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Dal Villarreal al Bayer: 7 anni dopo la Roma perde all’Olimpico in gare ad eliminazione diretta

L’ultima volta c’era riuscito il Villarreal, con una sola rete, ma comunque ininfluente perchè Dzeko e compagni all’andata, sempre in Europa League, avevano messo in ghiaccio la qualificazione al turno successivo.

L’Olimpico è rimasto illibato per sette lunghi anni in gare ad eliminazione diretta, compresi i preliminari di Conference. Quasi tutte vittorie, alcune roboanti (come quelle recenti col Brighton e il Milan), grandi serate coincise anche con il ritorno allo stadio di oltre 60 mila spettatori.

La più importante ovviamente Roma-Barcellona, un 3-0 che rimarrà scolpito nella storia del club giallorosso. Ieri il Bayer Leverkusen ha battuto i giallorossi in gare ad eliminazione diretta nell’impianto di casa. Un risultato che vale doppio visto che la Roma ha perso la sua imbattibilità casalinga nelle doppie sfide di Coppa dopo sette anni.

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Interviste

Svilar: “Non è ancora finita, può succedere di tutto nel calcio”

Mile Svilar a Sky Sport dopo la sconfitta contro il Bayer Leverkusen:

È stata una serata più dura di quello che avevate immaginato.
“Non era una serata come noi volevamo, il risultato non è buono ma nel calcio può succedere tutto. Ci dobbiamo credere per settimana prossima e andare la per vincere”.

Siete sembrati, soprattutto nella ripresa, un po’ troppo intimiditi e passivi.
“No, non penso che fosse questa la situazione. Abbiamo creato due o tre occasioni, a noi non è entrata e a loro si”.

È sembrata una squadra stanca, forse perché avete giocato tanto ultimamente.
“No. Penso che loro hanno giocato bene, noi abbiamo creato qualche occasione ma non è entrata. Siamo in un livello alto e si giocano tante partite. Hanno avuto un giorno in più di noi e anche questo può essere stato un vantaggio. Adesso però hanno vinto e dobbiamo andare la per vincere”.

Durante l’intervallo cosa vi ha detto De Rossi, di positivo e negativo?
“Non penso che il primo tempo sia stato tutto negativo, il mister ha detto che dobbiamo continuare, che non era tutto negativo e che non bisognava attaccare, attaccare perché c’erano ancora 45 minuti e il ritorno”.

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Interviste

De Rossi: “Sbagliato puntare il dito per un errore. Primo tempo fatto bene, crediamo alla rimonta”

Daniele De Rossi ha commentato così la sconfitta col Bayer Leverkusen ai microfoni di Sky Sport:

Cosa è mancato?
“Abbiamo giocato contro una squadra forte, se vai in svantaggio è difficile recuperare. Prestazione corretta, il primo tempo mi è piaciuto, recuperavamo palla velocemente, quello che avevamo preparato. Tante gare hanno girato dalla nostra parte, oggi no”.

L’errore di Karsdorp?
“Il calcio è fatto di episodi. Sarebbe scorretto puntare il dito, altre volte siamo andati in vantaggio per errori di altri. Abbiamo ancora il ritorno, a volte gli episodi fanno girare le partite, mancavano 60 minuti potevamo fare altre cose. All’ultimo secondo abbiamo avuto una grande chance, è il loro anno e hanno grandi qualità. Andare in vantaggio li rende ancora più pericolosi”.

L’occasione di Abraham?
“Ogni gol può essere importante, soprattutto quando hanno eliminato il gol in trasferta. Potevamo passare in vantaggio con la traversa. Ci credo per il ritorno, sappiamo che non sarà facile ma non molliamo”.

Quali sono gli errori da non fare al ritorno? Cosa cambierai?
“Qualcosa cambieremo sì, anche perché ci sono tante partite in poco tempo. Delle scelte vanno fatte. Andare forte ti espone a lasciargli spazio, loro hanno giocatori veloci. Contro squadre forti bisogna fare scelte e la nostra scelta stava pagando. Abbiamo preso gol su una palla che stavamo controllando. Dopo il gol potevamo fare meglio. Anche contro il Bologna è successo dopo il secondo gol, bisognava essere più lucidi. Però dal punto di vista dell’atteggiamento e dell’attaccamento i ragazzi sono stati bravi. Sono sicuro faremo la nostra partita anche lì”.

Quanto vi ha sorpreso la formazione di Xabi Alonso?
“Avevamo preparato questa partita. Loro di solito giocano con un centravanti di peso, contro squadre come Borussia e Bayern però hanno giocato così. Sapevamo che sarebbero stati più chiusi con questa formazione. Queste squadre le scardini con grande pulizia di gioco e con grandi uno contro uno, con velocità e gamba, attaccando gli spazi. Quando si chiudono, prendono palla e ripartono. Sanno gestire la palla ma anche giocare in contropiede. Sono forti, lo hanno dimostrato tutto l’anno. Nel primo tempo però abbiamo fatto le cose in maniera corretta”.

Come proverai a fermarli?
“La loro forza fisica non la argini, hanno una gamba diversa. Hanno velocità, rapidità. Noi magari abbiamo più tecnica. Dobbiamo essere bravi a prendere il tempo giusto. Nel primo tempo abbiamo fatto quello che avevamo programmato. Più li attacchi forte e meno possono ruotare e viceversa”.


DE ROSSI A RAI SPORT

Abbiamo toccato con mano il perché della stagione così dominante del Bayer Leverkusen, però la Roma così imprecisa sotto la sua gestione probabilmente non era mai stata.
“Sono forti e lo sapevamo. Penso che nel primo tempo abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, dovevamo essere un po’ più puliti nella gestione palla per non concedergli queste ripartenze che li rendono molto pericolosi. Eravamo partiti con la giusta aggressività, a volte gli episodi ci hanno aiutato e siamo andati subito in vantaggio con Brighton e Milan, oggi non siamo riusciti a fare gol. Abbiamo avuto un paio di occasioni interessanti e ci hanno punito loro, quando vai in svantaggio contro di loro è veramente difficile giocare”.

Come si guarda alla gara di ritorno? Con quale spirito e fiducia?
“La fiducia è nel gioco del calcio sapendo che andremo a fare un’impresa, fare 2-0 sul campo di una squadra che quest’anno non ha mai perso. Sicuramente è nelle nostre corde e potenzialità, ovvio che dovremo spingere sull’acceleratore, loro in ripartenza sono molto pericolosi e sappiamo che saremmo un po’ esposti ma non abbiamo nulla da perdere. Rivedendo la partita del primo tempo, magari con un pizzico di fortuna in più potremo sbloccarla e cambierebbe tutto. La squadra ha dimostrato che ci ha creduto fino all’ultimo secondo, abbiamo avuto un’occasione all’ultimo minuto e ci crederemo nei restanti novanta”.

Avversario difficilissimo e lo sapevamo, loro con un buon palleggio e il vostro non molto pulito. A livello fisico poi sono una squadra con gamba e capace di ripartenze. Questo ha complicato la gara?
“Hai detto bene, al di là della nostra preparazione. Qualche volta siamo stati imprecisi ma la prestazione è stata fatta. Loro sono veramente forti e se vuoi essere aggressivo devi mettere in conto che i loro giocatori offensivi vanno a 200 all’ora e non è facile tenerli a bada tutta la partita. Hanno avuto le loro occasioni ma se avessimo aspettato nella nostra metà campo facendoli palleggiare sarebbe cambiato poco, non abbiamo la stessa gamba loro per ripartire e sarebbe potuta essere una partita anche peggiore”.

Ti ha stupito di più il loro modo di giocare o la formazione iniziale senza punti di riferimento lì davanti?
“Non mi ha stupito più di tanto. Avevamo preparato due partite, una con l’attaccante di peso e Grimaldo quinto con Hofmann trequartista insieme a Wirtz e l’altra con Stanisic largo a destra. Ce lo aspettavamo perché hanno giocato il 90% delle partite in quella maniera, hanno giocato con Bayern e Borussia con Stanisic basso, perciò non sono stupito di questo ma della bravura che hanno nell’attuare il loro gioco e del loro momento di forma unito alle loro qualità fisiche e tecniche. Sono rimasto colpito ma ce li aspettavamo così”.

Nel rapporto centrocampo/attacco vostro e la loro difesa: si poteva essere più pericolosi? I due campioni hanno fatto meno…
“Potevamo essere più pungenti, qualora non lo fossimo stati dovevamo tenere meglio la palla nella loro metà campo. Le loro riaggressioni ci portavano a giocare troppo spesso col portiere, abbiamo tenuto palla più di loro ma troppo spesso andavamo a giocare col nostro portiere e riportavamo la palla nella nostra metà campo. Ed era una delle cose che non volevo. Avrei voluto un possesso palla più nella metà campo offensiva, non tanto per fargli gol ma per fargli tenere bassi giocatori come Grimaldo e Frimpong. Non ci siamo riusciti, siamo stati un po’ lentini nel gioco. Poi sicuramente negli ultimi metri siamo abituati a vedere i nostri giocatori fare giocate incredibili, oggi il graffio ci è mancato ma ci sta”.

Ha parlato con Karsdorp dopo l’errore?
“Gli ho detto che stava facendo una buona partita e lo penso anche ora, gli ho detto di non farsi condizionare dall’atmosfera che si era creata e dal suo errore ma non è mai facile. Una partita che pesa, che conta così, ci sta che il ragazzo fosse un po’ negativo, ma ci sta l’errore. Questi non li giudico mai troppo, il calcio è fatto di errori e a volte hanno premiato noi e stavolta siamo stati ostacolati da questo errore. Però si perde e si vince tutti insieme”.

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Interviste

De Rossi: “Penso che Smalling e Lukaku ci saranno. Difesa a 3 una possibilità”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Daniele De Rossi alla vigilia di Roma-Bayer Leverkusen:

Smalling e Lukaku come stanno? Llorente a destra?
“Romelu non si è allenato moltissimo ma è stato fermo pochi giorni. Ci prendiamo un altro giorno per valutarlo, ieri ha fatto un allenamento non intensissimo ma stava abbastanza bene, oggi spingiamo un po’ di più e poi decideremo. Qualche piccolo dubbio ce l’ho ancora. Chris ha fatto un allenamento in linea con quelli che erano gli altri compagni, penso di poterli recuperare entrambi. Llorente a destra può starci, lo valuterò in funzione di come li vedo negli ultimi giorni, in base agli esperimenti fatti, ragioniamo su tutto”

Ieri hai detto che la tenuta mentale del Bayer è la cosa più temibile. Come stai allenando la Roma da questo punto di vista?
“Non ritengo sia la cosa più temibile, da temere c’è tutto, la maniera in cui giocano, benissimo, hanno fatto tantissimi risultati positivi consecutivi, hanno giocatori molto interessanti. Stimo molto Xabi per il percorso che ha fatto finora. Hanno più tempo di lavoro con questo allenatore, c’è tanto da temere. Va rispettato il fatto che siano imbattuti nonostante siano andati sotto spesso, hanno vinto spesso anche oltre il 90′. Hanno raggiunto una convinzione, una consapevolezza e una tenacia del risultato che stanno raggiungendo fino ai minuti finali. Ci sono tante cose calcistiche e meno mentali che mi li fanno rispettare tanto. Noi, a volte negli ultimi minuti è stanchezza ed è tenuta mentale, se prendi gol o fai gol alla fine, al netto delle prestazioni fatte, abbiamo gente che è dentro la nostra situazione, gente che vuole raggiungere gli obiettivi, altrimenti non riesci a fare punti a Udine, fare gol a Napoli così, non salvi quel gol al 95′ sul tiro non trattenuto di Mile, a Firenze type=’text/javascript’ idem, è una squadra che ci crede, che ha cuore. Quando hai qualcosa di così importante da raggiungere come una finale, entrambe le squadre lotteranno fino all’ultimo secondo”

E’ un peso per loro essere imbattuti ma non imbattibili?
“Non penso sia un peso, è qualcosa a cui aggrapparsi, siamo imbattuti perchè siamo stati sempre meglio degli avversari, ci sono state partite in cui avversari li hanno affrontati in maniera ottima. La fortuna e la sfortuna le lascio a chi gioca al Casinò, c’è qualcosa di grande nel Bayer, hanno raggiunto risultati incredibili perchè giocano bene, hanno uno dei migliori allenatori al mondo e perchè hanno dentro qualcosa di speciale. Mi piacerebbe anche a me essere imbattuti, lo userei come tasto con i miei per proseguire. Non è un peso per loro ma un orgoglio”

Che tatuaggio di faresti per rappresentare la tua personalità da allenatore?
“Non ci ho mai pensato. Ne ho molti, sono stanco di sentire il dolore dei tatuaggio quindi mi sono fermato (ride, ndr). Prima vinciamo qualcosa di importante, poi ci penserò. Un tatuaggio più calmo? Da allenatore devi essere più calmo, non puoi fare le scivolate. A volte mi manca quella sensazione, ma ho i miei calciatori e credo in loro al 100%. Sono calmo perché credo in loro e mi hanno dimostrato che sono in grado di fare tutto. Ora sembro più calmo, ma ho ancora il fuoco dentro”.

11 maggio 2023 nella gara d’andata dello scorso anno il Leverkusen perse contro la Roma. Ultima sconfitta europea e penultima per i tedeschi. Può essere uno stimolo?
“C’è un discorso di cabala per chi ci crede e pensi che queste cose contino. Può essere un appiglio, ma io penso a preparare loro per come sarà il Bayer che oggi è molto più forte di allora, era molto meno diretto e meno pericoloso negli ultimi metri, adesso sanno di essere campioni di Germania, sono molto più consapevoli, vogliono vincere anche in Europa. Basta vedere i numeri al confronto tra quella squadra e questa per capire che sono diversi, nettamente più forti purtroppo”

Quale aspetto del Bayer ti intriga di più e ammiri di più?
“Ci sono diverse cose, giocatori molto forti messi nelle condizioni type=’text/javascript’ ideali per fare male. E’ una squadra fisica, solida ma con qualità incredibili, hanno Grimaldo, Wirtz, Schick che è cresciuto tanto, Frimpong. Hanno una fisicità importante, hanno ricambi importanti, grande gamba, sanno giocare, sanno essere diretti, ti lasciano il dubbio su cosa fare. Hanno costruito una squadra veramente forte, grazie alle type=’text/javascript’ idee dell’allenatore e al mercato”

Il Bayer difende spesso a tre, a volte lei ha schierato la Roma a specchio. E’ una possibilità per domani?
“E’ una possibilità, è una cosa che mi intriga, che stimolerebbe i miei giocatori all’uomo contro uomo, a volte mi piace fare questa cosa. A volte qui vi soffermate sulla difesa a tre o a quattro come se la Roma oggi non possa più farlo, è falso, solo perchè in alcuni spezzoni di partita abbiamo fatto fatica, ma è successo anche giocando a quattro. La difesa a tre è bello farlo se i difensori facciano anche gli attaccanti, aggredendo. Non vuol dire giocare a tre, è una contromossa importante a cui sto pensando però”

Sul piano tattico dove si può decidere la partita. Con il 4-3-3 le sovrapposizioni sono uno strumento?
“Assolutamente sì, vale il discorso della difesa a tre. Potremmo vincere con entrambe le maniere, non c’è uno schieramento iniziale così decisivo. Una volta le posizioni erano statiche, oggi noi giovani allenatori studiamo quelli più bravi che ci fanno capire che appena fischia l’arbitro si muovono tutti. Il terzino gioca più interno non più uomo di fascia, si costruisce a due a tre, etc. Spesso ci leghiamo a questi moduli guardando più a come difendiamo, lì l’impostazione può essere più rigida, ma dipende anche da come si muovono gli avversari. Può essere un’alternativa sfruttare le sovrapposizioni a prescindere dal modulo”

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Interviste

Mourinho: “Merito dei ragazzi per voglia, empatia e senso di responsabilità. Bove? Pensiero superiore”

Josè Mourinho ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria per 1-0 sul Bayer Leverkusen:

Come fa in notti come queste a tirare sempre fuori il massimo dalla squadra?
“Merito dei ragazzi, hanno questa mentalità, voglia, empatia, senso di responsabilità per fare felici i tifosi. L’emozione della gente ti fa sentire dentro, anche a me che ho vissuto molte partite. Non è stata una partita facile, è difficile giocare contro loro e rimanere concentrati per 90 minuti. Loro possono ammazzarti quando perdi palla, i ragazzi sono riusciti a vincere questo primo tempo”.

Quanto c’è di Mourinho nella crescita di Bove?
“C’è più dei genitori che di me. È un ragazzo educato, con formazione intellettuale, un professionista che sembra che ha 30 anni. È cresciuto piano piano, l’anno scorso entrava a 5 minuti dalla fine, quest’anno a 20/30 minuti e a giocare anche titolare. È cresciuto anche nel controllo del gioco dal punto di vista emotivo. Io ho fatto solo il mio lavoro, che è aiutare i giocatori a crescere. Per essere un ragazzo come lui avrà sicuramente una famiglia di altissimo livello”.

Dybala e Wijnaldum?
“È dura. La paura di farsi male e la necessità di averli come opzione… è veramente dura. Hanno giocato questo spezzone, non ho parlato con loro ma senza qualche problema grave vedremo se potranno giocare più minuti”.

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MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

La partita è venuta fuori come l’avevi immaginata?

“Sì. Le semifinali non sono mai facili. Pensare a un risultato più grande è impossibile, perché le squadre sono molto equilibrate. Non abbiamo concesso tanto, abbiamo controllato bene le loro uscite in contropiede. Abbiamo fatto un gol che ci dà un piccolo vantaggio e basta”.

La Roma è tarata sull’Europa League?
“Noi siamo consapevoli di quello che siamo, della nostra forza, dei nostri problemi: oggi ancora di più con tanti infortuni o metà infortunati come Dybala e Wijnaldum. E’ importante mettere in campo tutto questo: la nostra è emozione controllata. I giocatori in campo vogliono dare tutto l’amore che prendono dai tifosi. Ma negli ultimi giorni ho detto a tutti di stare attenti. Il controllo emozionale ti dà equilibrio e controllo tattico. Abbiamo vinto un primo tempo contro una squadra molto brava, ma anche noi abbiamo fatto una buona partita”.

Quanto possono giocare Wijnaldum, Smalling e Dybala?
“In questo momento non penso che Smalling possa giocare giovedì prossimo. Sta lavorando bene e sta dando il massimo, ma ho i miei dubbi per il ritorno. Dybala è al controllo antidoping e non ci ho parlato, spero abbiano avuto sensazioni positive. Se è così domenica giocheranno più minuti e giovedì prossimo ancora di più. Magari anche El Shaarawy è nei limiti per poter aiutare giovedì. Mancini, Ibanez, Cristante, Pellegrini sono la base. Tutti gli altri ogni minuto che giocano ci aiuteranno”

Su Serra:
“Per me il futuro di Serra non mi dice niente. Se smette di essere arbitro o diventa top per me è indifferente. Situazione con Serra è finita lì”

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Rassegna stampa

Roma-Bayer, i precedenti tra goleade e reti d’autore

Terzo incrocio europeo tra Roma e Bayer Leverkusen, il primo in Europa League e in una fase eliminatoria. Nelle precedenti occasioni le due squadre si erano incontrate solo ai gironi di Champions League. Quattro incontri totali tra andata e ritorno quindi (una vittoria casalinga per parte e due pareggi), ma tutti con risultati caratterizzati da rocamboleschi ribaltoni. La prima volta in Germania fu nella stagione 2004/05. Aprì le danze un’autorete di Berbatov per il vantaggio giallorosso. Poi la rimonta 3-1 del Bayer. Al ritorno successe tutto negli ultimi minuti: in gol sempre del centravanti Berbatov (stavolta nella porta giusta). Rispose Montella al 92esimo con la rete del pareggio. Nella stagione 2015/16 il Leverkusen venne sorteggiato nel gruppo E del massimo torneo europeo dopo aver eliminato la Lazio ai play-off.

Come scrive la Repubblica, di nuovo Champions Leaue, dunque. Il 4-4 alla BayArena, alla terza giornata fu un vero thriller. Il ritorno a Roma, con l’Olimpico al gran completo, segue lo stesso copione. Avanti i giallorossi con Momo Salah, dopo soli 2 minuti dal fischio d’inizio, ed Edin Dzeko, a metà del primo tempo. Ma anche in questo caso il calo di concentrazione è vistoso. Si spegne la luce in avvio di ripresa e al 51′ è già 2-2. Un rigore di Pjanic all’80° regala poi la vittoria ai padroni di casa. Finirà 3-2. E sarà un risultato chiave. Perché l’unica gioia giallorossa in quel girone.

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Roma alla settima semifinale europea. 4 precedenti col Bayer, bilancio in equilibrio

ROMA SEMIFINALE BAYER – NUMERI RS (di Francesco Oddo Casano) – Roma e Bayer Leverkusen saranno protagoniste giovedì sera dinanzi ad un Olimpico nuovamente sold out di una delle due semifinali dell’edizione 2022-23 dell’Europa League. I giallorossi, curiosamente, sono l’unica squadra rimasta in corsa che è partita dalla stessa competizione ad inizio anno visto che Juventus, Siviglia e Leverkusen sono retrocesse dalla Champions.

Per i giallorossi sarà il terzo incrocio europeo con le ‘aspirine’. La prima volta accadde nei gironi di Champions League del 2004-2005, nella sfortunata stagione dei quattro allenatori. In Germania vinsero i tedeschi 3-1, con il caso del gol-no gol assegnato a Totti. Al ritorno terminò 1-1, assist del capitano e rete di Montella, che in quella stagione grazie anche ai suoi gol contribuì a salvare i giallorossi dal rischio retrocessione.

Il secondo precedente è più recente e risale alla seconda stagione di Rudi Garcia. Furono due gare spettacolari dei gironi di Champions, un 4-4 alla BayArena con rimonta dei giallorossi dallo 0-2 al 4-2, poi il pari dei tedeschi (doppietta di De Rossi, perla di Pjanic su punizione e rete di Iago Falque). Nel return match all’Olimpico 3-2 dei giallorossi, con sigilli di Salah, Dzeko e Pjanic dal dischetto. Dunque bilancio perfettamente equilibrato: 2 pareggi e una vittoria per parte.

La Roma contro il Bayer ha centrato la settima semifinale europea della sua storia, la quarta negli ultimi sei anni. Sono tre le eliminazioni e tre le qualificazioni alla finale, con la vittoria della Conference lo scorso anno. Pellegrini si accinge a disputare la quarta semifinale europea, la terza da capitano della Roma. Nessun altro romano e romanista vanta un record così in epoca recente (Giannini 1, Di Bartolomei 1, De Rossi 1, Totti 0).

In competizioni UEFA, la Roma ha affrontato per 15 volte squadre tedesche, ottenendo 9 successi, 2 pareggi e 4 sconfitte. Il Bayer Leverkusen ha giocato 12 volte in Italia, vincendo solo una volta, contro l’Udinese per 1-0 nell’andata del terzo turno di Coppa UEFA 1999-2000, con un bilancio completato da 3 pareggi e 8 sconfitte.

Vista la giovanissima carriera di Xabi Alonso in panchina non ci sono confronti diretti e precedenti con Mourinho (che lo ha allenato ai tempi del Real Madrid). Per lo Special One bilancio non del tutto positivo contro le squadre tedesche: 11 sconfitte, 3 pareggi e 7 vittorie.

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Rassegna stampa

Dybala titolare in Coppa

DYBALA COPPA – La buona notizia di ieri ha un nome è un cognome: Paulo Dybala. Ieri l’attaccante argentino, infatti, ha lavorato con il gruppo e quindi è sicuro che giovedì, nella semifinale di andata contro il Bayer Leverkusen, partirà da titolare, cercando di lenire così le tante assenze che affliggono la squadra giallorossa.

Logico però ipotizzare che la Joya non potrà essere al meglio, come peraltro si è notato anche nello spezzone di partita che ha giocato sabato scorso contro l’Inter. In ogni caso sarà lui quello chiamato a fare coppia con Abraham in attacco.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, ma un altro sorriso deve attraversato ieri i campi di Trigoria, ed è relativo a Wijnaldum. Anche il centrocampista olandese si è allenato in gruppo e quindi ha smalito l’infortunio al flessore sinistro che lo aveva reso indisponibile nelle ultime partire. Contro i tedeschi, quindi, partirà dalla panchina, ma sarà pronto a entrare qualora ce ne fosse bisogno.