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Caos Taylor, tutta Europa insorge: “Fermatelo”

Nuovi guai arbitrali e proteste aspre dei mal capitati tifosi, questa volta di Psg e Barcellona. L’obiettivo è sempre lui: Taylor, sicario di Budapest o ‘fu****g disgrace’ direbbe Josè Mourinho. La sostanza non cambia.

Ieri sera il fischietto britannico si è reso protagonista di un’altra grottesca prestazione con errori gravissimi che indurrebbero qualsiasi responsabile arbitrale a fermarlo, per evitare ulteriori danni.

All’inizio Taylor ha risparmiato Beraldo, autore di un fallo su Raphinha che avrebbe meritato sicuramente il giallo o forse di più. Poco dopo, Cancelo interviene fallosamente in area su Mbappé: Taylor non fischia, ma è salvato dal fuorigioco. Nel secondo tempo non espelle Vitinha, che da ammonito commette fallo su Lewandowski in una promettente azione d’attacco.

Un disastro, dopo il rigore inventato a favore del Liverpool nell’ultimo big match di Premier o i danni in Bayer Leverkusen-Qarabag che hanno portato migliaia di tifosi azeri a protestare sugli account social dell’UEFA.

Una disgrazia per tutti, aveva ragione, almeno su questo, Josè Mourinho…

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Brighton-Roma, l’UEFA designa il tedesco Zwayer: un precedente nel 2017

Sarà tedesco il fischietto di Brighton-Roma, match di ritorno degli ottavi di finale di Europa League.

L’UEFA ha infatti designato Felix Zwayer a dirigere la sfida, con Stefan Lupp e Marco Achmüller come assistenti. Daniel Schlager sarà il quarto ufficiale. Il VAR sarà Bastian Dankert, con Sascha Stegemann AVAR.

Particolare la coincidenza statistica per Zwayer che ritrova la Roma in Europa a distanza di 7 anni. Il fischietto tedesco diresse il ritorno degli ottavi di finale di Europa League tra Roma e Villarreal (0-1 per gli spagnoli), dopo il 4-0 in trasferta dei giallorossi. L’ultima volta che la Roma ha vinto con un divario così ampio una gara d’andata di un turno ad eliminazione diretta nelle coppe.

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Roma, capitolo liste: in A nessun problema, in UEFA De Rossi dovrà scegliere

FOCUS RS – Poche ore al termine del mercato poi la Roma avrà più chiara la sua situazione in merito alla lista europea da presentare all’UEFA entro fine settimana.

In Italia le uscite di Belotti e Kumbulla hanno evitato che il club dovesse tagliare qualcuno (l’ipotesi più concreta era Sanches) per fare spazio ad Angelino. La Roma infatti aveva 25 slot occupati, di cui 17 per calciatori stranieri. Per Baldanzi in questo senso non ci saranno problemi: il giovane talento toscano è under21 e quindi può essere iscritto liberamente nella lista per la Serie A, come avvenuto per Huijsen, poichè per questa categoria di calciatori non ci sono limitazioni numeriche o regolamentari.

Diverso il discorso in Europa: come noto la Roma è sottesa ai limiti del transfer balance e come avvenuto lo scorso anno dovrà fare molto bene i conti prima di presentare al vaglio dell’UEFA la nuova lista in vista degli impegni con il Feyenoord. Se in giornata il club venderà Zeki Celik avrà la quasi certezza di poter fare tre cambi. Il regolamento UEFA prevede la possibilità di operare infatti un massimo di tre sostituzioni rispetto alla lista precedente.

De Rossi dovrà scegliere dunque tra 5 potenziali calciatori: Huijsen, Baldanzi, Kristensen, Azmoun e Angelino, con questi ultimi tre per logica favoriti. Il danese prenderà il posto di Celik, l’iraniano di Belotti e Angelino di Kumbulla. Fuori dunque i due giovanissimi che non possono essere inseriti in lista B perchè in questo caso l’UEFA prevede l’inserimento solo per i ragazzi che hanno svolto almeno due anni nel settore giovanile del club.

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La Corte Europea dà ragione alla Superlega: “FIFA e UEFA violano le norme UE”

Una sentenza epocale per il mondo del calcio. La Corte Europea ha dato ragione agli organizzatori della Superlega. La posizione dominante dell’UEFA viola le norme europee. Questo il verdetto emerso in mattinata.

Le regole Fifa e Uefa sull’approvazione preventiva delle competizioni di calcio, come la Super League, sono contrarie alla legge Ue, si tratterebbe di abuso di posizione dominante. Secondo la sentenza pubblicata dalla Corte europea: “Fifa e Uefa non possono imporre sanzioni ai club che partecipano a competizioni alternative”.

#ECJ: The #FIFA and #UEFA rules on prior approval of interclub #football competitions, such as the Super League, are contrary to #EUlaw #EuropeanSuperleague 👉 https://t.co/ATb3CgbPxg pic.twitter.com/XCnLzwIKWb

— EU Court of Justice (@EUCourtPress) December 21, 2023

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UEFA, ufficiale: Euro 2032 si giocherà in Italia e Turchia

L’Italia tornerà ad ospitare una manifestazione sportiva per Nazionali. L’UEFA ha infatti annunciato questa mattina che gli Europei del 2032 si disputeranno in Italia e Turchia. Le due nazioni ospitanti hanno presentato un piano con diversi stadi dove disputare le sfide della fase finali della manifestazione.

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Dan Friedkin nominato consigliere d’amministrazione dell’UEFA Club Competitions SA

In occasione del nuovo protocollo firmato nelle scorse tra ECA e UEFA, è stata definita l’impostazione e l’organigramma di un nuovo ente di controllo che si occuperà dello sviluppo delle competizioni europee in termini commerciali.

Si tratta dell’UEFA Club Competitions SA, al quale parteciperà attivamente anche il predidente della Roma Dan Friedkin. Come apparso sul profilo Twitter dell’ECA, il numero uno giallorosso sarà membro e consigliere d’amministrazione al fianco di Vinai Venkatesham (Arsenal), Fernando Carro (Bayer Leverkusen), Peter Lawwell (Celtic) e Dariusz Mioduski (Legia Varsavia).

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Mourinho si dimette dall’UEFA Football Board: “Non ci sono più le condizioni”

Strappo tra Mourinho e l’UEFA. Dopo la stangata per i fatti di Budapest e le quattro giornate di squalifica che il tecnico, salvo riduzioni post ricorso giallorosso, sconterà nel prossimo girone d’Europa League, Josè ha deciso di comunicare tramite una lettera inviata a Boban, la sua volontà di non entrare nell Football Board dell’UEFA, il c.d. consiglio dei saggi che era stato definito per avviare una politica di riforme sul calcio europeo.

Ecco il contenuto testuale e in lingua inglese della lettera:

Dear Mr. Boban, in thanking you for the invitation you extended to me to be a member of the UEFA Football Board, I regret to inform you that, effective immediately, I will be renouncing to my participation in this group.

The conditions which I so strongly believed in when I joined are no longer standing and I felt the obligation to take this decision.

I kindly ask that you also communicate my decision to the President Mr. Aleksander Čeferin.

Kind regards,
Jose Mourinho

Traduzione:

Caro Signor Boban, in merito al suo invito di far parte del Football Board dell’UEFA, sono spiacente di informarla che con effetto immediato rinuncio a far parte del gruppo.

Le condizioni che mi avevano convinto ad aderire con grande convinzione, ora non ci sono più e sono obbligato a prendere questa decisione.

La prego di informare della mia decisione il presidente dell’UEFA Ceferin

Cordiali saluti
Josè Mourinho

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Rassegna stampa

La tagliola Uefa. Perché i Friedkin devono vendere

Costo della rosa e bilancio da tenere sotto controllo all’insegna dei “requisiti di stabilità”. Sono i due fattori che la Roma deve tenere in considerazione per rispettare i paletti finanziari imposti dall’Uefa in seguito al “settlement agreement” firmato a settembre 2022 dopo la violazione del fair play finanziario. In cosa consiste? E perché condiziona in modo così evidente i piani di Mourinho e le conseguenti scelte di mercato?

La Roma si è impegnata a migliorare il suo bilancio in modo che a fine 2026 la somma del “deficit aggregato” non superi i 60 milioni, passando da vari obiettivi intermedi. Tramite le plusvalenze, questa soglia ovviamente scende. Ecco perché la Roma, che ha già accantonato 12,5 milioni a titolo di contributo Uefa (prevedendo già nell’esercizio 2021-22 un’ulteriore multa di 7,5 milioni per il mancato rispetto di alcuni obiettivi), deve fare delle operazioni vantaggiose il prima possibile.

È centrale in questo discorso la cosiddetta “quota di ammortamento” dei calciatori, cioè la procedura che permette alle società di ammortizzare nel corso degli anni un acquisto (incluse le commissioni). (…)  I prolungamenti, come quello di Kumbulla fino al 2027, diluiscono l’ammortamento e lo rendono meno “impattante” sul bilancio; al 30 giugno 2022 l’albanese aveva un costo annuale di circa 6 milioni mentre con il rinnovo questa quota è scesa della metà, con la cifra residua a bilancio (18,9 milioni) da spalmare fino al 2027 e non più fino al 2025.

Come scrive il Corriere dello Sport, il secondo parametro è il costo della rosa in riferimento agli atleti inseriti in lista Uefa A: deve essere sempre in positivo rispetto all’anno precedente. Se ciò non accade, il club non può inserire nuovi giocatori nella stessa lista come è accaduto, per citare un caso, a febbraio con Solbakken. L’operazione di abbassamento si esegue tagliando il costo totale della rosa di stagione in stagione, finché il periodo di osservazione di Nyon non termina. Un calciatore pagato 40 milioni, che firma oggi un contratto di 5 stagioni a 5 milioni lordi annui di stipendio, ha un costo in questo senso di 13 milioni. Si tratta di una semplice operazione matematica: è l’addizione tra ammortamento (costo del cartellino, 40, diviso gli anni di contratto, 5) e percepita in busta paga (5 milioni), cioè 13.

Non a caso, uno dei nomi più “pesanti” per la situazione della Roma è l’infortunato Abraham, pagato 40 più bonus nell’estate del 2021 con accordo quinquennale. Lo svincolato Matic, viceversa, è ossigeno per le casse. Occhio però alla calcolatrice, perché bisogna sforbiciare ma non troppo; il costo della rosa al 30 giugno 2023 diventerà infatti il riferimento da tenere a mente per il 30 giugno 2024. Il mancato rispetto del settlement agreement ha come conseguenza una gamma di sanzioni, dalla multa al blocco del mercato, fino all’esclusione per tre stagioni dalle coppe a partire dal 2027-28.

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L’UEFA non fermerà Taylor: l’inglese invitato a Istanbul. Mou rischia 4 turni di stop

UEFA TAYLOR – Mourinho rischia di saltare più delle due giornate minime di squalifica dopo gli insulti all’arbitro Taylor. Come riferisce la Gazzetta dello Sport all’UEFA non sono contenti dell’atteggiamento della Roma in panchina, ritenendolo frutto di una strategia precisa.

Sono cominciate le indagini della disciplinare di Nyon e un dato è risultato agli occhi di tutti: 15 espulsioni dei componenti della panchina (2 per Mourinho) solo in questa stagione. Troppe secondo i vertici dell’UEFA che non considerano negativo l’arbitraggio di Taylor nella finale di Europa League.

Il Presidente Ceferin non ha nessuna intenzione di sospendere il fischietto inglese che è stato anche invitato, insieme alla sua famiglia, a Istanbul per la finalissima di Champions. Sui i rigori l’UEFA ritiene che le scelte di Taylor siano state corrette. Sul caso del fallo di mano di Fernando, come sottolineato da diversi ex arbitri, il braccio è in linea con il corpo quindi non punibile. Errata la scelta di non espellere Lamela.

Un dato è certo: l’UEFA non gradisce l’atteggiamento della panchina giallorossa, le cui esasperazioni non saranno più tollerate. Intanto Mou rischia quattro turni di stop.

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Stagione 23/24 e qualificazione alle Coppe: ecco tutte le possibili combinazioni

Un turno di campionato che poco dirà sui verdetti europei in Serie A, il focus si sposta inevitabilmente sulle finali che coinvolgeranno tre italiane e sul caso Juve, che potrebbe essere esclusa dall’UEFA da tutte le competizioni europee.

Ad oggi, considerando ancora dentro i bianconeri, sono queste le possibili combinazioni rispetto alla qualificazione alle prossime edizioni di Champions, Europa League e Conference, tenendo conto del fatto che l’eventuale successo o meno dell’Inter in Champions non cambierebbe nulla in termini di qualificazione delle altre.

– Se Roma e Fiorentina vincono le finali: 5 in Champions (Napoli, Lazio, Inter, Milan e Roma), 2 in Europa League (Atalanta e Fiorentina), 1 in Conference (Juve).

– Se solo la Roma vince la finale:5 in Champions (le stesse di prima), 1 in Europa League (Atalanta), 1 in Conference (Juve).

– Se solo la Fiorentina vince la finale: 4 in Champions (Napoli, Lazio, Inter e Milan) e 3 in Europa League (Roma, Atalanta, Fiorentina), con la Juventus in Conference

*Il posto della Juventus potrebbe esser preso dall’ottava in classifica se i bianconeri fossero esclusi dall’UEFA.