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Roma, di testa che fatica! Solo Lecce e Frosinone peggio dei giallorossi

C’era una volta la Roma insuperabile di testa. Quella di Fazio-Manolas, ma anche Castan-Benatia prima ancora. In ultimo quella (a tre) di Smalling-Mancini-Ibanez, con il brasiliano e l’inglese specialisti nel respingere quasi tutti i pericoli sui cross laterali o da trequarti, da angolo o da punizione, poco cambia.

Se c’è un aspetto che la Roma tatticamente deve migliorare è quello legato ai gol subiti di testa. In questa stagione e ulteriormente nelle ultime partite con De Rossi in panchina giallorossa, la Roma non ha paradossalmente concesso quasi nulla in ripartenza, nonostante abbia alzato il baricentro e giocato un calcio più propositivo, ma ha invece incassato quasi sempre gol nella stessa maniera, con cross laterali e colpi di testa troppo semplici a volte da eseguire.

Un dato allarmante, ma chiaramente rivedibile attraverso i lavori in allenamento e una maggiore attenzione da parte dei protagonisti in campo. Di fatto però la Roma in questa stagione ha subito ben dieci gol di testa: soltanto il Frosinone e il Lecce hanno fatto peggio, prendendone uno in più rispetto ai giallorossi (dato del Corriere dello Sport).

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Pelle-Gol, due reti da 6 punti e De Rossi lo incorona: “Capitano degno”

FOCUS RS – Più motivato, con una condizione atletica in crescita e una mano tesa a livello mediatico da un totem della storia della Roma. Lorenzo Pellegrini è il mio capitano ideale’ ha detto ieri sera Daniele De Rossi dopo la seconda vittoria consecutiva su due gare da quando siede sulla panchina giallorossa.

Il capitano ieri ha trovato la sua quinta rete stagionale, ma soprattutto la seconda consecutiva. In entrambe le partite con Verona e Salernitana non ha sfoderato prestazioni memorabili ma sicuramente in crescita, segnando soprattutto due gol che sono valsi a livello di punteggio sei punti in classifica.

L’ultima volta che Pellegrini aveva segnato almeno due reti consecutive in Serie A risale all’aprile dello scorso anno (Atalanta e Udinese). Inserito in un sistema dove si deve coprire meno campo in lunghezza ma si gioca di più il pallone, giostrando nella metà campo avversaria, Pellegrini sta mostrando sensibili miglioramenti, tornando a sfruttare una delle sue principali qualità: l’inserimento a sorpresa in area di rigore. “Come avvoltoio” ha detto il mister. Entrambe le reti sono arrivate proprio aggredendo l’area di rigore su cross laterali.

Non potrei pensare ad un capitano migliore per come mi ha accolto. Al di là dell’amicizia lui lega con i compagni e li aiuta… lui è il degno capitano di questo gruppo“. Così DDR su Pellegrini, tornato Pelle-gol. Ora sarebbe delittuoso fermarsi.

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RETESPORT

Roma-Lecce, i gol di Retesport! – VIDEO

Vittoria in extremis che vale doppio per come è arrivata e per il peso in classifica. Prima Azmoun a riaccendere le speranze al 91′, poi Romelu Lukaku a scaraventare in rete di potenza tutte le ombre e la malinconia per una prestazione fin lì, per il belga, decisamente in salita.

Ecco l’esplosione di gioia del nostro racconto dallo stadio!

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RETESPORT

Roma-Monza, l’esultanza di Retesport al gol di El Shaarawy – VIDEO

Una rete fondamentale, che vale forse più dei punti nominali conquistati in classifica, perchè giunta al fotofinish di una partita molto difficile nonostante la superiorità numerica. La zampata di Stephan El Shaarawy ha provocato un boato incredibile all’Olimpico, descritto perfettamente dai radiocronisti di Retesport.

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RETESPORT

Spina, Dybala, El Shaa e Pellegrini: il poker della Roma sul Feyenoord (I GOL DI RETESPORT)

Una serata epica, con una squadra eroica condotta per mano dal suo generale, Josè Mourinho, in un Olimpico commovente. La Roma ha asfaltato il Feyenoord per 4-1 grazie alle reti di Spinazzola e Dybala nei tempi regolamentari, poi El Shaarawy e Pellegrini nei tempi supplementari.

Ecco il racconto del nostro Checco Oddo Casano dallo stadio Olimpico

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NEWS

Pellegrini non graffia: dal 2011/12 la Roma non segna così poco

I muscoli del capitano rischiano di non bastare. L’impatto di Lorenzo Pellegrini sul rendimento Roma , nonostante una presenza in campo quasi fissa, non è più quello dell’anno scorso. (…) E sono proprio i gol segnati la nota dolente della stagione del ventiseienne: in Serie A non è ancora riuscito a segnare su azione. Un calo di rendimento che rischia di ridimensionare la capacità del trequartista di incidere sui risultati della squadra dove, durante il primo anno con Mourinho in panchina, si era calato nei panni di secondo uomo più decisivo (secondo solo ad Abraham).

Come scrive la Gazzetta dello Sport, una crisi generale che non coinvolge soltanto il calciatore più rappresentativo della Roma, ma riguarda il reparto offensivo e non solo. I gol totalizzati dagli uomini dello Special One sono appena 31, con una media di 1,3 reti a partita. Numeri che, se paragonati a quelli delle dirette concorrenti per il quarto posto, rischiano di complicare l’obiettivo qualificazione in Champions . Per risalire ad un rendimento così povero bisogna tornare indietro addirittura di 11 anni, all’alba dell’era americana con Luis Enrique in panchina e Thomas Di Benedetto come presidente. Dopo 24 giornate infatti, la squadra allenata dall’asturiano aveva realizzato le stesse reti della Roma 2.0 targata José Mourinho.

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RETESPORT

Roma, il Gallo e la Joya: i gol col Salisburgo di Retesport (VIDEO)

Serata europea in salsa giallorossa, con una Roma capace di travolgere il Salisburgo, chiudendo la pratica qualificazione nel primo tempo e gestendo poi ritmi e possibili pericoli avversari nella ripresa. Prima il Gallo Belotti, poi la Joya Dybala per il 2-0 che basta e avanza ai giallorossi per accedere agli ottavi di finale di Europa League.

Ecco i gol dallo stadio Olimpico commentati dal nostro Checco Oddo Casano.

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Rassegna stampa

È tornato Tammy: l’uomo last-minute con salvataggi e gol

Il 2023 comincia sotto il segno di Abraham. Sarà soddisfatto Mou che ha fatto di tutto per stimolarlo e farlo tornare il bomber che era. Lo ha pungolato in allenamento, non ha esitato a spedirlo in panchina e in ultimo lo ha punzecchiato in pubblico: «Non serve una fonte esterna a te stesso per motivarti. Sei un privilegiato. Devi dare tutto in campo ogni giorno». Nella prima parte della stagione, l’ex Chelsea era solo la brutta copia di quello passato. Almeno fino a domenica sera quando con il suo gol ha fatto guadagnare un preziosissimo punto in ottica Champions. Non solo, perché sventando il pari del Bologna all’Olimpico con un colpo di testa sulla linea al 96’, di punti a José ne ha fatti guadagnare altri due. Un totale di tre in due partite che portano la sua firma. E chissà che non sia proprio lo stadio San Siro a caricare Tammy e dargli quella marcia in più che fino oggi gli è mancata.

Come scrive Il Messaggero, un 2023 che Abraham porterà nel cuore per tutta la vita perché nei prossimi mesi nascerà il suo primo figlio. Assieme alla compagna Leah ha scelto di annunciare la gravidanza il giorno di Natale e il sesso del futuro nascituro il 31 dicembre. Un anno in cui i giallorossi hanno fissato come obiettivi la qualificazione in Champions e la vittoria di un trofeo. E centrarli entrambi con il ritorno tra le grandi d’Europa può contribuire a far tornare la sua quotazione quella di appena un anno fa.

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RETESPORT

La doppietta di Pellegrini, la magia di Zaniolo: la Roma vola ai playoff (GOL RETESPORT)

Una serata al cardiopalma in perfetto stile mourinhiano, la Roma supera il Ludogorets con un’altra rimonta. Decisivo l’ingresso di Nicolò Zaniolo capace di conquistare i due calci di rigore poi siglati da Pellegrini e autore del tris finale che manda i giallorossi ai playoff di Europa League.

Ecco i gol di Retesport

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APPROFONDIMENTI

Roma seconda tra le grandi per ‘Big Chance’ create ma è la peggiore per percentuale realizzativa

FOCUS (di Francesco Oddo Casano) – Contro l’Empoli la Roma ha ritrovato sorriso, vittoria e i gol dei propri attaccanti. Al Castellani il match è stato stappato da una magia di Dybala – al terzo centro stagionale in sei gare – e chiusa poi da Tammy Abraham, che cercava da tempo una gioia su azione, visto che l’altra rete segnata a Torino era stata siglata dal 9 di testa sugli sviluppi di un corner. L’intesa tra i due calciatori cresce, ma non purtroppo la capacità della squadra di finalizzare l’enorme numero di palle gol create.

Ieri sera Dybala prima e Pellegrini dopo hanno centrato il legno, per un totale di sette, tra pali e traverse, da inizio campionato. Inoltre c’è un dato che testimonia quanto la Roma faccia maledettamente fatica a tramutare in rete le tante occasioni da gol, che in genere, riesce a creare.

Premessa: è difficile definire il significato di ‘Big Chance’, ma Opta sottolinea che si tratta di una situazione in cui ci si dovrebbe ragionevolmente aspettare che un giocatore segni, solitamente in situazioni di uno contro uno o in tiri da posizione ravvicinata con una pressione moderata da parte degli avversari. I rigori sono considerati ‘big chances’.

La valutazione è comunque soggettiva e dunque il dato statistico che emerge va preso come un’indicazione di massima e non come un valore assoluto. In base alle statistiche sulle prime sei giornate di campionato dopo il Napoli (30), quella di Mou è la squadra tra le big che ha creato il maggior numero di ‘Big Chance’ (26). Di queste i giallorossi hanno ne hanno realizzate appena 6 (sugli 8 gol complessivi siglati) pari al 23%.

Il problema risiede nella percentuale realizzativa: il Napoli infatti ha siglato il 40% delle grandi occasioni create, l’Atalanta 6 su 12 (il 50%), la Lazio 7 su 16 (44%), la Juventus 6 su 10 (60%), il Milan 8 su 16 (50%), l’Inter 9 su 18 (50%). *dati FotMob