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VAR e Elezioni alle porte: l’inchiesta di Retesport sul mondo arbitrale italiano – AUDIO

FOCUS RS (di Checco Oddo Casano) – Episodi contestati, con polemiche che hanno coinvolto in maniera trasversale tutti i club di A; una lotta intestina nell’AIA in vista delle prossime elezioni con due fronti contrapposti che stanno forse incidendo sul rendimento dei fischietti; dubbi sull’utilizzo del VAR e sul relativo regolamento che cambia di anno in anno ma soprattutto le inchieste televisive sui rimborsi farlocchi e sulle rivelazioni di alcuni arbitri dismessi non per demeriti ma per scelte politiche.

Il mondo arbitrale italiano è in subbuglio ma il nostro calcio, oltre a protestare pubblicamente di partita in partita, sembra nicchiare in attesa di capire cosa accadrà a livello elettorale e federale.

Omertà o convenienza, un dato però è certo: quella 23-24 è sicuramente la stagione più complicata per Rocchi, designatore arbitrale, che recentemente ha riunito tutti i fischietti in una video call arringando il gruppo quasi fosse un allenatore: “Andiamo avanti, non si arretra. Dobbiamo avere fiducia l’uno nell’altro, essere squadra, io ho fiducia in tutti voi” ha detto Rocchi ai suoi arbitri e assistenti di A e B, chiedendo di stringersi sotto la bandiera dell’AIA che in realtà è in balia del vento e dei veleni, delle faide interne e dei sospetti.

Tutto nasce alcuni mesi fa dal contrasto con vista sulle elezioni interne tra Gianluca Rocchi, Alfredo Trentalange e Domenico Messina. Il primo designatore della CAN, il secondo presidente dell’AIA poi finito immerso nello scandalo D’Onofrio ma poi uscito immacolato dal verdetto della giustizia sportiva, il terzo braccio destro di Rocchi, che si è dimesso per buttarsi nell’agone elettorale.

Sono ormai nettamente delineati però i due schieramenti che si stanno contendendo le poltrone principali del mondo arbitrale italiano: una fazione che fa capo a Trentalange, che dopo il caso D’Onofrio era stato sostituito da Baglioni, e un’altra a Rocchi.

E Gravina? É noto che punterebbe ad affidare in futuro a Rocchi un doppio ruolo per porre fine alle tensioni.

Presto dunque arriverà il momento di scegliere. Accadrà al termine di questa disastrosa stagione, per lui e la sua squadra, o durante il corso della prossima, visto che le elezioni di tutte le componenti federali dovranno tenersi entro dicembre, almeno sessanta giorni prima di quelle del presidente della Figc. Anche l’Aia naturalmente sarà coinvolta nel processo elettorale visto che l’attuale numero uno, Carlo Pacifici, terminerà il suo mandato. Resta da vedere se si ricandiderà o no. La situazione è fluida all’interno dell’Aia e molte cose possono accadere. I club vogliono essere tutelati, sono in tumulto perché in campo ci si gioca tantissimo, soprattutto a livello economico.

Ecco l’analisi completa con le interviste a Filippo Roma de Le Iene ed Edmondo Pinna del Corriere dello Sport: