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Xabi Alonso: “Vogliamo vincere l’Europa League. Stimo De Rossi”

Xabi Alonso ha parlato così alla vigilia di Roma-Bayer Leverkusen ai microfoni di Sky Sport:

Com’è cambiata la dimensione di Xabi Alonso dopo un anno come persona e allenatore?
“Come persona spero non molto, come allenatore ho un anno in più di esperienza insieme al club. È cambiata tanto la dimensione rispetto all’anno scorso quando affrontammo la Roma in semifinale”.

L’imbattibilità? I gol dopo il 90′?
“Non è sicuramente un caso, non si arriva a vincere la Bundesliga e non si arriva in semifinale di Europa League soltanto con queste situazioni. Siamo concentratissimi, l’obiettivo è vincere l’Europa League”.

De Rossi? Un centrocampo Xabi Alonso-De Rossi?
“Un centrocampo con Xabi Alonso e De Rossi non sarebbe male. Anche lui ha iniziato da poco, come capitò a me con il Bayer. Seguo tantissimo quello che sta facendo, è stato un grandissimo giocatore e sono contento che gente della mia generazione stia arrivando a questi risultati anche in panchina. La Roma sta giocando molto bene, ha grandissimi giocatori, un grande livello collettivo e individuale. Sarà un turno difficile”.

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Gol in extremis, Bayer Leverkusen ‘specialista’ ma anche la Roma non è da meno: l’analisi

FOCUS RS – Sarà una sfida di altissimo profilo tecnico-tattico. Non solo per le diverse individualità coinvolte in campo ma anche per le strategie che De Rossi e Xabi Alonso prepareranno per questa semifinale europea. Roma e Bayer Leverkusen sono pronte a sfidarsi nuovamente a distanza di un anno esatto dal precedente confronto, sempre in semifinale, sempre in Europa League.

Ovviamente i neo campioni di Germania, avranno grande voglia di rivalsa. Lo scorso anno in due partite non riuscirono a segnare neanche un gol all’ermetica difesa eretta da Josè Mourinho ma anche in questo senso, Xabi Alonso recentemente ha già annunciato che si aspetta una doppia sfida diversa: “La Roma è cambiata, è una squadra che pratica un calcio diverso rispetto ad un anno fa”, ha sottolineato l’allenatore spagnolo.

Il Leverkusen dunque spera di avere più spazi e più occasioni, ma dovrà guardarsi dal diverso modo di attaccare dei giallorossi. Certo se la Roma dovesse concedere ai tedeschi il numero di tiri e opportunità che ieri ha lasciato al Napoli, c’è il rischio di fare brutte figure.

Gol al fotofinish, l’arma segreta del Bayer Leverkusen ma anche la Roma…

Si parla e si scrive molto della capacità del Leverkusen di non perdere mai grazie ad una serie quasi infinita di gol segnati al fotofinish. I tedeschi come noto sono imbattuti (‘ma nessuno è imbattibile De Rossi dixit…) in questa stagione con 46 risultati utili consecutivi.

Nel confronto tra i numeri offensivi di Roma e Bayer per ciò che concerne i rispettivi campionati si nota subito un dato similare tra le due squadre: giallorossi e tedeschi hanno infatti segnato un numero di gol praticamente speculare dal 70′ al 90′ (ed oltre): 21 il Leverkusen, 20 la Roma. Sono due formazioni dunque che hanno recuperato o vinto diverse partite nel finale di gara.

La statistica però si amplifica nettamente a favore del Bayer se si guardano anche i numeri in Europa League: la squadra di Alonso ha siglato ben 11 gol su 26 negli ultimi 20 minuti più recupero. Quindi in totale sono 32 assoluti.

E qui emerge una sostanziale differenza con la Roma che invece in Europa parte quasi sempre fortissimo, segnando quasi zero nell’ultimo terzo di gara. I giallorossi hanno infatti segnato la maggior parte dei gol europei nei primi tempi, realizzandone uno solo negli ultimi 20 minuti di gioco.



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Il Leverkusen non perde mai: altro pari all’ultimo respiro. 45 i risultati utili consecutivi

Il Bayer Leverkusen, prossimo avversario della Roma e fresco campione di Germania, non perde mai. Ieri contro il Borussia Dortmund ha conquistato un altro punto nel finale, all’ultimo respiro, all’ultimissima azione, grazie al sigillo finale di Stanisic al 97′.

Sono quindi 45 i risultati utili consecutivi per la formazione di Xabi Alonso che quest’anno non ha mai perso. Le ultime due sconfitte in ordine di tempo risalgono al finale della scorsa stagione: una col Bochum in Germania e una proprio contro la Roma, nella semifinale d’andata di Europa League grazie alla rete di Edoardo Bove.

Altro dato impressionante, che da una parte sottolinea anche lo ‘stellone’ che sta accompagnando la stagione del Leverkusen: con quello di ieri siglato da Stanisic, sono 20 le reti realizzate dal Bayer dal 90′ al recupero compreso in tutte le competizioni.

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Panchine del futuro: da Mou a Conte, da Klopp a Xabi Alonso il valzer è partito

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Obiettivi ancora da centrare, campionati da vincere, ma anche società che dovranno ricostruire la propria area sportiva. In attesa di capire cosa accadrà in casa Roma – con i Friedkin che sembrerebbero intenzionati ad attendere la fine della stagione per annunciare sia il nuovo ds sia l’allenatore delle prossime stagioni – in Italia e in Europa c’è grande fermento in diverse piazze, tra addii già scritti e suggestioni di livello.

3.4.2021 Sassuolo vs Roma (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: De Zerbi (Foto Gino Mancini)

Nuova era ad Anfield

E’ il caso ad esempio del Liverpool che ha salutato a febbraio Jurgen Klopp dopo anni di straordinari trionfi e sta per chiudere con Amorim, attuale tecnico dello Sporting Lisbona di recente eliminato dall’Atalanta in Europa League. In Portogallo è considerato da anni il futuro Mou per modus operandi e gestione del gruppo. L’accordo potrebbe essere annunciato già nei prossimi giorni.

Il favorito sembrava Xabi Alonso che invece a sorpresa non siederà neanche sulla panchina del Bayern Monaco. Lo spagnolo, con l’imminente vittoria del titolo di Germania, resterà a Leverkusen per aprire un ciclo di successi. Una scelta per molti sorprendente.

E il Barcellona cosa farà? Se a Madrid Ancelotti proseguirà il suo regno alimentato dal quasi certo bis in Liga e dalla possibilità ancora di rivincere la Champions, sulla sponda blaugrana il futuro è torbido. Xavi ha annunciato che andrà via, si è parlato di tantissimi nomi diversi. Da De Zerbi a Munoz (attuale tecnico del Girona rivelazione di Spagna), da Arteta ad un ritorno clamoroso di Guardiola che sembra però, ad oggi, destituito di ogni fondamento.

In Inghilterra oltre al Liverpool anche l’Arsenal potrebbe cambiare in caso di possibile addio di Arteta, soprattutto qualora i Gunners tornassero a vincere il titolo dopo oltre 20 anni, il Chelsea sicuramente saluterà Pochettino vista la drammatica stagione fin qui disputata, così come dovrebbe cambiare anche il Brighton se De Zerbi sceglierà di fare il salto. Per lui si parla anche di Borussia Dortmund.

12.5.2021 Inter vs Roma (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Conte (Foto Gino Mancini)

Panchine girevoli in Italia e Mou?

Nel nostro campionato la situazione è in continua evoluzione. La Lazio ha scelto Tudor con un contratto di un anno e mezzo. Sarri dunque ora è sul mercato ma potrebbe fermarsi per qualche mese o andare all’estero. Il Milan viaggia verso la riconferma di Pioli, soprattutto se i rossoneri raggiungessero la semifinale. E Conte? In queste ore è tornato forte il pressing di Aurelio De Laurentiis.

La Juve infatti è orientata su Thiago Motta che lascerà il Bologna solo in caso di offerta top. Allegri e i bianconeri al termine della stagione si saluteranno e ADL potrebbe pescare un big dopo Spalletti e il caos di questa stagione. A Firenze con Italiano in uscita (alternativa a Pioli al Milan), in corsa Gilardino, Aquilani e per molti operatori di mercato anche De Rossi se non dovesse rinnovare con la Roma. Un bel calderone nel quale non rientrano Gasperini e Inzaghi sicuri di ripartire da Bergamo e Milano, sponda Inter con lo Scudetto sul petto.

Infine Josè Mourinho, autentica mina vagante d’Europa. L’ex tecnico giallorosso ha più volte dichiarato di attendere una piazza e un progetto che gli consenta di competere in Europa e giocare le coppe. Scartata dunque l’ipotesi Arabia Saudita. In Inghilterra lo corteggia da tempo il Newcastle, dove avrebbe risorse quasi illimitate. E’ stato accostato anche al Bayern e qualcuno giura che stia facendo un corso accelerato per imparare il tedesco. Il Benfica lo vorrebbe al posto di Schmidt. Insomma sulla carta tante voci importanti per Mou.

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Xabi Alonso, il Leverkusen vuole blindarlo: rinnovo ad un passo

Xabi Alonso è uno dei tecnici più reclamizzati del momento. Sta per vincere la Bundesliga e in Europa League il suo Bayer è tra le formazioni maggiormente quotate per il successo finale.

Nonostante il pressing di Liverpool e Bayern Monaco, la società di Leverkusen vuole blindare il suo allenatore spagnolo e la conferma arriva dalle parole del ds del club tedesco – riportate da Marca – “Ha un contratto fino al 2026 e stiamo programmando con lui la prossima stagione a pieno ritmo – ha garantito Fernando Carro,- Niente ci fa pensare che non sarà ancora con noi”.

Alcuni mesi fa era stato accostato anche alla Roma, come presunto (o reale) sogno dei Friedkin per il dopo Mourinho ma prima dell’avvento di De Rossi.

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Roma, Souloukou al comando: sogno Xabi Alonso. Modesto per la direzione sportiva

Dentro l’enorme nube di provvisorietà che ristagna sopra Trigoria, con José Mourinho focalizzato esclusivamente sul campo e Tiago Pinto in uscita, c’è una figura sempre più al comando della Roma: Lina Souloukou. Colei che da settimane sta sondando il nuovo direttore sportivo, con l’idea di portare a Roma il fidato François Modesto con cui ha lavorato all’Olympiakos.

E sondando le disponibilità di vari allenatori, da Palladino Italiano, passando per Pioli e il “big” Xabi Alonso. Iniziando formalmente la programmazione della prossima stagione, nel silenzio della proprietà e con un allenatore e un general manager nel limbo dell’attesa.

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Xabi Alonso: “Andrich e Kossounou rischiano di star fermi a lungo”

Xabi Alonso – tecnico del Bayer Leverkusen – ha parlato delle condizioni dei due calciatori usciti ieri sera per infortunio contro la Roma. Si tratta di Andrich e Kossounou, che rischiano di saltare il match di ritorno di giovedì prossimo: “Voleranno a casa oggi e svolgeranno gli esami lì. Dobbiamo aspettare i risultati. Fino a quel momento, ovviamente, c’è la preoccupazione che si tratti di infortuni gravi e a lungo termine”.

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Roma alla settima semifinale europea. 4 precedenti col Bayer, bilancio in equilibrio

ROMA SEMIFINALE BAYER – NUMERI RS (di Francesco Oddo Casano) – Roma e Bayer Leverkusen saranno protagoniste giovedì sera dinanzi ad un Olimpico nuovamente sold out di una delle due semifinali dell’edizione 2022-23 dell’Europa League. I giallorossi, curiosamente, sono l’unica squadra rimasta in corsa che è partita dalla stessa competizione ad inizio anno visto che Juventus, Siviglia e Leverkusen sono retrocesse dalla Champions.

Per i giallorossi sarà il terzo incrocio europeo con le ‘aspirine’. La prima volta accadde nei gironi di Champions League del 2004-2005, nella sfortunata stagione dei quattro allenatori. In Germania vinsero i tedeschi 3-1, con il caso del gol-no gol assegnato a Totti. Al ritorno terminò 1-1, assist del capitano e rete di Montella, che in quella stagione grazie anche ai suoi gol contribuì a salvare i giallorossi dal rischio retrocessione.

Il secondo precedente è più recente e risale alla seconda stagione di Rudi Garcia. Furono due gare spettacolari dei gironi di Champions, un 4-4 alla BayArena con rimonta dei giallorossi dallo 0-2 al 4-2, poi il pari dei tedeschi (doppietta di De Rossi, perla di Pjanic su punizione e rete di Iago Falque). Nel return match all’Olimpico 3-2 dei giallorossi, con sigilli di Salah, Dzeko e Pjanic dal dischetto. Dunque bilancio perfettamente equilibrato: 2 pareggi e una vittoria per parte.

La Roma contro il Bayer ha centrato la settima semifinale europea della sua storia, la quarta negli ultimi sei anni. Sono tre le eliminazioni e tre le qualificazioni alla finale, con la vittoria della Conference lo scorso anno. Pellegrini si accinge a disputare la quarta semifinale europea, la terza da capitano della Roma. Nessun altro romano e romanista vanta un record così in epoca recente (Giannini 1, Di Bartolomei 1, De Rossi 1, Totti 0).

In competizioni UEFA, la Roma ha affrontato per 15 volte squadre tedesche, ottenendo 9 successi, 2 pareggi e 4 sconfitte. Il Bayer Leverkusen ha giocato 12 volte in Italia, vincendo solo una volta, contro l’Udinese per 1-0 nell’andata del terzo turno di Coppa UEFA 1999-2000, con un bilancio completato da 3 pareggi e 8 sconfitte.

Vista la giovanissima carriera di Xabi Alonso in panchina non ci sono confronti diretti e precedenti con Mourinho (che lo ha allenato ai tempi del Real Madrid). Per lo Special One bilancio non del tutto positivo contro le squadre tedesche: 11 sconfitte, 3 pareggi e 7 vittorie.

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Entusiasmo e modernità: in 8 mesi la rivoluzione di Xabi Alonso al Bayer Leverkusen (AUDIO)

BAYER LEVERKUSEN XABI ALONSO – FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Non è bastata una straordinaria carriera da calciatore a Xabi Alonso per evitare lo scetticismo sul suo nome quando il Bayer Leverkusen, a sorpresa, ha deciso di ingaggiarlo al posto di Seoane lo scorso 5 ottobre. Ma chi è abituato a certi palcoscenici, a giocare e vincere finali di Champions League, ad indossare la maglia del Real, non può spaventarsi. Dopo l’apprendistato nelle giovanili madridiste, la sua ultima – e unica – esperienza da tecnico in prima era stata quella alla Real Sociedad B, la seconda squadra della società basca, con cui aveva centrato la promozione in Segunda División nel 2021 e con cui era retrocesso l’anno successivo.

A Leverkusen però la strada sui tecnici giovani e di valore è tracciata da anni e la competenza di chi sceglie è stata quasi sempre vincente rispetto a qualche mugugno della piazza. Anche questa volta i dirigenti del club tedesco hanno avuto ragione, perchè Alonso ha rialzato il Leverkusen portando bel gioco, valorizzando diversi talenti importanti e centrando, al momento, la semifinale di Europa League.

Ascolta qui la Clip sul Bayer Leverkusen

Abbiamo vissuto un avvio davvero bruttissimo, il peggiore dalla nostra prima promozione in Bundesliga del 1979. Xabi ha iniziato a lavorare con giocatori senza fiducia, ma ha saputo riaccendere il fuoco che c’era dentro di loro. Poi è riuscito a far giocare la squadra assecondando il nostro dna, il nostro stile storico: molto offensivo, molto tecnico, con tanti giovani messi al centro del progetto, ragazzi a cui viene dato tempo per crescere, per essere valorizzati. Xabi è stato perfetto nel far ripartire questo processo”. Così Simon Rolfes, direttore sportivo del club. Un percorso che non sarà arenato dopo pochi mesi, a dispetto dei risultati sportivi di questa stagione.

Forse, rispetto ai piani iniziali, la società sperava in un Bayer più vicino alla zona Champions e oggi gli 8 punti che li separano dall’Union Berlino a tre sole giornate dalla fine, li escludono invece aritmeticamente da questo obiettivo. Il che li renderà emotivamente ancora più centrati sull’opzione europea, unica strada rimasta ai tedeschi per rigiocare la coppa dei Campioni il prossimo anno.

Filosofia e giovani: il Bayer di Xabi Alonso

“Vorrei che le mie squadre giocassero in maniera moderna, essendo dominanti e attive. Bisogna avere intensità, anche senza palla. E bisogna essere concentrati per 90 minuti, perché se stacchi la spina dopo 80 minuti, perdi” ha dichiarato Alonso, dipingendo un aspetto fondante del suo modo di fare calcio, acquisito da tutti i grandi alleantori avuti in carriera (Mourinho, Del Bosque, Ancelotti, Guardiola, Benitez), cioè che le squadre funzionano se i giocatori credono ciecamente nelle idee dell’allenatore.

La squadra tedesca arriverà al doppio confronto con la Roma in piena fiducia e con quasi tutta la rosa a disposizione, nonostante la sconfitta col Colonia di tre giorni fa che ha interrotto una striscia di 9 risultati utili consecutivi. Unico assente eccellente l’ex giallorosso Patrick Schick, alle prese con l’ennesimo fastidioso problema fisico della sua, fin qui, sfortunata carriera. Il ceco a Leverkusen ha trovato comunque una consacrazione importante condita da 41 gol in 90 apparizioni con la maglia rossonera.

Entusiasmo come detto ma anche idee chiare. Xabi Alonso ha portato al Bayer una filosofia di gioco molto duttile, che parte da un 3-4-3 intenso e verticale ma porta anche la squadra a saper cambiare sistema di gioco in corso di partita quando serve. Un modo di fare calcio, che i puristi di oggi, definiscono ‘liquido’, proprio perchè non sembra esserci una mentalità dogmatica, a supporto delle idee del giovane tecnico spagnolo.

Baricentro sempre alto, in modo da sfruttare al massimo le transizioni positive; quando può costruire dal basso, l’obiettivo numero uno del Bayer è armare la catena di destra, occupata da Frimpong e Diaby: si tratta di due giocatori velocissimi e di buonissima qualità, eccezionali negli spazi aperti e concreti nei momenti decisivi.

I numeri e i segnali di crescita

Da quando è subentrato sulla panchina del Bayer, in 22 partite di campionato, ha perso solo sei volte. In totale sono 17 le vittorie su 32 gare ufficiali, con 7 pareggi e 8 sconfitte. Male in Champions League: 4 partite senza vittorie per Alonso, eliminato da Porto e Brugges, poi l’approdo in Europa League con la sconfitta iniziale col Monaco, ribaltato al ritorno e il percorso fino alle semifinali, con un sorteggio sulla carta agevole con Ferencvaros e Union St.Gilloise. Complessivamente il Bayer è una squadra che produce e segna tantissimo: 66 reti dall’arrivo dello spagnolo. Ma è una formazione che complice la giovane età e a volte un certo squilibrio tattico, subisce anche molto, viste le 42 reti incassate.

Gira tutto intorno a Wirtz

Ci ha messo qualche settimana in più a carburare, ma dopo la rottura del crociato non è mai facile rientrare subito al top. Parliamo di Florian Wirtz, 19 anni, il principale fulcro del gioco tedesco. Personalità, qualità nello stretto ma soprattutto libertà di inventare. Xabi Alonso gli ha dato fiducia, in questo ruolo di regista offensivo, di vero catalizzatore della manovra rossonera e i risultati gli hanno dato ragione: 4 gol, 8 assist, ma come detto l’idea che sia lui l’elemento da guardare con attenzione in fase di non possesso. Inutile citare i numeri di Diaby: 14 reti e 11 assist, pericolo numero uno in ripartenza e dentro l’area di rigore.