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Mondiale

Scaloni chiarisce: “Dybala sta bene, non gioca per scelta tecnica”

“Paulo sta bene. Non gioca per scelta tecnica. Vedremo nella prossima partita”. Così il Ct dell’Argentina Scaloni sul conto di Dybala, che finora non ha disputato nemmeno un minuto nel corso del Mondiale.

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Infermeria

Tahirovic, domani gli esami alla coscia: è il 12° infortunio stagionale

Dopo l’infortunio alla coscia destra, Benjamin Tahirovic al pari della squadra ha lasciato il Giappone rientrando nella capitale questa mattina. Si tratta di un risentimento al flessore della coscia destra, il dodicesimo guaio muscolare per la Roma da inizio stagione.

Domani Tahirovic sarà a Trigoria per sottoporsi agli accertamenti: lui spera di essersi fermato in tempo e quindi aver evitato la lesione. Per poter trascorrere dodici giorni di vacanza con serenità ma soprattutto poter partire con la squadra per il ritiro in Portogallo il prossimo 15 dicembre e giocarsi tutte le sue carte con Mou.

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APPROFONDIMENTI

Roma, difesa a 4 e maggiori combinazioni offensive: a Tokyo la traccia tattica da cui ripartire

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – I test match contro Nagoya e Yokohama, disputati dalla Roma in Giappone, hanno lasciato una scia di enormi perplessità nell’ambiente romanista. Alcuni singoli – su tutti Abraham – non sono riusciti a sfruttare l’occasione per dare una sterzata al periodo di grandi difficoltà palesate nell’ultimo periodo in campionato. Ma anche sul piano delle prestazioni complessive, al netto delle diverse assenze tra infortuni e Mondiali, la Roma è apparsa la stessa squadra delle ultime settimane: lenta, impacciata, incapace di creare occasioni da gol e perforabile a livello difensivo.

Il cambio di modulo operato da Mourinho lo scorso anno con il passaggio al 3-4-2-1 permise al lusitano di trovare un grande equilibrio difensivo, con il ritorno in pianta stabile di Smalling, ma anche una discreta efficacia offensiva, con Zaniolo più accentrato e vicino a Abraham, Pellegrini a supporto delle due punte, ma soprattutto Mkhitaryan in mezzo al campo a dare qualità alle transizioni giallorosse.

La Roma, in particolar modo dopo l’infortunio di Dybala, ha perso invece in questa stagione vivacità offensiva, spunto e qualità. Come ha dichiarato Mou, la ‘luce si è spenta’ e così anche la manovra giallorossa, sempre più appiattita sulle linee di un 5-3-2 del tutto innocuo o quasi per gli avversari. Ieri però potrebbe essere scattata una scintilla tattica per ridare entusiasmo ad una squadra che appare decisamente spaesata e slegata in campo. Nella ripresa, complice il risultato di svantaggio, Mourinho ha cambiato volto alla Roma: 4-1-4-1 con Ibanez largo a sinistra (assenti Vina e Spinazzola), Camara davanti alla difesa, Bove e Volpato mezzali interne con Zaniolo ed El Shaarawy a supporto di Shomurodov.

Rispetto al primo tempo, contro lo stesso avversario che aveva chiuso la prima parte sul 2-0 e contro cui la Roma aveva creato una sola occasione da gol con El Shaarawy nei minuti di recupero, la squadra giallorossa ha prodotto una mole di gioco enorme con 15 conclusioni verso la porta, tre gol realizzati su azione e almeno 8-9 palle gol nitide davanti al portiere. Un ribaltamento totale di inerzia, certamente di atteggiamento, ma anche la sensazione che diversi calciatori abbiano bisogno di questa nuova chiave tattica per ritrovare spunto, coraggio offensivo e combinazioni nell’ultimo terzo di campo.

Come potrebbe cambiare la Roma?

E’ presto per capire se la variazione di ieri sarà una traccia che Mourinho seguirà e approfondirà nel ritiro in Portogallo. Ma la sensazione è che diversi calciatori potrebbero giovarne. A cominciare da Zaniolo, che quando è chiamato a giostrare in zona centrale, spalle alla porta, fatica quasi sistematicamente a trovare la posizione giusta ed è naturalmente portato ad ingaggiare duelli rusticani con il marcatore a 40-50 metri dalla porta, finendo spesso per infrangersi sul muro difensivo avversario. Pellegrini tornerebbe a fare la mezzala sinistra con Dybala che partirebbe alto a destra con libertà di inventare, accentrarsi e trovare spontaneamente la mattonella giusta per incidere: due fonti di gioco parallele capaci di innescare compagni sugli esterni o arrivare alla conclusione.

Della possibile variazione di modulo godrebbe probabilmente anche Abraham: l’inglese infatti potrebbe sfruttare meglio gli spazi creati dagli altri compagni, aggredendo con più vigore l’area di rigore. El Shaarawy, ma anche lo stesso Solbakken, diventerebbero ricambi di qualità a partita in corsa, ideali nel ruolo di esterni offensivi. Infine Matic, giostrando da perno centrale di una mediana a tre sfrutterebbe la copertura e il dinamismo di due compagni ai suoi lati, per alzare il livello del possesso e innescare transizioni verticali in perfetto stile Mou.

La Roma ha bisogno di una scossa, che difficilmente arriverà dal mercato e Mourinho deve rintracciarla internamente, lavorando con il suo staff ad un restyling della formazione, del gioco e dell’efficacia complessiva. Chissà che la traccia da seguire non sia arrivata in Giappone…

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APPROFONDIMENTI

Terremoto Juve: Agnelli e il cda lasciano il club. La Procura Federale potrebbe riaprire il fascicolo sportivo. Ecco cosa rischiano i bianconeri

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Un vero e proprio terremoto che ha scosso il mondo del calcio italiano e che ha avuto un inevitabile riverbero anche sulla stampa internazionale. Ieri sera, durante Uruguay-Portogallo – gara vinta dai lusitani 2-0 – le prime indiscrezioni poi consacrate dal comunicato ufficiale emesso dalla Juventus. Al termine di un cda straordinario, Andrea Agnelli e tutti i componenti del consiglio d’amministrazione hanno rassegnato le dimissioni. Un addio che per alcuni era nell’aria già da diverse settimane, a seguito dei nuovi sviluppi dell’inchiesta della Procura di Torino e della Consob sulle presunte falsificazioni degli ultimi bilanci bianconeri.

Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli proprietaria del club, ha indicato il nome del nuovo presidente al posto di Andrea Agnelli: “In riferimento alle delibere assunte ieri dal Consiglio di Amministrazione di Juventus S.p.A e in vista all’Assemblea degli Azionisti convocata per il giorno 18 Gennaio 2023, Exor comunica l’intenzione di indicare Gianluca Ferrero alla carica di Presidente della Società”. Arrivabene traghetterà la società verso un nuovo cda che sarà nominato nelle prossime settimane.

Addio tormentato e i tifosi bianconeri esultano

Il presidente Agnelli lascia dunque dopo 4576 giorni, 19 titoli – l’era più vincente della storia bianconera – ma anche alcuni anni, gli ultimi, di enormi ombre e errori di natura sportiva. Dall’addio di Allegri, alla cacciata di Sarri (ultimo tecnico a vincere lo Scudetto) al nuovo doppio ribaltone in panchina con l’esperimento Pirlo e il ritorno del tecnico livornese. Il famigerato ‘caso Suarez‘, con il tentativo di far ottenere al fotofinish della finestra di mercato estivo del 2020 il passaporto comunitario all’attaccante uruguayano, finito poi suo malgrado nella nota inchiesta di Perugia sulle frodi documentali; la torbida vicenda della Superlega sospinta con forza da Agnelli con il rischio della totale esclusione dalle coppe europee e infine la vicenda plusvalenze (che ha coinvolto in origine anche altri club come Inter, Genoa, Napoli etc) e che la giustizia sportiva aveva depennato – forse troppo in fretta – assolvendo tutti i club e tutti i dirigenti, non avendo strumenti per giudicare le eventuali irregolarità sui cartellini gonfiati.

Le contestazioni della Procura

L’inchiesta Prisma della Procura di Torino è però andata avanti lavorando su due filoni specifici. Il pool di magistrati che da un anno guida l’indagine è composto dai sostituti procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal procuratore aggiunto Marco Gianolio, che nel 2006 aveva indagato la Juventus per una delle ipotesi di reato contestate: il falso in bilancio. L’intento della Procura è stato quello di ricostruire i flussi finanziari dal 2018 al 2021 con un focus specifico sulle plusvalenze e la “manovra stipendi”. Secondo gli inquirenti emerge una notevole differenza tra i risultati che sarebbero dovuti essere contabilizzati e quelli messi a bilancio al 30 giugno degli anni 2019, 2020 e 2021.

Gli inquirenti ipotizzano i reati di: false comunicazioni sociali (art. 2622 cc), ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art. 2638 cc), manipolazione del mercato (art. 185 D.Lgs 58/1998) e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art.2 D.Lgs 74/2000). Tra il 2019 e il 2021 gli azionisti della Juventus hanno riversato nelle casse bianconere 700 milioni. Una doppia ricapitalizzazione da record: nessun club italiano ha beneficiato di un apporto di “equity” così elevato al tempo della pandemia.

Sul tema stipendi fa fede il comunicato emesso dal club in piena pandemia (contestato oggi dalla Procura anche a seguito del ritrovamento della c.d. carta Ronaldo e delle dichiarazioni ascoltate da alcuni tesserati) nel quale i bianconeri annunciarono che fose stato trovato un accordo con i calciatori e lo staff tecnico della prima squadra: “L’intesa prevede la riduzione dei compensi per un importo pari alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Nelle prossime settimane saranno perfezionati gli accordi individuali con i tesserati, come richiesto dalle normative vigenti. Gli effetti economici e finanziari derivanti dall’intesa raggiunta sono positivi per circa euro 90 milioni sull’esercizio 2019/2020”. 

Secondo gli inquirenti da questo comunicato si evinceva che non sarebbero state pagate 4 mensilità per un totale di 90 milioni di euro, mentre in realtà i calciatori avrebbero rinunciato soltanto a una mensilità. Per questo i Pm ipotizzano a carico di Agnelli, Nedved, Paratici, dell’avvocato Gabasio e Re (ex responsabile area finanza) il reato di manipolazione del mercato per avere diffuso “notizie false ponendo in essere operazioni simulate o altri artifizi concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari”.

6.2.2021 Juventus vs Roma (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Ronaldo Chiesa (Foto Gino Mancini)

Cosa rischiano i bianconeri a livello sportivo?

La Procura federale della Figc ha chiesto gli atti ai pm torinesi, sul caso plusvalenze legate alla Juventus. Gli atti sono arrivati in procura, a quanto si apprende, due giorni fa, e sono attualmente al vaglio per valutare se ci sono gli estremi per far revocare la sentenza sportiva sulle plusvalenze, per cui la Juve è stata assolta anche in appello, e nel caso per l’apertura di un nuovo fascicolo.

Per quel che concerne la questione stipendi bisogna andare a vedere cosa dice l‘articolo 31 comma 3: “La società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde comunque loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica”. E non solo, a rischiare sono anche i calciatori  con una “squalifica di durata non inferiore a un mese”.

Poi c’è l’illecito amministrativo ovvero  l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva, dalla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche che è normata dal comma 1 sempre dell’articolo 31. “Costituisce illecito amministrativo la mancata produzione, l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva, dalla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (COVISOC) e dagli altri organi di controllo della Federazione nonché dagli organismi competenti in relazione al rilascio delle licenze UEFA e FIGC, ovvero il fornire informazioni mendaci, reticenti o parziali. Costituiscono altresì illecito amministrativo i comportamenti comunque diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica nonché la mancata esecuzione delle decisioni degli organi federali competenti in materia. Salva l’applicazione delle più gravi sanzioni previste dalle norme in materia di licenze UEFA o da altre norme speciali, nonché delle più gravi sanzioni che possono essere irrogate per gli altri fatti previsti dal presente articolo, la società che commette i fatti di cui al presente comma è punibile con la sanzione dell’ammenda con diffida”.

 Qui gli scenari sono diversi. Se la falsificazione dei propri documenti ha consentito di ottenere l’iscrizione al campionato le sanzioni vanno dalla “penalizzazione di uno o più punti in classifica” alla “retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza e dunque il passaggio alla categoria inferiore”, fino all’esclusione dal campionato con assegnazione da parte del Consiglio federale ad uno dei campionati di categoria inferiore. Se la variazione in bilancio, invece, non fosse stata determinante per l’iscrizione al campionato, le sanzioni (comma 1) si limiterebbero a una multa salata e all’inibizione dei dirigenti coinvolti, dunque senza punti di penalizzazione.

Prima di Natale, secondo le indiscrezioni di questa mattina, sono attesi i rinvii a giudizio. Il processo penale dovrebbe invece iniziare in Primavera: le dimissioni di ieri, da questo punto di vista, sono anche un messaggio chiaro nei confronti della Consob e della Procura di Torino. Non resta che attendere per capire se questa vicenda avrà un riflesso concreto anche sull’attuale stagione sportiva.

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APPROFONDIMENTI

Roma formato Premier League: le occasioni sul mercato inglese per soddisfare le esigenze di Mourinho

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Mourinho prima dell’amichevole contro il Nagoya ha dichiarato: ”Non abbiamo la forza di andare a prendere giocatori in Premier. Abraham era un giocatore che voleva mettersi in mostra. Matic ha 34 anni ed ha giocato nei migliori club, è tornato a giocare con me per portare esperienza”. Lo Special One ha fatto capire come l’unica possibilità di acquistare tesserati provenienti dalla Premier League sia quella di cogliere le occasioni provenienti dal calciomercato.

La Roma, da quando il tecnico portoghese è alla guida dei giallorossi, ha tentato di portare calciatori che avessero esperienza in Inghilterra. Le statistiche sono incontrovertibili: in Serie A, la rosa della Roma è quella che ha più minutaggio in Premier League (68.714 minuti, 51.538 senza Gini). Rui Patricio, Smalling, Matic, Wijnaldum e Abraham hanno disputato 888 partite nel campionato inglese più importante. Le altre big della Serie A non si avvicinano minimamente alla rosa giallorossa: Inter (36.850 minuti), Juventus (29.174), Milan (24.224), Lazio (12.904), Atalanta (9.321) e Napoli (7.733). In Premier League ci sono diversi calciatori con il contratto in scadenza nel 2023 e Pinto potrebbe fiutare dei colpi low cost per assecondare i desideri di Josè Mourinho.

Da Jorginho a Zaha: i possibili colpi low cost dalla Premier League

A gennaio comincia ufficialmente il calciomercato. Pinto, però, sta già lavorando per soddisfare le richieste di Mourinho, infatti, la Roma ha già ufficializzato Ola Solbakken. Considerando i vincoli legati al far play finanziario sarà difficile acquistare altri calciatori senza vendere. La società giallorossa, data l’impossibilità di inserire nuovi innesti senza che la differenza entrate-uscite sia positiva, si muove in anticipo e cerca profili low cost in scadenza di contratto.

In Premier League ci sono diverse occasioni di mercato: Rashford (Manchester United), Tielemans (Leicester), Jorginho (Chelsea), Zaha (Crystal Palace), Dalot (Manchester United), Kante (Chelsea), Trossard (Brighton) Firmino (Liverpool), Shaw (Manchester United), Gundogan (Manchester City), Soyuncu (Leicester), Naby Keita (Liverpool), Fred (Manchester United), Yerri Mina (Everton), Semedo (Wolverhampton), De Gea (Manchester United), Adarabioyo (Fulham), Adama Traore (Wolverhampton), Lerma (Bournemouth), Amarthey (Leicester), Lingard (Nottingham Forest) Jensen (Brentford) e Alex Oxlade-Chamberlain (Liverpool).

Una lista di calciatori che hanno il contratto in scadenza nel 2023. Alcuni profili, però, stanno trattando il rinnovo (Rashford, Dalot, Firmino, Fred, De Gea) mentre altri stanno trovando difficoltà ad accordarsi con la rispettiva società e potrebbero rappresentare un’opportunità di mercato. Da Zaha a Jorginho sono diversi i calciatori che potrebbero risultare utili alla Roma. Pinto è al lavoro e Mourinho attende risvolti sul mercato (possibilmente positivi).

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Calciomercato

Roma, nome nuovo per il centrocampo: Cardoso dell’Internacional ma c’è concorrenza in Italia

Nome nuovo per il centrocampo. Si tratta di Johnny Cardoso, classe 2001 dell’Internacional. Come riferisce gianlucadimarzio.com, oltre ai capitolini, anche Bologna e soprattutto Spezia sono molto interessate al calciatore. La società ligure è in trattativa con il club brasiliano, ma l’accordo definitivo non è ancora stato trovato. Il ventunenne possiede il doppio passaporto statunitense-brasiliano, ma sta svolgendo le tappe burocratiche per avere quello comunitario e in caso di ottenimento la Roma potrebbe inserirsi prepotentemente nella corsa. Il centrocampista piace anche al Valencia.

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NEWS

Roma rientrata a Fiumicino questa mattina: a metà dicembre il ritiro in Algarve

La Roma è rientrata questa mattina alle 7.30 all’aeroporto di Fiumicino dopo aver concluso la tournée in Giappone con l’amichevole pareggiata ieri contro gli Yokohama F. Marinos.

José Mourinho ha deciso di lasciare una decina di giorni di vacanza ai calciatori. La data del ritorno a Trigoria è ancora da definire, ma sarà tra il 9 e l’11 dicembre

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Rassegna stampa

Solbakken freme: vuole subito la Roma e chiede al Bodo di liberarlo

Dal marketing al campo: per Mourinho il ritiro in Portogallo sarà fondamentale per preparare la squadra alla seconda parte di stagione. Non è certa la presenza di Wijnaldum, che in caso andrebbe soprattutto per fare gruppo, mentre non è scontata l’assenza di Solbakken.

Come riporta il Corriere dello Sport, il norvegese in questo momento si trova in Messico, con la fidanzata e sta spingendo (come Pinto) affinché il Bodo lo liberi con quindici giorni di anticipo e possa fare il rischiamo di preparazione con i suoi nuovi compagni. Sarebbe importante per lui, sarebbe fondamentale per Mourinho.

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Rassegna stampa

I Friedkin sorridono: il Giappone fa crescere il marchio

L’Operazione Oriente può dirsi conclusa. E con successo. È stata il primo importante passo per immergersi in un universo – quello nipponico – dove il calcio ha assunto un ruolo sempre più centrale. Un viaggio fortemente voluto dai Friedkin, che hanno legato da tempo parte del loro business alla terra del Sol Levante e, in particolare, al marchio Toyota. L’esperienza in Giappone è servita anche a rafforzare rapporti commerciali già esistenti, come quello con Fendi.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, in una settimana quasi 10mila persone hanno visitato “Casa Roma”. Sono 35mila invece gli spettatori totali che hanno acquistato un biglietto per assistere ad una delle partite giocate contro Nagoya Grampus e Yokohama Marinos.

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Calciomercato

Roma, Odriozola in pole per la fascia

Dopo la tournèe in Giappone sembra crescere la voglia di Mourinho di avere dei rinforzi a gennaio. Come scrive la Repubblica, lo Special One spera che dal mercato possa arrivare un aiuto in più, oltre al sostituto numerico di Karsdorp, destinato a lasciare Trigoria: il Fenerbahce può rappresentare la soluzione giusta per l’olandese. Odriozola rimane un nome da tenere in considerazione. In ottica futura, intanto, Pinto sta monitorando il profilo di Josh Doig del Verona, anche se per ora non c’è stato nessun contatto diretto tra club. Piace tanto anche Jakub Kiwior dello Spezia, ma sul centrale polacco ci sono gli occhi di mezza Serie A.