Categorie
Interviste

Basilea, Calafiori spera: “Ritorno alla Roma? Perchè no…”

Riccardo Calafiori sta disputando un’ottima stagione a Basilea dopo la cessione della scorsa estate. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport:

Come si trova a Basilea?
«La vita è diversa da Roma, città bella ma piccola. non c’è molto da fare. Meglio, meno distrazioni. Mi sono trovato subito bene, compagni eccezionali. Abbiamo un bel gruppo, giovane ma competitivo. Le dirò di più…».

Prego, mi dica.
«Basilea trasuda di calcio come Roma, ma la mentalità è diversa: il giorno della partita si vive per quello, ma poi tutto torna come prima. Come passione sono rimasto sorpreso, in Svizzera ci sono i tifosi migliori. Il campionato è un trampolino, ma di ottimo livello. Prima di accettare ero scettico, poi ho chiesto consiglio a De Rossi. E ho trovato un calcio meno tattico, più attacco contro la difesa. E fisicamente faticoso, finisci le partite stremato. Qui si cresce, è perfetto».

[…]

Vincerete la Conference?
«Il Nizza è una delle favorite, se passiamo perché no. Anche la Roma può farcela, lei e lo United sono le favorite per l’Europa League, anche se il Feyenoord sarà avvelenato per Tirana».

E se un giorno dovesse succedere, tornerebbe in giallorosso?
«Adesso ho preso un’altra strada e penso solo a far bene al Basilea. Ma se in futuro dovesse essere la scelta giusta da fare perché no. Sono molto affezionato al club, lì sono cresciuto».

La Roma in Champions?
«Campionato combattuto, può farcela. Anche se i punti persi al derby pesano. Ma mai dire mai, Mou quando le partite si fanno decisive non sbaglia. Mou? Empatico. A un certo punto giocavo anche con continuità, ma è andata così. Sono contento lo stesso, mi ha insegnato tanto».

Da chi le piacerebbe essere invece allenato in futuro?
«Spalletti è bravissimo, il 70% di questo Napoli è merito suo. E poi Guardiola e Ancelotti sono diversi tra loro, ma molto bravi».

I suoi idoli invece?
«De Rossi, un fratello. Mi ha insegnato tutto: mentalità, personalità, carattere. Quando mi dà un consiglio è sempre la cosa giusta da fare. E poi Kolarov, un altro da cui si impara tanto».

VAI ALLA PAGINA FACEBOOK DI RETESPORT

Categorie
Calciomercato

Roma, tesoro di ritorno: giovani ceduti per giocare e percentuali sulla rivendita. Ecco la strategia di Pinto

PINTO ROMA MERCATO – Se il mercato non è ricco, bisogna andarla a creare quella ricchezza lì, di cui hai bisogno. Ed è proprio quello che ha messo in piedi negli ultimi tempi la Roma, con una strategia ben precisa: cedere alcuni giocatori considerati in esubero a dei club che li facciano giocare e li valorizzino, mantenendosi però percentuali importanti sulle eventuali future rivendite.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, è il caso soprattutto di Riccardo Calafiori, che sta facendo molto bene al Basilea. Ma anche di Daniel Fuzato, il portiere brasiliano dell’Ibiza su cui hanno messo gli occhi alcuni club della Liga. O di Celar, terzo attuale miglior marcatore della Superliga svizzera con la maglia del Lugano. E poi Diawara, Antonucci, Milanese, Ciervo e tanti altri ancora. Ad orchestrare il tutto Tiago Pinto, il general manager della Roma.

Quando Pinto si è reso conto che era difficile andare a piazzare alcuni giocatori della Roma sul mercato incassandoci subito dei soldi importanti, le strade da poter perseguire potevano essere due: o continuare a darli in prestito senza però avere poi la certezza che potessero giocare dovendo spesso contribuire anche all’ingaggio o darli via a prezzi bassi ma mantenendo delle percentuali sulla futura rivendita. Pinto ha optato per la seconda strada. E la Roma ha cercato proprio tutte soluzioni che sposassero da vicino questa linea qui.

Quello che sta facendo probabilmente meglio è proprio Calafiori (3 milioni per la Roma, bonus inclusi), che in Svizzera è tornato ad essere un giocatore importante. Il nuovo allenatore ha iniziato a farlo giocare anche da difensore centrale, sia a tre e sia a quattro. E i risultati sono ottimi. Esattamente come le prestazioni di Fuzato (ceduto per 700mila euro) all’Ibiza, che sta disputando una stagione top. In Svizzera, poi, sta brillando anche lo sloveno Celar (andato via per 206mila euro), che ha trovato il suo eldorado a Lugano. Di gol quest’anno ne sta segnando tanti pure Antonucci, che al Cittadella è già a nove. Anche per lui le esperienze in prestito non erano stato ottimali, da quando il Cittadella l’ha preso è tutta un’altra storia. Infine Diawara, che gestisce il centrocampo dell’Anderlecht e che punta a vincere la Conference League. La Roma lo ha ceduto per 3 milioni, ma spera che crescano presto. (…)

VAI ALLA PAGINA INSTAGRAM

Categorie
Rassegna stampa

Wijnaldum e Matic: il centro di Roma

WIJNALDUM MATIC – Da quando Gini Wijnaldum è tornato a pieno regime, l’unica partita vinta dalla Roma in cui era titolare è stata con la Juventus. Si tratta, però, solo di quattro gare di campionato e una di Europa League. Dal 28 febbraio (Cremonese-Roma), Mourinho non lo ha più tolto dai titolari. Ha giocato dal 1′ contro Cremonese, Juventus, Sassuolo e Lazio in Serie A e Real Sociedad in Europa League, due volte da trequartista e tre da centrocampista centrale, sempre accanto a Cristante (squalificato domenica). Sarà la prima volta che si troverà da solo con Matic dall’inizio (è successo per 27 minuti a Cremona).

Come scrive il Messaggero, Nemanja è uno dei calciatori più carismatici della squadra che ha scelto di restare a Trigoria dopo che è scattato il rinnovo automatico per un’altra stagione. Un giocatore che si abbina alla perfezione con Wijnaldum, rapido nell’uno contro uno e con una propensione al tiro dalla distanza. L’olandese sfrutterà gli ultimi due mesi della stagione per convincere Tiago Pinto a riscattarlo. Basterà versare 8 milioni al Psg, denaro che la Roma non ha intenzione di spendere. Proverà a trattare con l’obiettivo di arrivare almeno alla metà e poi dovrà trovare un accordo con il giocatore che gode di un contratto da 7 milioni con i francesi fino al 2024. Se accetterà di privarsene e di incassare una cifra di poco più alta ma in più anni, allora Trigoria potrebbe diventare la sua nuova casa.

Domenica saranno squalificati Mancini, Ibanez e Kumbulla e la soluzione d’emergenza più verosimile è con Celik, Smalling e Llorente. Alternative migliori sembrerebbero non esserci se non la linea a quattro. Un modulo che piace a José, ma di cui non si fida quando a interpretarlo sono i giocatori della Roma. Scartata anche l’ipotesi di impiegare un Primavera, gli ultimi difensori centrali convocati in stagione sono Keramitsis o Brian Silva, ancora troppo acerbi per giocare 90 minuti in Serie A. Per tamponare la situazione potrebbe proporre un 3-5-2 abbassando Pellegrini a centrocampo. E anche in questo caso la coppia Matic-Wijnaldum è chiamata a fare la differenza.

VAI ALLA PAGINA INSTAGRAM DI RETESPORT

Categorie
Rassegna stampa

Spinazzola-Pellegrini, scambio sospetto: per le plusvalenze rischia anche la Roma

SPINAZZOLA PELLEGRINI PLUSVALENZE – Il caso delle plusvalenze dopate del calciomercato approda nella Capitale. Nel mirino degli investigatori c’è la Roma. I pm di piazzale Clodio hanno aperto un fascicolo sull’affare chiuso a ridosso del 30 giugno 2019 tra la Juventus e Roma per lo scambio tra Luca Pellegrini e Leonardo Spinazzola.

Come scrive la Repubblica, i magistrati del capoluogo piemontese hanno lavorato il dorso torinese dell’indagine nell’ormai famosa inchiesta “Prisma”. Per quanto riguarda eventuali falsi in bilancio attribuibili al club giallorosso, adesso si sta muovendo la procura penale di Roma. L’indagine è affidata al sostituto procuratore Maria Sabina Calabretta. Le conversazioni chiave sono quelle tra il direttore sportivo della Juventus, Federico Cherubini e Stefano Bertola, ex direttore finanziario del club bianconero. È il 22 luglio 2021 quando il dirigente juventino descrive a modo suo una delle operazioni che avrebbe permesso alla società bianconera di mettere a bilancio le plusvalenze fittizie.

(Rileggi l’intervento dell’avv. Stagliano a Retesport)

Parte Cherubini: «È stato il mio oggetto di discussione con Fabio tante volte, perché io dicevo… è vero che oggi faremo meno 40 ma così facendo io so già che andiamo dal presidente, diciamo che non si può fa’. Fermiamo questa emorragia… cioè, hai attivato una modalità lecita ma l’hai spinta troppo, perché poi hai creato». Bertola replica: «Un fuori giri!». Cherubini ribatte e conferma: «Hai fatto un fuori giri! E una coda lunghissima… e che ti ha portato a fare delle operazioni… che altrimenti in un contesto di normalità non puoi fare». «Spinazzola – Pellegrini non puoi farlo!», sottolinea il ds bianconero.

La cessione alla Roma pesa per 29 milioni e mezzo e ha consentito alla Juventus di iscrivere nel bilancio d’esercizio al 30 giugno 2019 una plusvalenza. L’operazione è avvenuta contestualmente all’acquisto, dalla stessa Roma e nel medesimo giorno, del giovane Pellegrini per 22 milioni. Altra plusvalenza sospetta. Convocato come testimone, Cherubini aveva dichiarato agli inquirenti che quando parlava di una «modalità lecita spinta troppo» che avrebbe provocato un «fuori giri» alla macchina Juventus, riferendosi a Paratici, avrebbe commentato soltanto l’aspetto tecnico. Perché «Fabio era convinto che Spinazzola si infortunasse». Adesso si apre il nuovo fronte, quello romano. L’inchiesta punta a verificare se anche il club giallorosso abbia commesso degli illeciti ed è appena nata.

VAI ALLA PAGINA TWITTER DI RETESPORT

Categorie
Calciomercato

Calciomercato Roma, idea Nzola: possibile inserimento di Shomurodov nella trattativa

La Roma sta pensando a come ovviare alla carenza di gol. Secondo quanto riportato da calciomercato.com, infatti, Pinto ha messo nel proprio mirino M’Bala Nzola. Lo Spezia valuta il classe 96 intorno ai 18 milioni di euro. La società giallorossa sarebbe pronta a inserire nella trattativa Eldor Shomurodov, attualmente in prestito proprio allo Spezia.

L’attaccante angolano, che in questa stagione ha realizzato 12 gol, potrebbe sostituire Andrea Belotti. L’ex capitano del Torino, infatti, non è sicuro della sua permanenza nella Capitale.

Categorie
Allenamenti

Trigoria, allenamento mattutino: si rivedono Dybala, Wijnaldum e Solbakken

Josè Mourinho riabbraccia gli ultimi calciatori rientrati dalle rispettive Nazionali. Nell’allenamento odierno, infatti, si sono rivisti Dybala, Wijnaldum e Solbakken. La squadra ha svolto un allenamento tra campo e palestra in vista della gara di domenica contro la Sampdoria (ore 18:00).

Categorie
Calciomercato

Roma-Dybala, ancora nessun contatto per il rinnovo

DYBALA ROMA RINNOVO – Diciamo la verità, le due amichevoli sono state solamente un pretesto per la emozionante reunion organizzata a Buenos Aires per celebrare la vittoria del Mondiale. Uno spettacolare Monumental ha festeggiato i campioni argentini, migliaia di tifosi hanno preso d’assalto le strade della capitale per ammirare ancora una volta quei giocatori, anzi, fratelli, che tre mesi fa hanno scritto la storia. E Paulo Dybala, così come tutti gli altri, si è goduto ogni singolo momento. (…)

Come scrive il Corriere dello Sport, l’argentino ha chiuso la sosta con i ventitré minuti dì passerella contro il Curacao (86esima nel ranking Fifa) arricchiti da un assist per la rete di Montiel. Poi il lungo abbraccio a Scaloni, il ct che lo ha aspettato fino all’ultimo per farlo guarire dalla lesione muscolare e portarlo in Qatar. Oggi riabbraccerà un altro tecnico che lo sta aiutando a tornare al top, Josè Mourinho.

(…) Dybala aspetta Tiago Pinto e la Roma per il rinnovo. Il gm aspetta un segnale dai Friedkin. Ma a due mesi dalla fine della stagione né il giocatore né il suo agente hanno ancora avuto un contatto con la dirigenza o la proprietà. Testa al campo, naturalmente, ma il mercato non si ferma mai e ai club europei comincia a fare gola la clausola che permetterebbe alla Joya di liberarsi a un prezzo irrisorio. Dybala, confortato dalla voglia di Mourinho di proseguire con la Roma, ha comunque bisogno (come il tecnico) di capire i piani futuri del club, sia per la prossima stagione sia per le successive. Ed eventualmente ridiscutere il contratto per eliminare la clausola da 12 milioni valida per l’estero (non ne esiste invece una per l’Italia) e avere un aumento dello stipendio rispetto ai 4,5 milioni percepiti in questa stagione, che comunque saranno di più complessivamente grazie ai bonus.

SCOPRI QUI LA PAGINA INSTAGRAM DI RETESPORT

Categorie
Calciomercato

Roma, occasione Ceballos a costo zero

CEBALLOS ROMA – La Roma pensa al presente, al futuro a breve termine (rinnovi e Mourinho) ma anche al mercato estivo. Altro nome potenzialmente utile è Dani Ceballos: lo spagnolo potrebbe lasciare il Real Madrid a costo zero e il suo ingaggio come riferisce il Corriere dello Sport, è più che abbordabile (1,5 milioni annui). Aspetto che ha attirato l’interesse di Tiago Pinto e della Roma, ma anche di altri club.

CARATTERISTICHE – Il calciatore è fortemente legato al Betis, tanto da arrivare ad augurarsi la retrocessione del Siviglia, in un’intervista recente. Ma per caratteristiche potrebbe essere la mezzala di qualità in grado di migliorare la gestione del possesso palla dei giallorossi.

Lo spagnolo in questa stagione ha disputato complessivamente 31 gare in tutte le competizioni, per 1153 minuti, mettendo a segno 1 gol e 6 assist. Acquistato dal Real Madrid nel 2017, non è mai riuscito però ad imporsi, visto il livello clamoroso del trio di centrocampo del Madrid. Ha vissuto anche un’esperienza all’estero all’Arsenal, abbastanza positiva. Classe 96′, l’andaluso disputò un EuropeoU21 clamoroso con la maglia della Spagna, affrontando anche l’Italia di Pellegrini.

Prima di verificare l’opportunità Ceballos per la Roma, c’è anche da capire come sarà risolta la questione Wijnaldum: Pinto a giugno dovrà sedersi con il PSG per capire cosa fare, se provare a rinnovare il prestito, previo rinnovo dell’olandese con i francesi oppure ingaggiarlo da svincolato qualora il PSG lo liberi.

Categorie
Esclusive

Esclusiva Retesport, Serra (Ex Prefetto di Roma): “Mai più orde di violenti a Roma! Giusto lo stop alla trasferta ma non generalizzato”

SERRA ROMA FEYENOORD – E’ tema caldo in queste ore il probabile stop alla trasferta dei tifosi olandesi in vista di Roma-Feyenoord e il conseguente divieto che verebbe esteso anche ai romanisti per la gari di ritorno a Rotterdam. Per approfondire l’argomento è intervenuto a Retesport in esclusiva Achille Serra, ex Prefetto di Roma dal 2003 al 2007.

“Io penso che le istituzioni vadano ascoltate, se fossero state ascoltate prima della partita di Napoli, non sarebbe accaduto ciò che è successo. Che ci sia tensione tra le due tifoserie di Roma e Feyenoord è evidente, che ci siano state devastazioni nel 2015 è altrettanto evidente. Il divieto di andare allo stadio lascia il tempo che trova, ma è necessario porre un freno. Nel 2015 si sono comportati in maniera indicente ed è giusto che stiano a casa loro gli olandesi violenti. L’UEFA e le istituzioni calcistiche devono lasciare alle forze dell’ordine la gestione dell’ordine pubblico. La trasferta va vietata. E’ accaduto d’altronde in Italia per i napoletani e i romanisti, perché non dovrebbe accadere per gli olandesi che arrivano dall’estero? Se fossi il Prefetto di Roma, esprimerei la stessa cosa, parere negativo. Giusto lo stop alla trasferta dei tifosi del Feyenoord”

Ma un paese moderno e serio non potrebbe gestire in maniera diversa l’evento e consentire la trasferta, controllando l’ingresso dei tifosi olandesi?
“Quando succedono incidenti però poi tutti si scagliano contro le forze dell’ordine. A Napoli il TAR ha abolito il divieto che era stato imposto dal Prefetto, ed è successo quello che abbiamo visto. Il prefetto aveva visto giusto. Poi non nascondiamoci dietro un dito: un conto è l’olandese generico che parte e viene a Roma e non rappresenta alcun pericolo, un conto è la frangia dei gruppi organizzati, che si muovono a bande e che verrebbero qui ad operare nuove devastazioni, come avvenuto nel 2015, come preannunciato anche sul web”

E’ possibile che vengano lo stesso?
“No glielo dico per esperienza, da tecnico, ci sarà e ci sarebbe come sempre collaborazione tra la polizia italiana e quella olandese. Saranno bloccati in partenza e fermati qualora dovessero partire con l’obiettivo di creare nuovi problemi nella nostra città. Le forze dell’ordine conoscono perfettamente i nominativi dei facinorosi e vanno fermati, a prescindere. Queste orde di selvaggi vanno fermate e non devono andare in giro per l’Europa a danneggiare il prossimo e le città. Il divieto generalizzato è sbagliato, è giusto che vengano gli olandesi per bene, le famiglie, ma non questi violenti e credo che lo stesso avverrà al contrario, con il divieto di trasferta per i romanisti violenti”

Categorie
Rassegna stampa

Mou-Friedkin, guerra fredda e il futuro è tutto da scrivere

MOU FRIEDKIN – Nulla è ancora deciso del futuro di José Mourinho. Unica cosa certa è che domenica sarà in panchina dopo quasi un mese di assenza in Serie A. Sul futuro troppi i fattori che incideranno sulla decisione, in primis gli investimenti che la proprietà potrà fare sul mercato, ma anche le ambizioni, la possibilità di giocare la Champions ed essere competitivi in A. Inoltre, il portoghese vorrebbe parlare con Dan Friedkin per comprendere i progetti futuri e lo vorrebbe fare subito e non a giugno. Non sta usando la stampa come leva per sollecitare un incontro, ma racconta semplicemente un’evidenza e cioè che incontrarsi a fine campionato sarà troppo tardi per fare delle scelte. Ma questo Dan Friedkin lo sa, altrimenti non si sarebbe mosso con largo anticipo un anno e mezzo fa bruciando tutti sul tempo e chiudendo l’accordo proprio con l’uomo che oggi gli chiede di essere più solerte.

Come scrive il Messaggero, José è un dipendente di Friedkin e deve rispettare i tempi che il presidente impone, ma non vuole accettare passivamente il ruolo di impiegato in attesa degli eventi. E questo sarebbe un ulteriore motivo per troncare la storia con la Roma. Lo scopo finale è smarcarsi dalla responsabilità di una possibile separazione, perché a Friedkin è chiaro che perdere un tecnico come Mourinho rappresenterebbe una macchia indelebile nella sua presidenza. E José sa che voltare le spalle alla Roma per soldi e campioni con un altro anno di contratto, non gli sarebbe perdonato.

SEGUI RETESPORT ANCHE SU INSTAGRAM