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Champions League, Sorteggi quarti di finale: Napoli-Milan e Inter-Benfica per le italiane

L’urna di Nyon regala un derby italiano nei quarti di finale di Champions League. Il Napoli – prossimo campione d’Italia – sfiderà infatti il Milan. L’Inter invece ha pescato il Benfica. Da queste due sfide verrà fuori la prima semifinale.

Dall’altra parte del tabellone Bayern Monaco-Manchester City, di fatto una finale anticipata e Real Madrid-Chelsea.

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Interviste

Mourinho: “Meritavamo di vincere, il Napoli ha lo stellone dei campioni. Zaniolo? Chi vuole lasciare la famiglia deve andare via”

Josè Mourinho ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta contro il Napoli per 2-1

Con un po’ più di attenzione poteva essere la migliore Roma della stagione.
“Abbiamo giocato bene dal 1’. Dopo il gol di Osimhen abbiamo avuto un periodo in cui si è sentita l’ingiustizia di quell’1-0. La squadra ha giocato benissimo, pressato alto e recuperato palla. Abbiamo perso, ma esco fiducioso. Siamo la squadra che ha fatto soffrire di più il Napoli. L’ambiente nello stadio era tremendo, ma sembrava vuoto. Il risultato è negativo, ma sono fiducioso. Vedere che i nostri 3 cambi sono stati 3 ‘bambini’ che giocavano nel campo di plastica a Trigoria mi fa un piacere tremendo, soprattutto per come sono entrati. Qualche volta il calcio è ingiusto e a volte la squadra che merita di più perde. Oggi meritavamo di vincere. I ragazzi erano tristi, ma l’anima piena di fiducia. Ci vediamo mercoledì all’Olimpico”.

Cosa vi siete detti con Spalletti?
“L’ho ringraziato per il regalo di compleanno che mi ha dato prima della partita, ma non l’ho ancora scartato. Mi ha fatto piacere. A fine partita ci siamo abbracciati. Questo sarà il campionato del Napoli”.

Come sta Pellegrini, a volte non riesce ad entrare subito nel gioco.
“Sono due settimane che non si allena in gruppo, lo ha fatto solamente ieri. Si è sacrificato per giocare, non era al top. Era poco in forma e non aveva molta intensità. Abbiamo preparato bene la partita. Con una partita alla settimana siamo una squadra molto brava, il problema diventa quando giochi 2/3 volte a settimana. Il Napoli faceva fatica, abbiamo rischiato e limitato gli avversari. Matic ha giocato benissimo, Mancini ha giocato da terzino destro e ha chiuso molto bene Kvaratskhelia, così come Smalling con Osimhen, è difficilissimo da marcare. Se va in Inghilterra Osimhen deve cambiare modo di giocare però, lo ammazzano, qua in Italia si accetta questo tipo di atteggiamento, lì no. Con le qualità che abbiamo noi abbiamo giocato molto bene. Dobbiamo dimenticare la sconfitta. Ora arrivano le difficoltà con 3 partite a settimana. Se guardo il modo in cui giocavamo contro le big sembrava che ci fosse un blocco tattico e mentale, ora invece giochiamo bene. Questo è una gioia”.

Come sta Pellegrini, a volte non riesce ad entrare subito nel gioco.
“Sono due settimane che non si allena in gruppo, lo ha fatto solamente ieri. Si è sacrificato per giocare, non era al top. Era poco in forma e non aveva molta intensità. Abbiamo preparato bene la partita. Con una partita alla settimana siamo una squadra molto brava, il problema diventa quando giochi 2/3 volte a settimana. Il Napoli faceva fatica, abbiamo rischiato e limitato gli avversari. Matic ha giocato benissimo, Mancini ha giocato da terzino destro e ha chiuso molto bene Kvaratskhelia, così come Smalling con Osimhen, è difficilissimo da marcare. Se va in Inghilterra Osimhen deve cambiare modo di giocare però, lo ammazzano, qua in Italia si accetta questo tipo di atteggiamento, lì no. Con le qualità che abbiamo noi abbiamo giocato molto bene. Dobbiamo dimenticare la sconfitta. Ora arrivano le difficoltà con 3 partite a settimana. Se guardo il modo in cui giocavamo contro le big sembrava che ci fosse un blocco tattico e mentale, ora invece giochiamo bene. Questo è una gioia”.

Abraham come sta? Zaniolo può tornare al centro della Roma?
“No. Intanto non so se Abraham si sia infortunato o solo stanchezza, così come Matic. La partita è stata molto dispendiosa. Voglio gente così però, che vuole giocare nella Roma e che sia disponibile. Quando non stai bene nella famiglia devi andare via e trovare una soluzione. La famiglia è fatta da gente con cui vuoi stare”.

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Tifosi

Scontri Ultras, divieto di trasferta per 2 mesi per i tifosi di Roma e Napoli

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha annunciato, in una conferenza stampa in Prefettura a Trieste, lo stop di due mesi alle trasferte per i tifosi di Napoli e Roma dopo gli scontri sull’A1: “Secondo l’analisi che mi è pervenuta non potrò fare a meno di considerare provvedimenti di carattere generale per le due tifoserie. Oggi pomeriggio probabilmente firmerò un provvedimento di prevenzione sulle trasferte dei tifosi di Roma e Napoli per i prossimi due mesi. Non è un provvedimento alternativo alle misure individuali dirette ai singoli autori, sia a fini di attribuzione della responsabilità giudiziaria sia al fine di assoggettare singoli partecipanti agli scontri a misure amministrative come il cosiddetto Daspo”.

Dopo le parole del Ministro, arriva anche l’ufficialità. Trasferte vietate per le tifoserie di Napoli e Roma per i prossimi due mesi. Piantedosi ha firmato il provvedimento, che diventa operativo fin da subito. Il settore ospiti della Roma sarà dunque chiuso per le trasferte di Spezia, Lecce e Cremona.

(ansa)

Arriva anche la nota ufficiale del Viminale ad annunciare la chiusura per due mesi dei settori ospiti per i tifosi di Napoli e Roma per i prossimi incontri in trasferta delle due squadre: «Il ministro dell’Interno Piantedosi, in considerazione della gravità degli episodi di violenza avvenuti l’8 gennaio scorso lungo l’A1, all’altezza di Arezzo, e del concreto pericolo che tali comportamenti possano ripetersi, con conseguenti rischi di grave pregiudizio per l’ordine e la sicurezza pubblica, dopo aver preso atto delle valutazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, ha disposto la chiusura, per due mesi da oggi, dei settori ospiti degli stadi dove le società sportive Napoli e Roma disputano gli incontri in trasferta. Per due mesi è stata anche vietata la vendita di biglietti per l’accesso ai medesimi impianti sportivi e per gli stessi incontri nei confronti delle persone residenti nelle province di Napoli e Roma».

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Rassegna stampa

L’idea del Viminale: 1-2 mesi di stop per gli ultras di Roma e Napoli

Gli scontri di domenica scorsa a Badia al Pino rischiano di costare carissimi ai tifosi di Napoli e Roma. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi vuole dare infatti un segnale forte per evitare che episodi del genere possano ripetersi in futuro. L’idea è quella di fermare, attraverso un decreto ministeriale, i sostenitori di Napoli e Roma vietando loro le trasferte per un periodo che si prevede ben più lungo di una giornata di campionato: le prime indicazioni parlano di uno o due mesi di stop. È un provvedimento che vanta finora un solo precedente: nel 2014 i tifosi dell’Atalanta furono fermati per tre mesi su indicazione dell’allora ministro dell’Interno Angelino Alfano.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, la decisione, attesa nei prossimi giorni, dovrebbe arrivare in virtù delle valutazioni del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive (Casms) che si è riunito ieri: sebbene non abbia nella sua relazione parlato esplicitamente degli ultras di Napoli e Roma, ha fatto un quadro di rischio piuttosto severo a proposito di questo ritorno alla violenza nel calcio lontano dagli stadi. Indicazioni che Piantedosi ovviamente terrà seriamente in considerazione anche se sta valutando con la massima attenzione tutte le possibilità.

Le strade per fermare gli ultras sono due: oltre a quella del decreto ministeriale per sospendere le trasferte di una particolare tifoseria per un determinato periodo di tempo, c’è anche quella legata al lavoro dei prefetti, chiamati a scegliere quali sostenitori bloccare giornata per giornata, in base alle partite in programma.

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Le Voci di Retesport

Colantuono a RS: “La Roma poteva strappare anche il punto, la prestazione è stata positiva” – AUDIO

Stefano Colantuono, nel consueto intervento mattutino ai microfoni di Retesport, ha analizzato così la sconfitta contro il Napoli: “Spalletti aveva anticipato ciò che Mourinho avrebbe predisposto per questa sfida, le famose trappole, che effettivamente la Roma ha opposto agli azzurri perchè per 80 minuti la squadra giallorossa ha saputo imbrigliare una squadra che ha fatto cose straordinarie. Ha creato molto poco davanti, questo è l’aspetto principale su cui lavorare ma infondo ai giallorossi manca un punto, perchè ieri l’avrebbe potuto strappare. Il bicchiere per me è mezzo pieno perchè nello stare in campo, per quel tipo di partita che aveva preparato, l’hanno fatto bene. Il Napoli in questo momento è superiore alla Roma, è la migliore in A ed era giusto preparare così la partita”

RIASCOLTA QUI L’INTERVENTO INTEGRALE

Sull’appannamento di alcuni singoli, Colantuono aggiunge: “Può capitare nel corso di una stagione che un calciatore a livello fisico ma anche tecnico non sia brillate, attraversi un periodo di appannamento. Abraham non sta vivendo un momento positivo, ma quando un giocatore è forte come lui, gli basterà un episodio positivo per sbloccarsi. Vale anche per Spinazzola, che conosco bene, l’ho fatto esordire io e so quali sono le sue qualità, tornerà ai suoi livelli”.

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Infermeria

Roma, subito la testa all’Helsinki: diverse criticità per Mourinho

Alle 15.30 la Roma tornerà a lavorare a Trigoria, con in testa e nelle gambe ancora le scorie della sconfitta di ieri sera contro il Napoli. Una gara che ha visto i giallorossi spendere tantissimo sul piano fisico, senza raccogliere alla fine neanche un punto contro la corazzata di Spalletti all’undicesima vittoria consecutiva tra campionato e Champions.

Josè Mourinho dovrà gestire umori e situazioni fisiche precarie, indirizzando la mente del gruppo al delicato impegno di giovedì in Finlandia: in gioco la qualificazione ai play off di Europa League, la Roma ora in campo internazionale non può più sbagliare.

Karsdorp e Pellegrini in dubbio per Helsinki

Da verificare in primis le condizioni di Rick Karsdorp che ieri sera è uscito dal campo tra tensioni e uno scontro – poi chiarito – con Irrati, ma soprattutto una vistosa borsa di ghiaccio sul ginocchio sinistro. Le parole di Mourinho sull’olandese non sono state confortanti: “all’intervallo Rick è stato in piedi per evitare che gli si bloccasse il ginocchio”. Probabilmente a Helsinki Karsdorp partirà dalla panchina, ammesso che venga convocato, con il rientro di Zalewski, fermato sfortunatamente alla vigilia del Napoli da una gastroenterite che sicuramente riuscirà a smaltire.

Situazione complessa anche a centrocampo: sempre a detta di Mou, “c’era Matic infortunato ma che si è messo a disposizione per 10 minuti rischiando di farsi male ancora di più”. Probabilmente un problema muscolare, non grave, che sarà gestito fino a giovedì e prima della partenza per Helsinki si prenderà una decisione. Per Camara solo crampi e nessuna segnalazione dal comparto medico sulle condizioni del guineano, divenuto in pochi giorni quasi indispensabile.

Con Wijnaldum, Dybala e Celik ancora out (il turco potrebbe tornare disponibile lunedì prossimo a Verona), Mou rischia di perdere anche Pellegrini per la sfida europea. Il capitano giallorosso anche ieri sera ha giocato da semi-infortunato, con questo dolore al flessore ormai cronico che si porta dietro da un mesetto che ne sta ridimensionando in maniera vistosa qualità espressive e rendimento. Giovedì potrebbe rimanere a riposo in vista di Hellas e derby.

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Rassegna stampa

Lampo Osimhen. E Mou si arrende all’ex Spalletti

Ci ha provati in tutti i modi a rendere la notte del’Olimpico un po’ Special, per mandare la sua Roma in orbita Scudetto e cambiare il volto della stagione. Non ci è riuscito perché il fulmine di Osimhen nel finale ha deciso la gara nel modo più crudele, ammutolendo l’Olimpico che aveva atteso per oltre 80 minuti il momento giusto per esplodere.

Josè Mourinho non l’ha solo preparata, ma anche giocata: Roma-Napoli l’ha vissita in maniera così intensa da sovrapporsi ai movimenti dei suoi giocatori, a sobbalzare ad ogni decisione. Voleva battere il suo “amico” Spalletti e non c’è riuscito. La sua Roma è stata ripetutamente scossa dagli input del suo condottiero. L’ha preparata in un certo modo, ha studiato pregi e difetti dell’armata azzurra e voleva che il piano gara venisse rispettato alla sillaba.

Come scrive la Repubblica, lo Special One vede il campo e ancora una volta, in anticipo su tutti, anche il futuro. Come accaduto a Siviglia aveva rivisto l’azione contestata e si era fiondato in campo, sbracciandosi, per far convalidare la rete, il copione si ripete all’Olimpico. Irrati assegna un rigore per un presunto fallo di Rui Patricio su Ndombelè. Lo Special One è il primo ad alzarsi e a mandare indicazioni al fischietto di serata: “Non è rigore”. Il Var dà ragione alla sua intuizione, come se fosse attratto dal magnetismo del portoghese, lì trepidante a pochi passi.

Nella riprea toglie il suo pupillo Abraham, manda in campo Belotti. In campo si lotta su ogni centimetro, lui si guadagna un giallo per le proteste. La partita vive un momento di stallo, il Napoli fa girare il pallone e la Roma sembra poter trovare il guizzo da un momento all’altro: è il piano perfetto, quello che il portoghese aveva previsto in anticipo per tutta la settimana. Il piano che Osimhen, in grado di far sbagliare l’impeccabile Smalling, manda in frantumi con la stessa violenza con cui impatta il pallone. La notte all’Olimpico si fa buia, sul finale scivola per consegnare l’ultimo pallone della partita al suo capitano Pellegrini. Ennesimo attacco andato a vuota, a far festa è Spalletti.

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Rassegna stampa

Tammy e Osimhen i giganti del gol

Abraham e Osimhen hanno in comune più di quanto si pensi.Il cognome del giocatore del Napoli significa “Dio è buono“, mentre ha certamente legami con la tradizione biblica l’attaccante della Roma. Senza poi contare che l’inglese ha anche contatti con la Nigeria. Il 9 napoletano in questa stagione è avanti 4 a 2. Pochi conoscendo il loro valore. Osimhen però è stato fermo per infortunio, mentre Abraham cerca ancora se stesso.

Come riporta il Messaggero, chissà se ci riuscirà domani visto che contro il Napoli ha un conto in sospeso. Lo scorso anno ha avuto tutto il tempo per guardare la porta, ma il tiro finì incredibilmente fuori a tu per tu col portiere Ospina. Anche Osimhen deve chiudere un cerchio perchè nella stessa partita è stato capace di centrare il palo a porta vuota. Entrambi hanno la concorrenza di Raspadori e Belotti che comunque è sinonimo di grande squadra.

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Avversario

Napoli, solo terapie per Rrhamani. Anguissa ha svolto anche un personalizzato in campo

Giornata di lavoro per il Napoli a Castel Volturno in vista del big match di domenica sera all’Olimpico. Spalletti spera nel miracoloso recupero di Anguissa. Come riferisce il sito del Napoli, questa mattina hanno svolto terapie sia Rrahmani che Anguissa, col secondo che ha svolto anche un lavoro personalizzato in campo. Si tenterà fino all’ultimo di riaverlo a disposizione per Roma-Napoli.

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Napoli, stop anche per Anguissa: rischia di saltare il match con la Roma

Dopo Rrhmani, il Napoli perde anche Anguissa, uno dei migliori centrocampisti d’Europa per rendimento. Il mediano partenopeo si è fermato nel corso di Napoli-Ajax rimediando un problema muscolare.

Anguissa ha effettuato questa mattina esami clinici che hanno evidenziato una elongazione del muscolo semitendinoso della coscia destra. Il centrocampista azzurro proseguirà le terapie già cominciate. Sarà fuori quindi 2-3 settimane e dovrà saltare la sfida contro la Roma di Domenica 23 ottobre.