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‘Gli inamovibili’ della Roma

FOCUS RS (di Checco Oddo Casano) – La premessa è doverosa: non hanno puntato una pistola alla tempia dei dirigenti giallorossi negli scorsi anni, per firmare i loro contratti. Di certo però la lista B e la scelta del club di non farli allenare in gruppo, sono stati provvedimenti che non hanno finora prodotto i risultati sperati. Olsen, Pastore, Nzonzi, Fazio e Santon. Non sono i nuovi protagonisti della saga degli Avengers, ma i pesanti, pesantissimi esuberi della Roma.

Acquistati quasi tutti da Monchi nel 2018 – salvo Fazio arrivato con Sabatini, ma ha ricevuto un lauto rinnovo proprio dall’ex ds spagnolo – ‘Gli Inamovibili’ giallorossi proseguono a lavorare a distanza di sicurezza dal gruppo a disposizione di Mourinho, in attesa di una sistemazione. Ma quanto sono costati finora? Solo per i cartellini di questi cinque calciatori la Roma ha speso complessivamente 72,6 milioni di euro, oltre ad ingaggi lordi per complessivi 21, 7 milioni di euro l’anno. Se non bastasse questa spaventosa stima per comprendere quanto capitale la Roma abbia sperperato negli scorsi anni, si aggiunga all’analisi anche il gravoso peso annuo di questi calciatori a bilancio. Tra ammortamento e ingaggi lordi infatti, se restassero tutti tesserati del club in questa stagione (senza giocare ovviamente), la Roma sarebbe costretta a sborsare una cifra pari a circa 40 milioni di euro.

I Friedkin dal loro avvento hanno deciso di non concedere alcun indennizzo all’esodo, la filosofia è chiara: ‘se ti concedo la lista gratuita e non recupero nulla dalla tua cessione, non ti regalo neanche un euro per andare via‘. Finora Pinto è riuscito a piazzare quasi tutti gli altri esuberi, grazie all’aiuto di Morgan De Sanctis che si sta occupando della folta lista dei giovani rientrati dai prestiti. Ora però si sta aprendo uno spiraglio nel muro eretto dalla proprietà in merito al capitolo buonuscita. I prossimi giorni saranno decisivi, anche perché l’arrivo di un centrocampista è strettamente legato all’addio dei cinque esuberi rimasti. Sperando che non si trasformino definitivamente negli ‘Inamovibili’.