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Focus Arbitri, Pinna (Cor Sport) a RS: “Arbitri penalizzati se vanno al VAR. La lotta politica nell’AIA incide sulle loro prestazioni”

Secondo capitolo della nostra inchiesta sul mondo arbitrale. In diretta a Retesport, Edmondo Pinna, storico cronista del Corriere dello Sport che si occupa proprio di valutazioni sulle direzioni arbitrali e non solo:

“Rocchi non ha mai detto che non c’è un -0,10 per l’arbitro che non va al VAR, quindi non ha mai smentito quanto abbiamo scritto mesi fa sul giornale. Se un arbitro non va al VAR a seguito di un errore, riceve una penalità sulla sua valutazione partita. Considerate che i voti degli arbitri vanno da 8.20 a 8.70, 8.30 è un risultato disastroso e quindi un -0.10 come valutazione è pesante per un arbitro. Differente è il discorso per un errore difficile da cogliere in campo, in questo caso il ricorso o no al VAR non genera in automatico una penalità così pesante. La spiegazione di Rocchi data all’epoca era rivolta a difendere la categoria ma sapeva di supercazzola, in realtà funzione proprio come abbiamo detto: se un arbitro va tre volte al VAR rischia di prendere un -0.30 che può affossare la sua pagella o valutazione di quella giornata e quindi incidere sul prosieguo della sua carriera”.

Sulla lotta intestina all’AIA, Pinna aggiunge: “Ci sono sempre state due anime politiche nell’AIA ma fino ad un certo punto c’è sempre stata una sorta di lealtà tra le parti, adesso il piano dello scontro si è innalzato, ci sono prese di posizione più estreme e questa lotta, nonostante venga smentita dai diretti protagonisti, sta portando una maggiore pressione sugli arbitri in campo che non a caso stanno sbagliando anche tanto nell’ultimo periodo”

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