Categorie
Rassegna stampa

De Zerbi ci crede: “Giochiamo e poi vediamo cosa succede”

Una rimonta del genere De Zerbi l’ha già vissuta nel 2016, con il Foggia, quando superò il Siena per 6-1 dopo aver perso l’andata della semifinale di Coppa Italia per 2-5. E allora, con le debite differenze, è ovvio che l’allenatore del Brighton ci creda. “In ogni caso i miei giocatori andranno ricordati per quanto fatto finora – dice lui -. Giochiamo e vediamo cosa succede, sicuramente dalla sfida di andata abbiamo imparato qualcosa. E i tifosi possono darci una mano importante”.

(…) Mancheranno ancora March, Mitoma e Joao Pedro, ci sarà invece Igor, già recuperato anche per la sfida dell’Olimpico. “È stato fuori sei mesi, sta recuperando ritmo e voglia, sono contento di riaverlo a disposizione”.

Fonte: Gazzetta dello Sport

Categorie
Esclusive

Esclusiva, Di Biagio a Retesport: “De Rossi merita il rinnovo. Pellegrini? Può diventare un top in Europa. De Zerbi innovatore”

Intervenuto ai microfoni di Retesport, Gigi Di Biagio ex calciatore della Roma ed ex ct azzurro, ha commentato così il momento dei giallorossi e l’avvento di De Rossi sulla panchina del club capitolino:

Sorpreso da De Rossi?
“Onestamente no, ha preso la Roma al nono posto e l’ha portata ad una posizione migliore, sulla carta era semplice fare risultati migliori, ma in questa maniera è stato sicuramente bravissimo ad imporsi, con una serie di risultati importanti, mostrando grande intelligenza, ma non avevo dubbi conoscendolo”

De Zerbi?
“A Roberto bisognerebbe conoscerlo per capire come vive il calcio, lo vive 24 ore al giorno, ha portato idee diverse, lo ha fatto in diverse piazze, gli auguro di confermare il suo modo di allenare anche in grandi club. Migliora i giocatori, li valorizza, poi però l’ideale è valorizzare la rosa ma vincere. E’ sicuramente un innovatore”

Qual è la sua innovazione?
“Impone il suo gioco contro qualsiasi squadra, a prescindere dall’avversario, con giocatori di qualsiasi categoria, ha sempre imposto il suo modo di vedere il calcio e di praticarlo. Poi ad altissimi livelli la cosa che conta di più è la vittoria di un titolo”

Paredes ha i tempi per fare il play di un 4-3-3?
“Gioca in genere poco in verticale, più sul corto e meno sul lungo, adesso però ha ritrovato le misure perchè rispetto a quando c’era Mourinho, non ha compagni a 40 metri ma i compagni vicini e quindi distanze ridotte, si corre meglio e anche lui riesce a giostrare meglio il centrocampo”

De Zerbi vs De Rossi, da chi ti aspetti l’intuizione?
“Difficile capire come giocherà la Roma stasera, dipende dall’utilizzo o meno di Smalling. Credo che i concetti non cambino, perchè anche partendo 4-3-3 diventa un 4-4-2 spurio perchè Dybala sta giocando sempre più vicino a Lukaku, con un centrocampista che si allarga a destra. In assoluto vedo una Roma meglio fisicamente, stanno lavorando in maniera più intensa in allenamento e si vede anche in campo. Mi viene da ridere quando sento dire alla gente “

Conosci e apprezzi da sempre Pellegrini, tornato in grande forma? Ha ancora margini di miglioramento?
“Prima dell’addio di Mourinho la Roma vince con gol di Pellegrini contro il Napoli, ha conquistato il rigore col Milan, ma sono stupidaggini quelle che sento, quando si dice che prima non giocava con Mourinho per fattori extra campo. E’ un ragazzo straordinario, ha le potenzialità per diventare un top player a livello europeo. Quest’anno non ha fatto bene ad inizio anno e per questo è giusto bacchettarlo, ma certe contestazioni non le capisco. Penso abbia margini di miglioramento in termini di cattiveria, può imporsi ancora di più come leadership come capitano e deve farlo, glielo dico spesso.

Giusto rinnovare De Rossi?
“La risposta è abbastanza scontata, il giorno dopo che è stato nominato dalla Roma io dissi che lui non si sentiva il traghettatore della Roma, ma l’allenatore. Non avrei dubbi e gli rinnoverei il contratto. Poi le valutazioni finali sono della società e vanno sempre ponderate con calma”.

Categorie
NEWS

De Zerbi suona la carica: “Giovedì serata storica”. Ecco la probabile formazione

Roberto De Zerbi suona la carica. E in effetti c’è bisogno di un po’ di ottimismo dopo il tonfo in casa del Fulham. “Giovedì giochiamo una partita storica – afferma – Noi non siamo un grande club. Ogni giorno è una sfida e dobbiamo dimostrare che questo è il nostro livello. Non mi riferisco solo a giocatori e staff tecnico, ma parlo di tutti coloro che lavorano al Brighton. È la prima volta nella nostra storia che per due anni consecutivi lottiamo per un posto nelle coppe. Ed è la prima volta che siamo negli ottavi dell’Europa League”.

Come riferisce il Corriere dello Sport, comincia a svuotarsi l’infermeria e prende forma la possibile formazione per l’Olimpico. Tra i pali, probabile il solito avvicendamento con Verbruggen al posto di Steele. In difesa, confermati Webster e Dunk. A centrocampo sicuro Gilmour (squalificato in campionato), con lui probabili Gross e la coppia Adingra-Buonanotte.

Davanti, probabile che il veterano Welbeck venga preferito al giovane Ferguson (Joao Pedro è ko). dal momento che contro il Fulham ha riposato. Da registrare le condizioni di Enciso, rientrato dopo il lungo stop

Categorie
APPROFONDIMENTI

Brighton, tanti assenti e un’altra sconfitta in FA Cup. Ecco come sta la squadra di De Zerbi

“Tanto palleggio, tante potenziali occasioni, ma non siamo riusciti a calciare con efficacia e c’è rammarico perchè abbiamo avuto tante potenziali occasioni. Con nove assenti non è facile giocare contro i Wolves”. E’ apparso rammaricato sì, ma sempre propositivo Roberto De Zerbi nelle interviste post gara ieri sera dopo la sconfitta di misura per 1-0 in FA CUP.

Il Brighton complessivamente non sta attraversando un periodo facilissimo, complice una serie a catena di infortuni che ha colpito diversi calciatori importanti. A cominciare da Mitoma – il Berardi attuale per De Zerbi – che rimarrà fermo forse fino a fine stagione per un grave infortunio alla schiena. Out da alcune partite anche il centravanti brasiliano Joao Pedro, che per una lesione muscolare rischia di rientrare fine marzo. Forse prima, almeno questa è la speranza di De Zerbi, ma difficilmente per la gara di ritorno con la Roma. Recentemente si è fermato anche Lallana, che però è rientrato ieri, oltre a Milner e all’esterno ghanese Lamptey.

Insomma la Roma non troverà sulla carta il miglior Brighton possibile che viste le defezioni soprattutto davanti sta faticando a fare gol con regolarità. Ieri 18 tiri a 9 totali, ma solo 2 nello specchio per parte e una grande occasione nel finale sprecata dagli uomini di De Zerbi che nelle ultime sfide ha cambiato anche sistema di gioco passando dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1. Non cambia però la filosofia: possesso palla prolungato e dominio dell’avversario. Dopo i 5 gol rifilati allo Sheffield, solo 2 reti nelle ultime due sfide ufficiali.

Sabato appuntamento in trasferta col Fulham, poi il viaggio nella capitale per la prima delle due sfide contro la Roma di De Rossi.

Categorie
Calciomercato

Roma, corsia preferenziale per De Zerbi in caso di addio di Mourinho

Roberto De Zerbi sta stupendo in Premier League con il suo Brighton. L’ex tecnico del Sassuolo è seguito dal Tottenham come possibile successore di Antonio Conte, ma non solo, infatti piace anche il Chelsea. Tra le pretendenti però c’è anche la Roma, che da tempo ha avviato un canale di preferenza verso De Zerbi nel caso in cui José Mourinho dovesse dire addio.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, l’allenatore delle Seagulls non ha mai nascosto la sua voglia di tornare in Italia, ma è legato al Brighton da un contratto da 5 milioni netti a stagione per quattro anni e inoltre ha un clausola rescissoria che si aggira intorno ai 10 milioni. “Sono felice qui, mi diverto a lavorare con questi giocatori e non potrei chiedere di più”, ha detto De Zerbi alla vigilia della gara contro il Leeds. Il legame con il Brighton è forte, ma non indissolubile.

Categorie
Esclusive

ESCLUSIVA – Possanzini, vice allenatore Shakhtar: “Ci hanno svegliato le bombe, ora non possiamo lasciare l’Ucraina” – AUDIO

Sono ore di attesa per i giocatori e lo staff tecnico dello Shakhtar Donetsk di De Zerbi, tra cui otto persone italiane cui il vice Davide Possanzini. Il campionato è sospeso, lo Shakhtar ha da tempo il proprio quartier generale a Kiev dove lo staff è in questo momento blindato in un hotel aspettando istruzioni dall’ambasciata italiana. 

In esclusiva ai microfoni di Retesport 104.2 il vice allenatore Davide Possanzini ha raccontato i momenti che stanno vivendo in Ucraina: “Siamo bloccati a Kiev. Questa notte eravamo nei nostri appartamenti, poi intorno alle 4-5 di mattina abbiamo sentito le esplosioni. Ci siamo subito messi in macchina perché la società ci ha detto di andare in un albergo dove solitamente svolgiamo i ritiri pre partita e adesso siamo in contatto costante con l’ambasciata. Siamo al sicuro, stiamo bene ma ci vuole pazienza. Ci aspettavamo questa situazione ma non di queste dimensioni. Avevamo già prenotato per questo pomeriggio i voli per tornare in Italia ma non ce l’abbiamo fatta, e in Ucraina adesso è chiuso lo spazio aereo. Aspettiamo comunicazioni per cercare di prendere la decisione giusta senza correre rischi”. 

La situazione in questo momento?
“Vita tranquilla, adesso qualche ha anche scelto di andare a lavorare. La nostra idea era di prendere la macchina e di arrivare al confine ma sono piÙ di 700 chilometri e non ce l’avremmo fatta con un solo pieno. Ci sono 50km di coda per uscire da Kiev, era impossibile”. 

L’ambasciata italiana vi aveva sollecitati ad anticipare il ritorno, voi fino a qualche giorno fa eravate in Turchia. 
“Abbiamo scelto di tornare per senso di dovere e responsabilità verso coloro con cui avevamo preso accordi a inizio della stagione. Nei giorni scorsi ci avevano garantito che non sarebbe successo nulla e invece la situazione è precipitata in quello che sappiamo. Un po’ di responsabilità ce l’avevamo ma per rispettare gli accordi che avevamo intrapreso in passato. La situazione è precipitata nel giro di sei ore, noi volevamo partire nel pomeriggio 3-4 voli e invece è successo tutto prima della partenza. Adesso possiamo solo aspettare”. 

I calciatori come stanno vivendo la situazione?
“E’ difficile per noi che siamo persone più mature, figuriamoci per loro. Ci sono giovani anche di 18 anni… Ma abbiamo anche giocatori ucraini e per loro è ancora più difficile. Questo conflitto c’è da molto tempo, solo che se ne parla da poco. I brasiliani sono un po’ come noi, stanno aspettando informazioni dalla loro ambasciata. L’importante è che per ora non ci sia nulla di preoccupante”. 

Come sta lo staff e il mister De Zerbi?
“Roberto sta bene, è con noi in albergo naturalmente. Abbiamo preso le valutazioni tutti insieme, e adesso abbiamo bisogno dell’ambasciata per capire cosa fare. Non possiamo prendere iniziativa per uscire dal Paese”.