Un altro romanista campione d’Africa. Dopo Gervinho e Doumbia (allora appena acquistato) nel 2015, ieri sera è stato il turno di Evan Ndicka che ha superato in finale la Nigeria con la sua Costa d’Avorio, in rimonta, per 2-1. Un’altra prestazione straordinaria del difensore giallorosso, che tornerà dunque con la medaglia d’oro e la Coppa.
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Evan Ndicka raggiunge la finale di Coppa d’Africa. La Costa d’Avorio ieri sera ha superato la Repubblica Democratica del Congo per 1-0 grazie alla rete decisiva di Haller. Domenica la finale contro la Nigeria.
Sardar Azmoun ha sfiorato il sogno della finale di Coppa d’Asia e nonostante un gol spettacolare in rovesciata, l’attaccante giallorosso oggi pomeriggio è stato eliminato con il suo Iran.
Vittoria per 3-2 in rimonta per il Qatar, in una gara rocambolesca terminata dopo 16 minuti di recupero. L’attaccante dunque rientrerà nelle prossime ore in Italia per mettersi a disposizione di De Rossi che deve ancora conoscere dopo l’avvicendamento in panchina, avvenuto ovviamente durante la sua assenza.
Salvo problemi sarà disponibile dalla panchina per la sfida contro l’Inter.
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Nulla da fare, dopo Aouar purtroppo De Rossi non potrà abbracciare e conoscere di persona Evan Ndicka. Bisognerà attendere almeno fino a lunedì prossimo, perchè la Costa d’Avorio, nonostante il disastroso girone con appena 3 punti conquistati ieri sera si è qualificata ufficialmente agli ottavi di finale.
Lunedì affronterà, con un nuovo Ct, il Senegal e Ndicka dunque se dovesse perdere tornerà disponibile da Roma-Cagliari.
Sorteggiati oggi ad Amburgo i sei gironi di Euro24. L’Italia è finita nel gruppo B con Albania (esordio il 15 giugno), Spagna e Croazia. Le altre due sfide saranno nell’ordine proprio contro gli spagnoli e infine contro i croati.
I gironi al completo:
GRUPPO A: Germania, Ungheria, Scozia, Svizzera.
GRUPPO B: Spagna, Albania, Croazia, Italia.
GRUPPO C: Inghilterra, Danimarca, Slovenia, Serbia.
GRUPPO D: Francia, Austria, Olanda, vincitrice playoff (Polonia/Galles/Finlandia/Estonia).
GRUPPO E: Belgio, Romania, Slovacchia, vincitrice playoff (Israele/Bosnia/Ucraina/Islanda).
GRUPPO F: Portogallo, Turchia, Repubblica Ceca, vincitrice playoff (Georgia/Grecia/Kazakistan/Lussemburgo).
Dopo una prima parte di gara ben condotta, gli azzurri hanno rivisto i fantasmi del passato. Quelli delle mancate qualificazioni ai Mondiali (due consecutive), quelli di serate in cui improvvisamente l’episodio sfortunato può tradire un’intera nazione calcistica.
Luciano Spalletti, che ha subodorato il forcing finale dell’Ucraina, ha inserito prima Cristante, poi Darmian, complice la mancata resa di Scamacca subentrato all’intervallo a Raspadori. Gli azzurri dopo aver retto su alti ritmi il match sono calati di schianto all’80’ e nel finale, ad inizio recupero, Bryan Cristante ha affondato il piede su Mudryk in area di rigore. Dalle immagini live, sembra evidente lo sgambetto ai danni dell’avversario che forse accentua leggermente la caduta. L’arbitro Manzano che ha diretto tutto il match di fatto non fischiando quasi mai, non interviene così come il VAR che per regolamento in questi casi non può cambiare la decisione presa dall’arbitro.
Rigore netto di Cristante su Mudryc…
ah no abbiamo barattato l’arbitro con una partita di armi…#UcrainaItalia #EURO2024 #Euro2024Qualifiers #Italia pic.twitter.com/nkWkc2Q52d— Sirio (@siriomerenda) November 20, 2023
Riguardando più volte i primi replay appare evidente il tocco con ginocchio e piede destro sul piede sinistro dell’attaccante del Chelsea. Gli azzurri passano ad Euro24, ma l’Ucraina – che giocherà lo spareggio contro Israele – protesta in maniera veemente soprattutto nei confronti di Ceferin, che proprio ieri mattina aveva dichiarato: “Se l’Italia non si qualificasse ad Euro24 sarebbe un disastro epocale”.
La Nazionale questa sera affronterà l’Ucraina nella sfida decisiva per le qualificazioni ai prossimi Europei. Luciano Spalletti non ha convocato Berardi, mentre in lista figurano i giocatori della Roma, Mancini, Cristante ed El Shaarawy.
Cristante e Mancini sono in vantaggio nei rispettivi ballottaggi tra difesa e centrocampo, per partire dall’inizio nella BayArena.
Portieri – 1 Donnarumma, 12 Provedel, 21 Vicario.
Difensori – 2 Di Lorenzo, 3 Dimarco, 4 Gatti, 5 Biraghi, 6 Buongiorno, 13 Darmian, 15 Acerbi, 23 Mancini.
Centrocampisti – 7 Bonaventura, 8 Jorginho, 16 Cristante, 17 Frattesi, 18 Barella.
Attaccanti – 9 Scamacca, 10 Raspadori, 11 Kean, 14 Chiesa, 19 Politano, 20 Zaniolo, 22 El Shaarawy.
Il primo tempo di Wembley ha spiegato che questa Nazionale sa attaccare collettivamente come tutte le squadre di Spalletti, imponendo il palleggio nella trequarti avversaria, ma sa anche organizzare contropiedi studiati nei minimi dettagli. Prima del crollo nel secondo tempo, un po’ per mancanza di energie e un po’ perché Bellingham e Kane sono sembrati alieni, ci siamo difesi molto bene, tenendo lontani gli inglesi dall’area. E, soprattutto, abbiamo esibito una eccellente ripartenza.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, l’Italia aveva una disposizione “irregolare”. Un’ala (Berardi) restava alta a destra per puntare il difensore cercando l’uno contro uno, mentre l’altra, El Shaarawy, si sdoppiava a sinistra nel doppio ruolo di esterno e attaccante, spesso incrociando verso il centro con Udogie che s’impossessava della fascia: una situazione tattica che garantiva equilibrio e profondità come faceva Mandzukic nella Juve.
DYBALA PAREDES – Continuano gli impegni dei nazionali giallorossi in giro per il mondo. Questa notte era il turno dell’Argentina campione del Mondo, in un match difficilissimo contro l’Uruguay valevole per le qualificazioni ai Mondiali del 2026.
La formazione di Scaloni è stata sconfitta da quella di Marcelo Bielsa per 2-0, ma il tecnico dell’albiceleste non ha inserito nella ripresa, anche sul risultato di svantaggio Paulo Dybala.
Partito col tridente composto da Messi-Alvarez-Nico Gonzalez, sono subentrati Lautaro Martinez e Di Maria, ma non la Joya, nonostante Scaloni nei giorni scorsi avesse espresso parole di grande elogio nei confronti dell’attaccante giallorosso. Fuori dal match anche Leandro Paredes, che non ha disputato nemmeno un minuto contro l’Uruguay.
Dybala e Paredes, due calciatori insomma fondamentali per Mourinho (sempre titolari quando li ha avuti a disposizione) ma non per Scaloni che spesso ne ha fatto a meno.
In queste ore gli azzurri hanno perso un altro pezzo. Bastoni, difensore dell’Inter, ha accusato un problema muscolare e lo staff medico della Nazionale ha deciso di rispedirlo a casa.
Per questo motivo Luciano Spalletti ha deciso di convocare Gianluca Mancini, che un po’ a sorpresa, era rimasto fuori dalla lista le gare contro Macedonia del Nord e Ucraina.