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Rinnovo Mou, la deadline si avvicina: la situazione

Risultati negativi, dichiarazioni sempre più dal sapore amaro, le espulsioni e le polemiche arbitrali. Ma soprattutto le prospettive in termini di progettualità sportive, che passeranno anche dalla scelta del nuovo responsabile dell’area sportiva.

I Friedkin – particolarmente irritati per l’uscita di scena indecorosa con la Lazio, almeno così raccontano i ben informati – scioglieranno a breve le riserve sulle nomine in vista della prossima stagione.

Se ‘il processo di individuazione del nuovo GM è iniziato e porterà ad un annuncio a breve’ (così scrivevano nei giorni scorsi nel comunicato d’addio di Pinto), la questione Mourinho resta il vero ago della bilancia sul futuro sportivo della Roma e sugli umori di una piazza, ora più divisa rispetto a qualche mese fa sul conto del tecnico.

La deadline fissata dalla proprietà è il mese di febbraio (dato temporale che coincide anche con le dichiarazioni dello Special One di qualche settimana fa), più o meno in contemporanea con l’appuntamento d’Europa League contro il Feyenoord. La sensazione però è che il borsino sul rinnovo dell’allenatore portoghese sia in drastica discesa. Non resta che attendere ancora pochi giorni.

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Roma, Dybala stop and go: il pensiero primario ora è tornare in campo

DYBALA ROMA RINNOVO – Le lacrime di Budapest dopo una rete che stava tramutando in realtà i sogni della tifoseria giallorossa, la corsa sotto la Sud dopo il gol dal dischetto al fotofinish con lo Spezia che ha nuovamente regalato alla Roma la possibilità di una nuova scalata europea.

Paulo Dybala ha chiuso in maniera emozionante la prima stagione in giallorosso, dando a tutti appuntamento al nuovo anno. Il pensiero di lasciare la capitale non lo hai mai lambito realmente: “Questa piazza mi ha regalato affetto e attenzioni uniche, voglio ripagare i tifosi sul campo”, la sintesi del suo pensiero, espresso anche recentemente ai microfoni di AS.

Roma, Dybala tra campo e rinnovo (posticipato)

Tiago Pinto nelle scorse ore è stato interpellato sul tema rinnovo, o meglio prolungamento del contratto (l’attuale scade nel 2025) e con diplomazia ma anche concretezza, il GM ha risposto: “Vale per Paulo lo stesso discorso mio e di Mourinho, come di tutti gli altri. A tempo debite, nelle sedi opportune, parleremo con gli agenti di Dybala. Abbiamo con i suoi collaboratori un rapporto di assoluta trasparenza. Paulo è un uomo fantastico, oltre che un grande calciatore e ci sono tutti i presupposti per proseguire insieme”.

La sintesi: chi si aspettava un incontro imminente per iniziare a parlare di rinnovo, rimarrà dunque deluso. Tiago Pinto è in Portogallo e sta trascorrendo qualche giorno di meritato riposo dopo i tre mesi di mercato vissuti in apnea; Antun, manager della Joya, è in Argentina e al momento non risultano incontri fissati per iniziare le trattative. La Roma e l’argentino hanno ora un solo obiettivo: ritrovare al 100% la condizione fisica e riaccendere il fattore Dybala in campo.

25.5.2022 Conference League Finale : Roma vs Feyenoord Nella foto: Tiago Pinto (Foto Gino Mancini)

Paulo finora ha disputato una sessantina di minuti, quelli di Verona, dove a parte un’ammonizione subita per simulazione e un paio di guizzi sotto porta, non è riuscito ad incidere. In tribuna per squalifica all’esordio con la Salernitana, poi lo stop muscolare e l’assenza dolorosa col Milan. Un peccato si sia rifermato, perchè la preparazione estiva tra Trigoria e Albufeira era stata assolutamente positiva, con gol in amichevole e ottimi riscontri sul piano fisico in allenamento.

A Tolosa ha accusato il primo fastidio muscolare che si è ripetuto a Verona. Per questo, su consiglio dello staff medico, si è deciso di fermare il ragazzo qualche giorno in più, sfruttando la sosta delle Nazionali per recuperare al 100% dal problema avvertito a Verona. Non si è trattato di una ‘lesione profonda’, ma un versamento, seppur minimo c’era e quindi il must è ‘zero rischi’ per evitare ricadute gravi. A malincuore Dybala ha rinunciato anche alla chiamata di Scaloni per l’Argentina, perché l’attaccante punta insieme ai suoi compagni alla vittoria della Copa America la prossima estate. Ma da qui a luglio, c’è da giocare un’altra stagione con la Roma e ora inizierà un vero e proprio tour de force con 7 gare in 22 giorni.

Tra oggi e domani Dybala tornerà gradualmente a lavorare in gruppo. Oltre alle sedute mattutine con la Roma, continuerà a svolgere un’attenta attività pomeridiana di prevenzione e fisioterapia per accompagnare il suo ritorno in campo fissato per domenica 17 contro l’Empoli (squadra contro cui lo scorso anno realizzò 3 assist e 1 gol in due partite tra andata e ritorno). Mourinho lo attende con ansia, per iniziare a lavorare sulla coppia con Lukaku, due calciatori architrave del progetto sportivo di questa stagione e fattori decisivi nell’all-in della proprietà.

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Roma, con la Juve si riparte dal muro difensivo all’Olimpico. Esterni e trequarti i dubbi di Mou

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – 24 ore per riordinare le idee, sbollire la rabbia di Cremona e ricaricare le batterie in vista del big match, crocevia, con la Juventus di domenica sera. Josè Mourinho, al 99% salterà la sfida in panchina contro Allegri e a maggior ragione caricherà di grandi significati una gara, che storicamente, vale molto per lui sul piano emotivo.

Non è forse casuale il riferimento (o l’allusione malevola da comunicato del Giudice Sportivo) rivolta al IV Uomo Serra, originario di Torino, sul fatto che a causa del rosso ingiusto ricevuto a Cremona, non potrà seguire dalla panchina il match contro i bianconeri. La Roma però, al netto della squalifica del suo timoniere, dopo il passo falso di martedì non può più sbagliare e a marzo si gioca la fetta, forse, più importante del suo campionato in chiave lotta Champions.

Foto Fraioli

ROSA AL COMPLETO E DUBBI – La prima certezza è che tornerà Smalling al centro della difesa, al fianco di Mancini e Ibanez con la voglia di blindare ancora la porta giallorossa, almeno tra le mura amiche come accaduto nel recente passato: sono infatti 360 i minuti consecutivi all’Olimpico in campionato senza subire reti, 6 gare su 7 comprese le coppe da inizio 2023, con Rui Patricio sostanzialmente inoperoso, salvo la cocente eliminazione casalinga con la Cremonese. Numeri su cui fondare la vis pugnandi che Mourinho si attende dai suoi contro la Juventus. I dubbi di formazione sono sugli esterni e forse sulla trequarti: Spinazzola a sinistra va verso la riconferma, sulla destra Karsdorp è in vantaggio su Zalewski, apparso decisamente fuori giri martedì allo Zini.

In mediana tornerà la coppia Cristante-Matic, davanti Abraham al posto di Belotti e ovviamente Dybala titolarissimo. Il dubbio è su Pellegrini: il capitano giallorosso, nonostante abbia ritrovato una condizione fisica più che accettabile, fatica ad esprimere tutto il suo talento in fase di rifinitura e in zona gol. Recentemente, proprio all’Olimpico, sono arrivati brusii e alcuni fischi dagli spalti, che hanno fatto infuriare Mourinho, ma il rendimento complessivo, rispetto allo scorso anno, è oggettivamente deficitario. El Shaarawy e Wijnaldum sono le opzioni in lizza per sostituire dall’inizio Pellegrini, al quale Mou comunque non ha quasi mai rinunciato, se non per motivi prettamente fisici.

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Mago Mou: 3 formule diverse per fermare la banda del gol di Lucio

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Quattro giorni pieni per preparare al meglio la super sfida dell’Olimpico. Mourinho e Spalletti oggi hanno ripreso i lavori in vista del match d’alta classifica in programma domenica sera, con pensieri diametralmente opposti. Il tecnico partenopeo, nuovamente capolista come un anno fa più o meno di questi tempi, spera di recuperare in extremis Anguissa (altrimenti spazio a Ndombele) e vivrà le prossime ore con un unico dubbio: Osimhen o Raspadori dall’inizio?

24.10.2021 Roma vs Napoli (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Mourinho Spalletti (Foto Gino Mancini)

Spauracchio Kvara, Camara verso la riconferma

Il vantaggio per Mourinho e per la Roma invece sarà proprio l’effetto sorpresa. La squadra giallorossa, priva di Wijnaldum prima e ora di Dybala, ha cambiato pelle almeno tre volte. Dai ‘Fab Four’ alla mediana Cristante-Matic con la Joya in campo per arrivare al 3-5-2 puro visto nelle ultime due sfide contro Betis e Samp. Decisivo in questo senso è stato l’inserimento di Camara, che ha offerto allo Special One l’opportunità di schierare un centrocampo più folto e più propenso al pressing alto. Il guineano ha effettuato nella sfida di Marassi 13 recuperi alti, oltre ad aver riempito più volte l’area di rigore avversaria arrivando a rimorchio sui cross laterali. Movimenti che finora erano stati totalmente sconosciuti, per caratteristiche, ai due mediani giallorossi.

24.10.2021 Roma vs Napoli (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Nicolò Zaniolo Mario Rui (Foto Gino Mancini)

Partendo dalla certezza del trio difensivo composto da Mancini-Smalling-Ibanez, il primo rebus di formazione ruota intorno a Camara: se Mourinho deciderà di schierarlo nuovamente, per sfruttare il suo impeto fisico in fase di raddoppio nella zona di Kvaratskhelia, sarà ancora 3-5-2 con Pellegrini mezzala sinistra e probabilmente Cristante, favorito su Matic, come play basso. Davanti Belotti, Abraham e Zaniolo si giocherebbero due maglie in tre, con l’opportunità per il tecnico giallorosso di studiare strategie diverse, sfruttando anche i cambi. Altro elemento da tenere d’occhio è Lobotka, dominus assoluto della manovra azzurra.

Qualora invece Mourinho voglia restituire a Zaniolo con certezza la maglia da titolare dopo ‘l’ingresso devastante di Genova’, potrebbe optare per il trio dello scorso anno in zona offensiva: Pellegrini-Abraham e il 22 davanti, con Matic e Cristante a fare densità centralmente. Sugli esterni l’altro, enorme, dubbio per Mou: Spinazzola ha riposato a Marassi e dovrebbe partire dall’inizio, con El Shaarawy pronto a subentrare nella ripresa. A destra Zalewski e Karsdorp si giocheranno il posto per tutta la settimana, con focus specifici sui movimenti del georgiano, autentico trascinatori del Napoli.

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‘Gli inamovibili’ della Roma

FOCUS RS (di Checco Oddo Casano) – La premessa è doverosa: non hanno puntato una pistola alla tempia dei dirigenti giallorossi negli scorsi anni, per firmare i loro contratti. Di certo però la lista B e la scelta del club di non farli allenare in gruppo, sono stati provvedimenti che non hanno finora prodotto i risultati sperati. Olsen, Pastore, Nzonzi, Fazio e Santon. Non sono i nuovi protagonisti della saga degli Avengers, ma i pesanti, pesantissimi esuberi della Roma.

Acquistati quasi tutti da Monchi nel 2018 – salvo Fazio arrivato con Sabatini, ma ha ricevuto un lauto rinnovo proprio dall’ex ds spagnolo – ‘Gli Inamovibili’ giallorossi proseguono a lavorare a distanza di sicurezza dal gruppo a disposizione di Mourinho, in attesa di una sistemazione. Ma quanto sono costati finora? Solo per i cartellini di questi cinque calciatori la Roma ha speso complessivamente 72,6 milioni di euro, oltre ad ingaggi lordi per complessivi 21, 7 milioni di euro l’anno. Se non bastasse questa spaventosa stima per comprendere quanto capitale la Roma abbia sperperato negli scorsi anni, si aggiunga all’analisi anche il gravoso peso annuo di questi calciatori a bilancio. Tra ammortamento e ingaggi lordi infatti, se restassero tutti tesserati del club in questa stagione (senza giocare ovviamente), la Roma sarebbe costretta a sborsare una cifra pari a circa 40 milioni di euro.

I Friedkin dal loro avvento hanno deciso di non concedere alcun indennizzo all’esodo, la filosofia è chiara: ‘se ti concedo la lista gratuita e non recupero nulla dalla tua cessione, non ti regalo neanche un euro per andare via‘. Finora Pinto è riuscito a piazzare quasi tutti gli altri esuberi, grazie all’aiuto di Morgan De Sanctis che si sta occupando della folta lista dei giovani rientrati dai prestiti. Ora però si sta aprendo uno spiraglio nel muro eretto dalla proprietà in merito al capitolo buonuscita. I prossimi giorni saranno decisivi, anche perché l’arrivo di un centrocampista è strettamente legato all’addio dei cinque esuberi rimasti. Sperando che non si trasformino definitivamente negli ‘Inamovibili’.