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Esonero Mourinho: la Roma smentisce l’intenzione dei legali di fare causa per danni d’immagine

Mourinho e i Friedkin non si sono lasciati bene. La storia con la Roma è finita male e in maniera brusca. Come riporta La Gazzetta dello Sport, i legali del tecnico portoghese, infatti, hanno prospettato un danno d’immagine per la modalità con la quale i Friedkin hanno preso la decisione di esonerare lo Special One.

Lina Souloukou avrebbe dovuto dare forfait in extremis al suo impegno a Globe Soccer per l’evento in programma oggi a Dubai. Il Ceo giallorosso ha dovuto rinunciare proprio per occuparsi delle vicende interne. A iniziare proprio dal confronto con i legali di Mourinho, nel tentativo di evitare queste pericolose code giudiziarie.


La Roma ha smentito seccamente la notizia de La Gazzetta dello Sport legata una potenziale causa legale per danno di immagine dei legali di Mourinho.

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Ranieri: ”Mi dispiace per Mourinho, la Roma perde un condottiero. A Daniele auguro ogni bene”

Claudio Ranieri, in conferenza stampa, ha commentato la decisione dei Friedkin di esonerare Mourinho e ingaggiare De Rossi. Di seguito le dichiarazioni del tecnico del Cagliari.

Non ho sentito né lui né De Rossi. Mi dispiace per Mourinho, la Roma perde un condottiero vero che aveva portato il club a vincere un trofeo internazionale e aveva fatto sold out in ogni partita. Arriva Daniele, un figlio di Roma. Gli auguro ogni bene e di conquistare da allenatore ciò che ha ottenuto da calciatore”.

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Grazie José, lettera d’addio a cuore aperto. Ora tutti con De Rossi

(Nicolas Terriaca) – Caro José, sono passati 3 giorni da quel comunicato che mi ha svuotato in un istante:‘L’AS Roma annuncia che José Mourinho e i suoi collaboratori tecnici lasceranno il Club con effetto immediato”. Sarà uno scherzo. E, invece, no è tutto vero. Disorientamento totale, improvvisamente la colonna portante sulla quale si poggiavano dubbi, incertezze e sogni è stata sradicata via. Crollo emotivo istantaneo. Lo stesso che hai avuto l’ultima volta che sei uscito da Trigoria, perché sin dal 4 maggio 2021, siamo uniti da un cordone ombelicale. Entrambi ci siamo nutriti delle rispettive emozioni: amore, gioia, felicità, speranza, rabbia, ansia, delusione e paura. Milioni di cuori in un corpo solo: il tuo.

Quasi tutti i romanisti ti hanno consegnato le chiavi per entrare dentro di loro e farti capire di cosa avevano bisogno: sognare insieme tornando protagonisti. E tu ci sei riuscito. Ecco perché ti ringrazierò per sempre. Un viaggio Special con tante difficoltà. Il percorso che ci ha portato, il 25 maggio 2022, ad alzare la Conference League a Tirana non verrà mai dimenticato. Siamo tornati a scrivere la storia. Un traguardo costruito sulla cicatrice della sconfitta in casa del Bodo Glimt (6-1). Partita dopo partita guardavamo la nostra ferita e aggiungevamo un punto per rimarginarla. Sino al triplice fischio di Kovacs: ”La Roma vince la prima edizione della Conference League”.

Sì stavolta siamo proprio noi, il Feyenoord (1-0) è stato abbattuto. Gli indomabili sognatori che davanti a tutta Europa festeggiano e alzano al cielo i vessilli di Roma come nei tempi migliori. Milioni di corpi distanti uniti dalla stessa gioia e dalle medesime emozioni. Il nostro cordone ombelicale si alimenta di lacrime di felicità: noi piangiamo e tu mister fai lo stesso davanti alle telecamere delle tv internazionali.

25.5.2022 Conference League Finale : Roma vs Feyenoord Nella foto: Mourinho in trionfo (Foto Gino Mancini)

Il sogno prosegue. Helsinki, Siviglia, Razgrad, Salisburgo, San Sebastian, Rotterdam e Leverkusen. Un viaggio lunghissimo in cui più volte abbiamo rischiato di sbandare ma siamo riusciti comunque a intraprendere la strada giusta. Abbiamo sofferto, ci siamo abbracciati, abbiamo urlato di gioia sino a terminare la voce. Ma cosa ci interessa quella tornerà, invece, momenti così non possiamo saperlo, per cui, godiamoceli appieno. Sogniamo.

ROME, ITALY – APRIL 20: Paulo Dybala of AS Roma celebrates after scored the second goal for his team during the UEFA Europa League quarterfinal second leg match between AS Roma and Feyenoord at Stadio Olimpico on April 20, 2023 in Rome, Italy. (Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)

Eccoci siamo arrivati all’ultima tappa: Budapest. Alle 21:35, Dybala scaraventa il pallone in rete: Siviglia-Roma 0-1. Un boato così rumoroso che abbiamo rischiato di svegliarci: esplode la Puskas Arena con tutti i romanisti che hanno macinato chilometri per essere lì, saltano in aria migliaia di persone allo stadio Olimpico e sbottano di gioia tutti coloro che sono davanti alla televisione. Abbiamo toccato il cielo. Siamo ancora noi, quei sognatori indomabili. Mister in quel momento ho pianto e ho abbracciato chiunque mi stesse accanto. Sono riuscito a volare senza le ali.

Tutto questo rumore, però, ha avvicinato il momento del nostro risveglio. Dopo più di mezz’ora il Siviglia pareggia: 1-1, autogol di Mancini. Calma non è successo nulla fa parte dei tanti ostacoli che abbiamo superato. Minuto 81: cross di Matic e fallo di mano di Fernando in area. Eccola la nostra occasione. Ci siamo guardati convinti che da lì a breve l’arbitro fischiasse il calcio di rigore. E invece no. Perché durante tutta la partita Anthony Taylor ha deciso di svegliarci. Ci scuote più volte sino all’errore di Ibanez e al gol di Montiel. E lì abbiamo aperto gli occhi. Un direttore di gara si è sostituito al dio del calcio e ha deciso di spezzare i nostri sogni.

E noi, come bambini che vengono svegliati improvvisamente mentre viaggiano con l’immaginazione, iniziamo a piangere. Perché non è giusto. E tu mister sei stato l’unico a rappresentarci, a difenderci a far capire al mondo intero che Taylor è stata ”una fottuta disgrazia”. Grazie José, ti sei immedesimato in noi e, consapevole della nostra fragilità, hai messo il tuo scudo a proteggerci. Purtroppo però siamo stati svegliati da quel sogno straordinario ed è stato praticamente impossibile recuperare quel filo. Da bambini, ma anche da adulti, ci abbiamo provato tante volte ma, richiusi gli occhi, c’è solo tanto buio. Il sogno non prosegue. E purtroppo è stato così anche in questa occasione. Ma nonostante tutto ti ringrazierò per sempre. ”Gli occhi inebriati di giallorosso, l’anima pervasa dal romanismo. José Mourinho romanista a vita!”.

Stamane abbiamo chiuso nuovamente gli occhi. Si ricomincia a sognare. Daniele De Rossi sostiene la sua prima conferenza stampa da tecnico della Roma. È arrivato quel momento che aspettavamo dal 26 maggio 2019: DDR è tornato da noi e non avrà più il rimpianto di aver donato una sola carriera alla Roma. Adesso, infatti, ne ha messa a disposizione un’altra per i romanisti. A Daniele non serve consegnare il nostro cuore perché lui è uno di noi e proviamo le stesse emozioni. Sa di cosa abbiamo bisogno. Ora, però, dato il momento difficile, siamo noi che dobbiamo mettere lo scudo, quello che ci mise Mourinho dopo Budapest, e proteggere De Rossi. Daniele, infatti, è in una posizione fragile. Difendiamolo e sogniamo insieme a lui senza precluderci nulla.

Forza Roma.

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Instagram, il saluto di Mourinho: “Sudore, sangue, lacrime, allegria, tristezza, amoR, fratelli, storia, cuore, eternità” (VIDEO)

José Mourinho saluta i tifosi della Roma. L’ex tecnico giallorosso, esonerato stamane dai Friedkin e sostituito da Daniele De Rossi, ha pubblicato un video su Instagram in cui figurano diverse immagini emozionanti del suo percorso nella Capitale. “Sudore, sangue, lacrime, allegria, tristezza, amoR, fratelli, storia, cuore, eternità”. Ecco le parole con le quali lo Special One ha riassunto la sua esperienza a Roma. In sottofondo la canzone “Nelle tue mani” di Andrea Bocelli.

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Mourinho rischia l’esonero: nel pomeriggio call tra i Friedkin e Souloukou. Prende quota la suggestione De Rossi

Dopo la sconfitta di San Siro contro il Milan, il futuro di Mourinho è sempre più lontano dalla Roma. Come riporta Repubblica, oggi a Trigoria ci sarà un confronto fra Ryan Friedkin e Lina Souloukou con il presidente Dan Friedkin negli Stati Uniti per decidere se il tecnico portoghese dovrà proseguire la stagione in giallorosso. L’esonero è una possibilità concreta. Il Club pretende il quarto posto e il ritorno in Champions League e ”risultati in linea con gli ingenti investimenti fatti in estate”.

Tiago Pinto, in uscita, non parteciperà alla call prevista nel primo pomeriggio. Per questo non è da escludere anche la soluzione traghettatore. La suggestione De Rossi prende quota.

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Milan-Roma, Mourinho domani alle 11 parlerà in conferenza stampa

La Roma, domenica alle 20:45, incontrerà il Milan a San Siro per la prima giornata del girone di ritorno di Serie A. Alla vigilia della sfida contro i rossoneri, Mourinho parlerà in conferenza stampa alle ore 11.

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Milan-Roma, da Leao e Pulisic alle difficoltà in difesa: ecco la squadra di Pioli

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Dopo la sconfitta ai quarti di Coppa Italia contro la Lazio, la Roma, domenica alle 20:45, affronterà il Milan. Entrambe le squadre sono reduci dall’eliminazione dalla seconda competizione locale e da tanti fischi. A Trigoria, è iniziata anche la prima contestazione dell’era Mourinho: ”Meglio una morte dignitosa che una vita umiliante. Non siete degni di questa maglia luridi mercenari”.

Le due formazioni si avvicinano alla partita in un clima teso che potrebbe incidere sulle rispettive prestazioni. I giallorossi in casa del Milan non vincono dalla stagione 2017-2018: poi sono arrivate 3 sconfitte e 2 pareggi. In aggiunta, Pioli rappresenta un grande tabù per Josè Mourinho. L’ex tecnico della Lazio, infatti, è l’unico allenatore affrontato almeno 3 volte contro cui lo Special One non ha mai vinto: 2 pareggi e 3 ko.

I rossoneri, orfani di Tomori, Kalulu, Thiaw recuperano Gabbia e Okafor mentre Florenzi non ha smaltito il sovraccarico all’adduttore della coscia sinistra e dovrebbe saltare il match contro la Roma. Pioli e Mourinho preparano la gara accomunati dal futuro in bilico e dalle innumerevoli assenze in difesa.

Da Leao a Pulisic, ecco il Milan di Pioli: attacchi verticali e meno pressing

31.10.2021 Roma vs Milan (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Pioli (Foto Gino Mancini)

Il Milan, malgrado il disappunto dei tifosi, nelle ultime 7 giornate di Serie A ha raccolto 16 punti registrando anche 4 clean sheets: in questo arco temporale solo Inter (17) e Juventus (17) hanno fatto leggermente meglio. Pioli, a differenza delle passate stagioni, adotta un pressing offensivo meno asfissiante, infatti, la sua squadra è 11° in campionato per passaggi concessi all’avversario di turno (12,48) nella propria metà campo, numero più alto della sua esperienza rossonera (9,90, 11,08, 10,21, 10,77). Il Milan, però, è rimasta la squadra più verticale della Serie A. La formazione di Pioli, infatti, è quella che vanta più attacchi verticali diretti in questo campionato (41) con cui ha segnato anche 4 reti. Leao (3 gol e 5 assist) e Pulisic (6 reti e 5 passaggi vincenti, votato calciatore di dicembre) facilitano questo tipo di gioco grazie alla loro velocità, arma in più delle azioni offensive rossonere.

L’esterno portoghese, reduce dal gol in Coppa Italia contro l’Atalanta, in campionato, non segna dal 29 settembre ma contro la Roma tende a essere il valore aggiunto che i tifosi del Milan vorrebbero vedere con più continuità. Leao, infatti, nelle ultime 4 gare contro i giallorossi, ha sempre partecipato ad almeno una rete: 2 gol e altrettanti assist. Numeri alla mano, la scelta di Celik, sempre titolare contro i rossoneri, non ha dato i suoi frutti, malgrado conosca bene il classe 99′ avendo giocato insieme al Lille.

Leao, nonostante una stagione caratterizzata tante ombre, rimane il calciatore che, in Serie A, ha creato più grandi occasioni (9) e il primo della squadra per passaggi chiave (30). Insomma Mourinho dovrà creare una gabbia strategica per arginare la freccia portoghese. Da attenzionare c’è anche la qualità di Reijnders. Il centrocampista olandese segue Leao per passaggi chiave (27) ed è il primo della squadra rossonera per tocchi decisivi che portano un tentativo di tiro (50).

Milan, le difficoltà in difesa e ‘l’asso piglia tutto’ di Mou: Lukaku sempre in gol contro i rossoneri quando parte titolare

Pioli senza Tomori, Kalulu e Thiaw domenica sera (20:45) potrebbe proseguire con Theo Hernandez difensore centrale accanto a Kjaer. Il Milan malgrado le tante assenze ha comunque subito 4 reti in meno (20) rispetto alla scorsa stagione (24). Le parate di Maignan incidono fortemente, dato che un anno fa era infortunato. In Serie A, infatti, i rossoneri sono decimi per gol attesi dagli avversari (23,6), numeri che certificano come la formazione di Pioli concede comunque occasioni per segnare.

Ecco perché Mourinho dovrà mettere Romelu Lukaku nelle condizioni migliori di esprimersi al meglio. ‘L’asso piglia tutto’ a disposizione dello Special One ha segnato 5 gol in altrettante gare disputate da titolare contro il Milan: 4 vittorie e una sola sconfitta. I giallorossi dovranno dipendere dalle giocate del gigante belga che in troppe occasioni non ha avuto il giusto supporto dai compagni di squadra. In tal modo Mourinho potrebbe scongiurare il raggiungimento di un record negativo. La Roma, infatti, ha perso le ultime 2 gare in trasferta senza segnare e non colleziona tre ko consecutivi fuori casa non andando in gol da marzo 2005 con Delneri in panchina. I tifosi giallorossi, dopo la sconfitta contro la Lazio, pretendono una reazione Special. Ora o mai più. E forse anche i Friedkin sono dello stesso avviso.

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Provvisorietà Roma: la dipendenza dalle condizioni precarie di Paulo Dybala

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Provvisorietà. Ecco il termine che riassume il momento della Roma. Dal mercato caratterizzato da troppi prestiti alla mancata programmazione. In aggiunta, c’è la centralità di calciatori fisicamente fragili che non garantiscono continuità ma appunto solo provvisorietà. Risultati, prestazioni di livello a tempo determinato, ovvero massimo 3-4 gare, e la triste consapevolezza che le poche luci sono la premessa del buio pesto. Un ossimoro paradossale.

Concetti astratti che vengono resi concreti da un calciatore: Paulo Dybala. Un gioiello e in quanto tale prezioso ma fragile. L’attaccante argentino è imprescindibile per la Roma: accende e spegne la luce della squadra in base alle sue condizioni precarie. Mourinho, dopo il derby perso contro la Lazio (1-0), in conferenza stampa ha ammesso la dipendenza dalla Joya: L’intervallo è stato un momento duro per noi, perdere Dybala è tanto: ho sentito subito che nello spogliatoio non stavamo perdendo solo Paulo, ma anche un po’ l’anima e la fiducia. La gente si guardava, è stato pesante. Senza Dybala si regala il controllo del gioco agli avversari, senza di lui è molto più difficile per noi: perdiamo connessione, qualità e stabilità. Dybala per noi significa tanto”.

In realtà Dybala per la Roma è tutto. È inaccettabile che una squadra dipenda da un calciatore, straordinario ma fragile, a tal punto da smettere di credere in se stessa, perdendo fiducia, anima, coraggio e identità. Mourinho dovrebbe cercare una cura alla dipendenza dall’attaccante argentino ma, dopo oltre una stagione, è ancora alla ricerca della stessa. I giallorossi sono una squadra influenzata esclusivamente dalle condizioni provvisorie della Joya. Quando Dybala sta bene la Roma spicca il volo: nelle 29 gare in cui ha partecipato almeno a un gol, la formazione di Mourinho ha ottenuto 22 vittorie, 5 pareggi e solo 2 sconfitte. Senza l’attaccante argentino dall’inizio, però, i giallorossi brancolano nel buio sperando che qualcuno accenda la luce: 25 punti in 23 gare, ovvero salvezza ottenuta nelle ultime giornate. Desolante.

Anche ieri, nel corso del derby perso contro la Lazio, appena Dybala ha lasciato il campo la squadra si è spenta. Non è la prima volta che l’uscita anticipata della Joya coincide con un blackout: Salisburgo (1-0), Feyenoord (1-0) e Fiorentina (1-1) insegnano. Solo contro il Cagliari (4-1), lo stop durante la gara dell’attaccante argentino non è stato sinonimo di sofferenza. I tifosi romanisti meritano di più. La fedeltà dei sostenitori giallorossi nella stracittadina di ieri è stata tradita e questo è inaccettabile.

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Coppa Italia, Lazio-Roma: ripartire dagli ultimi 3 big match per vincere il derby

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – 59 giorni dopo, sarà di nuovo Lazio-Roma. I giallorossi reduci dal pareggio contro l’Atalanta (1-1), mercoledì 10 gennaio alle ore 18:00, affronteranno la squadra allenata da Sarri per i quarti di finale di Coppa Italia. Il 12 novembre finì 0-0 con poche emozioni e due formazioni che hanno preferito non farsi male per non affondare in campionato. Scenario che non sarà plausibile nella prossima stracittadina.

Al fischio finale di Orsato, una fra Lazio e Roma, infatti, sarà inghiottita nel vortice delle polemiche che comporta un derby perso in una competizione che potrebbe salvare la stagione di entrambe. I precedenti in Coppa Italia sono 20: 11 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte per i giallorossi. Il tabù è rappresentato dal direttore di gara. Con Orsato, infatti, la Roma, in 6 occasioni, non ha mai vinto una stracittadina.

Roma, la strada per vincere il derby è tracciata: aggressione e coraggio, le armi per abbattere la Lazio

La strada per avere più possibilità di vincere il derby è tracciata. La Roma, infatti, dal trionfo contro il Napoli (2-0) ha cambiato il proprio atteggiamento negli scontri diretti: più possesso palla, aggressione, tiri e occasioni da gol. A inizio stagione, con Milan (2), Inter (1) e Lazio (1), i giallorossi hanno raccolto un punto e hanno effettuato appena 4 tiri in porta. Contro Napoli, Juventus e Atalanta, invece, la formazione di Mourinho ha calciato 12 volte su 44 verso il portiere avversario dimostrando un’intraprendenza e un atteggiamento propedeutici a vincere le gare. La Roma, infatti, ha ottenuto 4 punti, malgrado meritasse di più, nei 3 scontri diretti più recenti mantenendo per lunghi tratti il controllo delle partite senza subire inerme lo svolgimento dei match.

Nel derby giocato il 12 novembre, i giallorossi hanno mantenuto tale coraggio solo nei primi 15 minuti: 3 occasioni non sfruttate da Karsdorp e Lazio in balia dell’evento. ”C’è stata una crescita mentale dei ragazzi e questo mi permette di giocare in modo diverso contro squadre più forti di noi”, ha dichiarato lo Special One dopo la sconfitta contro la Juventus. Mantenendo la quintessenza del calcio Mourinhano fatto di solidità, intensità e tanto lavoro senza palla, la strada per cercare di vincere il derby è tracciata. E i primi 15 minuti della stracittadina disputata in campionato lo certificano.

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Roma-Atalanta: domani alle 12:30 Mourinho parlerà in conferenza stampa

La Roma domenica 7 gennaio alle 20:45 ospiterà l’Atalanta allo stadio Olimpico. I giallorossi dopo la sconfitta contro la Juventus hanno l’esigenza di tornare a fare punti per non allontanarsi dal quarto posto che dista 5 lunghezze. Mourinho domani alle 12:30 parlerà in conferenza stampa alla vigilia del match valido per la 19°giornata di Serie A.