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Roma-Leverkusen in semifinale: date e orari dei due match

Negli altri match dei quarti di finale di Europa League, il Bayer Leverkusen perde di misura col West Ham e si qualifica comunque alle semifinali.

Sarà di nuovo Roma-Leverkusen come lo scorso anno. Andata all’Olimpico il 2 maggio, il ritorno il 9 in Germania. Entrambe le gare alle 21:00.

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Pellegrini: “Ci butteremmo in un fosso per De Rossi. A Roma sono a casa, è un sogno”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Lorenzo Pellegrini alla vigilia di Roma-Milan.

Cosa si dice da capitano ai compagni prima di una partita del genere in cui bisogna gestire il risultato? Non parlavi da tanto in conferenza stampa, come mai tutti questi mesi di silenzio da parte tua?
“Sono cose che decidiamo insieme alla società. C’è stato un momento particolare, a inizio stagione ho subito due infortuni quindi abbiamo deciso di concentrarci maggiormente sulla mia salute fisica e mentale. Può succedere durante una stagione, è normale che un capitano non venga spesso a parlare ai microfoni. Sono sempre presente con tutti i miei compagni e per la Roma, questo è quello che mi interessa di più. Roma-Milan? Questa partita è bella da giocare, un calciatore inizia a giocare a calcio per disputare queste sfide. I 70mila tifosi ci spingeranno e possono darci qualcosa in più. Sarà difficile perché il Milan verrà qui per passare il turno, ma anche noi abbiamo questo obiettivo. A Milano ottima partita, possiamo fare ancora meglio al ritorno”.

Roma e Real sono le uniche due squadre ad aver fatto 4 semifinali europee negli ultimi anni. Il riferimento deve essere quello? ”Penso che questo è quello che il mister ci voglia trasmettere. Quella frase l’ha detta perché sono partite importanti ma altre volte si pensa che altre partite siano meno importanti perché sono di campionato contro squadre che non sono big. Il mister intendeva che queste gare sono quelle che ti permettono l’anno dopo a giocare contro le squadre che vogliamo affrontare il prossimo anno. Una squadra forte di testa gioca la partita contro il Milan uguale a come gioca in campionato. Anche se può sembrare meno importante fuori per noi è la stessa cosa. Su questa cosa dobbiamo lavorare e e migliorare e il mister ci può dare tanto. La verità è che abbiamo fatto percorsi importanti in Europa ma siamo mancati in campionato e questo per noi non deve succedere. La Roma è importante e deve fare le competizioni più alte per giocare contro le squadre con cui merita di giocare. L’obiettivo è far tornare la Roma dove merita e stiamo lavorando per questo”.

Ti vedi a vita con la Roma?
“Qui sono a casa, ma allo stesso tempo devo meritarmi la maglia tutti i giorni, così come la fascia. E’ un onore e un orgoglio incredibile indossare la fascia da capitano, ma va portata 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno. Per me è un po’ tutto un sogno, essere qua di fianco al nostro grande mister… Sono contento, mi vivo il momento sapendo che devo meritarmi tutti i giorni lo stemma che ho sul petto”.

Le difficoltà tattiche sono superate? Che aiuto ti ha dato il mister?
“A livello calcistico mi sento bene. Stiamo facendo un bel percorso, se qualche mese fa ci avessero detto di quello che stiamo facendo adesso, saremmo stati tutti contenti. La Roma ha iniziato un percorso che sta funzionando, c’è tanto da lavorare e migliorare, ma per me è la strada giusta. Io sono contento di quello che sto facendo, ma non mi accontento perché non abbiamo ancora raggiunto nessun obiettivo, quindi è presto per essere soddisfatti. Dobbiamo essere entusiasti, ma mai appagati. Secondo me si può fare tanto bene, lavorare forte come stiamo facendo e creare un percorso che ci renda felici”.

Sono state raccontate storie che hanno messo in discussione il tuo rapporto con i tifosi, vorresti tornare a parlare dei tuoi momenti negativi?
“Voglio risponderti senza risponderti (ride, ndr). Io sono quello che vedete, tante persone mi dicono che apprezzano la mia trasparenza. Qui dentro ho un ruolo importante, perché lo è per me e non si limita al legarsi la fascetta la domenica, c’è tanto altro. Non mancherei mai di rispetto alla Roma, mi ha dato la vita. Quello che ho fatto e farò sarà sempre per il bene della Roma”.

Cosa ti ha dato De Rossi di più rispetto ad altri allenatori?
“Ogni allenatore ha le sue particolarità e ti lascia qualcosa. Col mister c’era già un rapporto, poi si pensa solo a fare il bene della squadra. Il mister mi ha stupido sotto tanti punti di vista, l’ho sempre reputato una persona e un professionista che sarebbe arrivato a fare l’allenatore e ho sempre avuto la convinzione che sarebbe diventato un allenatore rivoluzionario, che ti invidiano e chiedono tutti. Ma non mi aspettavo che fosse già così preparato, sono rimasto inizialmente stupido, adesso un po’ meno. Siamo tutti molto contenti, prepariamo bene le partite. Ci butteremmo dentro al fuoco o in un fosso per quello che il mister ci dice ed è la cosa più importante per un allenatore sapere di passare le proprie idee a calciatori in grado di recepirle. Noi proviamo a recepirle bene”.

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Roma, rotta verso la semifinale di Europa League: perchè crederci

Alla vigilia del match di San Siro, serviva un’impresa per immaginare un altro approdo in semifinale, ma non era impossibile e la Roma ha risposto sul campo. C’è già grande attesa ora per la sfida di ritorno contro i rossoneri all’Olimpico, per la Roma di De Rossi che ha raccolto una vittoria, seppur di misura, ma preziosissima al Meazza grazie al secondo gol consecutivo di Gianluca Mancini.

Il pronostico sorrideva in piccola misura alla formazione allenata da Stefano Pioli ma i giallorossi hanno mostrato di avere le carte in regola per tentare di arrivare ancora una volta fino in fondo in una competizione europea, dopo le due finali consecutive del 2021/2022 in Conference League e del 2022/2023 proprio in Europa League.

Foto Farioli

Perché crederci

Dalla parte dei capitolini ci sono sicuramente le ritrovate convinzioni degli ultimi tre mesi, dopo un cambio di allenatore che sembra aver dato alla squadra sia motivazione che sicurezza nei propri mezzi, oltre ai risultati. Con la gestione De Rossi la formazione giallorossa ha quasi sempre convinto (fanno eccezione poche partite deludenti come il recente pareggio per 0-0 a Lecce) mantenendo un rendimento decisamente più alto di quello di José Mourinho. Questo ha consentito di avvicinarsi di nuovo ad una zona Champions League che a metà stagione si era allontanata in maniera preoccupante. Da metà gennaio la Roma è stata battuta in campionato (tra la 21esima e la 30esima giornata) solo dall’Inter capolista, mentre in Europa League è stata superata solo dal Brighton nella gara di ritorno degli ottavi, dopo aver messo già al sicuro la qualificazione nel match di andata. Dal punto di vista del gioco i calciatori sembrano trovarsi più a loro agio. Stephan El Shaarawy è tornato ad essere un’arma pericolosa. Lorenzo Pellegrini è tornato ad essere un perno del gioco e uno straordinario collante tra costruzione e finalizzazione.

I rischi

I rischi sono legati al blasone e all’esperienza internazionale del Milan, club abituato a giocare costantemente ad alti livelli in campo internazionale (lo scorso anno semifinalista di Champions). L’andamento della stagione ha dimostrato bene come la squadra di Pioli (stabilmente nelle prime tre posizioni di classifica in Serie A) abbia un potenziale tecnico ben superiore ai giallorossi. Basta elencare le soluzioni offensive dei rossoneri per comprendere il valore della rosa. Al terminale offensivo di Olivier Giroud ruotano Leao, Pulisic, Loftus Cheek, Chukwueze, mentre i rincalzi del centravanti sono Jovic, Okafor. La Roma invece, tolti i titolari, non può vantare una panchina sufficientemente affidabile e costante dal punto di vista del rendimento.

Roma o Milan in semifinale? L’opinione dei bookmaker

Ma cosa dicono nel dettaglio i pronostici? Quali sono alla vigilia i veri rapporti di forza e le probabilità di vittoria delle due squadre? Come sempre a creare un quadro chiaro delle chance di successo dell’una e dell’altra formazione sono le indicazioni dei bookmaker. Ebbene, fino a ieri tutti i migliori bookmaker sul calcio attribuivano al Milan più possibilità, sia di imporsi nella partita di andata allo stadio di San Siro sia di passare il turno e approdare in semifinale. Le quote dei migliori siti scommesse calcio assegnate alla squadra rossonera sono più basse di quelle relative ai giallorossi, ma ora i valori si sono nettamente riequilibrati e pendono leggermente dalla parte dei giallorossi.

Ad ogni modo sia Milan che Roma godono di una buona considerazione rispetto a tutte le altre avversarie. Rossoneri e giallorossi sono rispettivamente terzi e quarti nella lista dei favoriti per la conquista della coppa alle spalle di Liverpool e Bayer Leverkusen, che ai quarti di finale incontreranno rispettivamente Atalanta e West Ham.

La sfida di ritorno all’Olimpico come quella di ieri a San Siro con fischio di inizio alle ore 21 sarà visibile in tv anche in chiaro.

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Europa League, l’Atalanta vince a Liverpool 3-0. Successi per Leverkusen e Benfica

Nelle altre gare dei quarti di finale d’andata di Europa League, clamoroso successo in trasferta dell’Atalanta contro il Liverpool per 3-0.

Il Bayer Leverkusen dopo un primo tempo faticoso supera 2-0 il West Ham, mentre il Benfica vince 2-1 in casa con il Marsiglia.

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Dybala: “De Rossi spero resti. Sto benissimo e voglio regalare un trofeo ai tifosi”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Paulo Dybala alla vigilia di Milan-Roma:

Hai avuto Allegri, Mourinho e De Rossi, cos’ha Daniele di diverso rispetto agli altri due?
“Penso che a differenza di altri allenatori Daniele sta iniziando, il paragone è difficile perchè Allegri e Mourinho hanno vinto tantissimo, hanno tante panchine ad alto livello, però devo dire che vedendolo ogni giorno come allena, cosa trasmette, cosa ci dà, da quando è arrivato ci ha trasmesso grande entusiasmo. Sono sicuro che se continuerà ad avere questa voglia che ci trasmette ogni giorno ha tutte le carte per raggiungere i livelli di Mou e Allegri”

Pioli ha detto che è arrivato il momento di dimostrare la nostra forza. Per la Roma che momento è?
“Stiamo attraversando un momento di fiducia, un momento positivo, ovviamente vincere il derby ti aiuta a preparare le cose con più tranquillità, serietà ma allegria. Affrontare una partita come questa, contro il Milan, è una bella prova anche per noi. Sapere a che punto siamo dopo l’arrivo del mister, come stiamo giocando in base alle sue richieste, sarà una bella partita da giocare anche per noi domani”

Lo scorso anno dicesti a Salisburgo che ti sarebbe piaciuto un giorno tornare a lavorare con Mourinho, come se il tuo destino fosse legato a Josè. Quanto può condizionare le tue scelte questo nuovo rapporto con De Rossi in vista del futuro?
“Ci troviamo benissimo con Daniele, ovviamente alcune scelte non dipendono da me, è un lavoro della società, siamo molto contenti del lavoro del mister, tutti state vedendo i risultati credo, a noi ci farebbe piacere continuare a lavorare con lui, ovviamente con rispetto delle intenzioni della società. Adesso conta la partita, quello che stiamo facendo in questo momento, abbiamo tante partite difficili di fila, poi sapremo il nostro futuro e tutti sanno che competizione vogliamo giocare”

Come stai in questo momento fisicamente?
“In questo momento mi sento benissimo, mi sono allenato bene in settimana, (interviene De Rossi “non lo diciamo, perchè l’ultima volta… ride ndr), ovviamente la decisione se gioco e quale minutaggio è del mister, ma sono completamente a disposizione e spero di continuare così”

Sei leader tecnico e mentale della Roma, quanto è bello sentirsi caricato in questo modo dal mister? Quanto vi ha toccato questo lato umano del mister?
“Penso che essere leader di una squadra, poter aiutare i compagni è bellissimo, cerco di dare il meglio di me ogni giorno dentro e fuori il campo, di poter aiutare i più giovani, di parlare con i capitani della squadra, cerco di migliorare anche io, è una bella responsabilità. Lo conoscevo il mister da prima, a Roma tutti lo conoscono, lui conosce molto bene la piazza, quello che i tifosi vogliono, non esiste uno migliore per caricare la squadra in questi momenti nelle prossime sfide, per dare il 100%”

Ricordiamo le lacrime tue dopo Siviglia, fu quasi una sorpresa. Quanto senti l’urgenza di dare qualcosa che resti in bacheca a questo popolo?
“Perdere una finale credo sia una delle cose più brutte, forse la più brutta che possa succedere nel calcio, ne ho perse tante ma ne ho vinte alcune, ci tenevo tanto a vincere quella finale. Abbiamo fatto un grandissimo percorso, siamo arrivati lì in maniera grandiosa, siamo stati vicinissimi alla vittoria, quel gruppo sarebbe rimasto nella storia della Roma. Purtroppo ho perso anche una finale di Champions e le sensazioni erano le stesse. Il calcio ti dà una rivincita sempre, speriamo che sia quest’anno”

La motivazione del tuo miglioramento nei numeri da quando c’è De Rossi?
“Il mister mi dà più libertà nel muovermi, cercare la posizione giusta per la giocata, non abbassarmi troppo. I dati li vedete voi, a me interessa star bene giocare e dare una mano ai compagni. Il suo modo di giocare ha aiutato tutti, abbiamo una squadra di calciatori con piedi buoni, che sa palleggiare, cercare spazi. Avere la palla aiuta e i numeri magari crescono per tutti”

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Interviste

De Rossi: “Smalling pronto per giocare. Vogliamo la semifinale”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Daniele De Rossi alla vigilia di Milan-Roma:

Hai giocato tante volte qui da calciatore, da allenatore quali sono i pensieri?
“Era uno stadio che volevo rivisitare di nuovo, lo dissi nella prima conferenza, ero dispiaciuto che avessimo già giocato con Inter e Milan, poi il fato ci ha permesso di tornare a giocare qui, in uno stadio che a parte l’Olimpico e quello del Boca, mi hanno trasmesso le sensazioni più grandi. E’ uno stadio che trasuda gloria, la gente che viene a vedere qui Inter e Milan, ha visto grandissimi giocatori e grandi vittorie”

Svantaggio o vantaggio giocare prima qui e poi all’Olimpico?
“Si è sempre detto che è meglio giocare in casa la seconda, ma senza la regola del gol doppio il divario si è assottigliato. Alla fine conta relativamente, devi giocare qui e poi in casa nostra, bisogna saper preparare la prima sapendo che è una sfida di 180 minuti”

A che punto è Smalling?
“Sta bene si allena con noi, è entrato nel derby perchè pensavo avessimo bisogno dei suoi centimetri e della sua qualità difensiva. Il discorso di gestione era riferito al fatto che domani saremo senza Ndicka e Huijsen, rischiarlo dall’inizio poteva metterci in difficoltà in questa magari con soli due centrali. Le nostre valutazioni saranno fatte in funzione della gara di domani, si allena forte, più forte di prima, siamo soddisfatti del suo recupero, di come si sta allenando dal primo al secondo infortunio, ha spinto moltissimo e sono molto contento di lui”

C’è una parte del campo dove indubbiamente, quella sinistra, il Milan è molto temibile. Quante ore di notte hai passato a visionare i rossoneri?
“Siamo consapevoli della forza del Milan sappiamo che loro a sinistra hanno giocatori che fanno male a tutti. Il discorso non è legato a Dybala, ma arrivare con i tempi giusti di squadra per limitarli. Se uno ha la fortuna di allenare un giocatore come Paulo deve chiedergli sacrificio, corsa e duelli vinti, ma neanche snaturarlo troppo, facendolo correre dietro agli altri, perchè anche gli avversari avranno paura di lui. Nel derby ha fatto 9 duelli, ha lottato come i leader veri, è il loro dovere, non è mai abbastanza, ma quando vedi giocatori con queste qualità che si butta a terra, fa scivolate, corre dietro a tutti, avere quel tipo di trasporto in campo e in panchina nei minuti finali, possiamo stare tranquilli. Poi sta a me dirgli dove e quando andare a fare la guerra, magari non mettendolo a fare tutta la fascia con Hernandez”

Cosa temi tatticamente del Milan? Questi tre mesi da allenatore della Roma in cosa senti che umanamente ti hanno cambiato?
“Temo gioco e qualità dei giocatori. Ammiro tanto Pioli, l’ho conosciuto che allenava una squadra piccola e portava punti alla squadra piccola, poi a Bologna si è evoluto, poi ancora alla Lazio, poi Inter quindi lo Scudetto al Milan, è sempre stato al passo della squadra che aveva, il Milan è armonico, al di là dei momenti di difficoltà, servirà una partita grande sul piano del carattere e delle qualità, dovremo portarli a giocare dove non gli piace. Umanamente non mi hanno cambiato, mi rendono ogni giorno felicissimo, non mi cambia però la maniera di affrontare la vita. A volte ho parlato del fatalismo a Roma, mi sono reso conto che anche io facevo lo stesso esercizio deviato con me stesso quando le squadre non mi volevano, tutte le porte in faccia che ho preso negli ultimi 10 mesi, poi sono arrivato qui. Bisogna rendersi conto di quanto si è fortunati, è una parte importante della nostra vita e poi bisogna dimostrare il proprio valore. Ogni tanto ci piangiamo addosso, invece se guardo vita privata e professionale, è sempre andato quasi tutto bene”

Da quando sei arrivato alla Roma avete fatto gli stessi punti del Milan di Pioli. Vi sentite di poter giocare alla pari?
“Domani per fortuna non ci sarà un peso di classifica o un vantaggio da recuperare, perchè sono due competizioni diverse. E’ ovvio che se negli ultimi anni hanno fatto molti più punti di noi, c’è un valore universale da riconoscere. La Roma ha tutto da perdere, non nulla come ho letto, la Roma ha da perdere la semifinale di Europa League, non siamo qui a fare le comparse. Qui non esiste il pareggio come potrebbe andar bene in campionato. Qui ci sono i rigori eventualmente, analizzando il nostro e il loro potenziale dobbiamo provare a vincere, o domani o al ritorno”

Hai dovuto placare la sbornia da derby nel gruppo? Come sta Mancini?
“Sono partito subito aggressivo con loro, sul fatto di restare con i piedi per terra, quella vittoria ogni tanto ci ubriaca un pochino perchè la gente la festeggia come se avessimo vinto 10 partite, ma non c’è stato bisogno, ho visto allegria e serenità che è quello che voglio io, ma poi in campo sono andati forte. Quando parlo di mosse, strategie etc erano attenti, in campo sono andati forti. Vederli sorridere un po’ di più non mi fa vedere fantasmi, ci aiuta il fatto che giochiamo una partita altrettanto importante. Se non trovi stimoli in un quarto di finale a San Siro è grave. Il Mancio sta bene, non ha contraccolpi, è felicissimo, ha accettato come tutti noi la decisione del giudice. Ho visto che si tirerà fuori una somma per fare beneficienza per quei ragazzi che ci sono venuti a trovare a Trigoria e ne sono felicissimo. Sta bene, è carico e ora ancor di più perchè dopo la vittoria nel derby è diventato paladino del pubblico romanista”

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Milan-Roma a Turpin: fu il fischietto della remuntada sul Barcellona

Sarà il francese Turpin l’arbitro di Milan-Roma, gara d’andata dei quarti di finale di Europa League. La terna tutta francese con al VAR lo stesso fischietto scelto da Rosetti al VAR per Roma-Brighton, Brisard.

Positivi i precedenti per i giallorossi con l’arbitro transalpino: su tutti ovviamente il successo casalingo in rimonta contro il Barcellona (3-0) del 2018. De Rossi siglò dal dischetto la rete del momentaneo 2-0. In quel caso un duplice errore di Turpin: non espulse Pique per fallo da ultimo uomo su Dzeko e successivamente graziò Fazio già ammonito per un fallo netto su Iniesta a metà campo.

In assoluto con il fischietto francese la Roma ha ottenuto due vittorie e una sconfitta, mentre negativi i precedenti del Milan che con Turpin non ha mai vinto: 2 pareggi e 2 sconfitte.

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Europa League, oggi il sorteggio dei quarti: le qualificate

Serata di gol ed emozioni negli ottavi di finale di Europa League. Qualificate oltre alla Roma, anche le altre due italiane: l’Atalanta ha battuto in casa lo Sporting in rimonta per 2-1, il Milan per 3-1 sullo Slavia Praga. 

Qualificate anche Benfica, Leverkusen in extremis e Liverpool.

Tutte le formazioni nell’urna dei quarti di domani:

Milan
Roma
Atalanta
Benfica
West Ham
Liverpool
Leverkusen 
Marsiglia

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Lukaku vuole diventare Re dell’Europa League: ecco perchè

Lukaku in questa Europa League ha segnato 6 gol in 8 partite, il che gli ha permesso di far salire il suo bottino personale in questa coppa a ben 26 reti totali.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, più di lui in Europa League hanno segnato solo Radamel Falcao e Pierre Aubameyang, entrambi con trenta reti a testa. Lukaku già da domani proverà ad accorciare, ma vuole andare avanti anche per cercare di diventare il re dei gol in Europa League.

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Tifosi

Esauriti i biglietti per Brighton. All’Olimpico sarà il 50° sold out

Sono andati esauriti in pochissimi minuti i 3 mila biglietti disponibili per il settore ospiti di Brighton, in vista della gara di ritorno contro gli inglesi.  Sarà dunque esaurito anche il settore ospiti dell’American Express Stadium, giovedì 14 marzo, per il ritorno degli ottavi di Europa League.

Sui social c’è stata qualche polemica per la fila e l’improvvisa o quasi segnalazione del sold out. C’è da specificare che nelle gare in trasferta la Roma riserva sempre una parte dei biglietti disponibili ai gruppi e una parte viene distribuita direttamente dalla Roma a familiari, amici e sponsor della squadra e della società.

Per la sfida di giovedì invece oltre ai 3500 tifosi inglesi nel settore ospiti, si va verso il 50° sold out consecutivo all’Olimpico. Un record che ormai non fa quasi più notizia.