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Rassegna stampa

Nervi, 4 espulsi e la bottiglietta su Bove. Orsato a Mancini: “Con te non parlo”

Tre espulsi, quattro considerando Nuno Santos in panchina, bottiglie di birra che volano in campo e una di queste colpisce Bove, bravo a non accentuare il colpo ricevuto, più schiaffi e spinte al fischio finale.

E poi fumogeni che somigliano a palline di ping-pong che rimbalzano tra la Tevere ed i Distinti Sud. Il tutto condito da bomboni che fanno tremare non solo all’inizio, ma anche durante la partita, i 50mila dell’Olimpico e i poveri steward che, per una trentina di euro, si vedono costretti a tapparsi le povere orecchie martoriate. Benvenuti al derby dell’Ok Corral: poco gioco, emozioni ancora meno, nervosismo alle stelle per uno spettacolo che ancora una volta ha lasciato molto a desiderare. Se questo è lo spot che dobbiamo esportare all’estero, siamo messi male. Poi è chiaro, al tifoso laziale importa poco.

Come scrive il Messaggero, a Sarri ancora meno: quarta vittoria su sei nelle stracittadine e soprattutto sul rivale Mourinho, al quale non resta che appellarsi ad un rigore che “20 anni fa senza il Var non sarebbe stato fischiato”. Gioia e delusioni che non possono però far passare in secondo piano il clima da corrida respirato per tutta la gara e dopo. Plauso a Bove, che dimostra ancora una volta un self control invidiabile: “Ho vissuto quel momento normale. Mi hanno colpito con una bottiglia di birra in testa, non mi sembrava il caso di fare polemiche o scenate. Le autorità provvederanno a risolvere questo tipo di problemi, non è normale una cosa del genere. Preferisco parlare di campo”. Meno serenità la palesa l’arbitro Orsato che ha scatenato la reazione eccessiva e sbagliata di Mancini, poi espulso, con un “Io con te non parlo”.

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Orsato pronto a dire sì all’Arabia Saudita

Daniele Orsato è pronto a lasciare la Serie A.  Secondo quanto riportato da Tuttosport, il direttore di gara Daniele Orsato sarebbe pronto ad accettare la ricca corte del calcio saudita per arbitrare oppure per iniziare una carriera da dirigente a partire dal 2024.

Dopo le voci di qualche mese fa, ora la possibilità sarebbe più concreata. Se Orsato accettasse l’offerta, sarebbe un colpo basso per l’Aia. Orsato, nonostante i suoi quarantotto anni, è ancora un punto di riferimento in un movimento nel quale anche i giovani più promettenti continuano a non convincere.

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Interviste

Orsato su Mourinho: “Nessuno di noi parte prevenuto e ce l’ha con lui”

Daniele Orsato ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, parlando tra i vari temi anche della ‘questione’ Mourinho, dopo la pesante squalifica ricevuta e scontata dallo Special One ad inizio anno e i casi ‘Chiffi’ e ‘Serra’. Ecco un estratto:

Mourinho? “Ricordatevi le parole di Chiffi. Nessuno di noi parte prevenuto, mai: abbiamo altri pensieri, altre preoccupazioni. L’arbitro prevenuto è un assurdo. Gli ex arbitri che lavorano nelle squadre di club? Ci sono brave persone: Maggiani alla Juve, Schenone all’Inter. E poi Bergonzi, Saccani in tv”.

Poi sul VAR:  “Ero tra i contrari all’introduzione della tecnologia perché pensavo che avrebbe tolto e non aggiunto, ero molto preoccupato. Mi hanno convinto Rosetti, il nostro project leader, Rizzoli e Rocchi. Oggi devo dire che mi sento molto più sereno. Quando ho Irrati al Var mi rilasso, ha un tono di voce e una sicurezza che ti tranquillizzano all’istante”.

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Orsato per Genoa-Roma: l’ultimo successo nel 2020

Sarà Orsato di Schio – alla prima direzione stagionale con i giallorossi – a dirigere il match di giovedì sera a Marassi tra Genoa e Roma. Gli assistenti saranno Scatragli e Zingarelli, al VAR Mazzoleni, AVAR Paterna. Il IV ufficiale sarà Tremolada.

L’ultimo precedente con la Roma risale alla sfida di Bologna dello scorso anno, che terminò tra le polemiche vista la mancata concessione di due calci di rigore ai giallorossi. Mourinho fu anche ammonito da Orsato che lo applaudì in maniera ironica.

17.10.2021 Juventus vs Roma (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Orsato riprende Mourinho (Foto Gino Mancini)

La Roma non vince con Orsato arbitro dal 2020. 5 sconfitte e 2 pareggi nelle ultime sette ufficiali con l’arbitro veneto. In assoluto su 40 precedenti in A, 13 vittorie, 14 pareggi e 13 sconfitte.

Il fischietto veneto ha diretto già due volte nella storia questa sfida, entrambe a Marassi: il rocambolesco 4-3 del 2011 che portò all’esonero di Ranieri e la vittoria per 4-2 nel 2012-13 con Zeman in panchina.

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Bologna-Roma, torna Orsato. Al VAR Mazzoleni

Daniele Orsato sarà l’arbitro di Bologna-Roma. Questa la scelta del designatore Rocchi in merito alla 35° giornata di Serie A che vedrà i giallorossi protagonisti al Dall’Ara domenica sera.

Con Meli e Alassio come assistenti. A completare la squadra arbitrale per la sfida in programma domenica alle 18 al Dall’Ara, ci sarà il IV uomo Volpi, con Mazzoleni e Di Martino che saranno rispettivamente Var e Avar dell’incontro.

L’ultimo precedente risale a Roma-Milan, gara pareggiata all’Olimpico 1-1 un paio di settimane fa.

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Rassegna stampa

Roma-Milan, la moviola dei quotidiani: regolari le due reti concesse da Orsato

Daniele Orsato gestisce con i cartellini (5 in totale) un match duro ma sempre corretto. Con due episodi da lente d’ingrandimento, comunque giudicati positivamente. Il primo è il contatto tra Mancini e Giroud nell’area della Roma, al minuto 11, che provoca l’infortunio di Kumbulla: non è da rigore. Il secondo è il fallo di Ibanez su Saelemaekers: l’arbitro ammonisce il brasiliano, che entra durissimo e rischia una sanzione decisamente più pesante.

Due ammonizioni nel primo tempo: Tomori interviene in modo scomposto su Belotti e Matic (era diffidato) arriva in netto ritardo su Bennacer.

Nella ripresa puniti col cartellino Ibanez, Krunic (troppo irruento su Bove) e Cristante che ferma de Ketelaere in campo aperto. Niente da eccepire.

Regolare il contatto “spalla a spalla” tra Mancini e De Ketelaere dal quale nasce la rete di Abraham. Mancini e Ibanez lamentano invece due falli di Origini e dello stesso De Ketelaere, prima del gol siglato da Saelemaekers: tutto regolare. Voto: 7.

Fonte: Il Corriere dello Sport

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Roma-Lazio a Orsato. Al VAR Mazzoleni. Lo scorso anno l’abbaglio di Torino

Sarà Daniele Orsato di Schio l’arbitro del derby di domenica prossima all’Olimpico tra Roma e Lazio. Gli assistenti saranno Meli e Peretti, quarto uomo Colombo. Al VAR Mazzoleni, all’Avar Paganessi.

In assoluto con Orsato arbitro sono 36 i precedenti per i giallorossi: 13 vittorie, 12 pareggi e 11 sconfitte. L’ultimo successo risale al novembre di due anni fa, Roma-Fiorentina 2-0.

Per i giallorossi è il quarto derby sotto la guida di Orsato: il trend è negativo, mai una vittoria. Lo score positivo per la Roma è con Mazzoleni che sarà al VAR con 14 vittorie 9 pareggi e 6 sconfitte. Lo scorso anno il clamoroso caso del gol annullato ad Abraham a Torino con concessione del calcio di rigore poi sbagliato da Veretout. Fu una gara piena di polemiche nei confronti del fischietto di Schio che poi fu fermato da Rocchi.

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APPROFONDIMENTI

Roma, 18 errori arbitrali in 10 match da inizio campionato (FOTO)

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Rigori solari non concessi, espulsioni eccessive, l’utilizzo sistematico del cartellino giallo a frenare l’impeto di alcuni calciatori. Ma soprattutto interventi del VAR ad intermittenza, con la sensazione che nel dubbio sarà quasi sempre una chiamata contro la Roma. Nessun complotto, nessuna strategia, ma si può affermare con certezza assoluta che la stagione arbitrale dei giallorossi sia stata funestata fin qui da tanti, troppi episodi controversi. L’ultimo in ordine di tempo all’Olimpico con il Genoa. Sono dieci fin qui gli incontri dell’attuale campionato (su 24 giornate complessive) condizionati da errori arbitrali che hanno più o meno inciso sull’andamento del match. Quantificare i punti realmente persi dai giallorossi è pratica decisamente complicata, ma di certo la Roma tra le big (o presunte tali) del nostro campionato è la squadra che è stata maggiormente danneggiata. Prova ne è lo stop da parte dei vertici arbitrali imposto a diversi fischietti di gara dopo aver arbitrato la Roma. Ma andiamo con ordine:

5° giornata, Roma-Udinese 1-0 – nei minuti finali del match contro i bianconeri, Pellegrini salta a contrasto con un avversario sfiorandolo con il braccio sinistro. Il movimento sembra congruo al salto in alto e al contrasto, da cui l’avversario non subisce contraccolpi particolari ma l’arbitro Rapuano, senza pensarci su, ammonisce per la seconda volta il capitano giallorosso e lo espelle. Pellegrini salterà il derby. Dalle immagini si nota l’eccessiva fiscalità del fischietto di gara, in un intervento che da diversi replay non appare nemmeno falloso.

6° giornata, Lazio-Roma 3-2 – Al 19′ del primo tempo, Nicolò Zaniolo viene affossato in area da Hysaj, l’arbitro Guida lascia correre il gioco, la Lazio riparte e realizza la rete del 2-0 con Pedro. Il VAR Irrati non interviene per segnalare al fischietto di Torre Annunziata il fallo sul 22 giallorosso. Successivamente circolerà l’indiscrezione di un presunto fuorigioco del calciatore della Roma, mai accertato comunque nel corso della gara.

Nella ripresa a circa mezz’ora dalla fine, Lucas Leiva salta a metà campo e colpisce col gomito Mkhitaryan. Già ammonito, viene graziato da Guida.

8° giornata, Juventus-Roma 1-0: a Torino succede veramente di tutto e si arriva sfiorare la rivisitazione completa dei regolamenti. In occasione della rete dell’1-0 bianconero, Cuadrado stoppa con il braccio un pallone a trequarti campo, prima del lancio in diagonale per De Sciglio che produrrà l’assist del vantaggio. L’arbitro Orsato e il guardalinee, così come il VAR non ravvisano l’irregolarità del colombiano.



Al minuto 41′, Pellegrini serve in verticale Abraham, che viene fermato in area da una scivolata di Danilo. La palla poi arriva sulla destra sui piedi di Mkhitaryan, che era più avanti dell’ultimo difensore ma non giudicato in posizione di offside vista la deviazione del difensore bianconero. Szczesny in uscita lo stende, la palla viene respinta ancora da Abraham e carambola in rete, quando però Orsato aveva già fermato il gioco. Nel frattempo il guardalinee Bendoni aveva alzato la bandierina, probabilmente per segnalare la posizione di Mkhitaryan (da non considerare in fuorigioco). Dopo il fischio l’arbitro ammonisce Szczesny e concede il rigore, decisione poi confermata dal silent-check del VAR. Clamorosa la decisione di Orsato di fischiare un istante prima della ribattuta in rete di Abraham.

Da segnalare che nell’azione gli juventini lamentavano un fallo di mano dello stesso Mkhitaryan, nell’istante in cui avviene l’intervento di Szczesny. Dalle immagini non sembra esserci: Mkhitaryan scavalca il portiere avversario, poi cade e il pallone carambola sulla testa di Locatelli prima di finire sui piedi di Abraham. Anche se il tocco di mano ci fosse stato, il gol sarebbe stato comunque regolare. Lo permette la nuova regola introdotta in estate dall’Ifab: se il tocco è accidentale e porta a segnare un compagno di squadra (non lo stesso autore del fallo), non viene considerato come un’infrazione.

17.10.2021 Juventus vs Roma (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Mourinho Orsato (Foto Gino Mancini)

L’errore di Orsato è da matita rossa, ma diventa da matita blu quando spiega – dimostrando di non conoscere il regolamento – nel sottopassaggio dello Stadium l’accaduto a Cristante: “Io fischio il rigore, si fermano tutti e poi segni… Il vantaggio sul rigore non si dà mai. E poi dai la colpa a me se lo sbagli…”. Giustificazione che però non regge. La norma del vantaggio, concessa a discrezione dell’arbitro in base alla fase di gioco e alla zona del campo in cui il potenziale fallo avviene, non ha infatti nessuna limitazione legata a un fallo da rigore.

La follia di quei minuti si conclude con un calcio di rigore, sbagliato da Veretout, che andava ripetuto per l’ingresso in area prima della battuta di Chiellini che tra l’altro ostacola Mancini nella possibile deviazione in rete dopo la respinta di Szczesny.

10° giornata, Cagliari-Roma 1-2 – Nel finale convulso, dopo la rimonta giallorossa, l’arbitro Pezzuto di Lecce non ravvisa un calcio di rigore solare a favore dei giallorossi, per un netto fallo di mano di Carboni su Felix.

11° giornata, Roma-Milan 1-2 – Dopo Torino, l’Olimpico diventa teatro di un’altra serata parossistica. La direzione di gara di Maresca è provocatoria sin dal sesto minuto, quando ammonisce Zaniolo per una protesta giusta per un calcio d’angolo non concesso. La distribuzione dei fischi e dei cartellini è a senso unico, quello rossonero. Nella ripresa il primo fattaccio: al 56′ Ibanez va a contrasto con Ibra in area, ma con il destro arpiona e devia il pallone evitando la conclusione dello svedese. Maresca dopo qualche istante fischia correndo verso il dischetto il penalty a favore del Milan. Si accendono le proteste della panchina e dei calciatori in campo, il VAR Mazzoleni richiama Maresca al monitor e le immagini confermano la bontà dell’intervento del brasiliano, rispetto ad una dinamica di gioco e di contatto in area che non è mai o quasi rigore. Maresca non si convince e conferma la sua decisione.

Al 92′ Kalulu viene superato in area da Felix, dopo un contrasto il ghanese si rialza e viene sgambettato vistosamente dal difensore rossonero. L’arbitro non ravissa gli estremi per il rigore e il VAR non interviene. Stessa dinamica per il netto fallo di Kjaer su Pellegrini al 95′, che con un acrobazia anticipa il difensore danese che a sua volta lo colpisce con il collo del piede destro. Maresca non concede neanche qui un rigore, più chiaro di quello dato al Milan, sconfessando se stesso e la linea arbitrale della giornata precedente (Dumfries in Inter-Juventus).

12° giornata di Serie A, Venezia-Roma 3-2 – Torna in scena l’arbitro Aureliano, che pronti via distribuisce malamente fischi e cartellini. Concede un rigore alla Roma, giusto, per il fallo su Abraham, ma il VAR Fabbri interviene e cancella il penalty per un fuorigioco di Pellegrini. Dalle immagini però si noterà successivamente che dopo l’offside di Pellegrini (pochi centimetri), nel prosieguo dell’azione, Ampadu interviene sul 7 giallorosso direzionando lui il pallone in area e dando vita di fatto ad una nuova azione, da cui scaturisce il fallo di Abraham. In questa fattispecie il VAR da regolamento non sarebbe potuto intervenire.

Nella ripresa, sul risultato di 2-1 per i giallorossi, prima non ravvisa un netto calcio di rigore su Ibanez nell’area veneta poi intorno al 60′, Aureliano concede un calcio di rigore al Venezia per un presunto fallo di Cristante su Caldara: dalle immagini si nota un precedente spintone di Kiyine su Ibanez e un tocco lieve del 4 giallorosso, che voleva rinviare il pallone. Fattispecie assimilabile a quella di Pellegrini-Kjaer, Ibanez-Ibra, Dumfries-Dybala, comunque sempre a danno della Roma.

17° giornata – Roma-Spezia 2-0: All’Olimpico c’è l’esordiente Prontera che non dà mai la sensazione di avere in mano le redini del match. Troppe le chiamate errate, i falli invertiti e eccesiva fiscalità su Felix che dopo esser subentrato nella ripresa, colpisce con una spallata un avversario all’altezza della linea laterale. Un normale contrasto di gioco, che Prontera sanziona però con il giallo per l’attaccante che poi sarà espulso nel finale per aver propiziato la sua rete del 3-0 (annullata) con un fallo di braccio.

20° giornata – Milan-Roma 3-1: Per un mese fino alle festività natalizie la Roma riesce ad evitare arbitraggi controversi – al netto di qualche cartellino di troppo, ma è tendenza costante da inizio stagione. Dopo le vacanze natalizie si torna in campo a San Siro. E’ Chiffi il direttore di gara, al VAR c’è nuovamente Aureliano che dopo pochi minuti identifica una leggera deviazione di braccio di Abraham su una conclusione di Theo Hernandez. La traiettoria del pallone non cambia, ma Aureliano richiama Chiffi al monitor e viene concesso un calcio di rigore ai rossoneri. Verso la fine del primo tempo, clamorosa la spinta di Tonali su Zaniolo all’interno dell’area di rigore rossonera, Chiffi sorvola e non concede un penalty evidente, nessun intervento al VAR. Nella ripresa poi altro giallo in area di rigore milanista: Ibanez viene palesemente sgambettato da Ibra, ma l’arbitro fa segno di rialzarsi. Chiffi poi espellerà Karsdorp per doppia ammonizione e concederà ai rossoneri un rigore sul 3-1 per un presunto fallo di Mancini su Ibra, che lo stesso svedese però sbaglierà.

21° giornata Roma-Juventus 3-4 – Big match diretto da Massa, con la Roma che domina per 70 minuti portandosi sul 3-1. Poi il noto ribaltone bianconero. Dopo la rete del vantaggio di Abraham, Massa non ravvisa gli estremi di un calcio di rigore a seguito di un netto fallo di mano di De Ligt. Il fischietto dice subito a Pellegrini – autore della conclusione diretta verso lo specchio della porta avversaria – che il tocco col braccio è avvenuto dopo una deviazione del pallone sul corpo del difensore olandese. In realtà il regolamento è chiaro e parla solo di ‘posizione innaturale del braccio’. Il VAR non interviene per rivedere l’indicazione di Massa. Nella ripresa concesso invece il penalty (poi sbagliato da Pellegrini) per il netto fallo di mano dello stesso De Ligt che verrà espulso.

24° giornata Roma-Genoa 0-0 – L’arbitro del match è Abisso. La direzione di gara scivola via correttamente, anche se stona il numero di falli commessi dalle due squadre in proporzione ai cartellini sventolati (23 falli del Genoa contro gli 8 della Roma, due gialli per ciascuna squadra). Al 54′ Oliveira entra in area sotto tribuna Tevere, Vasquez scivola per terra e tentando di rialzarsi sposta nettamente col braccio il pallone. Nasca verifica al VAR ma non richiama Abisso per visionare le immagini. Minuto 68′, espulso Östigard che blocca Afena-Gyan lanciato a rete. Il giocatore del Genoa lo cintura al collo ed è una chiara occasione da gol: giusto il rosso. Al 91′ Nicolò Zaniolo realizza la rete del vantaggio, corre sotto la Sud per esultare e si sfila la maglia (sarà ammonito), intanto Abisso dice ai calciatori del Genoa di non aver ravvisato alcuna irregolarità. Nel frattempo, trascorsi due minuti, inizia la revisione del VAR: possibile fallo in attacco. Nasca considera falloso l’intervento di Abraham su Vasquez, sullo sviluppo dell’azione che porterà alla rete di Zaniolo. Il centrale messicano anticipa l’inglese in un contrasto di gioco, che in presa diretta appare tale e Abisso per questo aveva giustamente fatto proseguire, ma al fermo immagine viene ravvisato il pestone dell’inglese, che sarà ammonito. Abisso richiamato al monitor annulla il gol di Zaniolo, che successivamente verrà espulso per aver chiesto in maniera veemente ma non insultante all’arbitro che cosa avesse fischiato.

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Episodi arbitrali, Roma preoccupata ma nessuna ‘posizione ufficiale’: ecco perchè

La serie di episodi arbitrali avversi nella serata dello Stadium sono solo gli ultimi di una lunga serie che hanno colpito la Roma dall’inizio di questa stagione. L’espulsione di Pellegrini comminata da Rapuano in Roma-Udinese, la direzione di gara ‘provocatoria’ di Guida nel derby che ha portato Mourinho a sfogarsi durante e dopo la sfida (soprattutto a causa del mancato check-VAR sul gol del 2-0 di Pedro e il rigore non concesso su Zaniolo).

Da Trigoria filtra preoccupazione per quanto sta avvenendo, ma anche la consapevolezza – rafforzata dalle dichiarazioni di Mou – che la squadra debba concentrarsi esclusivamente su quanto di buono mostrato in campo nonostante alcuni risultati negativi. La dirigenza ha ovviamente aumentato il livello di guardia e attenzione sulle ultime direzioni arbitrali, ma ha deciso di non prendere una posizione ufficiale a livello pubblico per due motivi: in primis perchè ciò che è accaduto è sotto gli occhi di tutti. Poi anche perchè non si vuole alimentare nella testa della squadra un facile alibi.

Non vi è dubbio che la squadra giallorossa sia stata pesantemente penalizzata e per questo motivo la società si è comunque mossa off records per chiedere spiegazioni ai vertici arbitrali ma anche ai diretti protagonisti. Tiago Pinto ad esempio al termine di Juventus-Roma, ha chiesto un chiarimento direttamente ad Orsato in merito all’episodio del rigore concesso su Mkhitaryan con un fischio arrivato a pochi decimi di secondo dalla rete realizzata da Abraham. Per tutta risposta l’AIA ha deciso però di non fermare Orsato per un turno, nonostante sia stato riconosciuto di fatto che abbia commesso degli errori.

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Incredibile Orsato: scoperto a copiare i test sul regolamento!

Fr a  venerdì e domenica, un VAR in serie B. Poi c’è il turno infrasettimanale, VAR o Quarto uomo in A o una partita in B. E il primo novembre (festa di Ognissanti) il ritorno in serie A. Se è vero (e lo è, purtroppo) che Daniele Orsato non sarà fermato dai vertici della CAN per quanto commesso domenica sera allo Stadium in Juve-Roma, potrebbe essere questo il suo prossimo futuro. Con variazioni sul tema, scrive Il Corriere dello Sport, perché non sempre è chiaro cosa succede su quel pianerottolo, spesso molto affollato anche da chi non dovrebbe esserci.

[…] La domanda alla base sull’episodio del rigore e del fischio immediato di Orsato era: se Abraham avesse tirato fuori, si tornava indietro e si dava il rigore? La risposta è sì, perché a centrocampo, se l’azione nell’immediatezza (e nel caso dello Stadium l’immediatezza è… immediata) non si concretizza (ovvero, se non riparte l’azione d’attacco della squadra che ha subito il fallo) l’arbitro ferma il gioco e concede la punizione. Perché a centrocampo sì e in area no? Semplice, perché – lo dicono al corso arbitri – a centrocampo sono capaci tutti ad arbitrare. La spiegazione che Orsato ha fornito a Cristante (sbagliato prendersela con i microfoni aperti, non è uno dei focus della nuova AIA far parlare gli arbitri e spiegare le decisioni prese?) è peggio del male, perché non sta né in cielo, né in terra, e ha veicolato un messaggio pericoloso, anche per la base. Ma d’altro canto, Orsato – che fu beccato a copiare i test regolamentari nel raduno post-pandemia – col regolamento qualche problema, ogni tanto, ce l’ha…