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Interviste

Svilar: “Felice di giocare nella Roma, sognavo un grande club”

Mile Svilar ha parlato ai microfoni ufficiali del club al termine di Napoli-Roma 2-2:

“Penso che la squadra ha gestito bene la partita. Il Napoli è una grande squadra ed è difficile giocare in questo stadio, il pareggio non è male”.

Sei molto concentrato sia prima sia durante la partita: c’è una preparazione specifica?
“Provo sempre a essere pronto quando la squadra ha bisogno di me. Oggi ho dovuto lavorare tanto, quindi è più facile essere concentrato dato che si è sempre in movimento. Se però la squadra non avesse fatto due gol avremmo perso 2-0, quindi complimenti ai miei compagni”.

Il tuo bilancio finora?
“Ringrazio il mister per avermi fatto giocare tutte queste partite, è ciò che ho sempre sognato. Volevo essere titolare in una grande squadra e sono molto felice di giocare in questo club. Grazie”

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NEWS

Roma, pericolo diffidati in vista di… Napoli

La Roma questa sera scenderà in campo con un altro bel carico di diffidati da dover gestire. Sono sei i calciatori a rischio squalifica: Paredes, Llorente, Azmoun, Huijsen e Mancini, oltre a Lukaku che però è out per infortunio.

Dei cinque disponibili sicuramente giocheranno Mancini e Paredes, con Llorente in ballottagio con Smalling e Azmoun che farà una staffetta con Abraham.

Le eventuali squalifiche però varranno per la sfida col Napoli di domenica prossima e non nel recupero contro l’Udinese. Giovedì infatti varrà la distinta della gara iniziata due domeniche fa. La Roma in quella occasione potrà schierare dal minuto 71.30′ tutti i giocatori tesserati, tranne gli infortunati e quelli che erano stati sostituiti – Aouar e Huijsen – prima del malore di Ndicka.

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Interviste

Acerbi: “Mai stato razzista. In questa vicenda abbiamo perso tutti”

Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, ha parlato ai microfoni de il Corriere della Sera dopo il caso del presunto insulto razzista a Jesus che ha portato ad un’inchiesta della Procura Federale e ad una susseguente assoluzione del Giudice Sportivo per ‘carenza di prove certe’.

«Sono triste e dispiaciuto: è una vicenda in cui abbiamo perso tutti. Quando sono stato assolto, ho visto le persone attorno a me reagire come se fossi uscito dopo dieci anni di galera, molto contente di es-sere venute fuori da una situazione del genere: sono state giornate molto pesanti» 

Lei che ha avuto un cancro e una recidiva si è mai sentito discriminato?

«Certo, per questo ritengo che se uno sbaglia è giusto che paghi, come io ho pagato la multa quando ho mostrato il dito medio ai tifosi della Roma che mi urlavano “devi morire. In migliaia lo gridavano a me, che sono guarito due volte da un tumore e che sono testimonia) dell’Airc». 

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APPROFONDIMENTI

Mercato invernale, Roma terza squadra in Italia per soldi investiti

Dal mercatino agli investimenti, su presente ma soprattutto futuro. La Roma negli ultimi giorni della finestra di mercato invernale, complice una serie di incastri legati alle uscite, è riuscita a trovare le risorse per centrare due obiettivi necessari per De Rossi e la sua svolta tattica sul 4-3-3.

Il tecnico aveva chiesto a Friedkin due pedine: un terzino sinistro e un trequartista mancino, in grado di poter dare respiro a Dybala che ha ampiamente dimostrato di non poter giocare ogni tre giorni. A breve tornerà l’Europa League e la Roma spera di arrivare il più avanti possibile anche quest’anno in Coppa.

Le uscite di Kumbulla e Belotti hanno prodotto complessivamente un risparmio a bilancio di oltre 6 milioni di euro, in più la cessione di Vina ha portato un flusso di cassa diverso. Queste operazioni sono arrivate tutte negli ultimi 10 giorni di mercato, alimentando le speranze di Pinto di chiudere il doppio affare Baldanzi-Angelino.

Secondo i dati transfermarkt, la Roma è il terzo club in Italia ad aver speso di più dopo Napoli e Bologna. Le italiane sono tutte fuori dalla top 10 in Europa. La prima formazione della Serie A in classifica è il Napoli: 21 milioni di euro investiti, di cui 18 per Ngonge. Poi il Bologna (16,5 milioni di euro) e la Roma (10,65 milioni di euro) che ha speso 10 milioni nel rush finale per Baldanzi + 5 di bonus.

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Calciomercato

Mourinho, no all’Arabia: spunta il Napoli di De Laurentiis

Il futuro di Josè Mourinho potrebbe essere ancora in Italia.

La bomba arriva direttamente dall’Inghilterra e più precisamente dalle pagine del Times: José Mourinho avrebbe individuato nel Napoli una potenziale prossima tappa della sua carriera e per questo avrebbe chiesto al suo agente Jorge Mendes di organizzare, tra questa e la prossima settimana, un incontro col numero uno del club azzurro, Aurelio De Laurentiis.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, del resto, De Laurentiis e Mendes sono legati da amicizia datata e non è un mistero che in passato il super manager portoghese abbia dato consigli ad Aurelio, non soltanto portato da lui alcuni suoi assistiti. Rapporto di stima e affetto, come ne ha tanti De Laurentiis nel mondo del calcio. Insomma, non ci sarebbe bisogno di prendere appuntamento a Roma, ma forse, con Mourinho in fase di trasloco, sarebbe anche più semplice farli incontrare nei nuovi uffici della FilmAuro, nel cuore della Capitale.

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APPROFONDIMENTI

‘Dimmi il partner di Lukaku e ti dirò chi sei’: 4 opzioni per Mou col Napoli

FOCUS RS (di Checco Oddo Casano) – All’Olimpico sabato sera arriverà un Napoli ferito, dopo il poker casalingo subito dal Frosinone. Una formazione, quella di Mazzarri che però, non più tardi di qualche giorno fa, ha ritrovato i gol di Osimhen e Kvara. La formazione azzurra ha grandissime punte di qualità nei suoi uomini offensivi, ma ha mostrato anche diverse crepe difensive che sono state sfruttate da parecchi avversari in campionato e in Champions, non solo dalla banda ‘terribile’ di Di Francesco ieri sera in Coppa Italia.

Mourinho ha due certezze in più: domenica riavrà Nicola Zalewski, apparso tra i più freschi atleticamente nelle ultime uscite ufficiali della Roma, e soprattutto Romelu Lukaku. L’assenza di Dybala ha compresso nuovamente la capacità della Roma di affrontare le partite con un atteggiamento più propositivo, lo ha ammesso nuovamente il tecnico giallorosso domenica pomeriggio, dopo la sconfitta di Bologna.

Il ritorno del belga però rappresenta un punto di (ri)partenza fondamentale: “Romelu è la nostra fisicità, è quel riferimento davanti che ci permette di appoggiarci per sviluppare la nostra manovra”. Concetto chiarissimo. Ora, ammettendo che Mou non cambi modulo (anche se alla luce di certe dichiarazioni espresse sul gruppo, per dare una scossa si potrebbe pensare ad un ritorno alla difesa a quattro), si ripartirà dal 3-5-2.

Mancini stringerà i denti e scenderà in campo al fianco dei soliti Llorente e Ndicka. A centrocampo è presumibile rivedere dal primo minuto Bove, non fosse altro perchè in questo delicato momento storico, rinunciare al suo dinamismo e anche alla sua freschezza mentale sarebbe un altro errore da matita blu. Paredes e Cristante ci saranno, così come Kristensen e Zalewski sulle fasce. Il vero e forse unico dubbio ad oggi risiede nel compagno di reparto di Big Rom.

Per provare ad anticipare le mosse dello Special One, bisogna porsi una domanda fondamentale. Che tipo di gara farà la Roma? Aggredirà alto come ha tentato di fare con risultati mediocri a Bologna? Farà la partita aumentando la qualità del palleggio? Si compatterà dietro per poi ripartire? Difficile dirlo, anche perchè l’identità della squadra giallorossa appare oggi ancora uno strano ibrido e in generale una forma non ancora limpida.

Tuttavia, nonostante le tante assenze, le difficoltà di una rosa alla luce dei risultati costruita male, una classifica di nuovo complicata e un calendario delicatissimo, Mourinho disporrebbe sulla carta di 4 opzioni diverse: la prima, la più facile è Azmoun. Seguendo la traccia di Roma-Fiorentina, fuori Dybala per infortunio dentro l’iraniano. Se sta bene e darà garanzie fisiche massimali, è probabile che Mou riparta dall’ex Bayer. Ma attenzione. Perchè se la Roma decidesse di fare, dall’inizio, una gara di maggior contenimento ma anche di palleggio in mezzo campo, Pellegrini potrebbe essere l’uomo da schierare lì tra le linee, senza particolari compiti difensivi, ma con l’opportunità di orbitare intorno a Big Rom. C’è poi l’opzione El Shaarawy, che però nel ruolo di seconda punta ha raramente inciso, soprattutto quando è stato schierato dall’inizio. Il Faraone funziona meglio da jolly, come cambio in corsa. A certificarlo sono i numeri e le ultime prestazioni a confronto.

L’ultima ipotesi è Andrea Belotti. Il Gallo (tanti auguri oggi compie 30 anni ndr), ha dimostrato in diverse occasioni di poter giocare al fianco di Lukaku, con una resa anche accettabile. Anche in questo caso, la scelta del partner del belga definirebbe la strategia di gara. Con Lukaku e Belotti insieme, l’idea principale sarebbe quella di compattarsi bene dietro, scavalcando il centrocampo in fase di costruzione e andando a giocare sulla fisicità dei due centravanti. Una soluzione che potrebbe creare grosse difficoltà alla coppia difensiva napoletana, che ha dimostrato spesso di andare in difficoltà se affrontata sull’aspetto fisico.

Opzioni, riflessioni, strategie. Quattro giorni per preparare la gara perfetta, perchè la Roma ora non può più sbagliare se vuole andare in Champions.

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Rassegna stampa

Conte si offre. La Roma riflette

“Sicuramente Napoli e Roma sono due piazze che vorrei vivere per la passione che ti trasferiscono. Mi auguro che un domani ci sia la possibilità di fare quest’esperienza. Ma non prenderei una squadra in corsa perché sono situazioni create prima”. Inequivocabili le parole di Antonio Conte, che aprono scenari futuri che coinvolgono anche la Roma. L’anticipazione dell’intervista al programma televisivo di Rai2 “Belve” che andrà in onda questa sera, regala suggestioni che potrebbero essere più vicine alla realtà di quanto possa sembrare.

Conte e la Roma si sono annusati, allontanati ma mai definitivamente abbandonati. Nell’estate del 2019 i giallorossi fecero un tentativo per il tecnico salentino che era reduce dall’esperienza al Chelsea e alla fine scelse l’Inter (che portò al titolo nel suo secondo e ultimo anno) reputando il club capitolino “non ancora pronto”.

Come scrive il Tempo, ora le cose sono cambiate, seppur senza Champions Mourinho in due anni ha costruito una credibilità europea importante a Trigoria, e quello che manca è proprio il salto di qualità nella lunga corsa del campionato. Competizione che Antonio conosce alla perfezione e nella quale ama esprimersi al meglio. A giugno, con molta probabilità, i Friedkin dovranno fare una scelta visto che il contratto di Mourinho scadrà alla fine della stagione e almeno fino ad oggi segnali concreti di rinnovo non ce ne sono stati. (…)

L’idea c’è. Conte è senza dubbio uno dei nomi nella lista della proprietà giallorossa, con qualche contatto già avuto nelle scorse settimane. Qualcuno sussurra di un sondaggio dopo Genova anche se la posizione di Mourinho non è mai stata in discussione per stessa ammissione del tecnico e del club che ha smentito ogni voce sul conto del portoghese. In ogni caso, come ha dichiarato il salentino, sarebbe ideale per cominciare un nuovo corso, visto che non ama entrare a stagione in corso. Ancora tanti mesi di calcio da giocare e l’attenzione che a Trigoria è e deve restare al presente. Ma Conte e la Roma continuano a filtrare, e se davvero Mou dovesse salutare (come da contratto), la candidatura dell’ex Juventus prende forma in maniera sempre più realistica.

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Italia, Spalletti è il nuovo Ct della Nazionale

Luciano Spalletti è ufficialmente il nuovo Ct della Nazionale azzurra. Nelle scorse ore la FIGC ha trovato l’intesa definitiva con l’ex tecnico del Napoli sulla base di un contratto triennale – fino al Mondiale 2026 – da circa 3 milioni di euro annui.

La Nazionale dunque avrà in panchina Spalletti nonostante il prossimo contenzioso con Aurelio De Laurentiis: il tecnico di Certaldo non ha intenzione di pagare la clausola, il Napoli lo porterà in tribunale.

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Stagione 23/24 e qualificazione alle Coppe: ecco tutte le possibili combinazioni

Un turno di campionato che poco dirà sui verdetti europei in Serie A, il focus si sposta inevitabilmente sulle finali che coinvolgeranno tre italiane e sul caso Juve, che potrebbe essere esclusa dall’UEFA da tutte le competizioni europee.

Ad oggi, considerando ancora dentro i bianconeri, sono queste le possibili combinazioni rispetto alla qualificazione alle prossime edizioni di Champions, Europa League e Conference, tenendo conto del fatto che l’eventuale successo o meno dell’Inter in Champions non cambierebbe nulla in termini di qualificazione delle altre.

– Se Roma e Fiorentina vincono le finali: 5 in Champions (Napoli, Lazio, Inter, Milan e Roma), 2 in Europa League (Atalanta e Fiorentina), 1 in Conference (Juve).

– Se solo la Roma vince la finale:5 in Champions (le stesse di prima), 1 in Europa League (Atalanta), 1 in Conference (Juve).

– Se solo la Fiorentina vince la finale: 4 in Champions (Napoli, Lazio, Inter e Milan) e 3 in Europa League (Roma, Atalanta, Fiorentina), con la Juventus in Conference

*Il posto della Juventus potrebbe esser preso dall’ottava in classifica se i bianconeri fossero esclusi dall’UEFA.

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Champions League, Sorteggi quarti di finale: Napoli-Milan e Inter-Benfica per le italiane

L’urna di Nyon regala un derby italiano nei quarti di finale di Champions League. Il Napoli – prossimo campione d’Italia – sfiderà infatti il Milan. L’Inter invece ha pescato il Benfica. Da queste due sfide verrà fuori la prima semifinale.

Dall’altra parte del tabellone Bayern Monaco-Manchester City, di fatto una finale anticipata e Real Madrid-Chelsea.