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Dopo il ‘danno’ a Lecce, De Rossi torna sugli arbitri: “Usassero gli ex calciatori per i regolamenti” – VIDEO

Alla vigilia di un Derby che si prospetta ‘pericoloso’ in chiave arbitrale, dopo le furenti polemiche di Lazio e Roma in questa stagione e in generale i precedenti di Guida nella stracittadina di due anni fa, Daniele De Rossi è tornato a parlare degli arbitri e in generale del suo rapporto con i fischietti di gara: “Io penso che non c’è una strategia ma una gestione degli arbitri a cui do il tempo che merita. Io non posso allenare gli arbitri e far si che prendano decisioni giuste. Quando capita quello che è successo a Lecce, che è un danno, si può analizzare o meno, altre volte non devi parlare dell’arbitro perchè ci sono tante altre cose da migliorare prima dell’arbitraggio. Credo di essere un allenatore che riesce a fare un discorso sano, che non si fa annebbiare da un risultato negativo. Credo che poter parlare anche con gli arbitri in campo, non protesto come fanno gli altri. Protesto solo davanti all’evidenza, ma a volte l’evidenza non è reale. Abbiamo i tablet e vedi subito tutto, quindi ti senti liberi di protestare un po’ di più. La società parla con me di questo quotidianamente, lo abbiamo fatto con Lina e Maurizio due giorni fa. Non è che uno prende una posizione e si mette di traverso se un episodio sfavorevole si ripete ogni settimana

Poi il riferimento ad una potenziale proposta su come analizzare e gestire i regolamenti, in funzione di chi ha la reale percezione di ciò che accade in campo in ogni partita, cioè i calciatori: “In Italia è stato il secondo episodio dopo Firenze, niente di clamoroso, non sono preoccupato. Sono più preoccupato della gestione del regolamento, i calciatori andrebbero usati quasi come cavie per far si che il calcio sia più giocabile. Nessuno può riconoscere la ‘tatticità’ di un fallo più di un giocatore. Andrebbe stilato insieme un regolamento più riconoscibile, le zone d’ombre sono quelle che creano più polemiche ed è pericoloso”.

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Calciomercato

Un altro Gallo per la Roma? Il club giallorosso segue l’esterno del Lecce

Antonino Gallo è un nome nuovo per la fascia mancina della Roma. Come riferito oggi da diverse fonti di informazione, ieri a margine del match tra Lecce e giallorossi, il nome dell’esterno classe 2000 del club salentino è stato nuovamente accostato alla Roma in vista del prossimo mercato di giugno.

Classe 2000, 24 anni, è un esterno tutta fascia capace di correre e rincorrere sulla corsia con grande dinamismo e buona qualità nel cross.

Ieri in Puglia a margine del match contro la Roma, per parte salentina, erano tutti convinti di questo passaggio in giallorosso. In casa Roma al momento frenano, ma l’operazione sarebbe a basso costo (3-4 milioni) e agevolata anche dalla parentela con Giacomazzi, attuale vice di De Rossi in panchina. Gallo infatti è il genero del collaboratore di De Rossi.

In passato fece lo stesso percorso – sempre in chiave terzini – Marco Cassetti che nel 2006 sbarcò nella capitale per poi restare legato al club capitolino per bene sei stagioni.

Siciliano d’origine, Gallo ha disputato due campionati consecutivi da titolare con la maglia del Lecce in A, totalizzando 62 presenze e 4 assist.

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Interviste

De Rossi: “Sofferto troppo la fisicità del Lecce, Dybala non era pronto. Rigore? Era netto”

Daniele De Rossi ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Lecce-Roma 0-0

Un punto da tenere stretto?
Nel primo tempo abbiamo sofferto tanto la loro fisicità e il loro modo di giocare sugli attaccanti e andare a prendere le seconde palle e dobbiamo migliorare da questo punto di vista. Il calcio a volte si riduce ai duelli e all’essere ruvidi e se non sei capace di diventare anche un po’ sporca, trovi squadre pronte che ti saltano sopra. Punto guadagnato faccio fatica a dirlo per le occasioni che abbiamo avuto, anche se anche loro le hanno avute. Sapevamo che qui sarebbe stato un ‘campaccio’ e ci poteva stare soffrire un po’ di più. Abbiamo avuto un po’ di carenza anche in fase di costruzione. L’avevamo preparata per allargare il gioco e invece troppe volte siamo voluti andare per vie centrali”.

Contatto Zalewski?
C’era un rigore netto che non ci è stato dato. Peccato perché per noi era importante vincere. Le regole devono essere sempre uguali altrimenti diventa difficile. Ne ho visti fischiare di peggiori, come quando c’è il famoso step on foot e ti pestano un mignolino. Qui sono franati addosso ad un giocatore”.

Derby?
“Abbiamo poco materiale per parlarne perché la Lazio ha un nuovo allenatore. Tudor è tanto diverso da Sarri, è molto bravo ed ha già fatto un ottimo risultato. Sarà una partita bellissima e difficile”.

Dybala?
“Sapevamo che l’avremmo messo dentro solo in caso di necessità. Dobbiamo centellinarlo ma è sulla via del recupero, gli mancavano degli allenamento e non abbiamo voluto rischiare”. 

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APPROFONDIMENTI

Roma, di testa che fatica! Solo Lecce e Frosinone peggio dei giallorossi

C’era una volta la Roma insuperabile di testa. Quella di Fazio-Manolas, ma anche Castan-Benatia prima ancora. In ultimo quella (a tre) di Smalling-Mancini-Ibanez, con il brasiliano e l’inglese specialisti nel respingere quasi tutti i pericoli sui cross laterali o da trequarti, da angolo o da punizione, poco cambia.

Se c’è un aspetto che la Roma tatticamente deve migliorare è quello legato ai gol subiti di testa. In questa stagione e ulteriormente nelle ultime partite con De Rossi in panchina giallorossa, la Roma non ha paradossalmente concesso quasi nulla in ripartenza, nonostante abbia alzato il baricentro e giocato un calcio più propositivo, ma ha invece incassato quasi sempre gol nella stessa maniera, con cross laterali e colpi di testa troppo semplici a volte da eseguire.

Un dato allarmante, ma chiaramente rivedibile attraverso i lavori in allenamento e una maggiore attenzione da parte dei protagonisti in campo. Di fatto però la Roma in questa stagione ha subito ben dieci gol di testa: soltanto il Frosinone e il Lecce hanno fatto peggio, prendendone uno in più rispetto ai giallorossi (dato del Corriere dello Sport).

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Calciomercato

Falcone si offre: “Costo poco e sono romanista, sarebbe un sogno”

Simpatico siparietto in conferenza stampa dopo la sfida contro il Lecce. Anche ieri sera fino al 90′ Vladimiro Falcone ha eretto un muro quasi invalicabile dinanzi agli attacchi giallorossi, tanto da spingere Mourinho a prenderlo da parte dopo la gara per un fugace ma sentito saluto: “Sarai pure romanista ma ogni volta contro di noi sembri Yashin”.

Battuta che Falcone ha raccontato in conferenza aggiungendo: “L’anno scorso è stato il mio primo vero anno in Serie A, quest’anno è quello della consacrazione, in cui si vedrà se sono pronto. Devo conquistarlo partita dopo partita, io mi sento pronto ma deve dimostrarlo il campo”.

“L’ambizione di giocare nei top club c’è sempre, poi non ho mai che sono un tifoso della Roma e per me sarebbe un sogno giocare qui. Non si smette mai di sognare, se dovrà esserci l’occasione dovrò farmi trovare pronto. Ora penso al Lecce, ho 5 anni di contratto”. Poi la chiosa a Sky Sport: Quando andrai alla Roma? “Quando vuole la Roma (ride, ndr). È il mio sogno e non costo tantissimo”.

 

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Infermeria

Wijnaldum, assente con l’Empoli ma a Lecce ci sarà: le ultime

Poteva essere la giornata giusta per rivedere qualche minuto in campo Gini Wijnaldum, invece dopo la convocazione con la Cremonese, ieri l’olandese ha assistito dalla tribuna al match vinto dalla Roma 2-0 contro l’Empoli.

Nessun problema nuovo però per l’olandese: solo una normale gestione delle forze in quest’ultimo step di recupero, a Lecce dunque ci sarà. La squadra si ritroverà a Trigoria domani pomeriggio.

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Calciomercato

Nessun accordo tra Roma e Lecce per Bove: il centrocampista al momento resta nella capitale

Incontro interlocutorio tra Roma e Lecce per Bove. La fumata infatti è stata grigia, tendente al nero e per il momento Bove rimarrà a Roma. Tiago Pinto ha chiesto al ds Corvino di risentirsi più avanti perché la Roma non ha certezze sulle condizioni fisiche di Wijnaldum. Bove partirà per il ritiro in Portogallo e a gennaio scoprirà il suo futuro. A riferire gli ultimi aggiornamenti gianlucadimarzio.com.

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Calciomercato

Intrigo Roma-Lecce: oggi vertice per Bove. Giallorossi su Hjulmand

Sono ore decisive per la trattativa che porterebbe Edoardo Bove al Lecce. Ieri è sbarcato a Roma Pantaleo Corvino e nella giornata odierna il responsabile dell’area tecnica del club salentino incontrerà a Trigoria Tiago Pinto per discutere del trasferimento del centrocampista della Roma alla corte di Marco Baroni nella prossima sessione invernale del mercato.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, il club salentino ha ormai superato la concorrenza per assicurarsi le prestazioni dell’azzurrino cresciuto sotto le direttive di Mourinho, che però attende il recupero dall’infortunio d iWijnaldum prima di dare l’ok alla partenza di Bove. Sul tavolo delle trattative tra i due club si studia e si valuta la formula del trasferimento. Il Lecce cerca il prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto. Mentre la Roma è orientata per il prestito secco.

Sullo sfondo c’è il nome di un altro calciatore: Morten Hjulmand. Un elemento che viene seguito con occhio molto attento dalla società giallorossa dei Friedkin. L’incontro di oggi potrebbe essere occasione per gettare le basi di una futura trattativa, ma attenzione anche all’interesse dell’Atalanta sul 23enne danese.

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Tifosi

Roma-Lecce, nuovo sold out. In vendita i biglietti per la sfide contro Betis e Napoli

I risultati della Roma non incidono sulle scelte dei tifosi che continuano ad assiepare l’Olimpico e sarà così anche nel prossimo turno casalingo di campionato contro il Lecce. E’ previsto infatti l’ennesimo sold out stagionale.

In vendita da oggi alle 12.00 i biglietti per le sfide contro Betis e Napoli.

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Interviste

Baroni carica il Lecce: “A Roma abbiamo una grande opportunità”

Marco Baroni, allenatore del Lecce, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma:

Con la Roma è un big match.
Questa gara è un premio per tutti, ma dobbiamo pensare a questa gara come una sfida per noi. Possiamo misurarci contro una squadra importante con giocatori di livello internazionale. Al di là di chi andrà in campo per noi questo può essere motivo di impegno. Ho chiesto alla squadra una gara di coraggio, non dobbiamo snaturare il nostro gioco. Non sarà una festa, sarà un’opportunità. Dobbiamo lanciare una sfida a noi stessi. Non si potrà sbagliare niente, nemmeno una rimessa naturale, dunque ben venga questa partita. Non potremo fare un calcio di timore, altrimenti ci asfaltano.

Turnover?
Ci sono un po’ di ragazzi che avranno l’opportunità di andare in campo. Tutti vorrebbero giocare, tuttavia abbiamo tanti incontri ravvicinati. Faremo il possibile comunque per onorare questa gara, per noi e per chi ci segue. Non voglio chiamare avvicendamenti, anche perché in questa gara avremo davvero bisogno di tutti. Abbiamo una squadra nostra per essere pronti in questi impegni ravvicinati, poi il minutaggio può fare anche molto bene.

Dubbi di formazione?
Devo valutare ancora Bleve perché è stato molto fermo. Da parte mia ci sarebbe la volontà di farlo scendere in campo ma dobbiamo valutare bene perché non si è allenato per tanto. Ci saranno alternanze perché ci sono energie da risparmiare. A ora ho tanti dubbi ma per una serie di fattori. Tipo Gallo ha avuto un problema intestinale e poi si è allenato bene, devo considerare anche questo ma anche altre cose. Calabresi giocherà titolare ma da centrale, mentre Gendrey come terzino destro.

I nuovi arrivati?
Simic ha bisogno di tempo, non so se di due o tre settimane. C’è bisogno di tempo, non gioca dal 12 dicembre e poi ha avuto la quarantena. C’è da lavorare. Faragò è chiaramente molto più avanti.

La Roma?
Leggo quanto la Roma ci tenga a questa competizione, ne ha vinte nove e non fa bene da tempo in Coppa Italia. Siamo consapevoli che troveremo un avversario che vuole vincere a tutti i costi. Io però non voglio che la squadra vada lì a fare una partita diversa da quelle che facciamo in campionato. Poi gli episodi potranno anche dirci il contrario, come a Pordenone in cui il risultato rischiava di essere diverso dopo una grande gara, io tuttavia chiedo la prestazione, sempre e comunque.

Gli acquisti?
Il mercato di gennaio è sempre una sessione molto complicata. Sono stati fatti degli innesti, io però alla società non ho chiesto niente semplicemente perché io sono sempre e solo concentrato su quello che ho. Poi so che si dovrà lavorare per ottenere il massimo.

Faragò?
Lo abbiamo preso da interno e, anche se ha fatto per esigenze ruoli da terzino, ha la maturità per fare l’interno. A centrocampo ho sette elementi per tre ruoli che ci consentono di gestire bene questo reparto con grandi qualità.