovo è quello di Pierluigi Gollini.

Come riferisce tuttomercatoweb, l’estremo difensore è apprezzato in primis da Daniele De Rossi, che potrebbe seriamente restare a Trigoria. Il portiere classe ’95 è in prestito al Napoli che può riscattarlo dall’Atalanta per circa 7 milioni (difficile avvenga, ndr). Sarebbe una buona occasione per la Roma che si ritroverebbe in casa un altro portiere affidabile e di ottima esperienza, in grado di integrarsi da subito anche nello spogliatoio ritrovando pure qualche ex compagno all’Under 21.

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Le Voci di Retesport

Candela a RS: “Pellegrini tra i migliori d’Europa negli ultimi tre mesi, merito di De Rossi”

Vincent Candela ha commentato così ai microfoni di Retesport il momento straordinario di forma di Pellegrini:

“La storia dell’anello e situazioni da bar non mi piacciono, non mi interessa parlarne, potrei scrivere libri anche io, penso che Pellegrini ormai sia quasi tre mesi, non una settimana, che sta giocando ad altissimo livello. Da inizio anno è tra i migliori centrocampisti d’Europa per rendimento e ci può stare fisiologicamente nella stagione di un calciatore un momento negativo. C’è sicuramente merito di De Rossi nella sua rinascita, come per quella di altri calciatori. Dopo il gran gol in Nazionale tornerà ancora di più carico per il rush finale di stagione che è molto delicato tra campionato ed Europa League”, ha concluso Candela.

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Infermeria

Roma, oggi la ripresa: il punto sull’infermeria

Oggi sotto la pioggia la Roma tornerà a lavorare a Trigoria in vista della ripresa del campionato prevista al Via del Mare nel lunedì di Pasquetta. Contro il Lecce mister De Rossi non avrà sicuramente a disposizione Pellegrini squalificato e Sardar Azmoun, che rischia di rimanere fermo per almeno un mese.

Difficile il recupero di Kristensen che probabilmente avrà bisogno di qualche giorno in più dopo lo stop muscolare accusato a Monza. Da verificare invece Spinazzola sul quale il club giallorosso non ha emesso comunicati ufficiali che parlassero di lesioni, quindi possibile che almeno in panchina a Lecce l’esterno azzurro potrà andare con Angelino titolare, con vista poi sul derby.

Bryan Cristante non desta preoccupazioni: il centrocampista giallorosso ha svolto alcuni giorni di terapie per smaltire un problema alla schiena che ha condizionato in parte il suo rendimento da inizio anno. Bove con i salentini ci sarà – solo un trauma al piede – così come Baldanzi e Dybala che oggi dovrebbe gradualmente tornare a lavorare in gruppo.

Evan Ndicka ha smaltito l’affaticamento muscolare che lo ha bloccato nella capitale, mentre Smalling e Sanches dovrebbero tornare disponibili con la speranza, almeno per l’inglese, di non avere più problemi.

Probabile formazione
ROMA 4-3-3 – Svilar, Celik, Mancini, Ndicka, Angelino; Paredes, Cristante, Bove; El Shaarawy, Dybala, Lukaku

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Rassegna stampa

Sexgate, oggi in Procura Federale Vito Scala e un giovane della Primavera

Oggi la Procura Federale riprenderà le audizioni relative al sexgate di Trigoria, la questione che ha coinvolto i due dipendenti (e fidanzati) licenziati nello scorso mese di novembre dopo la sottrazione e la diffusione di un video intimo dal telefono della ragazza. In giornata il Procuratore Federale Giuseppe Chiné ascolterà infatti Vito Scala, il dirigente giallorosso che ha provato a ricomporre internamente la questione prima che prendesse una piega differente.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, con lui verrà ascoltato anche il giocatore straniero della Primavera che per primo ha diffuso il video incriminato sulle varie chat e sui vari telefonini di giocatori (anche della prima squadra), staff tecnico, dirigenti e addetti ai lavori

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Interviste

Zaniolo, voglia d’Italia: “Ritorno possibile, ma non alla Lazio”

Nicolò Zaniolo ha rilasciato un’intervista ai microfoni de il Corriere dello Sport. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Anche da Unai Emery stai imparando? Con l’Aston Villa non stai giocando molto.
“È vero e ti confesso che probabilmente meriterei più spazio. Ma proprio per questo posso descriverti l’allenatore con maggiore obiettività: è uno dei più bravi in circolazione, mi sta migliorando sotto tutti gli aspetti. Lo metto sul piano di Guardiola, Klopp e Mourinho”.

Di questi tre, quello che conosci meglio è stato esonerato dalla Roma.
“Non so cosa dire, non me lo aspettavo e mi dispiace per Mourinho. Ma non conoscendo la situazione dall’interno non posso commentare. Se mi domandi di De Rossi ti rispondo con più precisione”.

Dimmi di De Rossi, certo.
“Non mi sorprende affatto il suo inizio. Daniele era allenatore già quando giocava. Un capitano pazzesco per me”.

Visto che ci siamo, mi parli della tua verità sul divorzio dalla Roma? Ne abbiamo scritte e raccontate tante.
“Semplice. È stata una grande storia. Ho amato tanto e sono stato ricambiato. Ma le cose nel calcio come nella vita finiscono. Quando è così è meglio separar-sì, pur conservando il ricordo nel cuore”.

In realtà si è parlato tanto di problemi contrattuali e di rottura con i senatori dello spogliatoio. Due, Mancini e Pellegrini, ora sono tuoi compagni in azzurro.
“Non è successo niente di particolare. La verità è che qualcosa si era interrotto nel feeling con la Roma e abbiamo deciso di comune accordo che non avesse senso trascinare la questione”.

Visto che accennavi al futuro, ti manca l’Italia?
“Eh certo, molto. Gli amici, la famiglia, mio figlio. Ora però tocca ai club definire il mio futuro: il cartellino è di proprietà del Galatasaray. Intanto lasciami dire che che sono grato a Monchi per avere ancora scommesso su di me dopo avermi preso alla Roma quando avevo 19 anni”.

Insomma, torni? Dicono Milan.
“Chi lo sa. Ho chiesto al mio procuratore, Claudio Vigorelli, di informarmi solo se e quando c’è qualcosa di concreto. Ora devo concentrarmi sull’Aston Villa”.

Qualcuno ipotizza addirittura tu possa tornare a Roma, sponda Lazio.
“Non so nulla. Ma comunque voglio essere onesto: per ciò che ha rappresentato la Roma per me e anche per rispetto dei tifosi della Lazio, sarebbe una situazione improponibile”.

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Esclusive

Esclusiva Retesport, Oliveira: “Modesto scelta giusta per la Roma, ragazzo serio e competente” – AUDIO

Luis Oliveira ex attaccante del Cagliari e compagno di squadra di Francois Modesto è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport:

“Oggi la Serie A è diversa dalla fine degli anni 90, sicuramente quello attuale è meno difficile di quello, ogni partita si incontravano grandi campioni sia nelle big ma anche nelle medio-piccole. L’allenatore a cui devo di più in Italia? Ho avuto buoni rapporti con quasi tutti i tecnici, a parte con il nostro amato Carletto Mazzone che non mi amava molto per il mio look, per gli orecchini etc. arrivavo dal Belgio ed ero effettivamente molto eccentrico, ma è stata una persona che mi ha aiutato tantissimo quando mi ha conosciuto meglio. Mi sono trovato benissimo con Tabarez, con Ranieri insomma con tutti, forse un po’ meno con Trapattoni”

Hai conosciuto Modesto da compagno di squadra?
“Quando sono tornato al Cagliari lui era già lì, l’ho conosciuto bene perchè parlavano bene il francese lui, Zebina e Mboma. Era un ragazzo molto timido, faceva tante domande, si informava, era molto attento, veniva dal Bastia. Era un gran professionista negli allenamenti, si è inserito bene. E’ un ragazzo molto intelligente. Ora lavora a Monza, ha fatto un bellissimo lavoro all’Olympiakos. E’ una persona che parla poco, molto riservata. Se la Roma lo sta cercando, sicuramente ha delle qualità importanti, Roma non è una piazza facile ma conosce benissimo il calcio italiano, è un dirigente giovane ma competente, a volte i grandi club vanno a cercare ds di nome ma quelli meno reclamizzati sono poi i più bravi a lavorare sul mercato”

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RETESPORT

VAR e Elezioni alle porte: l’inchiesta di Retesport sul mondo arbitrale italiano – AUDIO

FOCUS RS (di Checco Oddo Casano) – Episodi contestati, con polemiche che hanno coinvolto in maniera trasversale tutti i club di A; una lotta intestina nell’AIA in vista delle prossime elezioni con due fronti contrapposti che stanno forse incidendo sul rendimento dei fischietti; dubbi sull’utilizzo del VAR e sul relativo regolamento che cambia di anno in anno ma soprattutto le inchieste televisive sui rimborsi farlocchi e sulle rivelazioni di alcuni arbitri dismessi non per demeriti ma per scelte politiche.

Il mondo arbitrale italiano è in subbuglio ma il nostro calcio, oltre a protestare pubblicamente di partita in partita, sembra nicchiare in attesa di capire cosa accadrà a livello elettorale e federale.

Omertà o convenienza, un dato però è certo: quella 23-24 è sicuramente la stagione più complicata per Rocchi, designatore arbitrale, che recentemente ha riunito tutti i fischietti in una video call arringando il gruppo quasi fosse un allenatore: “Andiamo avanti, non si arretra. Dobbiamo avere fiducia l’uno nell’altro, essere squadra, io ho fiducia in tutti voi” ha detto Rocchi ai suoi arbitri e assistenti di A e B, chiedendo di stringersi sotto la bandiera dell’AIA che in realtà è in balia del vento e dei veleni, delle faide interne e dei sospetti.

Tutto nasce alcuni mesi fa dal contrasto con vista sulle elezioni interne tra Gianluca Rocchi, Alfredo Trentalange e Domenico Messina. Il primo designatore della CAN, il secondo presidente dell’AIA poi finito immerso nello scandalo D’Onofrio ma poi uscito immacolato dal verdetto della giustizia sportiva, il terzo braccio destro di Rocchi, che si è dimesso per buttarsi nell’agone elettorale.

Sono ormai nettamente delineati però i due schieramenti che si stanno contendendo le poltrone principali del mondo arbitrale italiano: una fazione che fa capo a Trentalange, che dopo il caso D’Onofrio era stato sostituito da Baglioni, e un’altra a Rocchi.

E Gravina? É noto che punterebbe ad affidare in futuro a Rocchi un doppio ruolo per porre fine alle tensioni.

Presto dunque arriverà il momento di scegliere. Accadrà al termine di questa disastrosa stagione, per lui e la sua squadra, o durante il corso della prossima, visto che le elezioni di tutte le componenti federali dovranno tenersi entro dicembre, almeno sessanta giorni prima di quelle del presidente della Figc. Anche l’Aia naturalmente sarà coinvolta nel processo elettorale visto che l’attuale numero uno, Carlo Pacifici, terminerà il suo mandato. Resta da vedere se si ricandiderà o no. La situazione è fluida all’interno dell’Aia e molte cose possono accadere. I club vogliono essere tutelati, sono in tumulto perché in campo ci si gioca tantissimo, soprattutto a livello economico.

Ecco l’analisi completa con le interviste a Filippo Roma de Le Iene ed Edmondo Pinna del Corriere dello Sport:

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Rassegna stampa

Roma, tra prestiti e giocatori in scadenza possibile risparmio di 50 milioni

Cinquanta milioni lordi di risparmi. Anzi, anche qualcosa in più, esattamente 51,2. Una cifra che vale quasi come gli introiti di una partecipazione media alla Champions League (con qualificazione alla fase ad eliminazione diretta). È quanto la Roma potrebbe mettere a bilancio (inteso come risparmio) nella prossima stagione se dovesse dire addio a tutti quei giocatori che attualmente sono in bilico.

Il calcolo è stato fatto sul costo lordo dell’ingaggio di ogni singolo giocatore, ovviamente proiettando i conti totali alla prossima stagione, dove la Roma – come del resto tutti gli altri club del nostro calcio – non potrà più usufruire dei benefici del Decreto Crescita (ad oggi, ad esempio, ancora operativo sui contratti di Lukaku Rui Patricio) e dove i singoli accordi per Angeliño ed Huijsen vengono conteggiati sull’intero arco stagionale e non solo sui sei mesi attuali (essendo arrivati i due spagnoli nel mercato di gennaio scorso). Insomma, una proiezione sulla cifra che la Roma dovrebbe spendere in caso volesse tenere tutti e dieci i giocatori in questione. O, appunto, su quanto risparmierebbe lasciandoli andare via tutti quanti.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, chi andrà sicuramente via sono Rui Patricio (in scadenza, risparmio di 5,1 netti senza Decreto Crescita) e Kristensen (3,7), mentre la Roma sta facendo dei ragionamenti su Llorente (che avrebbe un impatto di 5 milioni lordi) e Azmoun (3,1, tra l’altro l’iraniano è rimasto in nazionale, a Trigoria stanno valutando quando farlo rientrare dopo l’infortunio al ginocchio), per cui però servirebbero anche 12,5 milioni per il riscatto. Infine è ai saluti anche Boer (0,4) e molto probabilmente pure Huijsen (1,4 lordo il suo ingaggio, ma è destinato a lievitare), che la Juventus è intenzionata a riportare a casa o per puntarci su o per finanziare la rosa futura con il trading. A conti fatti, quei 51,2 milionidi euro per la Roma sarebbero ossigeno puro.