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Processo Juve, l’Avv. Stagliano a RS: “Il capitolo plusvalenze è il meno grave, mi aspetto la conferma del -15. Ecco cos’altro rischia la Juventus”

PROCESSO JUVENTUS PLUSVALENZE E SANZIONI – Inizia oggi, con l’udienza preliminare, il processo penale della Juventus relativo all’inchiesta Prisma.

Sullo sfondo resta la complessa situazione sportiva con giudizi pendenti sulla questione plusvalenze e la prossima valutazione sulla c.d. manovra stipendi. Per fare chiarezza su ciò che potrà accadere nelle prossime ore e entro l’estate, Retesport ha intervistato l’avvocato Mario Stagliano: “Il capitolo plusvalenze è quello meno grave rispetto alle altre contestazioni (penali e sportive) che vanno ad incidere in maniera più pesante sui comportamenti della Juventus, ammesso che si arrivi a riscontrare delle responsabilità. La Juventus – al pari di altri club – era stata già giudicata un anno fa sul tema plusvalenze, ma gli organi di giustizia sportiva prosciolsero tutti i deferiti, non solo i dirigenti bianconeri, perchè non c’erano dati oggettivi o algoritmi per valutare la regolarità delle plusvalenze. Successivamente sono subentrati elementi nuovi, dall’inchiesta Prisma, e la procura Federale ha chiesto ed ottenuto la revisione del precedente procedimento. La Corte d’Appello ha ritenuto che ci fossero gli estremi per pronunciarsi sulla revisione, ha valutato sufficienti le intercettazioni e i documenti acquisti per condannare la dirigenza bianconera e sanzionare la società con 15 punti di penalizzazione. Il documento ottenuto dai bianconeri attraverso il ricorso al TAR in realtà non inciderà sull’eventuale improcedibilità e quindi l’annullamento dell’intero ultimo procedimento, come qualcuno sperava“.

Il 19 Aprile il Collegio di Garanzia si pronuncerà sul -15. Cosa accadrà?
“Il Collegio di Garanzia del CONI si pronuncerà sul ricorso bianconero avverso la penalizzazione in classifica. Il Collegio è una sorta di Cassazione dello sport e potrà pronunciarsi dicendo: ipotesi A) il ricorso bianconero è inammissibile perchè non ci sono violazioni in termine di diritto e quindi confermare la sentrenza della Corte d’Appello; ipotesi B) la nullità e quindi la revisione completa dell’ultimo pronunciamento; ipotesi C) rinviare il procedimento alla Corte d’Appello per parziali vizi delle motivazioni della sentenza precedente. E’ impossibile che ci sia un pronunciamento nel merito, cioè una riduzione dei punti di penalizzazione per intenderci. Come finirà? Premesso che il mio pronostico vale meno di zero, c’è stata una levata di scudi mediatica e politica importante, se non ci fosse stata penso che il Collegio di Garanzia avrebbe certamente confermato la sentenza della Corte d’Appello. Se parla il Ministro dello Sport, se parla l’ad della Lega calcio e tutti vanno nella stessa direzione, penso che un minimo di influenza possa averla. Ovviamente chi deve giudicare è al di sopra di qualsiasi sospetto e deciderà esclusivamente in termini di diritto, per questo alla fine mi aspetto che possa essere confermata la sentenza del -15″

Oggi parte anche l’udienza preliminare del procedimento penale, della c.d. Inchiesta Prisma. Di che cosa si parla?
“Dopo due anni quasi di indagine, la procura di Torino ha richiesto il rinvio a giudizio di Agnelli e del gruppo dirigenziale, per una serie di violazioni che in termini esplicativi e basici, si sostanziano nella presunta falsificazione dei bilanci al fine di superare determinati ostacoli che le avrebbero impedito di fare un determinato mercato, mantenendo alti i costi di gestione e addirittura, potenzialmente, di iscriversi agli ultimi campionati. Se fosse dimostrata la responsabilità nell’ambito del procedimento sportivo su questi fatti, le conseguenze sarebbero molto più gravi rispetto alla questione plusvalenze. I bilanci contestati sono del triennio 2018-2021. Il GUP, rispetto ad alcuni anni fa, dopo la riforma Cartabia, non è più un semplice passa carte, per cui rinviava a giudizio anche solo per il semplice sospetto di colpevolezza. Oggi al contrario deve valutare se effettivamente gli indagati possono essere condannati. Nell’udienza odierna verranno sollevate una serie di questioni tecniche, tra cui soprattutto la competenza territoriale. Anche qui rispetto al 31 dicembre scorso, il GUP nel dubbio potrebbe chiedere immediatamente alla Cassazione quale sia l’organo competente a livello territoriale. In precedenza si andava avanti con il rischio nel corso del processo che ci potesse essere una revisione della sede territoriale”

Cosa rischia la Juventus realmente?
“Partendo dal presupposto che nessuno può essere giudicato colpevole fino a che non si arrivi ad una sentenza definitiva, sia sportiva che penale. Qualora tali responsabilità dovessero essere riscontrate e confermate nelle sentenze, rischia dalla retrocessione, all’esclusione dal campionato di Serie A e la conseguente iscrizione d’ufficio al campionato di Serie C. Ipotesi quest’ultima che non si è mai verificata nella storia”

Le altre squadre coinvolte, in teoria, nel sistema delle plusvalenze con la Juventus, perchè non sono state condannate? Cosa può accadere?
“Inizialmente sono rimasto sorpreso del mancato coinvolgimento delle altre società, ma leggendo le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello ho compreso la logica: la Juventus è stata condannata per aver elevato a sistema l’utilizzo delle plusvalenze per sistemare i bilanci e quindi violando anche i principi di giustizia sportiva. Non essendo al momento dimostrato, per quanto riguarda le altre società, che ci fosse una continuità e un’organizzazione sistematica ma magari solo episodi sporadici e singole operazioni, la Corte d’Appello non aveva elementi per condannare le altre società. Ma attenzione perchè stanno partendo indagini, correlate alle carte di Torino, da parte di altre procure in giro per l’Italia e quindi la questione può essere riaperta”.

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