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Pioli risponde a De Rossi: “Ultima spiaggia per noi? Ma il Milan è già sicuro della Champions”

Nonostante le grandi parole di stima espresse vicendevolmente tra andata e ritorno, ieri c’è stato un piccolo momento di frizione tra De Rossi e Pioli.

L’allenatore giallorosso a domanda precisa sul suo futuro paragonato a quello di Pioli, ha sottolineato che per il Milan la gara di questa sera è un po’ l’ultima spiaggia stagionale dopo l’uscita della Champions. Un modo forse elegante per mettere ulteriore pressione ai rossoneri.

Frase che Pioli non ha gradito tanto. Quando gli è stata riportata in sala stampa, ha risposto piccato: “Per il Milan domani è l’ultima occasione per andare in semifinale. Ma noi l’anno prossimo andremo in Champions League”.

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Thiaw o Kjaer l’unico dubbio per Pioli

Se in casa Roma ci sono diversi dubbi di formazione tra moduli e scelta di alcuni titolari (su tutti Smalling), in casa rossonera Pioli ha praticamente già le idee chiare.

L’unico ballottaggio che sarà sciolto solo nelle prossime ore è quello tra Kjaer (favorito) e Thiaw, che ieri è tornato ad allenarsi in gruppo. Fuori Tomori per squalifica e Kalulu infortunato, al fianco di Gabbia il tecnico del Milan dovrà scegliere o la fisicità di Thiaw o l’esperienza del danese che curiosamente in questa stagione ha giocato titolare in campionato proprio contro i giallorossi e in coppia con Gabbia.

Maignan (diffidato) tra i pali, a destra Calabria, a sinistra Theo Hernandez, a centrocampo Bennacer e Reijnders con Leao, Loftus-Cheek e Pulisic (record di gol in carriera in questa stagione) alle spalle di Giroud che ha già segnato diversi gol contro la Roma in questi ultimi anni. L’ultimo in ordine di tempo, di testa, nella sfida vinta dai rossoneri a San Siro 3-1.

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Rassegna stampa

Lukaku, il Milan per ‘risvegliarsi’: i numeri contro i rossoneri

Romelu torna a San Siro. Sì, proprio contro il Milan, l’avversario della Roma nei quarti di finale di Europa League. Non con la maglia giallorossa, dove in stagione è rimasto a secco sia contro l’Inter che con i rossoneri.

Ma due passaggi a vuoto non possono cancellare un triennio dove Big Rom ha vestito il ruolo del dominatore. Numeri impressionanti quelli contro la squadra di Pioli: 5 gol nei primi 5 derby giocati (coppa Italia inclusa), 7 vittorie su 8 confronti (il 9° non lo giocò, perché infortunato, in Supercoppa invece rimase in panchina). Un po’ meno sono quelli invece con De Rossi.

Come scrive il Messaggero, da quando è arrivato Daniele, il belga ha un po’ rallentato. Appena 5 reti in 14 gare che non scalfiscono lo score stagionale (18 su 39) e soprattutto lo hanno visto andare a segno sia con il Feyenoord che contro il Brighton, nei due turni precedenti all’andata dei quarti di domani. Proprio agli inglesi, in quella notte magica vissuta all’Olimpico, è legato l’ultimo acuto di Lukaku.

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APPROFONDIMENTI

Smalling titolare a San Siro? Pro e contro del ritorno dell’inglese

Daniele De Rossi, in un particolare passaggio della sua conferenza stampa dopo il Derby, ha lasciato intendere che per Smalling ci sarebbe stato spazio a San Siro: “Il turnover non mi piace – le sue parole – volevo schierare Smalling contro la Lazio ma non poteva giocare due partite di fila e quindi sarà meglio usarlo quando non avremo Huijsen e Ndicka. Ho fatto lo stesso ragionamento per Angeliño e Spinazzola”.

Se non è annuncio, insomma, poco ci manca. Il centrale inglese ha ripreso a lavorare con la squadra da oltre dieci giorni dopo un fastidioso nuovo stop alla caviglia. Questa volta la speranza di tutti è che non si fermi più. Perchè indubbiamente riavere Smalling al 100% o quasi vorrebbe dire poter indirizzare, sul piano difensivo, alcuni scontri diretti tra campionato ed Europa League. Proprio a cominciare dalla sfida di San Siro contro un Milan che recentemente ha trovato grande regolarità sotto porta. Da Pulisic (al record di reti in una stagione in carriera) a Leao, passando ovviamente per Olivier Giroud che contro il Lecce sabato ha siglato la rete numero 13 in campionato (15 assoluti in stagione), con il consueto marchio di fabbrica: il colpo di testa.

Il francese è da questo punto di vista il pericolo numero uno su un fondamentale che in fase difensiva la Roma ha sofferto troppo. L’ex Gunners ha siglato oltre la metà dei gol stagionali (8 su 15) proprio di testa.

Dunque Smalling in marcatura su Giroud, considerato anche lo stato fisico precario di Mancini e le difficoltà di Llorente in area di rigore su determinati avversari che lavorano molto col fisico (ultimo esempio a Firenze contro Belotti).

Una linea a tre questa volta potrebbe assorbire meglio gli inserimenti dei due esterni rossoneri e anche quelli di Loftus-Cheek che sta trovando tantissimi gol da gennaio ad oggi nel ruolo di incursore ‘alla Perrotta’. Valutazioni utili per De Rossi per una scelta che potrebbe avere però anche dei contraltare negativi, come ad esempio il cambio modulo che finora non ha permesso alla Roma di esprimersi al 100% delle sue potenzialità come avvenuto con il 4-3-3 o la tendenza che la squadra giallorossa assume quando gioca Smalling ad abbassare oltremodo il baricentro.

Aspetti su cui De Rossi e il suo staff lavorerà, magari concependo un centrocampo più dinamico con uno solo tra Cristante e Paredes (entrambi diffidati e a rischio squalifica per il ritorno) titolare nel ruolo di play, Bove e Pellegrini come mezzali. Quindi una squadra che possa anche aggredire alta sui portatori di palla rossoneri e soprattutto sui centrali di Pioli che non saranno titolari.

(di Francesco Oddo Casano)

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APPROFONDIMENTI

Terremoto Milan: le ipotesi dell’accusa sull’assetto proprietario e i rischi sportivi

Sono ore caldissime in casa Milan. Nel pomeriggio di ieri, il Corriere della Sera e poi a cascata le altre principali testate nazionali, hanno svelato la notizia di una perquisizione nella sede rossonera da parte del nucleo operativo della Guardia di Finanza, che sta indagando su richiesta della Procura di Milano, sull’assetto societario del Milan.

Nello specifico l’amministratore delegato del Milan dal 2022, Giorgio Furlani, e il suo predecessore tra il 2018 e il 2022 Ivan Gazidis, sono indagati  per l’ipotesi di reato di ostacolo all’attività della Federazione Italiana Gioco Calcio di vigilanza sui requisiti di legge delle società padrone di squadre di calcio: l’ipotesi che il Milan non appartenga davvero a chi dal 31 agosto 2022 ne appare il proprietario teorico, e cioè l’allora acquirente fondo statunitense RedBird del finanziere Gerry Cardinale, ma che in realtà sia sempre rimasto e sia tuttora sotto l’influenza controllante dell’allora apparente venditore, il fondo statunitense Elliott del finanziere Paul Singer, viene suggerita al Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza da tre fonti documentali di inedite circostanze.

Ricavate alcune da documenti depositati alla Sec negli Stati Uniti, altre da documenti trovati in Lussemburgo nelle perquisizioni di un anno fa ai già indagati consiglieri di amministrazione Jean MarcMclean e Daniela Italia, ma altre ancora pescate in un recentissimo documento interno al Milan stilato per presentare il club nel tour invernale di contatti della dirigenza con potenziali investitori arabi.

Il Milan ovviamente con una nota si è subito detta estranea ai fatti contestati, ma nelle scorse ore si valuta quale potrebbe essere il riflesso sportivo in termini sanzionatori dell’eventuale accertamento di responsabilità in merito alle ipotesi d’indagine. Riflessi sia in campo nazionale che internazionale.

Nel dettaglio gli inquirenti ritengono che la società Milan non soltanto avrebbe aggirato le norme sulle comunicazioni obbligatorie del Milan alla Figc, ma avrebbe anche violato l’articolo 5 del regolamento Uefa: quello che nelle Coppe europee vieta che chi controlla già una squadra possa avere influenza pure su altri club iscritti alle medesime competizioni, situazione nella quale si troverebbe il fondo Elliott con il Milan perché già ha una influenza dominante (anche qui attraverso la leva di un grosso credito di poco meno di 200 milioni) su una squadra francese pure iscritta alla Champions League, il Lille.

Per questi motivi in Italia i rossoneri rischierebbero dall’ammenda a diversi punti di penalizzazione sommando una serie di articoli del codice di giustizia sportiva: 31, 32 e forse anche il famigerato articolo 4 sui principi di lealtà, probità e correttezza sportiva. In più a livello UEFA, se dovesse essere accertata la situazione in chiave Elliot-Lille, i rossoneri rischierebbero anche l’esclusione dalle prossime competizioni europee. Uno scenario dunque assimilabile a quanto accaduto lo scorso anno alla Juventus con un possibile, nuovo stravolgimento, delle classiche finali rispetto al dato reale proveniente dal campo.

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Calcioscommesse, indagato anche Florenzi: è il quarto calciatore coinvolto

Nuova vittima nell’inchiesta del calcioscommesse, che indirettamente ha ancora a che fare con il mondo giallorosso. Come riferisce l’AGI, l’inchiesta della procura di Torino sta continuando a scuotere il mondo del calcio italiano, e un nuovo sviluppo ha coinvolto il difensore del Milan, Alessandro Florenzi.

L’ex giocatore della Roma, ora in forza al Milan, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, in base all’art. 4 della legge 401 del 1989, la stessa accusa già mossa a Nicolò Zaniolo.

Florenzi, come Zaniolo, si prepara a fronteggiare l’interrogatorio nei prossimi giorni presso il tribunale di Torino, dove sarà ascoltato dalla pm Manuela Pedrotta. L’indagine della Squadra Mobile piemontese ha già coinvolto altri noti calciatori come Sandro Tonali del Newcastle Utd e Nicolò Fagioli della Juventus.

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Interviste

Pioli avverte: “Roma con i migliori dati difensivi e offensivi nelle prime due”

Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Milan:

Domani partita spartiacque?
“Se cominciamo così andrà a finire che ogni partita è quella della svolta. Noi siamo il Milan e giochiamo per vincere. Giochiamo contro una squadra forte, che ha solo un punto, ma che per dati offensivi e difensivi è stata la migliore del campionato. Noi vogliamo cercare di fare bene, di dare continuità, di continuare a crescere”.

Cambierai qualcosa?
“Noi non saremo diversi, vogliamo giocare il nostro tipo di calcio. Saranno diversi gli avversari. Non sappiamo cosa proporrà la Roma, ma noi siamo pronti e preparati per fare il nostro calcio. Più affronti squadre di livello più devi limare gli errori”.

C’è qualcosa che ti piace nelle altre squadre?
“Ho guardato solo le nostre avversarie finora, poi nella pausa vedrò le altre. Io sono concentrato solo sulla partita di domani”.

Lukaku alla Roma complica la trasferta di domani?
“A livello di ambiente poco perché la Roma fa sold out da tante partite. Noi lavoriamo per giocare certe partite in certi stadi. Certe cose non ci spaventano, ma ci stimolano. E’ un acquisto importante sulla carta, poi vedremo cosa dirà il campo perché il campo è un’altra cosa”.

Domani non ci sarà Dybala…
“Con o senza Dybala e Lukaku la Roma è forte, organizzata, molto fisica, pericolosa, che concede poco, forte sulle palle inattive. Dobbiamo essere preparati”.

Si aspettava questo impatto dei nuovi?
“Abbiamo lavorato tanto insieme per prepararci al meglio. Ho insistito sempre una certa idea di gioco e ho dato continuità a certe scelte di campo. Parliamo di giocatori importanti, sono forti e intelligenti. E’ tutto il sistema che sta funzionando, anche se ci sono ancora tante cose da migliorare”.

C’è stato un miglioramento nell’organizzazione difensiva? “Col Torino siamo stati più compatti, però per rispondere a questa domanda vediamo domani, perché affronteremo un avversario diverso. Vedremo che qualità, che compattezza, che equilibri riusciremo a mettere in campo”.

Come procede l’integrazione di Musah, Chukwueze e Okafor? “Sta procedendo bene. Okafor è un po’ più a rilento perché viene da un infortunio, Chukwueze e Musah non hanno fatto amichevoli, ma stanno bene e sono pronti per giocare anche dal primo minuto”.

3 gare in 11 giorni: è un problema? “No, per come vedo i miei. Preferisco giocare in anticipo piuttosto che in posticipo. La squadra sta bene di gambe e di testa”.

C’è una trattativa per Taremi. Sensazioni? “Ho dei dirigenti talmente capaci che tra ieri e oggi non li ho sentiti, perché sanno che sto preparando la partita. Non so cosa stanno facendo. Oggi non m’interessa, domani sera sì. Sono molto contento e soddisfatto della squadra che ho. Domani sera vedremo”.

Pulisic può fare il falso nove? “Tutto è possibile nel calcio, quando ci sono due fattori essenziali, cioè la qualità dei giocatori e la loro voglia di mettersi a disposizione. In questo momento credo sia importante dare certezze alla squadra. Abbiamo cambiato tanto, tra cessioni e acquisti abbiamo cambiato quasi una rosa”.

Krunic ha avuto diverse richieste… “Per me è un titolare del Milan. Non ho mai avuto altri pensieri”.

Oggi i sorteggi di Champions League… “Saremo in aereo durante il sorteggio, speriamo che il comandante ci dia notizie… L’anno scorso abbiamo fatto una grandissima Champions. Vogliamo affrontare la Champions di quest’anno con grande motivazione ed entusiasmo. Essere in terza fascia probabilmente ci vedrà in un girone complicato, ma è normale. Non si ottiene sempre cosa si desidera, ma quello per cui vuoi lottare. Ho imparato che non bisogna mai perdere fiducia nei giocatori; essere positivi, flessibili, capire come aiutare la squadra nei momenti difficili, può essere di buon aiuto per dare una via alla squadra”.

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Avversario

Tabù Milan per Mou. Roma in serie negativa con i rossoneri da 7 gare

La Roma sta attraversando la sua peggiore serie di risultati negativi contro il Milan in questo secolo. Da quando ha sconfitto il Milan con un punteggio di 2-1 all’Olimpico il 27 ottobre 2019, la Roma ha subito 3 pareggi e 4 sconfitte contro la squadra rossonera. Quel match aveva visto l’apertura del punteggio grazie a un gol di testa di Dzeko, seguito dal sinistro di Zaniolo e preceduto dal pareggio di Theo Hernandez.

Sebbene la striscia attuale sia ancora lontana dalla lunga serie di 17 partite senza vittorie (con ben 12 sconfitte) tra il 1988 e il 1996, il Milan è l’unico avversario che ha un vantaggio in casa nei confronti diretti in Serie A contro la Roma. Il bilancio complessivo registra 26 vittorie per la Roma, 30 sconfitte e 33 pareggi. In questo conteggio è inclusa anche la partita 2-2 allo Stadio Nazionale nel girone finale del campionato 1945-46.

Anche per José Mourinho, che tornerà domani in panchina dopo una squalifica di 2 giornate, il Milan rappresenta un avversario ostico. Ha subito una sconfitta per 1-0 nella Supercoppa contro il Porto nel loro primo incontro diretto nel 2003, e ha anche perso 1-0 nel suo primo derby contro l’Inter nel 2008. Dopo una serie di 4 vittorie consecutive contro il Milan, l’ultima vittoria risale al 2010, quando allenava il Real Madrid e ha sconfitto il Milan con un punteggio di 2-0 in Champions League al Bernabeu. Successivamente, ha registrato 3 pareggi e 2 sconfitte contro il Milan.

Il Corriere della Sera fa notare che ci sono tre squadre che José Mourinho non è riuscito a battere da quando è tornato in Serie A, e queste sono Napoli, Venezia e appunto il Milan. Sorprendentemente, Stefano Pioli è l’unico dei 138 allenatori contro cui Mourinho ha giocato almeno 3 volte in carriera che non è mai riuscito a battere. Dopo due sconfitte contro il Milan nella stagione 2021-22, sono seguiti due pareggi nella stagione scorsa.

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Rassegna stampa

Lukaku a Mou: “Sono pronto”. Debutto con il Milan

Nella giornata di ieri Romelu Lukaku ha incontrato José Mourinho, il quale, scherzando, gli ha chiesto se fosse pronto a giocare già venerdì. “Io ci sono mister”, la risposta del centravanti belga. Ieri ha svolto un allenamento leggero individuale (come Azmoun), motivo per cui è praticamente impossibile una sua presenza dal 1’ contro il Milan. Molto probabile però una sua convocazione per giocare almeno uno spezzone di gara.

Come scrive la Repubblica, assente anche Paulo Dybala, che ha proseguito il suo lavoro di recupero. Oggi ci sarà il test decisivo per capire se rischiare una convocazione o rimandare tutto al 17 settembre contro l’Empoli. Lavoro a parte anche per Renato Sanches (che tornerà dopo la sosta), Pellegrini e Spinazzola, i quali dovrebbero recuperare per venerdì.

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Lukaku non è al top: improbabile l’esordio col Milan

Dopo la sbornia e l’euforia, ora i programmi. Lukaku dovrebbe andare in panchina contro il Milan, anche per dare una scossa psicologica al gruppo e all’ambiente dopo i due primi passi falsi stagionali, ma la sua situazione fisica non è straordinaria.

Come riporta il Corriere dello Sport, Lukaku non è al cento per cento in nessun parametro fisico a seguito delle visite svolte ieri, ma non potrebbe essere altrimenti visto che per tutta l’estate si è allenato da solo. Negli ultimi giorni era addirittura a Bruxelles, non si è allenato ed è impensabile che vada in campo contro il Milan. Per attendere l’esordio ufficiale bisognerà aspettare dopo la sosta. E’ possibile che Lukaku rinunci alle sfide col Belgio per svolgere 15 giorni di lavoro pieno a Trigoria.