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Le Voci di Retesport

Graziani a RS: “La Roma a Torino meritava di più. Lukaku a volte sembra un passerotto…”

“Roma sfortunata e poco efficace, meritava di più a Torino ma dico a Mou che serve più coraggio offensivo”. Così Ciccio Graziani, al commento di Juve-Roma sulle frequenze di Retesport. L’ex attaccante giallorosso ha aggiunto: “Un gran peccato la sconfitta a Torino, la Juve con quell’atteggiamento tattico nell’ultima mezz’ora della partita ci stava dando un’opportunità. La Roma non è stata nè fortunata nè efficace sotto porta avversaria. La prestazione c’è stata, nel primo tempo hai giocato alla pari con una squadra che sta lottando per lo Scudetto”.

“Lukaku? Ho la sensazione che ultimamente chieda aiuto in campo, ma spesso è isolato, non viene servito con i tempi giusti, penso necessiti di un aiuto diverso, con un calciatore offensivo che giochi dall’inizio al suo fianco. Non ho capito perchè dopo la grande prova col Napoli, Belotti non abbia preso parte alla sfida di Torino e sia entrato Azmoun. A volte Mourinho fa delle scelte un po’ incomprensibili. Lukaku, da animale offensivo a volte diventa un passerotto in mezzo ai predatori, è troppo marcabile e prevedibile in questo sistema. Ribadisco: vorrei vedere una Roma più coraggiosa, con Dybala dietro due punte”.

“La classifica è ancora recuperabile, certamente bisogna migliorare nel girone di ritorno, ma l’obiettivo Champions è ancora raggiungibile” ha concluso Graziani.

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Interviste

Mourinho: “Meritavamo di più, orgoglioso della squadra. 2024? Arrivare in Champions con i nostri limiti. Il difensore arriverà? Non so”

Josè Mourinho ha parlato così ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta contro la Juventus:

“Abbiamo avuto tanta personalità, ma poca concretezza, abbiamo creato di più di quello che ci si aspetta contro il muro dei bianconeri. Sullo 0-0 siamo stati la squadra con più qualità di gioco nel primo tempo, abbiamo preso il palo, altre due tre situazioni pericolose, abbiamo creato tante difficoltà tattiche con la posizione aperta di Paulo e Bove, è mancato solo il gol. Inizio secondo tempo abbiamo preso un gol di rimbalzi, almeno due secondo me, dopo diventa tutto più difficile, loro si abbassano, il muro loro è strutturato, con giocatori forti in quella situazione, è un peccato questo risultato poteva essere completamente diverso, ma dal punto di vista tattico quello che abbiamo preparato è riuscito, contentissimo della personalità avuta dai ragazzi, ovviamente quello che conta è il risultato”

Fuori dall’Olimpico siete diversi?
“In casa siamo più forti, ma capita a tante squadre che hanno un tifo importante che fa la differenza. Quando si parla della Roma di dovrebbe parlare con rispetto del lavoro che stiamo facendo con i giocatori e allenatori. Fuori casa ho detto anche io che manca un po’ di personalità, che manca un po’ di imporsi sul gioco, ma la verità oggi non è successo, siamo venuti allo Stadium contro una Juve che lotta per lo Scudetto, ultra motivati per il risultato dell’Inter di ieri, siamo stati la squadra più forti nel primo tempo, il gol cambia la prospettiva, sull’1-0 si sentono più confortati in quel gioco lì, abbiamo avuto tanta palla e tanti approcci al limite dell’area, Bryan e Paulo hanno avuto due grandi occasioni, sono contento della qualità del gioco e della personalità, il risultato però è quello che interessa di più”

È un peccato perdere Ndicka, era in crescita. Avrà il suo difensore a inizio gennaio?
“Sono molto contento del miglioramento di Ndicka e Kristensen. In occasione del gol avrebbero potuto agire in modo diverso, ma la loro crescita è un orgoglio per me. È un peccato che Ndicka vada via ora. È lo stesso tipo di orgoglio che provo per Bove, che ha giocato con grande personalità. Tante cose mi inorgogliscono. Meritavamo un risultato diverso, ma la realtà è che è finita 1-0 per la Juventus e complimenti a loro”.

Il difensore arriverà?
“Non so. In questo momento penso alla Cremonese senza Ndicka e il nuovo difensore. Vogliamo vincere”.

Buoni propositi per il 2024? La qualificazione in Champions?
“Essere felici e rendere gli altri felici. Arrivare in Champions sarebbe fantastico per i nostri limiti. Se non sogni non arriverai mai e lavoriamo tanto per cercare di raggiungere quel sogno”.

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NEWS

Roma, la ripresa martedì in vista della Juve

Dopo la bella e confortante vittoria contro il Napoli, Josè Mourinho ha concesso ai suoi ragazzi due giorni di riposo per festeggiare con serenità il Natale in famiglia.

Il campionato quest’anno non si ferma mai, dunque sarà scongiurato il pericolo di viaggi in giro per il mondo. Martedì la squadra si ritroverà a Trigoria per iniziare a preparare un altro big match della lunga serie complicatissima per i giallorossi, contro la Juventus di Allegri che dista attualmente in classifica ben 13 punti.

Paulo Dybala spera di poter tornare a disposizione. Al momento del suo infortunio muscolare, il bollettino medico del club recitava ‘circa 3 settimane di stop’. L’argentino sta bruciando le tappe e potrebbe tornare a lavorare in gruppo gradualmente già da metà settimana.

Sulla carta sarà disponibile anche Renato Sanches, ufficialmente appiedato ieri da un’influenza intestinale. In realtà diverse voci parlano di una rottura definitiva tra lui e la Roma, anche alla luce del cambio anzitempo contro il Bologna.

Out sicuramente Smalling e Abraham, mentre Kumbulla punta alla convocazione. Quasi impossibile il recupero di Aouar.

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Interviste

Pinto: “E’ presto per parlare di Scudetto ma la Roma è ambiziosa”

Tiago Pinto ha parlato ai microfoni di DAZN:

Noi possiamo usare questi numeri come vogliamo. La stagione scorsa si diceva così poi Atalanta. Ora si dice dei due punti con quelle che sono arrivate in Champions. La Serie A è competitiva. Chiaro che oggi giocare contro di loro è difficile, noi dobbiamo dare una risposta. Per vincere è veramente difficile. La nostra mentalità è che ogni partita deve essere la Juventus.

La Roma si è avvicinata molto alle prime. Quando potrà lottare per i primi posti?

Penso che quando abbiamo preso Mourinho sapevamo cosa andavamo a prendere. Come abbiamo fatto la scorsa stagione, vogliamo migliorare sempre. Per vincere noi ci siamo. Non dobbiamo avere paura di dire che siamo lontani da quelli che negli ultimi anni hanno lottato per lo scudetto. La nostra preoccupazione è diventare più forti ogni giorno. Mourinho carica tutti per diventare ancora migliori e siamo sulla strada giusta. È presto per lo scudetto.

Belotti è vicino alla Roma?
“Noi siamo qui per cercare di vincere questa partita, vogliamo far bene e portare a casa i tre punti. Mancano 4-5 giorni alla fine del mercato, abbiamo dimostrato che quando serve qualcosa alla squadra siamo pronti ad intervenire, ma oggi qui Belotti non c’è, ci siamo noi e dobbiamo pensare alla partita”

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Rassegna stampa

Mourinho e Dybala a Torino. Per Allegri non c’è alternativa

José Mourinho, gli fece sentire il fragore dei nemici, insulti e quant’altro. Lo United vinse per 2-1 con un autogol di Alex Sandro al 90’ e Mou si rivolse al pubblico ostile con il gesto dell’orecchio: «Come dite? ? Non vi sento». Mourinho è ritornato allo Stadium un anno fa e ha perso per 1-0, gol di Kean, ma la sua Roma non era ancora tale.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, ora va a Torino da primo in classifica, per effetto delle vittorie contro Salernitana e Cremonese, e la partita gli serve per capire quanto è cresciuta la Roma. Il pericolo non viene soltanto da Mou, con il suo passato da interista esorcista. Juve-Roma di domani è la partita del grande ritorno di Paulo Dybala allo Stadium. Uno scherzo del calendario, lo stesso Dybala si sarebbe augurato Juve-Roma più in là. Il distacco è ancora fresco, vivido, lacerante.

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Tifosi

Juve-Roma, da lunedì la vendita dei biglietti del settore ospiti

Da lunedì 22 agosto alle ore 10 partirà la vendita dei biglietti per il settore ospiti di Juventus-Roma all’Allianz Stadium di Torino. Questo il comunicato apparso sul sito web ufficiale bianconero dove vengono fornite le indicazioni da seguire per i tifosi giallorossi in vista della prossima trasferta: “Settore ospiti: Dalle ore 10:00 del 22/08/2022 – La vendita del settore ospiti sarà consentita esclusivamente ai residenti nella Regione Lazio in possesso di una fidelity card della squadra ospite”.

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APPROFONDIMENTI

Roma, 18 errori arbitrali in 10 match da inizio campionato (FOTO)

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Rigori solari non concessi, espulsioni eccessive, l’utilizzo sistematico del cartellino giallo a frenare l’impeto di alcuni calciatori. Ma soprattutto interventi del VAR ad intermittenza, con la sensazione che nel dubbio sarà quasi sempre una chiamata contro la Roma. Nessun complotto, nessuna strategia, ma si può affermare con certezza assoluta che la stagione arbitrale dei giallorossi sia stata funestata fin qui da tanti, troppi episodi controversi. L’ultimo in ordine di tempo all’Olimpico con il Genoa. Sono dieci fin qui gli incontri dell’attuale campionato (su 24 giornate complessive) condizionati da errori arbitrali che hanno più o meno inciso sull’andamento del match. Quantificare i punti realmente persi dai giallorossi è pratica decisamente complicata, ma di certo la Roma tra le big (o presunte tali) del nostro campionato è la squadra che è stata maggiormente danneggiata. Prova ne è lo stop da parte dei vertici arbitrali imposto a diversi fischietti di gara dopo aver arbitrato la Roma. Ma andiamo con ordine:

5° giornata, Roma-Udinese 1-0 – nei minuti finali del match contro i bianconeri, Pellegrini salta a contrasto con un avversario sfiorandolo con il braccio sinistro. Il movimento sembra congruo al salto in alto e al contrasto, da cui l’avversario non subisce contraccolpi particolari ma l’arbitro Rapuano, senza pensarci su, ammonisce per la seconda volta il capitano giallorosso e lo espelle. Pellegrini salterà il derby. Dalle immagini si nota l’eccessiva fiscalità del fischietto di gara, in un intervento che da diversi replay non appare nemmeno falloso.

6° giornata, Lazio-Roma 3-2 – Al 19′ del primo tempo, Nicolò Zaniolo viene affossato in area da Hysaj, l’arbitro Guida lascia correre il gioco, la Lazio riparte e realizza la rete del 2-0 con Pedro. Il VAR Irrati non interviene per segnalare al fischietto di Torre Annunziata il fallo sul 22 giallorosso. Successivamente circolerà l’indiscrezione di un presunto fuorigioco del calciatore della Roma, mai accertato comunque nel corso della gara.

Nella ripresa a circa mezz’ora dalla fine, Lucas Leiva salta a metà campo e colpisce col gomito Mkhitaryan. Già ammonito, viene graziato da Guida.

8° giornata, Juventus-Roma 1-0: a Torino succede veramente di tutto e si arriva sfiorare la rivisitazione completa dei regolamenti. In occasione della rete dell’1-0 bianconero, Cuadrado stoppa con il braccio un pallone a trequarti campo, prima del lancio in diagonale per De Sciglio che produrrà l’assist del vantaggio. L’arbitro Orsato e il guardalinee, così come il VAR non ravvisano l’irregolarità del colombiano.



Al minuto 41′, Pellegrini serve in verticale Abraham, che viene fermato in area da una scivolata di Danilo. La palla poi arriva sulla destra sui piedi di Mkhitaryan, che era più avanti dell’ultimo difensore ma non giudicato in posizione di offside vista la deviazione del difensore bianconero. Szczesny in uscita lo stende, la palla viene respinta ancora da Abraham e carambola in rete, quando però Orsato aveva già fermato il gioco. Nel frattempo il guardalinee Bendoni aveva alzato la bandierina, probabilmente per segnalare la posizione di Mkhitaryan (da non considerare in fuorigioco). Dopo il fischio l’arbitro ammonisce Szczesny e concede il rigore, decisione poi confermata dal silent-check del VAR. Clamorosa la decisione di Orsato di fischiare un istante prima della ribattuta in rete di Abraham.

Da segnalare che nell’azione gli juventini lamentavano un fallo di mano dello stesso Mkhitaryan, nell’istante in cui avviene l’intervento di Szczesny. Dalle immagini non sembra esserci: Mkhitaryan scavalca il portiere avversario, poi cade e il pallone carambola sulla testa di Locatelli prima di finire sui piedi di Abraham. Anche se il tocco di mano ci fosse stato, il gol sarebbe stato comunque regolare. Lo permette la nuova regola introdotta in estate dall’Ifab: se il tocco è accidentale e porta a segnare un compagno di squadra (non lo stesso autore del fallo), non viene considerato come un’infrazione.

17.10.2021 Juventus vs Roma (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Mourinho Orsato (Foto Gino Mancini)

L’errore di Orsato è da matita rossa, ma diventa da matita blu quando spiega – dimostrando di non conoscere il regolamento – nel sottopassaggio dello Stadium l’accaduto a Cristante: “Io fischio il rigore, si fermano tutti e poi segni… Il vantaggio sul rigore non si dà mai. E poi dai la colpa a me se lo sbagli…”. Giustificazione che però non regge. La norma del vantaggio, concessa a discrezione dell’arbitro in base alla fase di gioco e alla zona del campo in cui il potenziale fallo avviene, non ha infatti nessuna limitazione legata a un fallo da rigore.

La follia di quei minuti si conclude con un calcio di rigore, sbagliato da Veretout, che andava ripetuto per l’ingresso in area prima della battuta di Chiellini che tra l’altro ostacola Mancini nella possibile deviazione in rete dopo la respinta di Szczesny.

10° giornata, Cagliari-Roma 1-2 – Nel finale convulso, dopo la rimonta giallorossa, l’arbitro Pezzuto di Lecce non ravvisa un calcio di rigore solare a favore dei giallorossi, per un netto fallo di mano di Carboni su Felix.

11° giornata, Roma-Milan 1-2 – Dopo Torino, l’Olimpico diventa teatro di un’altra serata parossistica. La direzione di gara di Maresca è provocatoria sin dal sesto minuto, quando ammonisce Zaniolo per una protesta giusta per un calcio d’angolo non concesso. La distribuzione dei fischi e dei cartellini è a senso unico, quello rossonero. Nella ripresa il primo fattaccio: al 56′ Ibanez va a contrasto con Ibra in area, ma con il destro arpiona e devia il pallone evitando la conclusione dello svedese. Maresca dopo qualche istante fischia correndo verso il dischetto il penalty a favore del Milan. Si accendono le proteste della panchina e dei calciatori in campo, il VAR Mazzoleni richiama Maresca al monitor e le immagini confermano la bontà dell’intervento del brasiliano, rispetto ad una dinamica di gioco e di contatto in area che non è mai o quasi rigore. Maresca non si convince e conferma la sua decisione.

Al 92′ Kalulu viene superato in area da Felix, dopo un contrasto il ghanese si rialza e viene sgambettato vistosamente dal difensore rossonero. L’arbitro non ravissa gli estremi per il rigore e il VAR non interviene. Stessa dinamica per il netto fallo di Kjaer su Pellegrini al 95′, che con un acrobazia anticipa il difensore danese che a sua volta lo colpisce con il collo del piede destro. Maresca non concede neanche qui un rigore, più chiaro di quello dato al Milan, sconfessando se stesso e la linea arbitrale della giornata precedente (Dumfries in Inter-Juventus).

12° giornata di Serie A, Venezia-Roma 3-2 – Torna in scena l’arbitro Aureliano, che pronti via distribuisce malamente fischi e cartellini. Concede un rigore alla Roma, giusto, per il fallo su Abraham, ma il VAR Fabbri interviene e cancella il penalty per un fuorigioco di Pellegrini. Dalle immagini però si noterà successivamente che dopo l’offside di Pellegrini (pochi centimetri), nel prosieguo dell’azione, Ampadu interviene sul 7 giallorosso direzionando lui il pallone in area e dando vita di fatto ad una nuova azione, da cui scaturisce il fallo di Abraham. In questa fattispecie il VAR da regolamento non sarebbe potuto intervenire.

Nella ripresa, sul risultato di 2-1 per i giallorossi, prima non ravvisa un netto calcio di rigore su Ibanez nell’area veneta poi intorno al 60′, Aureliano concede un calcio di rigore al Venezia per un presunto fallo di Cristante su Caldara: dalle immagini si nota un precedente spintone di Kiyine su Ibanez e un tocco lieve del 4 giallorosso, che voleva rinviare il pallone. Fattispecie assimilabile a quella di Pellegrini-Kjaer, Ibanez-Ibra, Dumfries-Dybala, comunque sempre a danno della Roma.

17° giornata – Roma-Spezia 2-0: All’Olimpico c’è l’esordiente Prontera che non dà mai la sensazione di avere in mano le redini del match. Troppe le chiamate errate, i falli invertiti e eccesiva fiscalità su Felix che dopo esser subentrato nella ripresa, colpisce con una spallata un avversario all’altezza della linea laterale. Un normale contrasto di gioco, che Prontera sanziona però con il giallo per l’attaccante che poi sarà espulso nel finale per aver propiziato la sua rete del 3-0 (annullata) con un fallo di braccio.

20° giornata – Milan-Roma 3-1: Per un mese fino alle festività natalizie la Roma riesce ad evitare arbitraggi controversi – al netto di qualche cartellino di troppo, ma è tendenza costante da inizio stagione. Dopo le vacanze natalizie si torna in campo a San Siro. E’ Chiffi il direttore di gara, al VAR c’è nuovamente Aureliano che dopo pochi minuti identifica una leggera deviazione di braccio di Abraham su una conclusione di Theo Hernandez. La traiettoria del pallone non cambia, ma Aureliano richiama Chiffi al monitor e viene concesso un calcio di rigore ai rossoneri. Verso la fine del primo tempo, clamorosa la spinta di Tonali su Zaniolo all’interno dell’area di rigore rossonera, Chiffi sorvola e non concede un penalty evidente, nessun intervento al VAR. Nella ripresa poi altro giallo in area di rigore milanista: Ibanez viene palesemente sgambettato da Ibra, ma l’arbitro fa segno di rialzarsi. Chiffi poi espellerà Karsdorp per doppia ammonizione e concederà ai rossoneri un rigore sul 3-1 per un presunto fallo di Mancini su Ibra, che lo stesso svedese però sbaglierà.

21° giornata Roma-Juventus 3-4 – Big match diretto da Massa, con la Roma che domina per 70 minuti portandosi sul 3-1. Poi il noto ribaltone bianconero. Dopo la rete del vantaggio di Abraham, Massa non ravvisa gli estremi di un calcio di rigore a seguito di un netto fallo di mano di De Ligt. Il fischietto dice subito a Pellegrini – autore della conclusione diretta verso lo specchio della porta avversaria – che il tocco col braccio è avvenuto dopo una deviazione del pallone sul corpo del difensore olandese. In realtà il regolamento è chiaro e parla solo di ‘posizione innaturale del braccio’. Il VAR non interviene per rivedere l’indicazione di Massa. Nella ripresa concesso invece il penalty (poi sbagliato da Pellegrini) per il netto fallo di mano dello stesso De Ligt che verrà espulso.

24° giornata Roma-Genoa 0-0 – L’arbitro del match è Abisso. La direzione di gara scivola via correttamente, anche se stona il numero di falli commessi dalle due squadre in proporzione ai cartellini sventolati (23 falli del Genoa contro gli 8 della Roma, due gialli per ciascuna squadra). Al 54′ Oliveira entra in area sotto tribuna Tevere, Vasquez scivola per terra e tentando di rialzarsi sposta nettamente col braccio il pallone. Nasca verifica al VAR ma non richiama Abisso per visionare le immagini. Minuto 68′, espulso Östigard che blocca Afena-Gyan lanciato a rete. Il giocatore del Genoa lo cintura al collo ed è una chiara occasione da gol: giusto il rosso. Al 91′ Nicolò Zaniolo realizza la rete del vantaggio, corre sotto la Sud per esultare e si sfila la maglia (sarà ammonito), intanto Abisso dice ai calciatori del Genoa di non aver ravvisato alcuna irregolarità. Nel frattempo, trascorsi due minuti, inizia la revisione del VAR: possibile fallo in attacco. Nasca considera falloso l’intervento di Abraham su Vasquez, sullo sviluppo dell’azione che porterà alla rete di Zaniolo. Il centrale messicano anticipa l’inglese in un contrasto di gioco, che in presa diretta appare tale e Abisso per questo aveva giustamente fatto proseguire, ma al fermo immagine viene ravvisato il pestone dell’inglese, che sarà ammonito. Abisso richiamato al monitor annulla il gol di Zaniolo, che successivamente verrà espulso per aver chiesto in maniera veemente ma non insultante all’arbitro che cosa avesse fischiato.