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Dopo il ‘danno’ a Lecce, De Rossi torna sugli arbitri: “Usassero gli ex calciatori per i regolamenti” – VIDEO

Alla vigilia di un Derby che si prospetta ‘pericoloso’ in chiave arbitrale, dopo le furenti polemiche di Lazio e Roma in questa stagione e in generale i precedenti di Guida nella stracittadina di due anni fa, Daniele De Rossi è tornato a parlare degli arbitri e in generale del suo rapporto con i fischietti di gara: “Io penso che non c’è una strategia ma una gestione degli arbitri a cui do il tempo che merita. Io non posso allenare gli arbitri e far si che prendano decisioni giuste. Quando capita quello che è successo a Lecce, che è un danno, si può analizzare o meno, altre volte non devi parlare dell’arbitro perchè ci sono tante altre cose da migliorare prima dell’arbitraggio. Credo di essere un allenatore che riesce a fare un discorso sano, che non si fa annebbiare da un risultato negativo. Credo che poter parlare anche con gli arbitri in campo, non protesto come fanno gli altri. Protesto solo davanti all’evidenza, ma a volte l’evidenza non è reale. Abbiamo i tablet e vedi subito tutto, quindi ti senti liberi di protestare un po’ di più. La società parla con me di questo quotidianamente, lo abbiamo fatto con Lina e Maurizio due giorni fa. Non è che uno prende una posizione e si mette di traverso se un episodio sfavorevole si ripete ogni settimana

Poi il riferimento ad una potenziale proposta su come analizzare e gestire i regolamenti, in funzione di chi ha la reale percezione di ciò che accade in campo in ogni partita, cioè i calciatori: “In Italia è stato il secondo episodio dopo Firenze, niente di clamoroso, non sono preoccupato. Sono più preoccupato della gestione del regolamento, i calciatori andrebbero usati quasi come cavie per far si che il calcio sia più giocabile. Nessuno può riconoscere la ‘tatticità’ di un fallo più di un giocatore. Andrebbe stilato insieme un regolamento più riconoscibile, le zone d’ombre sono quelle che creano più polemiche ed è pericoloso”.

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VAR e Elezioni alle porte: l’inchiesta di Retesport sul mondo arbitrale italiano – AUDIO

FOCUS RS (di Checco Oddo Casano) – Episodi contestati, con polemiche che hanno coinvolto in maniera trasversale tutti i club di A; una lotta intestina nell’AIA in vista delle prossime elezioni con due fronti contrapposti che stanno forse incidendo sul rendimento dei fischietti; dubbi sull’utilizzo del VAR e sul relativo regolamento che cambia di anno in anno ma soprattutto le inchieste televisive sui rimborsi farlocchi e sulle rivelazioni di alcuni arbitri dismessi non per demeriti ma per scelte politiche.

Il mondo arbitrale italiano è in subbuglio ma il nostro calcio, oltre a protestare pubblicamente di partita in partita, sembra nicchiare in attesa di capire cosa accadrà a livello elettorale e federale.

Omertà o convenienza, un dato però è certo: quella 23-24 è sicuramente la stagione più complicata per Rocchi, designatore arbitrale, che recentemente ha riunito tutti i fischietti in una video call arringando il gruppo quasi fosse un allenatore: “Andiamo avanti, non si arretra. Dobbiamo avere fiducia l’uno nell’altro, essere squadra, io ho fiducia in tutti voi” ha detto Rocchi ai suoi arbitri e assistenti di A e B, chiedendo di stringersi sotto la bandiera dell’AIA che in realtà è in balia del vento e dei veleni, delle faide interne e dei sospetti.

Tutto nasce alcuni mesi fa dal contrasto con vista sulle elezioni interne tra Gianluca Rocchi, Alfredo Trentalange e Domenico Messina. Il primo designatore della CAN, il secondo presidente dell’AIA poi finito immerso nello scandalo D’Onofrio ma poi uscito immacolato dal verdetto della giustizia sportiva, il terzo braccio destro di Rocchi, che si è dimesso per buttarsi nell’agone elettorale.

Sono ormai nettamente delineati però i due schieramenti che si stanno contendendo le poltrone principali del mondo arbitrale italiano: una fazione che fa capo a Trentalange, che dopo il caso D’Onofrio era stato sostituito da Baglioni, e un’altra a Rocchi.

E Gravina? É noto che punterebbe ad affidare in futuro a Rocchi un doppio ruolo per porre fine alle tensioni.

Presto dunque arriverà il momento di scegliere. Accadrà al termine di questa disastrosa stagione, per lui e la sua squadra, o durante il corso della prossima, visto che le elezioni di tutte le componenti federali dovranno tenersi entro dicembre, almeno sessanta giorni prima di quelle del presidente della Figc. Anche l’Aia naturalmente sarà coinvolta nel processo elettorale visto che l’attuale numero uno, Carlo Pacifici, terminerà il suo mandato. Resta da vedere se si ricandiderà o no. La situazione è fluida all’interno dell’Aia e molte cose possono accadere. I club vogliono essere tutelati, sono in tumulto perché in campo ci si gioca tantissimo, soprattutto a livello economico.

Ecco l’analisi completa con le interviste a Filippo Roma de Le Iene ed Edmondo Pinna del Corriere dello Sport:

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Esclusive

Focus Arbitri, Pinna (Cor Sport) a RS: “Arbitri penalizzati se vanno al VAR. La lotta politica nell’AIA incide sulle loro prestazioni”

Secondo capitolo della nostra inchiesta sul mondo arbitrale. In diretta a Retesport, Edmondo Pinna, storico cronista del Corriere dello Sport che si occupa proprio di valutazioni sulle direzioni arbitrali e non solo:

“Rocchi non ha mai detto che non c’è un -0,10 per l’arbitro che non va al VAR, quindi non ha mai smentito quanto abbiamo scritto mesi fa sul giornale. Se un arbitro non va al VAR a seguito di un errore, riceve una penalità sulla sua valutazione partita. Considerate che i voti degli arbitri vanno da 8.20 a 8.70, 8.30 è un risultato disastroso e quindi un -0.10 come valutazione è pesante per un arbitro. Differente è il discorso per un errore difficile da cogliere in campo, in questo caso il ricorso o no al VAR non genera in automatico una penalità così pesante. La spiegazione di Rocchi data all’epoca era rivolta a difendere la categoria ma sapeva di supercazzola, in realtà funzione proprio come abbiamo detto: se un arbitro va tre volte al VAR rischia di prendere un -0.30 che può affossare la sua pagella o valutazione di quella giornata e quindi incidere sul prosieguo della sua carriera”.

Sulla lotta intestina all’AIA, Pinna aggiunge: “Ci sono sempre state due anime politiche nell’AIA ma fino ad un certo punto c’è sempre stata una sorta di lealtà tra le parti, adesso il piano dello scontro si è innalzato, ci sono prese di posizione più estreme e questa lotta, nonostante venga smentita dai diretti protagonisti, sta portando una maggiore pressione sugli arbitri in campo che non a caso stanno sbagliando anche tanto nell’ultimo periodo”

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Esclusive

Focus Arbitri, Filippo Roma (Le Iene) a RS: “Campionati falsati dalla lotta intestina nell’AIA. Omertà totale del mondo del calcio sul tema”

Primo capitolo dell’inchiesta di Retesport sul mondo arbitrale e le dinamiche che stanno emergendo tra errori, carriere e potenziali campionati falsati. Sui 104.2 FM è intervenuto – nello spazio de La Sveglia Giallorossa – Filippo Roma, giornalista de Le Iene che sta conducendo in prima persona un’inchiesta sugli arbitri, nata da una denuncia di un importante fischietto rimasto anonimo:

Come nasce l’inchiesta sul mondo arbitrale?
“Alcuni anni fa mi ero occupato del famosissimo caso dell’audio del Var scomparso di Inter-Juventus, avevo già fatto una serie di pezzi su questo. Sono stato contattato dall’arbitro in questione che ci ha cercato e si è fidato di noi per iniziare a parlare di questa vicenda. E’ venuto nella nostra redazione e ci ha spiegato tante dinamiche che non conoscevamo. Tanti arbitri all’interno dell’AIA a tutti i livelli e categorie ci hanno poi contattati per aggiungere particolari, in parecchi pensano che per motivi di carriera si stiano falsando i tornei”

Che type=’text/javascript’ idea ti sei fatto della presunta guerra politica interna all’AIA?
“Mi sono fatto l’idea inquietante che l’AIA sia una casta, che ci sia una guerra tra fazioni a livello politico che rischia di falsare i campionati e questo è il vero problema che fa da sfondo. In questa fase storica gli arbitri non pensano a favorire una squadra piuttosto che un’altra, ma magari alcuni componenti della loro fazione, a danno di altri, per cui poi ci sono dismissioni non di natura tecnica ma per motivi di rapporti”.

Sono due le fazioni che si contendono il potere politico nel mondo arbitrale italiano o ci sono ulteriori sfumature?
“Sembrerebbe esserci un bipolarismo, due grandi gruppi che si contendono il potere nell’AIA, con le elezioni alle porte in un clima incandescente. Errori che hanno colpito tutti, in maniera indiscriminata e non a caso si sono lamentati tutti, dai presidenti agli allenatori, ai dirigenti. Il calcio rischia di esplodere, i campionati rischiano di essere falsati.”

Cambierà il modo di valutare gli arbitri soprattutto sul tema VAR?
“E’ vero che se un arbitro viene richiamato al monitor è perchè ha sbagliato, ma si spera per errori e valutazioni oggettivi e non con chiamate discrezionali e soggettivi che possono generare ulteriori errori. Alcuni arbitri sono stati dismessi a favore di altri per rapporti, altri per motivi politici”

Abodi?
“E’ stato disponibile a parlare con noi a valutare determinate situazioni, chiaramente ha un ruolo istituzionale e mi auguro possa fare luce su diverse dinamiche in quanto ministro dello sport italiano, per il bene di tutti in primis dei tifosi”

Hai intercettato un certo timore del mondo del calcio su questo tema? Della Federazione e di esponenti della Lega di Serie A?
“No abbiamo provato ad intervistare De Laurentiis ma non ce l’ha concessa. Alla fine la mia sensazione è che rimanga un sistema fondato sull’omertà sia dal punto di vista arbitrale sia dal punto di vista della Lega”

Il prossimo servizio?
“Parleremo dei rimborsi farlocchi di alcuni arbitri, che ricordo sono pagati in parte con soldi pubblici”

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Frosinone-Roma a Giua: tre precedenti positivi per i giallorossi

Designato l’arbitro di Frosinone-Roma, gara di Serie A in programma domenica alle 18.00 al Benito Stirpe. Sarà Giua a dirigere il match, con Berti e Vivenzi assistenti. IV Uomo Marcenaro, al VAR Di Paolo, Avar Abbattista.

Tre precedenti assolutamente positivi per i giallorossi con altrettanti successi contro SPAL, Fiorentina e Udinese (il 3-0 dello scorso anno), ultimo in ordine di tempo.

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Caso Mourinho-Marcenaro, Marota a RS: “Arbitri stufi, Mou rischia 2 giornate” – AUDIO

“Mourinho rischia la stangata, la Procura e le istituzioni calcistiche, a tutela degli arbitri, vogliono lanciare un segnale chiaro a tutti: basta attacchi ai direttori di gara”. Il tecnico giallorosso, dopo le dichiarazioni su Marcenaro espresse alla vigilia di Sassuolo-Roma, sarà deferito.

Questa mattina ai microfoni di Retesport, nel corso de La Sveglia Giallorossa, è intervenuto il collega Giorgio Marota del Corriere dello Sport, che ha analizzato nello specifico la vicenda di Mourinho: “La sensazione che filtra è che si voglia sanzionare il portoghese, in quanto recidivo, anche per evitare che si crei un precedente ritenuto pericoloso. Il tecnico sarà deferito entro 4-5 giorni e rischia 2 giornate di squalifica che però dovrebbero essere comminate tra più di un mese. Inizierà una fase processuale e ci sarà un dibattimento, con la possibilità per l’allenatore di difendersi. Mourinho ritiene da aver espresso un commento su una sfumatura caratteriale dell’arbitro e non sulle sue reali capacità, nel pieno esercizio del diritto di critica. I vertici arbitrali sono stufi di questo clima che in generale si respira nei loro confronti. Patteggiamento? Non ci sono volontà e possibilità da ambo le parti”.

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Roma-Udinese, arbitrerà Massimi

Sarà Luca Massimi l’arbitro di Roma-Udinese, match valido per la 13° giornata di Serie A. I guardalinee sono Rocca e Raspollini, IV Uomo Marcenaro. Al VAR Paterna, avar Longo.

C’è un solo precedente tra i giallorossi e il fischietto di Termoli: la vittoria 1-0 contro la Cremonese dell’inizio dello scorso campionato.

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Mourinho vuole Totti alla Roma

L’avvio stentato della Roma sta suggerendo a José Mourinho un’idea. Che è già qualcosa in più di una suggestione. E che riguarda Francesco Totti. Come riferisce repubblica.it, da tempo, Mourinho avverte la necessità di una figura societaria che possa intervenire per far sentire la voce della Roma di fronte alle difficoltà con gli arbitri. E non solo.

Da sempre nelle sue squadre ha chiesto un giocatore ben inserito nell’ambiente, che lo conosca e sappia interagirci. Alla Roma fino a questo momento ha rinunciato a questa figura. Ma ora sarebbe tentato di chiedere la disponibilità per farlo a Francesco Totti. Non lo ha fatto, ma poter contare su Totti, sul suo peso mediatico, anche sui suoi consigli dentro lo spogliatoio, potrebbe rafforzarne la figura e non costringerlo più a interpretare ruoli diversi da quello di allenatore, posizioni che non ama ricoprire. Solo che i due non ne hanno mai parlato. E oggi sembra difficile che Totti possa accettare un ruolo diverso da uno operativo, anche in chiave mercato.

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Bayer Leverkusen-Roma, torna Vinčić: precedente positivo per i giallorossi

Designazione d’eccellenza per il match tra Bayer Leverkusen e Roma, Rosetti infatti ha scelto Slavko Vinčić. Il direttore di gara sloveno sarà coadiuvato dagli assistenti Tomaž Klančnik e Andraž Kovačič.Il IV Uomo invece sarà Irfan Peljto. Il VAR è affidato a Nejc Kajtazovic, Matej Jug l’AVAR.

Vincic ha arbitrato la finale di Europa League dell’anno scorso tra Eintracht Francoforte e Rangers e l’unico precedente con i giallorossi è il recente 2-0 casalingo contro il Salisburgo in questa edizione dell’Europa League.

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Roma-Inter a Maresca. Al VAR ci sarà nuovamente Di Paolo

Sarà Fabio Maresca l’arbitro di Roma-Inter, match in programma sabato all’Olimpico e valido per la 34° giornata di Serie A. Gli assistenti saranno Imperiale e Bresmes, il IV uomo Colombo. Al VAR torna Di Paolo, varista in occasione del match di sabato scorso contro il Milan. Avar Paganessi.

Per il fischietto napoletano sono 14 i precedenti con la Roma: lo score recita 6 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. Recentemente Maresca ha diretto la sfida vinta dai giallorossi contro la Juventus. Una vittoria che mancava con lui dal 2019. Lo scorso furono pesantissime le polemiche dopo Roma-Milan all’Olimpico.