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Roma-Shakhtar, la presentazione della squadra e il discorso di Pellegrini – VIDEO

Il pubblico accoglie la Roma con un tutto esaurito da brividi. Prima del match contro lo Shakhtar, i 65mila dell’Olimpico hanno accolto la presentazione della squadra.

LA PRESENTAZIONE DELLA SQUADRA

20:09 – Foto di gruppo della Roma con lo Shakhtar Donetsk.

20:08 – Questo il saluto di Lorenzo Pellegrini: “Grazie a tutti per essere qui oggi per la presentazione della squadra, ripartendo con lo stesso entusiasmo verso altre vittorie, un grande applauso a tutti quanti e forza Roma”.

20:06 – La squadra si mette in posa per la foto di rito.

20:05 – La presentazione si conclude con l’ingresso di José Mourinho e Lorenzo Pellegrini. L’Olimpico esplode.

20:04 – Viene presentato tutto lo staff tecnico di José Mourinho, dai suoi collaboratori ai medici.

20:03 – Ovazione dello stadio Olimpico all’ingresso di Paulo Dybala.

20:02 – Entra Georginio Wijnaldum, ovviamente sulle note di This Girl. Lo stadio risponde con l’ormai famoso coro.

20:01 – Fa il suo ingresso Nemanja Matic.

20:01 – Entra all’Olimpico Zeki Celik.

20:00 – Inizia la presentazione dei nuovi acquisti, il primo a essere chiamato è Mile Svilar.

19:59 – In campo Eldor Shomurodov, dato molto vicino al Bologna.

19:59 – Entra Stephan El Shaarawy.

19:58 – Spazio per Felix Afena-Gyan.

19:58 – Ecco gli attaccanti, il primo a entrare è Tammy Abraham.

19:57 – Boato dello stadio anche all’ingresso di Zaniolo.

19:56 – Entra Nicola Zalewski tra il boato dello stadio.

19:55 – Dentro Ebrima Darboe, che si è rotto il crociato nel precampionato.

19:55 – Ingresso per Bryan Cristante.

19:54 – Si parte con i centrocampisti, il primo a essere chiamato è Edoardo Bove.

19:54 – Spazio per Matias Vina, questa sera titolare e “fresco” numero 17.

19:53 – Entra Leonardo Spinazzola sulle note di Stayin’ Alive.

9:53 – Scende in campo anche Chris Smalling.

19:52 – A seguire ecco Gianluca Mancini che entra accompagnato da Seven Nation Army, con lo stadio che canta “Popopopo”

19:52 – Entra Marash Kumbulla che si va a posizionare insieme ai suoi compagni al centro del campo.

19:51 – Dentro il numero 2 Rick Karsdorp.

19:50 – Ecco Roger Ibanez.

19:49 – Entra Rui Patricio, l’eroe di Tirana con le sue parate.

19:48 – Il primo a essere chiamato è Pietro Boer.

19:45 – Inizia la cerimonia della presentazione della squadra.

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Rassegna stampa

Shakhtar e nuovi arrivi: l’Olimpico sarà tutto esaurito

Cancelli aperti dalle 18.15, forse anche qualche minuto prima se l’affluenza sarà tanta. Da una parte c’è la squadra, che domani tornerà in campo per l’ultima amichevole del precampionato, la prima all’Olimpico, scrive La Gazzetta dello Sport.

Dall’altra c’è l’ambiente euforico, che non vede l’ora di riaccogliere Mourinho, i giocatori che hanno vinto la Conference League e, soprattutto, i nuovi acquisti. Georginjo Wijnaldum e Paulo Dybala, ovviamente, ma anche Matic e quei calciatori meno importanti mediatamente come Celik e Svilar che, però, fanno parte del processo di rafforzamento della squadra. In campo l’avversario sarà lo Shakhtar, l’amichevole avrà finalità benefiche destinate al popolo ucraino e, prima della partita, ci sarà la presentazione di tutto il gruppo al completo.

In 65mila sugli spalti (stadio sold-out), festa che inizierà alle 20.45 e, nell’intervallo, esibizione del cantante Blanco, romano e romanista: la società ha organizzato una cosa semplice ma intensa, l’ultima di questa lunga estate iniziata il 25 maggio, nella notte di Tirana. Poi, da lunedì, basta feste, si inizia a fare sul serio con la settimana che porterà all’esordio in campionato a Salerno e poi al debutto casalingo contro la Cremonese. 

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Esclusive

ESCLUSIVA – Possanzini, vice allenatore Shakhtar: “Ci hanno svegliato le bombe, ora non possiamo lasciare l’Ucraina” – AUDIO

Sono ore di attesa per i giocatori e lo staff tecnico dello Shakhtar Donetsk di De Zerbi, tra cui otto persone italiane cui il vice Davide Possanzini. Il campionato è sospeso, lo Shakhtar ha da tempo il proprio quartier generale a Kiev dove lo staff è in questo momento blindato in un hotel aspettando istruzioni dall’ambasciata italiana. 

In esclusiva ai microfoni di Retesport 104.2 il vice allenatore Davide Possanzini ha raccontato i momenti che stanno vivendo in Ucraina: “Siamo bloccati a Kiev. Questa notte eravamo nei nostri appartamenti, poi intorno alle 4-5 di mattina abbiamo sentito le esplosioni. Ci siamo subito messi in macchina perché la società ci ha detto di andare in un albergo dove solitamente svolgiamo i ritiri pre partita e adesso siamo in contatto costante con l’ambasciata. Siamo al sicuro, stiamo bene ma ci vuole pazienza. Ci aspettavamo questa situazione ma non di queste dimensioni. Avevamo già prenotato per questo pomeriggio i voli per tornare in Italia ma non ce l’abbiamo fatta, e in Ucraina adesso è chiuso lo spazio aereo. Aspettiamo comunicazioni per cercare di prendere la decisione giusta senza correre rischi”. 

La situazione in questo momento?
“Vita tranquilla, adesso qualche ha anche scelto di andare a lavorare. La nostra idea era di prendere la macchina e di arrivare al confine ma sono piÙ di 700 chilometri e non ce l’avremmo fatta con un solo pieno. Ci sono 50km di coda per uscire da Kiev, era impossibile”. 

L’ambasciata italiana vi aveva sollecitati ad anticipare il ritorno, voi fino a qualche giorno fa eravate in Turchia. 
“Abbiamo scelto di tornare per senso di dovere e responsabilità verso coloro con cui avevamo preso accordi a inizio della stagione. Nei giorni scorsi ci avevano garantito che non sarebbe successo nulla e invece la situazione è precipitata in quello che sappiamo. Un po’ di responsabilità ce l’avevamo ma per rispettare gli accordi che avevamo intrapreso in passato. La situazione è precipitata nel giro di sei ore, noi volevamo partire nel pomeriggio 3-4 voli e invece è successo tutto prima della partenza. Adesso possiamo solo aspettare”. 

I calciatori come stanno vivendo la situazione?
“E’ difficile per noi che siamo persone più mature, figuriamoci per loro. Ci sono giovani anche di 18 anni… Ma abbiamo anche giocatori ucraini e per loro è ancora più difficile. Questo conflitto c’è da molto tempo, solo che se ne parla da poco. I brasiliani sono un po’ come noi, stanno aspettando informazioni dalla loro ambasciata. L’importante è che per ora non ci sia nulla di preoccupante”. 

Come sta lo staff e il mister De Zerbi?
“Roberto sta bene, è con noi in albergo naturalmente. Abbiamo preso le valutazioni tutti insieme, e adesso abbiamo bisogno dell’ambasciata per capire cosa fare. Non possiamo prendere iniziativa per uscire dal Paese”.