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Episodi arbitrali, Roma preoccupata ma nessuna ‘posizione ufficiale’: ecco perchè

La serie di episodi arbitrali avversi nella serata dello Stadium sono solo gli ultimi di una lunga serie che hanno colpito la Roma dall’inizio di questa stagione. L’espulsione di Pellegrini comminata da Rapuano in Roma-Udinese, la direzione di gara ‘provocatoria’ di Guida nel derby che ha portato Mourinho a sfogarsi durante e dopo la sfida (soprattutto a causa del mancato check-VAR sul gol del 2-0 di Pedro e il rigore non concesso su Zaniolo).

Da Trigoria filtra preoccupazione per quanto sta avvenendo, ma anche la consapevolezza – rafforzata dalle dichiarazioni di Mou – che la squadra debba concentrarsi esclusivamente su quanto di buono mostrato in campo nonostante alcuni risultati negativi. La dirigenza ha ovviamente aumentato il livello di guardia e attenzione sulle ultime direzioni arbitrali, ma ha deciso di non prendere una posizione ufficiale a livello pubblico per due motivi: in primis perchè ciò che è accaduto è sotto gli occhi di tutti. Poi anche perchè non si vuole alimentare nella testa della squadra un facile alibi.

Non vi è dubbio che la squadra giallorossa sia stata pesantemente penalizzata e per questo motivo la società si è comunque mossa off records per chiedere spiegazioni ai vertici arbitrali ma anche ai diretti protagonisti. Tiago Pinto ad esempio al termine di Juventus-Roma, ha chiesto un chiarimento direttamente ad Orsato in merito all’episodio del rigore concesso su Mkhitaryan con un fischio arrivato a pochi decimi di secondo dalla rete realizzata da Abraham. Per tutta risposta l’AIA ha deciso però di non fermare Orsato per un turno, nonostante sia stato riconosciuto di fatto che abbia commesso degli errori.

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