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Mourinho, frecciatine e sottintesi: a Trigoria tira aria di divorzio

Le parole di Mourinho pesano. Sempre. Ma quelle dette a Monza sono come macigni messi come contrappeso a una sua permanenza alla Roma. L’attacco al club è chiaro, neanche troppo velato dietro le accuse al sistema arbitrale. (…) Non stile, non inesperienza. Ma voglia. In una modalità sempre più diretta contro chi lo ha scelto due anni fa. Segnali chiari di una volontà di strappare. Dalle telefonate non fatte, agli incontri attesi, passando per «mercatini», «club piccolo», «rosa inadatta per competere» e voglia perenne di programmazione. L’escalation verbale di Mourinho sembra avere un solo obiettivo. Tecnico ma anche economico, in un dannoso remake di quanto già visto a Londra e Manchester.

Come scrive la Repubblica, quella famiglia Friedkin, silenziosa fino all’eccesso ma risoluta nel prendere le decisioni. Colpevolmente, a sentire Mou, focalizzate sul business, sullo stadio e sui rapporti politico-internazionali che poco hanno a che fare con le beghe di casa nostra. Fatte di polemiche, calciomercato e arbitri. Il pretesto perfetto per mandare l’ennesimo messaggio. Non certo rivolta a Chiffi o all’Aia, ma a chi non sembra voler appoggiare le sue scelte. E chissà che il silenzio signorile del club nell’affaire Serra non abbia acuito questo senso di distanza.

(…) Se si sta consumando un divorzio, lo sanno solo i protagonisti. La voglia di Mourinho però appare sempre più chiara e chissà che non si sovrapponga alla volontà dei Friedkin di cercare un’altra strada. Più sostenibile, più attenta alle urgenze economiche e magari più sotto traccia.

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Esclusiva Retesport, Serra (Ex Prefetto di Roma): “Mai più orde di violenti a Roma! Giusto lo stop alla trasferta ma non generalizzato”

SERRA ROMA FEYENOORD – E’ tema caldo in queste ore il probabile stop alla trasferta dei tifosi olandesi in vista di Roma-Feyenoord e il conseguente divieto che verebbe esteso anche ai romanisti per la gari di ritorno a Rotterdam. Per approfondire l’argomento è intervenuto a Retesport in esclusiva Achille Serra, ex Prefetto di Roma dal 2003 al 2007.

“Io penso che le istituzioni vadano ascoltate, se fossero state ascoltate prima della partita di Napoli, non sarebbe accaduto ciò che è successo. Che ci sia tensione tra le due tifoserie di Roma e Feyenoord è evidente, che ci siano state devastazioni nel 2015 è altrettanto evidente. Il divieto di andare allo stadio lascia il tempo che trova, ma è necessario porre un freno. Nel 2015 si sono comportati in maniera indicente ed è giusto che stiano a casa loro gli olandesi violenti. L’UEFA e le istituzioni calcistiche devono lasciare alle forze dell’ordine la gestione dell’ordine pubblico. La trasferta va vietata. E’ accaduto d’altronde in Italia per i napoletani e i romanisti, perché non dovrebbe accadere per gli olandesi che arrivano dall’estero? Se fossi il Prefetto di Roma, esprimerei la stessa cosa, parere negativo. Giusto lo stop alla trasferta dei tifosi del Feyenoord”

Ma un paese moderno e serio non potrebbe gestire in maniera diversa l’evento e consentire la trasferta, controllando l’ingresso dei tifosi olandesi?
“Quando succedono incidenti però poi tutti si scagliano contro le forze dell’ordine. A Napoli il TAR ha abolito il divieto che era stato imposto dal Prefetto, ed è successo quello che abbiamo visto. Il prefetto aveva visto giusto. Poi non nascondiamoci dietro un dito: un conto è l’olandese generico che parte e viene a Roma e non rappresenta alcun pericolo, un conto è la frangia dei gruppi organizzati, che si muovono a bande e che verrebbero qui ad operare nuove devastazioni, come avvenuto nel 2015, come preannunciato anche sul web”

E’ possibile che vengano lo stesso?
“No glielo dico per esperienza, da tecnico, ci sarà e ci sarebbe come sempre collaborazione tra la polizia italiana e quella olandese. Saranno bloccati in partenza e fermati qualora dovessero partire con l’obiettivo di creare nuovi problemi nella nostra città. Le forze dell’ordine conoscono perfettamente i nominativi dei facinorosi e vanno fermati, a prescindere. Queste orde di selvaggi vanno fermate e non devono andare in giro per l’Europa a danneggiare il prossimo e le città. Il divieto generalizzato è sbagliato, è giusto che vengano gli olandesi per bene, le famiglie, ma non questi violenti e credo che lo stesso avverrà al contrario, con il divieto di trasferta per i romanisti violenti”

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La verità di Mourinho in procura: “Serra bugiardo, mi ha provocato”. Roma infuriata e in silenzio stampa

José Mourinho non è riuscito a convincere la Corte sportiva d’Appello a scontargli la squalifica di due turni ricevuta dopo la lite con il IV Uomo Serra durante Cremonese-Roma. Lo Special One ha ricostruito quanto accaduto: “Senza neanche girarsi, dandomi provocatoriamente le spalle e con manifesta superiorità, Serra mi ha detto: ‘Vai a casa, vai a casa’. Io gli ho detto ‘ma che?’ e lui: ‘Tutti ti prendono per il culo’. Per poi aggiungere ‘sempre lo stesso show, vai a casa’. Poi quando l’arbitro mi ha espulso ha concluso con un ‘bravo’”.

“Ho bussato nello spogliatoio, sono stato autorizzato a entrare – continua Mourinho -. Vengo qui perché voglio che tu (Serra, ndr) mi chieda scusa”. “Io non ho mancato di rispetto a lui”, afferma il IV Uomo. “Io allora gli ho detto che era un bugiardo e ho aggiunto una battuta: ‘Tu sei di Torino’”, conclude Mourinho. “Lo sapevo che venivi per questo motivo”, risponde infine Serra.

Come scrive la Repubblica, la Roma ha prodotto una chiavetta con dei filmati e negli atti ci sono anche gli audio delle conversazioni tra gli ufficiali di gara fornite dalla Can, ma questo non è bastato per ridurre la squalifica.

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Serra, c’è il pre-deferimento per la lite di Cremona con José

Si sono concluse le Indagini della procura federale sul comportamento di Marco Serra, l’arbitro protagonista in veste di quarto uomo di un battibecco con José Mourinho durante Cremonese-Roma del 28 febbraio. Non si tratta di un deferimento vero e proprio, ma di una sorta di pre-deferimento secondo la procedura della giustizia sportiva che dà la possibilità all’incolpato di presentare memorie o documenti a suo discarico. Come ricorda la Gazzetta dello Sport, oggi si pronuncerà la Corte d’Appello per la nuova udienza nella quale sarà presente anche Mourinho.


La questione è analizzata anche dal Corriere dello Sport che sottolinea come il deferimento sia arrivato per violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva e del Codice deontologico degli associati Aia. L’articolo 4 infatti recita: “I soggetti […] sono tenuti all’osservanza dello Statuto, del Codice, delle Norme Organizzative Interne FIGC (NOIF) nonché delle altre norme federali e osservano i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva”.

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Mourinho, vittoria alla vigilia: deferito Serra

Oggi in tarda mattinata, si chiuderà l’indagine della Procura Federale verso l’arbitro di Torino per le sue offese al tecnico portoghese: “Ti prendono tutti per il culo… Vai casa, vai a casa“.

Come scrive il Corriere dello Sport, le sue parole, più il suo comportamento a bordocampo e negli spogliatoi costeranno caro a Serra. Nel dispositivo del Procuratore capo Giuseppe Chiné sarà comunicato quindi il deferimento del quarto uomo e le motivazioni.

Una prima vittoria per Mourinho che ora aspetta anche la decisione sulla sua squalifica, quella sospesa prima della gara contro la Juventus per ulteriori indagini. Domani pomeriggio la Corte sportiva d’appello prenderà una decisione: se la squalifica venisse azzerata potrà essere in panchina già domenica contro il Sassuolo.

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Mourinho, ora la Roma aspetta l’annullamento delle 2 giornate: venerdì la sentenza definitiva

La sentenza definitiva arriverà venerdì pomeriggio, alle ore 14.30, quando la Corte Sportiva d’appello prenderà una decisione sul ricorso della Roma. Come scrive la Gazzetta dello Sport, per ora Mou ha goduto della sospensiva che gli ha permesso di andare in panchina con la Juventus , ma aspetta di sapere se potrà esserci anche contro Sassuolo e, soprattutto, Lazio.

Adesso la Roma venerdì si aspetta che la squalifica sia definitivamente annullata, proprio in virtù dell’evidente provocazione del quarto uomo. E anche il video di ieri delle Iene è considerato un altro mattoncino a proprio favore. Insomma, a Trigoria puntano a “smascherare” definitivamente Serra . E se poi la squalifica non sarà annullata, ci si aspetta almeno lo sconto di una giornata .

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Dopo l’espulsione a Cremona Mou spera nell’assoluzione e punta a esserci con la Juve

José Mourinho e la Roma aspettano e sperano nell’assoluzione. È atteso per oggi il verdetto sulla squalifica dell’allenatore portoghese dopo l’espulsione ricevuta a Cremona martedì scorso. L’obiettivo dichiarato è avere Mourinho in panchina contro la Juventus, per questo nella giornata di ieri il club giallorosso ha depositato in Corte d’Appello un ricorso d’urgenza per l’annullamento delle due giornate di squalifica.

Come scrive la Repubblica, difficile pensare ad un’assoluzione completa per il portoghese, alla luce delle “espressioni ed illazioni gravemente offensive” nei confronti di Serra nello spogliatoio. Più probabile uno sconto di una giornata, con Mourinho in panchina già contro il Sassuolo. Oggi il verdetto, con il talismano Foti pronto a subentrare – da imbattuto – sulla panchina della Roma

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NEWS

Procura Federale, scatta l’inchiesta sul caso Serra-Mourinho. I dettagli

La Procura Federale, a seguito delle dichiarazioni ai media, ha aperto un’inchiesta sull’episodio che ha determinato l’allontanamento dalla panchina dell’allenatore della Roma José Mourinho nel corso della gara di ieri con la Cremonese. A breve saranno ascoltati il tecnico giallorosso e il quarto ufficiale della gara Marco Serra.

Come riferisce gazzetta.it, tutto è cominciato dopo un contatto fra Kumbulla e Tsadjout, su cui Mourinho ha chiesto spiegazioni e dove Serra sembrerebbe aver risposto a Mou “Fatti i c. tuoi”. Cosa che ha mandato su tutte le furie il portoghese. Dopo il rosso il quarto uomo avrebbe insistito: “Ti prendono tutti per il c…, vai a casa”.

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Interviste

Mourinho: “Sconfitta responsabilità nostra, è mancata intensità. Serra? Mi ha mancato di rispetto”

Josè Mourinho ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta contro la Cremonese:

Primo tempo sbagliato? Due episodi che vi hanno colpito?
“La scusa della stanchezza non esiste, abbiamo giocato giovedì e di nuovo martedì. Un po’ di sfortuna, una palla e mezza abbiamo concesso due gol, la responsabilità però è nostra: mancanza di intensità, di voglia di entrare e chiudere subito la partita, sicuramente non è vero ma sembrava che una squadra volesse vincere più dell’altra, non è vero però sembrava così, la Cremonese ha giocato la partita della vita, noi noi. Abbiamo pagato un alto prezzo, eccessivo, non è una partita che meritavamo di perdere. Per la reazione del secondo tempo e per la maggior intensità messa nel secondo tempo, è arrivato il pareggio e immaginavamo di poter vincere. Dopo c’è stato il rigore per loro, non meritavamo di perdere ma neanche di vincere”

Cosa è successo con Serra?
“Tu mi conosci da un anno e mezzo, c’è gente che mi conosce da tanti anni, sono emotivo ma non pazzo. Per avere quel tipo di reazione è perchè qualcosa è successo. Bisogna sapere, capire se posso fare qualcosa dal punto di vista legale, perchè Piccinini mi ha dato il rosso a me, perchè il IV uomo gli ha detto di darmi il rosso, purtroppo non ha onestà di dire cosa mi ha detto e come mi ha trattato, il che ha originato la mia reazione. Voglio capire se esiste un audio di quello che lui mi ha detto. Non voglio entrare nella cosa che lui è di Torino e domenica giochiamo con la Juve, ma per la prima volta nella mia carriera il IV uomo ha parlato con me in modo ingiustificabile. Sono andato nello spogliatoio dell’arbitro, Piccinini è il IV uomo in un’altra occasione quando fui espulso e mi vide chiedere scusa al termine del match, ora Piccinini mi ha visto entrare e ho chiesto di dire cosa sia successo ma Serra si è dimenticato”

Lei cosa ha fatto?
“Ho commentato una mancata chiamata su Kumbulla, capita di dialogare col IV Uomo che a volte ti dice che hai ragione a volte no”

I 4 cambi hanno dato una scossa?
“Sì l’aveva dato, c’era materiale per fare dei cambi oggi, abbiamo cambiato anche sistema e struttura, dopo quando abbiamo visto che c’era un attaccante in meno abbiamo ricambiato la struttura, sull’1-1 la sensazione di tutti era che potevamo strappare la vittoria, poi è arrivato l’episodio del rigore e abbiamo perso”

Mese di marzo molto complicato, questa sconfitta lascia scorie alla Roma?
“Io l’ultima cosa che ho detto ai giocatori prima di questa partita, immaginiamo che questa è l’ultima di campionato, con Inter, Milan, Lazio etc e che restava solo questa. Se perdiamo andiamo in Europa League, se pareggiamo idem, se vinciamo andiamo in Champions, purtroppo non abbiamo vinto”

C’è spazio di andare in Champions?
“Non ho questo obiettivo, ho parlato così alla squadra di motivarli, ma non ha funzionato. Non penso alla Champions, ma alla prossima partita contro la Juventus. Non riesco in questo momento non riesco però a lasciarmi questa partita indietro, esiste frustrazione, quindi analisi, ho sempre fatto questo, così come l’autocritica. E’ un peccato che sia successa questa cosa con questo arbitro Serra, che dentro il campo è un arbitro di una dimensione incredibile magari sarà il prossimo Rocchi, Rizzoli o Collina, però come persona lo rispetto quanto mi rispetta a me”