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Roma, oggi salutano Coric e Bianda: del disastro di Monchi gli ‘unici’ reduci sono Pellegrini, Karsdorp e Cristante

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Scadono oggi, finalmente, i contratti di Ante Coric e Willy Bianda. Due calciatori acquistati dalla Roma nell’estate del 2018 per 12 milioni complessivi più bonus (mai maturati). Se il francese era realmente un prospetto, che ebbe modo di esprimersi e male solo in Primavera, del croato si parlava un gran bene a tal punto da immaginare per lui un futuro radioso nel cuore del centrocampo romanista. I fatti hanno dimostrato che si è trattato di un vuoto a perdere, non fosse altro per i costi sopportati a bilancio dalla Roma in questi anni. Qualche anno in prestito qua e là senza trovare reale spazio per i due giovani che oggi giovani non sono più e che rischiano di smettere col calcio giocato o quasi. Perché nell’ultimo biennio di fatto sono rimasti fermi, nelle rispettive abitazioni romane, senza riprendere l’attività agonistica e godendosi le ‘vacanze romane’. Nulla di illegale, non hanno messo la pistola alla testa ai dirigenti della Roma per essere acquistati, ma moralmente certo non una bella figura.

Il costo di Coric e Bianda a bilancio

Complessivamente le due operazioni, salutate da Monchi in una conferenza stampa a tre, con frasi di grande esaltazione, sono costate al club giallorosso intorno ai 35 milioni di euro. Un vero e proprio salasso economico, di cui il principale responsabile è e resta l’ex ds spagnolo, tornato poi a Siviglia e protagonista nell’ultima finale d’Europa League prima del trasferimento in Inghilterra all’Aston Villa. 35 milioni, una cifra che basterebbe per comprare Frattesi oggi (al netto del famoso 30% di sconto) o poco meno di quanto il club giallorosso ha speso per Abraham, tanto per dare un’idea.

I danni tecnici nel biennio dell’andaluso sono stati d’altronde analizzati in lungo e in largo: un ridimensionamento della rosa, non solo dettato dalle esigenze di bilancio, ma acuite dall’incapacità di scegliere sostituti all’altezza dei titolarissimi venduti nel giro di 24 mesi. Ragionando a ritroso nella lunga lista dei disastri di Monchi e tralasciando il ritorno di Pellegrini, su cui Sabatini aveva fissato una recompra decisamente bassa rispetto al sui reale valore di mercato (10 milioni), c’è un solo calciatore che ha avuto un percorso evolutivo positivo in maglia giallorossa: Bryan Cristante, che seppur faticando tantissimo, è riuscito in questi anni a scalare la classifica di gradimento dei tifosi giallorossi, divenendo oggi baluardo del progetto Mourinhiano, con una continuità in campo che tolto Pellegrini, nessun altro acquisto dell’era Monchi ha avuto qui o altrove anche dopo aver lasciato la capitale.

14.5.2022 Roma vs Venezia (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Cristante e Zalewski con Sozza (Foto Gino Mancini)

Tolto però l’ex atalantino, e qualche lampo di Kluivert e Under, appare realmente mortificante il borsino di mercato di Monchi: da Pastore a Nzonzi, passando per Marcano e Moreno, poi Santon – quasi sempre ai box per un quinquennio nonostante i 9,5 milioni a bilancio del suo acquisto in permuta nell’operazione Nainggolan – piuttosto che Olsen, Schick o Defrel solo per citarne alcuni, il dirigente iberico ha speso complessivamente circa 260 milioni di euro in quattro finestre di mercato, da ridurre alle due estive in realtà, considerato che a gennaio la Roma non fece con lui particolari interventi sul mercato. Una spesa effettuata solo sui cartellini, con costi che lievitano ben oltre i 350 milioni se si tenesse conto anche degli ingaggi a lordo. Menzione a parte per Rick Karsdorp che dopo i primi due anni di sostanziale inattività e il ritorno al Feyenoord, per un biennio ha avuto un ruolo discreto nella Roma, salvo poi rifarsi male ai menischi e tornando al punto di partenza. Quando arrivò – rotto e in procinto di operarsi al ginocchio – Monchi disse testualmente: “che volete che sia qualche settimana di stop in 5 anni di contratto”. Il problema è che Karsdorp in mezzo si è rotto anche il crociato…

La lista degli acquisti

  • KARSDORP 19 milioni
  • ÜNDER 14,9 milioni
  • LORENZO PELLEGRINI 10 milioni
  • MORENO 5,7 milioni
  • GONALONS 5 milioni
  • KOLAROV 5 milioni
  • DEFREL 23 milioni
  • SCHICK 42 milioni
  • NZONZI 26,65 milioni
  • PASTORE 24,7 milioni
  • KLUIVERT 18,75 milioni
  • OLSEN 12 milioni
  • CORIC 6 milioni
  • CRISTANTE 30 milioni
  • ZANIOLO 4,5 milioni
  • MIRANTE 4 milioni
  • FUZATO 0,5 milioni
  • MARCANO 0
  • BIANDA 6 milioni
  • SANTON 9,5 milioni
  • J.SILVA (prestito) 1 milione
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APPROFONDIMENTI

Zyech e la Roma, un altro tentativo andato a vuoto. ‘Il matrimonio non s’ha da fare’

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Amsterdam, Londra, ora Parigi. Sullo sfondo, una cartolina del Colosseo e del centro di Roma, luoghi che Hakim Ziyech sperava di visitare magari nei prossimi giorni, in compagnia della sua famiglia, ma non in vacanza. Il marocchino, protagonista assoluto agli ultimi Mondiali in Qatar, ha sfiorato la maglia giallorossa, nuovamente, senza però ricevere l’ok per la fatidica firma sui contratti.

MONCHI, TOTTI, PASTORE E IL PRIMO STOP – Estate 2018. L’allora ds giallorosso Monchi pensa ad Hakim Ziyech, per regalare a Di Francesco un esterno di piede mancino, in grado di impreziosire la trequarti offensiva e raccogliere finalmente l’eredità di Salah, ceduto l’anno prima al Liverpool. La società incontra a giugno l’agente del calciatore e strappa un accordo sulla parola, poi inizia a lavorare con l’Ajax per arrivare alla fumata bianca. Anche Totti chiama – tramite Benatia – il ragazzo per spiegargli il progetto tecnico. La piazza giallorossa in quel momento era molto ambita, complice la finale di Champions League sfiorata qualche mese prima. La volontà del ragazzo c’è e la Roma arriva ad un passo dal chiudere la trattativa. Una ventina di milioni agli olandesi, in poche rate come da richiesta. Il calciatore prepara le valigie ma viene improvvisamente stoppato. Ai giallorossi viene infatti offerto Javier Pastore e Monchi cambia idea convincendo anche Di Francesco della bontà dell’operazione. ‘Meglio il rilancio del Flaco che a Parigi non trova più spazio e non il marocchino‘. Ruoli diversi, ma estro simile. Pallotta non autorizza l’affare con gli olandesi, nella Roma qualcuno storce il naso: è Francesco Totti, che suggerisce ai dirigenti di puntare sull’attaccante dell’Ajax e non sull’argentino. Consiglio che si perse nel vuoto, come lo stesso capitano romanista racconta in occasione della sua conferenza d’addio nel giugno 2019: “Mi hanno chiesto un parere su un giocatore e pensavo che non potesse far bene alla Roma, visti i tanti infortuni e il gioco di Di Francesco (Pastore, ndr). Alcuni dirigenti mi hanno detto che ero sempre contro di loro, ma io ho risposto sinceramente. Non chiedetemi il nome, ma io avrei fatto un’altra scelta. Chi è? Non lo dico. Ma è bravo. Gioca nell’Ajax (Ziyech)”. La storia dell’argentino a Roma si rivela un disastro e il marocchino, chiusa la finestra estiva, conferma sconsolato: “Avevo un accordo con la Roma, ma alla fine l’affare non è stato concluso. È un peccato, mi sarebbe piaciuto andare, ma non è stato possibile”.

IL GRAN RIFIUTO DI ZANIOLO E ORA PARIGI – Il 1 luglio del 2020 l‘Ajax cede al Chelsea il cartellino di Ziyech per 40 milioni di euro, mentre nella capitale Pastore somma settimane su settimane di stop in infermeria. E’ stato indubbiamente uno degli ultimi colpi dell’era Abramovich. L’attaccante marocchino gioca 98 partite con i Blues, realizzando 14 gol e 11 assist. Vive momenti di grande coinvolgimento a fasi di scarso impiego, ma gioca al top del calcio internazionale, arrivando col Chelsea sul tetto d’Europa e del Mondo. Gli ingenti investimenti della nuova proprietà americana, il cambio di allenatore in panchina, spostano sensibilmente gli equilibri della rosa. Ziyech finisce sul mercato, già a gennaio e la Roma torna su di lui. Questa volta la società (e Mourinho) sono tutti d’accordo ma il nuovo tentativo giallorosso va a vuoto per il rifiuto di Zaniolo di volare in Premier, sponda Bournemouth. Hakim incassa e rilancia, perchè in queste ore si trova a Parigi in attesa dell’accordo tra Chelsea e PSG. A questo punto è probabile che spedisca lui a Trigoria una cartolina della Tour Eiffel, perchè il matrimonio non s’ha da fare.

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Interviste

Pastore: “A Roma ero apprezzato ma con Di Francesco non c’era feeling. Fonseca mi voleva rilanciare, ma l’infortunio all’anca mi ha frenato”

Javier Pastore ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Gazzetta.it. Il Flaco ha parlato anche della sua esperienza romana:

Alla Roma invece la sua avventura non è stata indimenticabile. Perché?
“Per tanti motivi. In primis, con Di Francesco non c’è mai stato feeling. Ero arrivato a Roma per fare la differenza, dopo aver rinunciato a un quinquennale con il Psg dove avevo davanti Di Maria, Neymar, Mbappé, Cavani… La società mi voleva fortemente, il mister no. Provò a schierarmi mezzala, poi mi lasciò fuori e cominciò a dire cose sbagliate su di me. Con Fonseca invece c’era un bel rapporto. Purtroppo però dopo il suo arrivo ho dovuto fare i conti con i problemi all’anca. A dicembre mi sono fatto male, per sei mesi mi sono allenato soffrendo e prendendo antinfiammatori. Tornavo a casa e passavo 4-5 ore sul divano, non ero in grado neppure di giocare con i miei figli. In estate decisi di operarmi, quella non era la mia vita”.

Avrebbe potuto lasciare prima la Capitale?
“Sì, ma mi fu chiesto di rimanere. Dopo il primo anno con Di Francesco la società voleva cedermi. Fonseca stoppò tutto per valutarmi in ritiro e, alla fine, decise di trattenermi. Mi disse che secondo lui ero uno dei più forti in squadra, che avrei fatto la differenza e mi avrebbe riportato al top. Ero entusiasta, però a dicembre mi sono infortunato e non sono riuscito a dargli quello che speravo. Nell’estate 2020 decisi di operarmi per rimettermi in forma, sei mesi dopo ero a disposizione ma la società aveva scelto di tagliarmi. E così l’anno scorso non mi hanno mai dato l’opportunità di mostrare che stavo bene”.

I suoi ex compagni, quest’anno, hanno vinto la Conference League. Ha continuato a seguirli anche dopo il suo trasferimento?
“Certo. Sono contentissimo per quello che hanno fatto: nella Capitale ho tanti amici, romani e romanisti, che meritavano di vincere. La Roma è una grande squadra, ha una tifoseria caldissima. E, al contrario di quello che può sembrare da certi commenti sui social, mi sono sempre sentito apprezzato. Per strada, nei negozi, ho sempre ricevuto supporto dalle persone che incontravo”.

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NEWS

Pastore: “3 anni in Italia senza la possibilità di giocare. Ora all’Elche sto bene”

Javier Pastore ha rilasciato un’intervista al ‘Football Show’. L’argentino ha parlato anche della sua esperienza romana. Di seguito le sue parole: “Ho passato 3 anni in Italia dove non ho avuto la possibilità di giocare. Ora sto molto bene all’Elche. Avevo perso la fiducia, ma non ho mai pensato di smettere”.

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Calciomercato

Mercato, Pinto all’Olimpico ma Pastore si avvicina all’addio

Giusto in tempo assistere alla terza vittoria consecutiva. Tiago Pinto si sta dividendo tra mercato e campo, con la speranza di riuscire a piazzare gli esuberi rimasti e regalare a Mou il rinforzo atteso. Oggi è stata una giornata importante sul fronte Pastore: dopo il vertice di ieri tra Simonian e il gm giallorosso, il Flaco è partito per Milano per ascoltare la proposta di buonuscita della Roma e contemporaneamente accordarsi con un club estero che lo sta cercando. Si tratta dell’Al Rayyan che ha fatto un sondaggio in queste ore. Non resta che attendere domani per capire se i giallorossi si liberaranno dell’argentino, che pesa ogni anno a bilancio per quasi 12 milioni di euro tra ammortamento e stipendio lordo.

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APPROFONDIMENTI

‘Gli inamovibili’ della Roma

FOCUS RS (di Checco Oddo Casano) – La premessa è doverosa: non hanno puntato una pistola alla tempia dei dirigenti giallorossi negli scorsi anni, per firmare i loro contratti. Di certo però la lista B e la scelta del club di non farli allenare in gruppo, sono stati provvedimenti che non hanno finora prodotto i risultati sperati. Olsen, Pastore, Nzonzi, Fazio e Santon. Non sono i nuovi protagonisti della saga degli Avengers, ma i pesanti, pesantissimi esuberi della Roma.

Acquistati quasi tutti da Monchi nel 2018 – salvo Fazio arrivato con Sabatini, ma ha ricevuto un lauto rinnovo proprio dall’ex ds spagnolo – ‘Gli Inamovibili’ giallorossi proseguono a lavorare a distanza di sicurezza dal gruppo a disposizione di Mourinho, in attesa di una sistemazione. Ma quanto sono costati finora? Solo per i cartellini di questi cinque calciatori la Roma ha speso complessivamente 72,6 milioni di euro, oltre ad ingaggi lordi per complessivi 21, 7 milioni di euro l’anno. Se non bastasse questa spaventosa stima per comprendere quanto capitale la Roma abbia sperperato negli scorsi anni, si aggiunga all’analisi anche il gravoso peso annuo di questi calciatori a bilancio. Tra ammortamento e ingaggi lordi infatti, se restassero tutti tesserati del club in questa stagione (senza giocare ovviamente), la Roma sarebbe costretta a sborsare una cifra pari a circa 40 milioni di euro.

I Friedkin dal loro avvento hanno deciso di non concedere alcun indennizzo all’esodo, la filosofia è chiara: ‘se ti concedo la lista gratuita e non recupero nulla dalla tua cessione, non ti regalo neanche un euro per andare via‘. Finora Pinto è riuscito a piazzare quasi tutti gli altri esuberi, grazie all’aiuto di Morgan De Sanctis che si sta occupando della folta lista dei giovani rientrati dai prestiti. Ora però si sta aprendo uno spiraglio nel muro eretto dalla proprietà in merito al capitolo buonuscita. I prossimi giorni saranno decisivi, anche perché l’arrivo di un centrocampista è strettamente legato all’addio dei cinque esuberi rimasti. Sperando che non si trasformino definitivamente negli ‘Inamovibili’.

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Allenamenti

Roma, oggi inizia il lavoro per gli esuberi: da Pastore a Nzonzi tutti a Trigoria

E’ cominciata tra ieri e oggi la stagione dei giocatori inseriti da Josè Mourinho nella cosiddetta ‘lista B’, quella dei calciatori che non rientrano nel progetto. Visite mediche nella clinica di Villa Stuart per Fazio, Nzonzi, Pastore, Pedro e Santon.

Come riportano diversi quotidiani questa mattina, inizieranno ad allenarsi a Trigoria anche se non con il resto del gruppo, e non agli ordini di Josè Mourinho. A dirigere le loro sessioni, da oggi al via con orari diversi rispetto a quelli del gruppo principale, ci saranno altri componenti dello staff tecnico.

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Calciomercato

Pastore-Monaco, l’affare è reale ma c’è lo scoglio rescissione

Javier Pastore e il Monaco, un matrimonio che potrebbe consumarsi nei prossimi giorni a patto però che l’argentino trovi un accordo sulla rescissione con i giallorossi. Come riferisce il Romanista, l’interesse del Monaco sembra davvero concreto. Da qui a chiudere l’affare c’è un oceano però, perché la società e l’argentino starebbero trattando per una rescissione bilaterale del contratto. Cosa che la Roma sarebbe anche disposta a fare pur nella consapevolezza di fare una minusvalenza, ma a patto di risparmiare sull’ingaggio lordo biennale di Pastore, ingaggio che dice quasi quindici milioni.

Come riferisce il Romanista, pare però che Pastore, in questi giorni in Francia dove prima è stato al matrimonio di Verratti e poi in visita al suo vecchio Psg, alla Roma abbia chiesto di pagargli le due annualità più o meno al completo. A queste condizioni non se ne fa nulla. Anche perché il Monaco è disponibile ad accollarsi l’ingaggio, ma a patto di non pagare il cartellino.

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NEWS

Roma, ecco i convocati per il ritiro: out Pedro, Fazio e Pastore

E’ arrivata la comunicazione ufficiale della Roma in merito ai convocati per questa prima fase del ritiro giallorosso. Oltre ai nazionali – Cristante e Florenzi, più Spinazzola ovviamente infortunato – mancano Pedro, Pastore, Fazio e Santon, oltre agli esuberi noti come Nzonzi, Kluivert e Olsen.

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Calciomercato

Pastore, l’addio con la Roma si avvicina: ipotesi rescissione

In questi giorni Pastore è a Miami con la famiglia. Sono ore intense perchè da una parte si rilassa al mare, ma dall’altra cerca di capire che cosa fare del suo futuro. Il Talleres lo riporterebbe in patria, lui vorrebbe magari provare a giocare uno o due anni ancora in Europa, magari in Spagna. Oltre a tutto questo c’è una certezza: Pastore e la Roma stanno cercando il modo giusto per separarsi.

Come scrive la Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli), un amore mai sbocciato complici i tantissimi problemi fisici che hanno afflitto l’argentino. Ha collezionato 37 presenze ed ha un contratto fino al 2024 a 4 milioni più bonus a stagione. Per la Roma cederlo e rescinderlo è una necessità (ai Friedkin non interessa fare una minusvalenza). Anche lo stesso Pastore ha voglia di rimettersi in gioco dopo mese davvero tormentati.