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Le Voci di Retesport

Candela a RS: “Avrei rinnovato il contratto di De Rossi già da due-tre settimane”

“Sinceramente avrei rinnovato il contratto di De Rossi già da un paio di settimane. Escludendo i top come Guardiola o Klopp, non avrei dubbi se fossi un dirigente della Roma. Sarebbe un segnale importante da trasferire anche alla squadra, anche a quei calciatori come Lukaku che al momento non sono di proprietà del club ma che si trovano benissimo con De Rossi come nel caso proprio del belga”.

Così Vincent Candela ai microfoni di Retesport sulla ricorrente questione legata al futuro della panchina giallorossa: “E’ normale che De Rossi possa interessare sia in Italia che all’estero, lo ha ammesso anche lui di essersi messo in mostra grazie ai suoi calciatori e al rendimento della Roma. Non capisco i motivi di questa attesa e non credo convenga economicamente neanche all’azienda Roma, oltre che al club dal punto vista meramente sportivo”, ha concluso Candela.

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Interviste

Malagò: “Stadio Roma? Non mi risulta un rallentamento. De Rossi merita il rinnovo”

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine della Giornata Nazionale dell’Impiantistica Sportiva, ha parlato così della Roma, del futuro stadio giallorosso e di De Rossi: “Non ci sono i progettisti del nuovo stadio della Roma? Si vede che stanno lavorando specificatamente per il progetto. So che le cose vanno avanti, non è un progetto che si sblocca in poche settimane. Ma non mi risultano passi indietro, nel modo più assolutio. Conosciamo le tempistiche del nostro paese, basta parlare con un imprenditore che vuole costruire una fabbrica o un supermercato. Immaginatevi lo stadio che è qualcosa di ancora più impattante. Ma non mi risultano elementi controindicativi”.  

Poi sul derby e il rischio incidenti: “Disarmante l’allerta per il derby, qualcuno ancora non si rende conto del danno che fanno alle loro squadre e alla collettività. Condannarli è fin troppo poco, mi dispiace molto per le intemperanze avvenute nel derby di coppa Italia. Come vivrò il derby? Non ricordo da tempo un derby bello, poi negli ultimi la Roma ha sempre perso… De Rossi merita il rinnovo, visto il seguito che aveva Mourinho la scelta mi è sembrata intelligente per la piazza”. 

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NEWS

Lukaku vuole restare: ecco la richiesta alla Roma

Romelu Lukaku vuole restare alla Roma, ma il suo rendimento è drasticamente calato nel 2024 rispetto ai primi mesi di questa stagione. I numeri in questo senso sono lapidari: da inizio anno ha segnato 18 gol in 38 partite, quasi uno ogni due gare. In realtà, però, il 2024 è un anno quasi maledetto per Romelu, almeno finora, considerando sia le prestazioni sia il numero dei gol. In questo nuovo anno solare, infatti, Lukaku ha segnato solo 5 reti (una in Coppa Italia con Mou, le altre in Europa League contro Feyenoord e Brighton, in campionato contro Verona e Monza).

La sua media-reti è crollata quasi della metà. Con De Rossi il belga ha infatti messo a segno 4 reti in 13 gare, con una media-gol di 0,31, mentre con Mourinho viaggiava a 0,56 (14 reti in 25 gare)

La Roma dunque si interroga non tanto sul suo valore assoluto ma su quanto e come compensare l’eventuale costo del suo riscatto (43 milioni) rispetto all’attuale rendimento.

Il belga – come riferisce la Gazzetta dello Sport – nei giorni scorsi ha chiesto alla società di restare alla Roma. Una richiesta che deve portare ad una trattativa non facile col Chelsea che, al netto della qualificazione in Champions, potrebbe sfociare in una nuova richiesta di prestito. Una valutazione complessiva che il club farà a fine stagione.

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APPROFONDIMENTI

De Rossi stavolta difende le sue scelte: “Si poteva battere il Lecce anche senza Dybala e Pellegrini”

Meno aplomb e qualche punta di nervosismo in più. De Rossi non ha ingoiato facilmente il rospo dello 0-0 a Lecce e dopo il match, non ha alzato i decibel della critica solo sull’aspetto arbitrale.

Parlando del match contro i salentini, ha sottolineato più volte – come accaduto ad esempio anche a Firenze – che se si vincono pochi contrasti, se si perdono tanti duelli individuali, è dura fare punti in Serie A: ““Abbiamo sofferto tanto la fisicità del Lecce nel primo tempo, così come era accaduto contro la Fiorentina. Dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista, nel calcio bisogna essere ruvidi nei duelli quando la partita viene giocata in maniera più diretta. Se la squadra non riesce a diventare più sporca trovi squadre che ti assaltano.

Non solo la fase di non possesso. De Rossi ha anche analizzato ciò che non ha funzionato con palla tra i piedi dei suoi calciatori: “Siamo stati carenti anche nella fase di costruzione, l’avevamo preparata in maniera diversa, abbiamo giocato troppe palle nel mezzo. “Dobbiamo avere la partita sempre in equilibrio vincendo qualche seconda palla e qualche duello, poi la giocata ce l’avremo sempre grazie alla qualità dei nostri giocatori. Abbiamo concesso dei contropiedi in modo troppo leggero”.

DDR insoddisfatto dopo il match, ma ha difeso la formazione iniziale: “Il Lecce si può battere anche così”

Infine il riferimento alle sue scelte. Spesso De Rossi si era assunto responsabilità dirette per il rendimento non del tutto eccezionale della sua squadra o di alcuni singoli. Questa volta no, anzi. Ha difeso la formazione iniziale, bocciata nei commenti post gara da quasi tutto l’ambiente romanista: “Dybala e Pellegrini sono importanti, ma penso che questa sia una rosa che per valori può vincere a Lecce, con il rispetto per i valori del Lecce. La nostra squadra ha il potenziale per vincere anche senza le nostre stelle. Io credo in questa squadra. Zalewski mi era sembrato molto vivo in nazionale. Bove è tornato un po’ acciaccato dalla nazionale, ma in allenamento l’ho visto benissimo. Mi fido moltissimo di questi due ragazzi e penso che il brutto primo tempo non sia colpa loro”.

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Interviste

Florenzi: “Sfidare la Roma sarà emozionante, è la mia squadra del cuore”

Alessandro Florenzi ha parlato ai microfoni di Sky Sport della prossima sfida contro la Roma in Europa League:

Milan-Roma come la vivi?
“Non mi sembra il caso di dire bugie, per me è una partita dalle grandi emozioni, affrontare la mia squadra del cuore col loro allenatore che è una persona importante nella mia vita in generale, che mi è stata tanto vicino nei momenti di sconforto e con il quale abbiamo gioito insieme nei momenti belli. Sarà una partita bella e molto emozionante per me”.

Sull’Europa League.
“Superare la Roma non sarà facile, hanno cambiato molto e sembra che vadano il doppio. Tutti sanno il mio rapporto con l’allenatore della Roma. Per passare il prossimo scoglio importante dobbiamo affrontare prima il Lecce e pensare che sia l’ultima partita della stagione. Se pensi a quello che sarà tra due partite: se vai più forte con il Lecce vai più forte con la Roma. Il pensiero alla Roma ci può anche stare, ma non ci penso da domani. Domani mi guardo i video di Banda”.

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Interviste

Paredes: “Ideale l’idea di gioco di De Rossi per me. Dybala triste per l’infortunio ma sta tornando”

Oggi ho molta più continuità nel mio club, mi sento meglio e questo sicuramente vale anche per la Nazionale. De Rossi mi dà tantissimo perché la sua idea di gioco per me è la migliore e penso che mi sento ogni giorno meglio”. Così Leandro Paredes di rientro dagli impegni con l’Argentina, ai microfoni dei media locali.

Il centrocampista giallorosso – che oggi sarà a Roma – ha aggiunto: “Dybala era triste per l’infortunio. Ha avuto due mesi molto buoni, sentendosi molto bene fisicamente, giocando nel migliore dei modi da quando è arrivato a Roma. Avere questo infortunio poco dopo la convocazione lo ha sicuramente reso molto triste ma sta bene e tornerà“.

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Calciomercato

Lukaku caustico sul suo futuro: “Volevo fare bella impressione a Wembley? Chiedetelo al Chelsea…”

Romelu Lukaku ieri sera ha disputato un’ottima prova contro l’Inghilterra. Da capitano del Belgio ha guidato i suoi ad un pari di prestigio, sfornando l’assist splendido del momentaneo 2-1 per i suoi.

Al termine del match, incalzato dalle domande dei cronisti di Sky Sport UK con sguardo sul futuro ha risposto in maniera criptica e un po’ caustica: “voleva fare buona impressione dopo essere tornato in Inghilterra per la prima volta da quando è in prestito alla Roma” – la domanda del giornalista con la risposta di Lukaku secca dopo una risata: “Dovresti chiederlo al Chelsea”.

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Interviste

Zaniolo, voglia d’Italia: “Ritorno possibile, ma non alla Lazio”

Nicolò Zaniolo ha rilasciato un’intervista ai microfoni de il Corriere dello Sport. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Anche da Unai Emery stai imparando? Con l’Aston Villa non stai giocando molto.
“È vero e ti confesso che probabilmente meriterei più spazio. Ma proprio per questo posso descriverti l’allenatore con maggiore obiettività: è uno dei più bravi in circolazione, mi sta migliorando sotto tutti gli aspetti. Lo metto sul piano di Guardiola, Klopp e Mourinho”.

Di questi tre, quello che conosci meglio è stato esonerato dalla Roma.
“Non so cosa dire, non me lo aspettavo e mi dispiace per Mourinho. Ma non conoscendo la situazione dall’interno non posso commentare. Se mi domandi di De Rossi ti rispondo con più precisione”.

Dimmi di De Rossi, certo.
“Non mi sorprende affatto il suo inizio. Daniele era allenatore già quando giocava. Un capitano pazzesco per me”.

Visto che ci siamo, mi parli della tua verità sul divorzio dalla Roma? Ne abbiamo scritte e raccontate tante.
“Semplice. È stata una grande storia. Ho amato tanto e sono stato ricambiato. Ma le cose nel calcio come nella vita finiscono. Quando è così è meglio separar-sì, pur conservando il ricordo nel cuore”.

In realtà si è parlato tanto di problemi contrattuali e di rottura con i senatori dello spogliatoio. Due, Mancini e Pellegrini, ora sono tuoi compagni in azzurro.
“Non è successo niente di particolare. La verità è che qualcosa si era interrotto nel feeling con la Roma e abbiamo deciso di comune accordo che non avesse senso trascinare la questione”.

Visto che accennavi al futuro, ti manca l’Italia?
“Eh certo, molto. Gli amici, la famiglia, mio figlio. Ora però tocca ai club definire il mio futuro: il cartellino è di proprietà del Galatasaray. Intanto lasciami dire che che sono grato a Monchi per avere ancora scommesso su di me dopo avermi preso alla Roma quando avevo 19 anni”.

Insomma, torni? Dicono Milan.
“Chi lo sa. Ho chiesto al mio procuratore, Claudio Vigorelli, di informarmi solo se e quando c’è qualcosa di concreto. Ora devo concentrarmi sull’Aston Villa”.

Qualcuno ipotizza addirittura tu possa tornare a Roma, sponda Lazio.
“Non so nulla. Ma comunque voglio essere onesto: per ciò che ha rappresentato la Roma per me e anche per rispetto dei tifosi della Lazio, sarebbe una situazione improponibile”.

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Calciomercato

Angelino spera nel riscatto: “Voglio restare a lungo a Roma”

Angelino ha rilasciato un’intervista ai microfoni di idealista.it, annunciando la sua volontà di restare nella capitale.

Ecco le dichiarazioni dello spagnolo, attualmente di proprietà del Lipsia:

Ci può raccontare il suo impatto con Roma? Cosa le piace di più della città? “Di Roma mi piace tutto. È un ambiente molto caldo, in tutti i suoi aspetti. I miei familiari stanno molto bene qui e speriamo di restarci per molto tempo”.

È stato difficile scegliere la sua nuova casa nella Capitale oppure è stato amore a prima vista? “La prima casa che mi hanno mostrato mi è piaciuta subito. A me come alla mia famiglia. La casa che ho scelto si trova a pochi chilometri dal mare, che per me è un aspetto essenziale”.

Quindi, quando si trova a scegliere una casa, tra città e mare sceglie sempre il mare? “Senza dubbio. Se vivo in una località che me lo permette, scelgo sempre il mare”.

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Esclusive

Esclusiva RS -Stramaccioni: “Mentalità, empatia e giocatori nel loro ruolo: impatto profondo di De Rossi, ora la Roma se la gioca con tutti”

Andrea Stramaccioni, ex tecnico delle giovanili della Roma tra le altre e attuale commentatore sportivo di DAZN, è intervenuto ai microfoni di Retesport. Ecco le sue dichiarazioni:

Cosa è cambiato da Mourinho a De Rossi nella Roma?
“Sono due modi diversi di approcciare lo spogliatoio e di allenare, non ce n’è uno migliore o peggiore, sarebbe sbagliato dirlo. Mourinho ha un suo modo unico di allenare, Daniele ovviamente mi ha stupito. Ho un grande rapporto di amicizia con lui, ma nessuno poteva immaginare che avesse un impatto così profondo nella Roma, è entrato nelle teste dei giocatori, mentalmente, tatticamente sta facendo un lavoro sorprendente. I tanti giocatori che lo abbracciano, da Dybala a Pellegrini, da Lukaku ad altri, sono un segnale: queste cose nel calcio non si comprano, in poche settimane è riuscito ad impostare un rapporto sul piano dell’empatia incredibile. E’ il termometro di qualcosa che non si allena, ma nasce dal rapporto umano. C’è un atteggiamento diverso di De Rossi rispetto a Mourinho, poi chiaramente i risultati importanti aiutano ma anche quando la Roma non ha giocato grandissime partite come a Firenze, De Rossi c’ha sempre messo la faccia. Mi piace che spieghi sempre da dove nascono certe idee tattiche poi Daniele ora è a casa sua, è a Trigoria, allena alcuni calciatori di cui è stato compagno, leader ma anche allenatore da assistente in Nazionale. Mi capita di vedere delle immagini che arrivano da Trigoria, che raccontano di un rapporto molto diretto, molto genuino tra De Rossi e i ragazzi. La sensazione che dà la sua Roma è che oggi se la può giocare con chiunque a viso aperto, prima l’impostazione era diversa, magari si andava in campo difficili come San Siro e si pensava prima a difendere per ripartire”

Lukaku che momento sta attraversando?
“Forse Romelu è l’unico tassello ancora da sviluppare con questo sistema di gioco. Certe volte ci siamo chiesti perchè Lukaku abbia reso meno in alcune squadre in Premier rispetto a ciò che ha mostrato in Italia. Nel 4-3-3, per il centravanti è un sistema di gioco particolare, che lo costringe forse a tratti un po’ a snaturarsi, perchè deve lavorare molto per gli altri, spalle alla porta, ed è una cosa che lui non ama mentre nell’Inter di Conte e nella prima Roma giocava con un’altra punta vicina, con Lautaro che spesso lavorava per lui, aggredendo la profondità e prendendosi i suoi spazi. Adesso deve cambiare e adattarsi, quando ha giocato così al Chelsea ha fatto fatica. Si sta applicando molto, sicuramente l’evoluzione della posizione di Dybala lo aiuta, meno Paulo gioca esterno e più lo aiuta”

In quali particolari De Rossi ha inciso di più?
“Tante piccole cose, ma ce ne sono due in particolare: la prima è che non hai molto tempo per allenare, per addestrare, giocando poi ogni tre giorni, è stato bravissimo a rimettere tutti i calciatori nel loro contenitore ideale, nel ruolo giusto. Penso a Paredes regista, play in un centrocampo a tre, Pellegrini mezzala tecnica, libera di spaziare e andarsi a prendere la posizione giusta, ma anche El Shaarawy che faceva bene quasi sempre solo quando subentrava, piuttosto che Spinazzola che rimesso a fare il terzino con un uomo davanti a cui sovrapporsi, sta tornando ai livelli dell’Europeo. Il secondo elemento l’ho capito da una battuta che mi fece tra Verona e Salernitana in una nostra chiacchierata: parlando della Salernitana e di alcune difficoltà che all’epoca quella squadra poteva opporre ai giallorossi. Alla fine di questa bella conversazione mi ha detto “Oh poi noi siamo la Roma, dobbiamo andare lì e vincere”. Ecco la mentalità, la voglia di risentirsi forti. Questo è un aspetto fondamentale”.