Categorie
APPROFONDIMENTI

Smalling titolare a San Siro? Pro e contro del ritorno dell’inglese

Daniele De Rossi, in un particolare passaggio della sua conferenza stampa dopo il Derby, ha lasciato intendere che per Smalling ci sarebbe stato spazio a San Siro: “Il turnover non mi piace – le sue parole – volevo schierare Smalling contro la Lazio ma non poteva giocare due partite di fila e quindi sarà meglio usarlo quando non avremo Huijsen e Ndicka. Ho fatto lo stesso ragionamento per Angeliño e Spinazzola”.

Se non è annuncio, insomma, poco ci manca. Il centrale inglese ha ripreso a lavorare con la squadra da oltre dieci giorni dopo un fastidioso nuovo stop alla caviglia. Questa volta la speranza di tutti è che non si fermi più. Perchè indubbiamente riavere Smalling al 100% o quasi vorrebbe dire poter indirizzare, sul piano difensivo, alcuni scontri diretti tra campionato ed Europa League. Proprio a cominciare dalla sfida di San Siro contro un Milan che recentemente ha trovato grande regolarità sotto porta. Da Pulisic (al record di reti in una stagione in carriera) a Leao, passando ovviamente per Olivier Giroud che contro il Lecce sabato ha siglato la rete numero 13 in campionato (15 assoluti in stagione), con il consueto marchio di fabbrica: il colpo di testa.

Il francese è da questo punto di vista il pericolo numero uno su un fondamentale che in fase difensiva la Roma ha sofferto troppo. L’ex Gunners ha siglato oltre la metà dei gol stagionali (8 su 15) proprio di testa.

Dunque Smalling in marcatura su Giroud, considerato anche lo stato fisico precario di Mancini e le difficoltà di Llorente in area di rigore su determinati avversari che lavorano molto col fisico (ultimo esempio a Firenze contro Belotti).

Una linea a tre questa volta potrebbe assorbire meglio gli inserimenti dei due esterni rossoneri e anche quelli di Loftus-Cheek che sta trovando tantissimi gol da gennaio ad oggi nel ruolo di incursore ‘alla Perrotta’. Valutazioni utili per De Rossi per una scelta che potrebbe avere però anche dei contraltare negativi, come ad esempio il cambio modulo che finora non ha permesso alla Roma di esprimersi al 100% delle sue potenzialità come avvenuto con il 4-3-3 o la tendenza che la squadra giallorossa assume quando gioca Smalling ad abbassare oltremodo il baricentro.

Aspetti su cui De Rossi e il suo staff lavorerà, magari concependo un centrocampo più dinamico con uno solo tra Cristante e Paredes (entrambi diffidati e a rischio squalifica per il ritorno) titolare nel ruolo di play, Bove e Pellegrini come mezzali. Quindi una squadra che possa anche aggredire alta sui portatori di palla rossoneri e soprattutto sui centrali di Pioli che non saranno titolari.

(di Francesco Oddo Casano)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *