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NEWS

Champions League, l’Italia guadagna matematicamente uno slot in più: è ufficiale

L’Italia grazie alle qualificazioni alle semifinali di Europa League di Roma, Atalanta e Fiorentina, conquista la matematica certezza di una quinta squadra in Champions League.

La quinta classificata di quest’anno dunque non giocherà l’Europa League ma grazie al miglior ranking per Nazione, si qualifica alla prossima nuova edizione della Champions.

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Interviste

Zaniolo, voglia d’Italia: “Ritorno possibile, ma non alla Lazio”

Nicolò Zaniolo ha rilasciato un’intervista ai microfoni de il Corriere dello Sport. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Anche da Unai Emery stai imparando? Con l’Aston Villa non stai giocando molto.
“È vero e ti confesso che probabilmente meriterei più spazio. Ma proprio per questo posso descriverti l’allenatore con maggiore obiettività: è uno dei più bravi in circolazione, mi sta migliorando sotto tutti gli aspetti. Lo metto sul piano di Guardiola, Klopp e Mourinho”.

Di questi tre, quello che conosci meglio è stato esonerato dalla Roma.
“Non so cosa dire, non me lo aspettavo e mi dispiace per Mourinho. Ma non conoscendo la situazione dall’interno non posso commentare. Se mi domandi di De Rossi ti rispondo con più precisione”.

Dimmi di De Rossi, certo.
“Non mi sorprende affatto il suo inizio. Daniele era allenatore già quando giocava. Un capitano pazzesco per me”.

Visto che ci siamo, mi parli della tua verità sul divorzio dalla Roma? Ne abbiamo scritte e raccontate tante.
“Semplice. È stata una grande storia. Ho amato tanto e sono stato ricambiato. Ma le cose nel calcio come nella vita finiscono. Quando è così è meglio separar-sì, pur conservando il ricordo nel cuore”.

In realtà si è parlato tanto di problemi contrattuali e di rottura con i senatori dello spogliatoio. Due, Mancini e Pellegrini, ora sono tuoi compagni in azzurro.
“Non è successo niente di particolare. La verità è che qualcosa si era interrotto nel feeling con la Roma e abbiamo deciso di comune accordo che non avesse senso trascinare la questione”.

Visto che accennavi al futuro, ti manca l’Italia?
“Eh certo, molto. Gli amici, la famiglia, mio figlio. Ora però tocca ai club definire il mio futuro: il cartellino è di proprietà del Galatasaray. Intanto lasciami dire che che sono grato a Monchi per avere ancora scommesso su di me dopo avermi preso alla Roma quando avevo 19 anni”.

Insomma, torni? Dicono Milan.
“Chi lo sa. Ho chiesto al mio procuratore, Claudio Vigorelli, di informarmi solo se e quando c’è qualcosa di concreto. Ora devo concentrarmi sull’Aston Villa”.

Qualcuno ipotizza addirittura tu possa tornare a Roma, sponda Lazio.
“Non so nulla. Ma comunque voglio essere onesto: per ciò che ha rappresentato la Roma per me e anche per rispetto dei tifosi della Lazio, sarebbe una situazione improponibile”.

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Esclusive

Esclusiva, Di Biagio a Retesport: “De Rossi merita il rinnovo. Pellegrini? Può diventare un top in Europa. De Zerbi innovatore”

Intervenuto ai microfoni di Retesport, Gigi Di Biagio ex calciatore della Roma ed ex ct azzurro, ha commentato così il momento dei giallorossi e l’avvento di De Rossi sulla panchina del club capitolino:

Sorpreso da De Rossi?
“Onestamente no, ha preso la Roma al nono posto e l’ha portata ad una posizione migliore, sulla carta era semplice fare risultati migliori, ma in questa maniera è stato sicuramente bravissimo ad imporsi, con una serie di risultati importanti, mostrando grande intelligenza, ma non avevo dubbi conoscendolo”

De Zerbi?
“A Roberto bisognerebbe conoscerlo per capire come vive il calcio, lo vive 24 ore al giorno, ha portato idee diverse, lo ha fatto in diverse piazze, gli auguro di confermare il suo modo di allenare anche in grandi club. Migliora i giocatori, li valorizza, poi però l’ideale è valorizzare la rosa ma vincere. E’ sicuramente un innovatore”

Qual è la sua innovazione?
“Impone il suo gioco contro qualsiasi squadra, a prescindere dall’avversario, con giocatori di qualsiasi categoria, ha sempre imposto il suo modo di vedere il calcio e di praticarlo. Poi ad altissimi livelli la cosa che conta di più è la vittoria di un titolo”

Paredes ha i tempi per fare il play di un 4-3-3?
“Gioca in genere poco in verticale, più sul corto e meno sul lungo, adesso però ha ritrovato le misure perchè rispetto a quando c’era Mourinho, non ha compagni a 40 metri ma i compagni vicini e quindi distanze ridotte, si corre meglio e anche lui riesce a giostrare meglio il centrocampo”

De Zerbi vs De Rossi, da chi ti aspetti l’intuizione?
“Difficile capire come giocherà la Roma stasera, dipende dall’utilizzo o meno di Smalling. Credo che i concetti non cambino, perchè anche partendo 4-3-3 diventa un 4-4-2 spurio perchè Dybala sta giocando sempre più vicino a Lukaku, con un centrocampista che si allarga a destra. In assoluto vedo una Roma meglio fisicamente, stanno lavorando in maniera più intensa in allenamento e si vede anche in campo. Mi viene da ridere quando sento dire alla gente “

Conosci e apprezzi da sempre Pellegrini, tornato in grande forma? Ha ancora margini di miglioramento?
“Prima dell’addio di Mourinho la Roma vince con gol di Pellegrini contro il Napoli, ha conquistato il rigore col Milan, ma sono stupidaggini quelle che sento, quando si dice che prima non giocava con Mourinho per fattori extra campo. E’ un ragazzo straordinario, ha le potenzialità per diventare un top player a livello europeo. Quest’anno non ha fatto bene ad inizio anno e per questo è giusto bacchettarlo, ma certe contestazioni non le capisco. Penso abbia margini di miglioramento in termini di cattiveria, può imporsi ancora di più come leadership come capitano e deve farlo, glielo dico spesso.

Giusto rinnovare De Rossi?
“La risposta è abbastanza scontata, il giorno dopo che è stato nominato dalla Roma io dissi che lui non si sentiva il traghettatore della Roma, ma l’allenatore. Non avrei dubbi e gli rinnoverei il contratto. Poi le valutazioni finali sono della società e vanno sempre ponderate con calma”.

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Nazionali

Italia, saranno Spagna, Croazia e Albania le avversarie ad Euro24

Sorteggiati oggi ad Amburgo i sei gironi di Euro24. L’Italia è finita nel gruppo B con Albania (esordio il 15 giugno), Spagna e Croazia. Le altre due sfide saranno nell’ordine proprio contro gli spagnoli e infine contro i croati.

I gironi al completo:

GRUPPO A: Germania, Ungheria, Scozia, Svizzera.
GRUPPO B: 
Spagna, Albania, Croazia, Italia.
GRUPPO C: 
Inghilterra, Danimarca, Slovenia, Serbia.
GRUPPO D: 
Francia, Austria, Olanda, vincitrice playoff (Polonia/Galles/Finlandia/Estonia).
GRUPPO E: 
Belgio, Romania, Slovacchia, vincitrice playoff (Israele/Bosnia/Ucraina/Islanda).
GRUPPO F: 
Portogallo, Turchia, Repubblica Ceca, vincitrice playoff (Georgia/Grecia/Kazakistan/Lussemburgo).

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Nazionali

Zalewski, altri due assist con la Polonia. 90 minuti per Bove

Segnali di risveglio da Nicola Zalewski. Ieri sera nel corso del match contro la Lettonia, l’esterno giallorosso è partito titolare e ha contribuito alla vittoria per 2-0 con due assist.

90 minuti invece per Bove contro l’Irlanda del Nord. L’Italia Under 21 ha pareggiato 2-2.

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Rassegna stampa

AUDIO – La Rassegna Stampa di Retesport (21 Novembre)

“Andiamo”, “Eccoci”, “Rieccoci”, sono i titoli festanti dei tre quotidiani sportivi nazionali tutti riferiti all’approdo dell’Italia ad Euro24. Gli azzurri ieri sera a Leverkusen hanno strappato il pass per la manifestazione europea che si giocherà proprio in Germania la prossima estate.

Riascolta qui la Rassegna stampa odierna di Retesport, condotta da Paolo Amici

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Nazionali

Italia qualificata ad Euro24: 0-0 con l’Ucraina, Cristante subentra nel finale

Con un finale difficilissimo l’Italia di Luciano Spalletti grazie allo 0-0 contro l’Ucraina ha staccato il pass per Euro24. Gli azzurri dopo diverse occasioni da rete sprecate nel primo tempo, sono calati di schianto nei minuti finali rischiando grosso per un intervento da rigore di Cristante su Mudryk non sanzionato dall’arbitro Marciano.

Solo il 4 giallorosso per quanto riguarda il contingente romanista è sceso in campo, dal 70′, nella sfida di ieri.

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Mancini, Cristante ed El Shaarawy partiranno dalla panchina questa sera nel decisivo match dell’Italia contro l’Ucraina, valido per la qualificazione ad Euro2024.

Ecco la formazione ufficiale scelta da Spalletti:



Gli 1️⃣1️⃣ #Azzurri scelti dal Ct Luciano Spalletti per

Ucraina Italia

⏱️ Oggi, ore 20.45
️ BayArena – #Leverkusen
In diretta su #Rai1 #UcrainaItalia #Nazionale #VivoAzzurro pic.twitter.com/XQqWlU6M7S— Nazionale Italiana ⭐️⭐️⭐️⭐️ (@Azzurri) November 20, 2023

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Nazionali

Ucraina-Italia, Cristante e Mancini verso una maglia da titolare

La Nazionale questa sera affronterà l’Ucraina nella sfida decisiva per le qualificazioni ai prossimi Europei. Luciano Spalletti non ha convocato Berardi, mentre in lista figurano i giocatori della Roma, ManciniCristante ed El Shaarawy.

Cristante e Mancini sono in vantaggio nei rispettivi ballottaggi tra difesa e centrocampo, per partire dall’inizio nella BayArena.

Portieri – 1 Donnarumma, 12 Provedel, 21 Vicario.
Difensori – 2 Di Lorenzo, 3 Dimarco, 4 Gatti, 5 Biraghi, 6 Buongiorno, 13 Darmian, 15 Acerbi, 23 Mancini.
Centrocampisti – 7 Bonaventura, 8 Jorginho, 16 Cristante, 17 Frattesi, 18 Barella.
Attaccanti – 9 Scamacca, 10 Raspadori, 11 Kean, 14 Chiesa, 19 Politano, 20 Zaniolo, 22 El Shaarawy.

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Nazionali

Italia-Macedonia 5-2, a segno El Shaarawy. Cristante recuperato. Spalletti: “Stephan migliorato da Mou”

All’Olimpico non passa lo straniero. L’Italia di Luciano Spalletti ha battuto 5-2 la Macedonia del Nord. A segno Chiesa (doppietta), Darmian, Raspadori ed El Shaarawy, che è tornato al gol in Nazionale dopo tre anni.

Il Faraone e Cristante sono subentrati nella ripresa. Buone notizie dal centrocampista, che era rimasto fermo per quasi tutta la settimana a causa di un affaticamento.

Foto Fraioli

Parole d’elogio spese da Spalletti nei confronti di El Shaarawy: “”Lo conosco da vecchia data, so benissimo che ha qualità di corsa perché ribalta bene l’azione, è attento perché Mourinho con il ruolo di quinto gli ha creato attenzione per la fase difensiva. Ti tiene in ordine la squadra e non si è dimenticato della qualità tra i piedi, destro e sinistro. Avere quelli che entrano in un momento non semplice e danno subito il livello del loro valore e della loro qualità è importante e gli faccio i complimenti”.

Ecco le dichiarazioni di El Shaarawy: “Un’emozione bellissima ritrovare il gol, qui all’Olimpico ha un sapore ancor più speciale. Lo dedico sia alla mia famiglia che a me stesso. Oggi però era importante vincere e siamo soddisfatti di averlo fatto. Ci riposiamo due giorni e poi prepariamo al meglio la gara decisiva contro l’Ucraina. È sempre stata una mia caratteristica quella di lavorare, aspettare le scelte dell’allenatore ed incidere nel momento giusto. Non mi stupisco perché so quanto impegno e dedizione metto. Quella di oggi è una vittoria importante ma che non deve tranquillizzarci. Dobbiamo restare lucidi perché c’è ancora tutto in gioco. L’esterno sinistro è il ruolo in cui ho giocato di più negli ultimi anni: con il gioco di Mourinho sono più lontano dalla porta, mentre con questo modulo riesco a essere più vicino”.

“Per me è una grande soddisfazione. L’importante è stato reagire ai gol che abbiamo preso, unito allo spirito del primo tempo. Il nostro è u gruppo i bravissimi ragazzi che si aiuta sempre: abbiamo tanta voglia di lavorare e di seguire il mister. Il tutto è unito a una grande qualità: per giocare a questi livelli, dopotutto, la qualità è presente qui ma anche in panchina. Ucraina? La vittoria di oggi ci rende più consapevoli, ma sappiamo che dobbiamo affrontare ogni partita con lo spirito giusto, altrimenti non la porti a casa”.

Foto Fraioli
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Le Voci di Retesport

Candela e la Nazionale: “La sera della vittoria dell’Europeo stavo nello spogliatoio italiano con Totti” – VIDEO

Tempo di Nazionali e di aneddoti o ricordi. Vincent Candela, tornato questa settimana nella grande famiglia di Retesport (dalla prossima settimana live in diretta nei nostri studi il lunedì e il venerdì dalle 10:00 alle 12:00), ha raccontato un simpatico episodio avvenuto dopo la finale vinta dalla Francia ad Euro2000 contro l’Italia, quando il famigerato golden gol regalò ai galletti il trionfo a discapito degli azzurri allora guidati da Dino Zoff: “Dopo la partita mi scambiai la maglia con Paolo Maldini, ci conoscevamo tutti, in campo c’era una quindicina di calciatori che giocava in Serie A, per dire il livello all’epoca del nostro campionato, poi andai ad abbracciare Gigi Di Biagio, Marco Delvecchio e soprattutto mi diressi da Francesco (Totti ndr) per consolarlo”.

Non avevano tanta voglia di parlare, li abbracciai e scendendo nel tunnel mi ritrovai nel loro spogliatoio, quasi naturalmente, come se fossi nel nostro a Roma. Arrivò Zoff che parlò per una ventina di minuti, io avevo indosso la maglia azzurra quindi non mi riconobbe sul momento. Poi dopo 20 minuti di discorso e di ringraziamenti, Francesco si girò verso di me ed esclamò: “Ma te che c…. ci fai ancora qui, vai a festeggiare’. Eravamo molto amici e quella fu un ulteriore episodio che lo confermò”.

 
 
 
 
 
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