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Bove: “Daremo tutto per rendere felici i tifosi”

Edoardo Bove ha parlato ai microfoni di Sky Sport prima di Roma-Milan, return match dei quarti di finale di Europa League:

Oggi giochi in una serata importante per la stagione.
“Sì, è una serata molto importante. Fa sempre piacere giocare partite di questo livello, soprattutto in Europa c’è un clima entusiasmante. Daremo tutto in campo per dare una gioia a noi e a tutti i tifosi”.

De Rossi ha detto che gli dispiace di averti tolto qualche minuto.
“Il livello dei giocatori in rosa è da grandissima squadra, è normale che ci siano rotazioni. Ci sono giocatori a centrocampo di livello internazionale – un campione del mondo, un campione d’Europa e un capitano come Lorenzo (Pellegrini, ndr) -. Cerco di farmi trovare pronto e oggi avrò l’occasione, darò il massimo e lascerò tutto in campo come faccio sempre”.

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De Rossi: “Bove giocherà al posto di Cristante. Crocevia per il futuro? Ogni partita lo è”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di De Rossi alla vigilia di Roma-Milan.

Come sta Ndicka? Con il vostro comportamento avete dato una lezione di umanità.
“Sta bene. Il pneumatorace è una cosa fastidiosa e dolorosa, ma fortunatamente non è ciò che temevamo in campo. Penso che ognuno ne tragga l’insegnamento che vuole trarne, abbiamo ricevuto molti complimenti per una cosa normale. Tutti noi abbiamo fatto ciò che andava fatto, se per qualcuno è stato di insegnamento vuol dire che stiamo messi male come mondo e società… Altri invece ci hanno visto del marcio e questo fa capire come siamo messi, ma penso che chiunque avrebbe agito in questo modo. Il ragazzo dell’elettrocardiogramma ci disse che stava avendo un infarto in corso, quindi, quando c’è quel dubbio non ti permette di continuare. Non ci sono insegnamenti, ma solo momenti in cui fare ciò che è normale. Non c’era nemmeno un calciatore che avrebbe continuato a giocare, la decisione è stata presa da tutti. Ci riscopriamo anche famiglia in questi momenti, non solo quando si vince”.

La situazione di Pioli avrà un incidenza sul ritorno? ”Quando si parla di situazione si parla della percezione di quello che si legge sui giornali. Non commento non per marcare di rispetto ma perché a volte non sono cose vere. Il Milan è secondo e le ha vinte tutto e la squadra gioca bene, da quel punto di vista non c’è problema. Si giocheranno un crocevia stagionale perché l’Europa League è un obiettivo per una squadra costruita per essere protagonista in Champions. Sanno che devono vincere perché altrimenti andranno fuori, è un’ultima spiaggia e dovranno ribaltare il risultato”.

Il recupero di Udinese-Roma rischia di infilarsi in mezzo ad altre patite decisive. Atalanta-Fiorentina rischia di giocarsi a fine campionato.

”Se ne stanno occupando Lina, Maurizio e gli altri dirigenti. Ci sono diverse opzioni ma non molte e capiamo che è difficile organizzare. Penso che sia un bene il fatto che non si trovino date perché significa che siamo andati avanti in Europa ed è un orgoglio per il calcio italiano e vanno tutelate le squadre che vanno avanti ma anche le altre squadre e l’integrità del campionato. Non si può creare un precedente e giocare una partita dopo che il campionato sia finito. Spero che si trovi una soluzione logica e che non si crei un precedente nel calcio italiano”.

Cosa si fa nella partita di ritorno quando all’andata è andato tutto bene? Si cerca di replicarla?
“Nella tua domanda c’è l’essenza di questo lavoro, ovvero lo stare sempre nella ricerca di fare troppo. Penso che ci sono delle caratteristiche della squadra avversaria che vanno sempre rispettate, bisogna capire quanto l’altro allenatore sia disposto a cambiare. Non abbiamo vinto 7-0, ma forse avremmo meritato di fare qualche gol in più. La partita è stata equilibrata, forse abbiamo fatto meglio noi perché è riuscito tutto quello che avevamo preparato. Non penso che Pioli stravolga tutta la squadra, ma cambierà qualcosa. Liedholm diceva sempre che metteva bene in campo la squadra, poi si muovevano e cambiava tutto. Stiamo pensando a qualche cambiamento, ma non ci stiamo snaturando completamente”.

Questa partita è un crocevia per il suo futuro alla Roma?
“Tutte le partite lo sono. Per la prima volta ho fatto una competizione europea e sta andando bene e non voglio che finisca. Pellegrini prima ha detto che questo è un percorso per essere felici. Cosa c’è di più importante? Domani fa parte del percorso potrebbe interrompersi ma domani è importante. Se perdo 2-0 non farò la semifinale e questo è un crocevia per me. Se faccio 0-0 il contrario. Più importante della nostra gloria che c’è? Poi non so quanto durerà questo percorso ma se pensiamo solo alla durata non ci godiamo tutto questo e da quando è iniziata sono state tante le giornate in cui sono stato felice. Anche quando abbiamo condiviso allenamenti duri sotto la pioggia o altri momenti. Sono felice di fare l’allenatore e in particolare della Roma, mi rende felice e penso solo a quello. Non penso al rinnovo in base al risultato di domani”.

Quanto cambia la preparazione in questa partita?
“È una partita come le altre. Discorsi sulla gestione del risultato, sull’essere intelligenti, non troppo sbilanciati si fanno sempre. Poi ovviamente se al 90′ saremmo 0-0 non proveremo a fare l’1-0, ma noi prepariamo la partita per vincerla e per segnargli un gol, potrebbe essere una grande mazzata per loro. Anche se facessimo un gol non sarebbe comunque la fine per loro. Se ci mettiamo a difendere, il loro gol arriverà prima o poi. Dobbiamo fare una partita simile all’andata, in questa gara saranno importanti l’aspetto emotivo, le palle sporche e la qualità negli ultimi 16 metri. Cercheremo comunque di non snaturarci e di segnare”.

Credi nel blasone europeo del Milan?
“Penso che sia importante quello che metteremo in campo noi e loro, che negli ultimi anni hanno dimostrato di essere più forti di noi. All’andata abbiamo dimostrato che non c’è questa enorme differenza. Qui da giocatore sono stato eliminato da squadra meno blasonate della Roma e ho eliminato Real Madrid, Barcellona, Lione, Chelsea e Atletico Madrid. Oltre al blasone queste si portano dietro una potenza economica, quindi possono comprare i giocatori più forti che ci sono e spesso vincono per questo. I numeri dicono che sono stati superiori a noi, così come la carriera di Pioli dimostra che è superiore a me, ma all’andata non si è visto questo gap. Per me è ancora 50-50 questa partita. E la Roma, che voi non mettete tra le squadre più blasonate in Europa, ha fatto 4 semifinali in 6 anni e questo vuol dire che dal punto di vista societario stiamo lavorando bene”.

L’assenza di Cristante?
“Al posto di Cristante giocherà Bove. Ho grande fiducia in lui, non cambia niente. La scelta che farò non cambia in base all’assenza di Bryan, che è comunque pesante, ma giocherà un giocatore in cui riponiamo grande aspettativa e fiducia. Sono sicuro che uscirà a fine partita con la maglietta zuppa e farà una grande partita. Vogliamo che faccia una grande partita, perché se lo merita”.

Hai sentito l’appello di quel tifoso alla radio?
“Al di là di banalizzare e di dire ‘Vinceremo per te’, possiamo promettergli l’impegno a lui e agli altri tifosi. Questa cosa ci ha toccato particolarmente, la società sta cercando un modo di rintracciare questo ragazzo per cercare di fare quello che gli possa far piacere. Non riusciamo a rintracciarlo, se avesse voglia di contattarci saremmo felici. Ha coinvolto non solo noi, ma anche i miei ex colleghi come Viviano, che era in lacrime. Noi più di cercarlo non possiamo fare. Rispettiamo la voglia di rimanere dietro le quinte, ma se avesse voglia, siamo qui e lo stiamo cercando.

Quanto conterà l’aspetto emotivo?
“È parte del gioco, la parte che rimane sempre viva all’interno della partita e dell’analisi. Mille cose pensi e mille cose influiranno, guardate ieri in Barcellona-PSG con l’espulsione. All’interno di una partita ci sono mille partite, sia per spostamenti tattici degli allenatori sia per le giocate e l’umore dei calciatori. La parte emotiva avrà un suo ruolo, ma non determinante perché sono giocatori abituati a giocare queste coppe. Saremmo bravi a gestire la nostra ansia”.

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De Rossi: “Abbiamo in testa Lecce, serve mentalità. Abraham dal 1′? Vediamo”

Daniele De Rossi ha parlato ai microfoni ufficiali del club alla vigilia di Udinese-Roma. Queste le sue dichiarazioni:

“Abbiamo risparmiato un viaggio, siamo stati un po’ più insieme e ci siamo goduti questo bel centro sportivo che il Monza ci ha messo a disposizione. Ci teniamo a ringraziare il dottor Galliani, tutto il Monza, Raffaele Palladino per l’accoglienza straordinaria e complimentarci per la bellezza del loro centro sportivo”.

Come si gestisce questo momento di grande entusiasmo?
“Provando ad essere come i giocatori delle squadre alle quali ambiamo ad affrontare. Il Real Madrid vince in Champions, dopo tre giorni in Liga e così via. Al di là dei valori dei giocatori e degli allenatori di queste grandissime squadre, è la mentalità che fa la differenza: riuscire sempre ad essere attaccati alla manifestazione che si va a giocare. Non c’è cosa più bella di vincere, lavorare e provare a lottare per continuare a vincere”.

Quali sono le condizioni di Dybala, Pellegrini e Spinazzola? Cosa ha in mente De Rossi?
“Ho in mente di sentire come stanno, di preservarli da qualche acciacco che in passato ci ha portato a farne a meno. Veniamo da due partite intense dal punto di vista fisico e mentale, onestamente qualcuno ha qualche acciacco del quale dovrò tenere conto. La differenza non la fa il giocatore singolo, ma l’atteggiamento di tutta la squadra. Negli occhi abbiamo la vittoria col Milan e nel derby, ma abbiamo in testa e negli occhi la partita di Lecce. Questo è l’obiettivo: non ripetere l’atteggiamento, soprattutto all’inizio”.

Abraham è pronto per partire titolare?
“Vediamo, sta sempre meglio e si allena con continuità. Fisicamente come forza e sprint lo vedo benissimo, nella continuità della gestione del carico di lavoro in allenamento e in gara dopo 10 mesi ogni tanto perde lucidità. Dobbiamo accompagnarlo a guadagnare minuti e condizione psico-atletica in campo per riaverlo al 100%”.

Dopo San Siro hai parlato molto dello staff, quanto avete studiato l’Udinese e che squadra vi aspettate?
“Abbiamo due ragazzi nello staff, il prof e il match analyst, che hanno lavorato 10 anni a Udine. Oltre ai video ci siamo affidati alle loro conoscenze personali, ma purtroppo non basta conoscerli per avere la certezza per fare la prestazione che ti fa portare a casa i 3 punti. Conosciamo le caratteristiche, l’ambiente e l’importanza che danno alla partita, dato che sono in lotta per la retrocessione: sono una squadra forte, molto fisica e più forte della classifica che hanno. Siamo attenti e rispettosi del valore dei nostri avversari”.

Sappiamo com’è il calcio, i titoli dei giornali. De Rossi come gestisce questo momento?
“Faccio questo lavoro da tanto tempo, cioè sto nel mondo del calcio da tanto tempo e sto nel mondo del calcio a Roma da tantissimo tempo. Queste cose non mi toccano più di tanto. Quando ho passato brutti momenti ho sempre lavorato pensando al fatto che di solito nel calcio e anche a Roma i brutti momenti durano poco. Ma so benissimo che durano poco anche i momenti positivi se non hai l’atteggiamento giusto. Ho sempre in testa il post Lecce per capire l’accoglienza che mi verrà riservata se dovessimo fare male da qui al futuro. E poi onestamente, al di là della critica nei miei confronti positiva o negativa, mi interessano i risultati della squadra e la felicità di tutti quanti, dei ragazzi e della società. Rispetto alle critiche positive che ricevo adesso, ogni tanto leggo qualcosa, sorrido e ringrazio se qualche collega o addetto ai lavori mi dice qualcosa di positivo, ma poi mi dura veramente tre secondi”.

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Smalling: “Serata speciale per me. De Rossi ha dato una svolta”

Chris Smalling ha parlato così ai microfoni di SKY SPORT:

Cosa significa per te aver giocato questa sera?
“Serata speciale. Questa è una delle stagioni più difficili della mia carriera, sono stato tanti mesi fuori, quindi è stato difficile anche dal punto di vista mentale. Stasera grandissima sensazione, molto contento di aver contribuito a questa vittoria”.

Cosa ha fatto la differenza stasera?
“La nostra convinzione. Abbiamo occupato gli spazi con grande fiducia fin dal primo minuto. Vittoria meritata”.

Cosa significa per te questo nuovo capitolo con De Rossi in panchina?
“Ha dato una grande svolta a tutto il club e si vede anche dai risultati. I calciatori lottano e hanno voglia di giocare partite entusiasmanti”.

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De Rossi: “Grande prova, dopo Lecce ho chiesto un cambio di atteggiamento”

Daniele De Rossi ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria per 1-0 al Milan:

Quali elementi ti sono piaciuti di più oggi?
“La gestione del pallone è stata molto buona per 60/65 minuti, abbiamo tenuto bene il pallone per poi fargli male. Oggi si è vista la miglior prestazione di Lukaku forse da quando sono qui, ha fatto sponde e ci ha fatto uscire. Questa è la partita che vorrei vedere sempre da lui, ne avevo parlato con lui ed era proprio questo che volevo vedere”.

Il rendimento della squadra continua a salire come continuità.
“A Lecce non avevamo gestito bene il possesso, nel derby abbiamo palleggiato bene e oggi ancora di più. In alcuni casi quando la squadra è più forte bisogna tenere maggiormente il pallone, gli attaccanti infatti possono lasciarti spazio dietro e quindi bisogna avere il piede fermo, non deve tremare”.

Hai sudato tanto.
“Avete i fari che mi facevano un effetto tipo lampada (ride, ndr)”.

Cosa ti ha esaltato maggiormente della prestazione della squadra?
“Un po’ tutto. Il coraggio di tenere la palla, la forza di difendere. Contro una squadra forte come il Milan bisogna saper fare tutto, anche difendere con un atteggiamento da provinciale. Dopo Lecce ho detto ai giocatori che non avrei accettato nemmeno un centimetro di meno dell’atteggiamento che si è poi visto nel derby. Possiamo perdere o sbagliare i passaggi, ma l’atteggiamento deve essere sempre lo stesso. A Udine anche deve essere questo e se non ci sarà vorrà dire che dovrò fare molto lavoro e i calciatori non avranno ancora capito l’atteggiamento che serve per giocare a calcio, soprattutto in queste partite. Partite di questo genere vanno fatte in tutti i campi, a Lecce ci ero rimasto male”.

La scelta di El Shaarawy a destra? Quanto sta migliorando la sua squadra senza palla? La squadra inoltre è migliorata nettamente sulla difesa dei cross.
“Il Milan ha campioni ovunque, ma la fascia sinistra è quella che li ha portati a dominare. Di solito a sinistra abbiamo Dybala e Cristante, sarebbe stato un po’ troppo per Bryan rincorrere sulla fascia, quindi ho fatto questa scelta. Cristante ha marcato Reijnders, ma era comunque sempre pronto a raddoppiare. Ho chiesto a El Shaarawy di giocare a destra e la sua reazione è stata super positiva, ero tranquillo da quel punto di vista”.

Si è visto il miglior De Rossi della stagione. Hai recuperato alcuni giocatori come Celik.
“I giocatori in fiducia li vedi anche nell’allenamento. Mi fido di loro, sono orgoglioso dell’atteggiamento della squadra, anche dei calciatori più blasonati”.

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Candela a RS: “Avrei rinnovato il contratto di De Rossi già da due-tre settimane”

“Sinceramente avrei rinnovato il contratto di De Rossi già da un paio di settimane. Escludendo i top come Guardiola o Klopp, non avrei dubbi se fossi un dirigente della Roma. Sarebbe un segnale importante da trasferire anche alla squadra, anche a quei calciatori come Lukaku che al momento non sono di proprietà del club ma che si trovano benissimo con De Rossi come nel caso proprio del belga”.

Così Vincent Candela ai microfoni di Retesport sulla ricorrente questione legata al futuro della panchina giallorossa: “E’ normale che De Rossi possa interessare sia in Italia che all’estero, lo ha ammesso anche lui di essersi messo in mostra grazie ai suoi calciatori e al rendimento della Roma. Non capisco i motivi di questa attesa e non credo convenga economicamente neanche all’azienda Roma, oltre che al club dal punto vista meramente sportivo”, ha concluso Candela.

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Malagò: “Stadio Roma? Non mi risulta un rallentamento. De Rossi merita il rinnovo”

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine della Giornata Nazionale dell’Impiantistica Sportiva, ha parlato così della Roma, del futuro stadio giallorosso e di De Rossi: “Non ci sono i progettisti del nuovo stadio della Roma? Si vede che stanno lavorando specificatamente per il progetto. So che le cose vanno avanti, non è un progetto che si sblocca in poche settimane. Ma non mi risultano passi indietro, nel modo più assolutio. Conosciamo le tempistiche del nostro paese, basta parlare con un imprenditore che vuole costruire una fabbrica o un supermercato. Immaginatevi lo stadio che è qualcosa di ancora più impattante. Ma non mi risultano elementi controindicativi”.  

Poi sul derby e il rischio incidenti: “Disarmante l’allerta per il derby, qualcuno ancora non si rende conto del danno che fanno alle loro squadre e alla collettività. Condannarli è fin troppo poco, mi dispiace molto per le intemperanze avvenute nel derby di coppa Italia. Come vivrò il derby? Non ricordo da tempo un derby bello, poi negli ultimi la Roma ha sempre perso… De Rossi merita il rinnovo, visto il seguito che aveva Mourinho la scelta mi è sembrata intelligente per la piazza”. 

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Lukaku vuole restare: ecco la richiesta alla Roma

Romelu Lukaku vuole restare alla Roma, ma il suo rendimento è drasticamente calato nel 2024 rispetto ai primi mesi di questa stagione. I numeri in questo senso sono lapidari: da inizio anno ha segnato 18 gol in 38 partite, quasi uno ogni due gare. In realtà, però, il 2024 è un anno quasi maledetto per Romelu, almeno finora, considerando sia le prestazioni sia il numero dei gol. In questo nuovo anno solare, infatti, Lukaku ha segnato solo 5 reti (una in Coppa Italia con Mou, le altre in Europa League contro Feyenoord e Brighton, in campionato contro Verona e Monza).

La sua media-reti è crollata quasi della metà. Con De Rossi il belga ha infatti messo a segno 4 reti in 13 gare, con una media-gol di 0,31, mentre con Mourinho viaggiava a 0,56 (14 reti in 25 gare)

La Roma dunque si interroga non tanto sul suo valore assoluto ma su quanto e come compensare l’eventuale costo del suo riscatto (43 milioni) rispetto all’attuale rendimento.

Il belga – come riferisce la Gazzetta dello Sport – nei giorni scorsi ha chiesto alla società di restare alla Roma. Una richiesta che deve portare ad una trattativa non facile col Chelsea che, al netto della qualificazione in Champions, potrebbe sfociare in una nuova richiesta di prestito. Una valutazione complessiva che il club farà a fine stagione.

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De Rossi stavolta difende le sue scelte: “Si poteva battere il Lecce anche senza Dybala e Pellegrini”

Meno aplomb e qualche punta di nervosismo in più. De Rossi non ha ingoiato facilmente il rospo dello 0-0 a Lecce e dopo il match, non ha alzato i decibel della critica solo sull’aspetto arbitrale.

Parlando del match contro i salentini, ha sottolineato più volte – come accaduto ad esempio anche a Firenze – che se si vincono pochi contrasti, se si perdono tanti duelli individuali, è dura fare punti in Serie A: ““Abbiamo sofferto tanto la fisicità del Lecce nel primo tempo, così come era accaduto contro la Fiorentina. Dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista, nel calcio bisogna essere ruvidi nei duelli quando la partita viene giocata in maniera più diretta. Se la squadra non riesce a diventare più sporca trovi squadre che ti assaltano.

Non solo la fase di non possesso. De Rossi ha anche analizzato ciò che non ha funzionato con palla tra i piedi dei suoi calciatori: “Siamo stati carenti anche nella fase di costruzione, l’avevamo preparata in maniera diversa, abbiamo giocato troppe palle nel mezzo. “Dobbiamo avere la partita sempre in equilibrio vincendo qualche seconda palla e qualche duello, poi la giocata ce l’avremo sempre grazie alla qualità dei nostri giocatori. Abbiamo concesso dei contropiedi in modo troppo leggero”.

DDR insoddisfatto dopo il match, ma ha difeso la formazione iniziale: “Il Lecce si può battere anche così”

Infine il riferimento alle sue scelte. Spesso De Rossi si era assunto responsabilità dirette per il rendimento non del tutto eccezionale della sua squadra o di alcuni singoli. Questa volta no, anzi. Ha difeso la formazione iniziale, bocciata nei commenti post gara da quasi tutto l’ambiente romanista: “Dybala e Pellegrini sono importanti, ma penso che questa sia una rosa che per valori può vincere a Lecce, con il rispetto per i valori del Lecce. La nostra squadra ha il potenziale per vincere anche senza le nostre stelle. Io credo in questa squadra. Zalewski mi era sembrato molto vivo in nazionale. Bove è tornato un po’ acciaccato dalla nazionale, ma in allenamento l’ho visto benissimo. Mi fido moltissimo di questi due ragazzi e penso che il brutto primo tempo non sia colpa loro”.

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Florenzi: “Sfidare la Roma sarà emozionante, è la mia squadra del cuore”

Alessandro Florenzi ha parlato ai microfoni di Sky Sport della prossima sfida contro la Roma in Europa League:

Milan-Roma come la vivi?
“Non mi sembra il caso di dire bugie, per me è una partita dalle grandi emozioni, affrontare la mia squadra del cuore col loro allenatore che è una persona importante nella mia vita in generale, che mi è stata tanto vicino nei momenti di sconforto e con il quale abbiamo gioito insieme nei momenti belli. Sarà una partita bella e molto emozionante per me”.

Sull’Europa League.
“Superare la Roma non sarà facile, hanno cambiato molto e sembra che vadano il doppio. Tutti sanno il mio rapporto con l’allenatore della Roma. Per passare il prossimo scoglio importante dobbiamo affrontare prima il Lecce e pensare che sia l’ultima partita della stagione. Se pensi a quello che sarà tra due partite: se vai più forte con il Lecce vai più forte con la Roma. Il pensiero alla Roma ci può anche stare, ma non ci penso da domani. Domani mi guardo i video di Banda”.