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Calciomercato

Lukaku caustico sul suo futuro: “Volevo fare bella impressione a Wembley? Chiedetelo al Chelsea…”

Romelu Lukaku ieri sera ha disputato un’ottima prova contro l’Inghilterra. Da capitano del Belgio ha guidato i suoi ad un pari di prestigio, sfornando l’assist splendido del momentaneo 2-1 per i suoi.

Al termine del match, incalzato dalle domande dei cronisti di Sky Sport UK con sguardo sul futuro ha risposto in maniera criptica e un po’ caustica: “voleva fare buona impressione dopo essere tornato in Inghilterra per la prima volta da quando è in prestito alla Roma” – la domanda del giornalista con la risposta di Lukaku secca dopo una risata: “Dovresti chiederlo al Chelsea”.

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Interviste

Zaniolo, voglia d’Italia: “Ritorno possibile, ma non alla Lazio”

Nicolò Zaniolo ha rilasciato un’intervista ai microfoni de il Corriere dello Sport. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Anche da Unai Emery stai imparando? Con l’Aston Villa non stai giocando molto.
“È vero e ti confesso che probabilmente meriterei più spazio. Ma proprio per questo posso descriverti l’allenatore con maggiore obiettività: è uno dei più bravi in circolazione, mi sta migliorando sotto tutti gli aspetti. Lo metto sul piano di Guardiola, Klopp e Mourinho”.

Di questi tre, quello che conosci meglio è stato esonerato dalla Roma.
“Non so cosa dire, non me lo aspettavo e mi dispiace per Mourinho. Ma non conoscendo la situazione dall’interno non posso commentare. Se mi domandi di De Rossi ti rispondo con più precisione”.

Dimmi di De Rossi, certo.
“Non mi sorprende affatto il suo inizio. Daniele era allenatore già quando giocava. Un capitano pazzesco per me”.

Visto che ci siamo, mi parli della tua verità sul divorzio dalla Roma? Ne abbiamo scritte e raccontate tante.
“Semplice. È stata una grande storia. Ho amato tanto e sono stato ricambiato. Ma le cose nel calcio come nella vita finiscono. Quando è così è meglio separar-sì, pur conservando il ricordo nel cuore”.

In realtà si è parlato tanto di problemi contrattuali e di rottura con i senatori dello spogliatoio. Due, Mancini e Pellegrini, ora sono tuoi compagni in azzurro.
“Non è successo niente di particolare. La verità è che qualcosa si era interrotto nel feeling con la Roma e abbiamo deciso di comune accordo che non avesse senso trascinare la questione”.

Visto che accennavi al futuro, ti manca l’Italia?
“Eh certo, molto. Gli amici, la famiglia, mio figlio. Ora però tocca ai club definire il mio futuro: il cartellino è di proprietà del Galatasaray. Intanto lasciami dire che che sono grato a Monchi per avere ancora scommesso su di me dopo avermi preso alla Roma quando avevo 19 anni”.

Insomma, torni? Dicono Milan.
“Chi lo sa. Ho chiesto al mio procuratore, Claudio Vigorelli, di informarmi solo se e quando c’è qualcosa di concreto. Ora devo concentrarmi sull’Aston Villa”.

Qualcuno ipotizza addirittura tu possa tornare a Roma, sponda Lazio.
“Non so nulla. Ma comunque voglio essere onesto: per ciò che ha rappresentato la Roma per me e anche per rispetto dei tifosi della Lazio, sarebbe una situazione improponibile”.

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Calciomercato

Angelino spera nel riscatto: “Voglio restare a lungo a Roma”

Angelino ha rilasciato un’intervista ai microfoni di idealista.it, annunciando la sua volontà di restare nella capitale.

Ecco le dichiarazioni dello spagnolo, attualmente di proprietà del Lipsia:

Ci può raccontare il suo impatto con Roma? Cosa le piace di più della città? “Di Roma mi piace tutto. È un ambiente molto caldo, in tutti i suoi aspetti. I miei familiari stanno molto bene qui e speriamo di restarci per molto tempo”.

È stato difficile scegliere la sua nuova casa nella Capitale oppure è stato amore a prima vista? “La prima casa che mi hanno mostrato mi è piaciuta subito. A me come alla mia famiglia. La casa che ho scelto si trova a pochi chilometri dal mare, che per me è un aspetto essenziale”.

Quindi, quando si trova a scegliere una casa, tra città e mare sceglie sempre il mare? “Senza dubbio. Se vivo in una località che me lo permette, scelgo sempre il mare”.

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Esclusive

Esclusiva RS -Stramaccioni: “Mentalità, empatia e giocatori nel loro ruolo: impatto profondo di De Rossi, ora la Roma se la gioca con tutti”

Andrea Stramaccioni, ex tecnico delle giovanili della Roma tra le altre e attuale commentatore sportivo di DAZN, è intervenuto ai microfoni di Retesport. Ecco le sue dichiarazioni:

Cosa è cambiato da Mourinho a De Rossi nella Roma?
“Sono due modi diversi di approcciare lo spogliatoio e di allenare, non ce n’è uno migliore o peggiore, sarebbe sbagliato dirlo. Mourinho ha un suo modo unico di allenare, Daniele ovviamente mi ha stupito. Ho un grande rapporto di amicizia con lui, ma nessuno poteva immaginare che avesse un impatto così profondo nella Roma, è entrato nelle teste dei giocatori, mentalmente, tatticamente sta facendo un lavoro sorprendente. I tanti giocatori che lo abbracciano, da Dybala a Pellegrini, da Lukaku ad altri, sono un segnale: queste cose nel calcio non si comprano, in poche settimane è riuscito ad impostare un rapporto sul piano dell’empatia incredibile. E’ il termometro di qualcosa che non si allena, ma nasce dal rapporto umano. C’è un atteggiamento diverso di De Rossi rispetto a Mourinho, poi chiaramente i risultati importanti aiutano ma anche quando la Roma non ha giocato grandissime partite come a Firenze, De Rossi c’ha sempre messo la faccia. Mi piace che spieghi sempre da dove nascono certe idee tattiche poi Daniele ora è a casa sua, è a Trigoria, allena alcuni calciatori di cui è stato compagno, leader ma anche allenatore da assistente in Nazionale. Mi capita di vedere delle immagini che arrivano da Trigoria, che raccontano di un rapporto molto diretto, molto genuino tra De Rossi e i ragazzi. La sensazione che dà la sua Roma è che oggi se la può giocare con chiunque a viso aperto, prima l’impostazione era diversa, magari si andava in campo difficili come San Siro e si pensava prima a difendere per ripartire”

Lukaku che momento sta attraversando?
“Forse Romelu è l’unico tassello ancora da sviluppare con questo sistema di gioco. Certe volte ci siamo chiesti perchè Lukaku abbia reso meno in alcune squadre in Premier rispetto a ciò che ha mostrato in Italia. Nel 4-3-3, per il centravanti è un sistema di gioco particolare, che lo costringe forse a tratti un po’ a snaturarsi, perchè deve lavorare molto per gli altri, spalle alla porta, ed è una cosa che lui non ama mentre nell’Inter di Conte e nella prima Roma giocava con un’altra punta vicina, con Lautaro che spesso lavorava per lui, aggredendo la profondità e prendendosi i suoi spazi. Adesso deve cambiare e adattarsi, quando ha giocato così al Chelsea ha fatto fatica. Si sta applicando molto, sicuramente l’evoluzione della posizione di Dybala lo aiuta, meno Paulo gioca esterno e più lo aiuta”

In quali particolari De Rossi ha inciso di più?
“Tante piccole cose, ma ce ne sono due in particolare: la prima è che non hai molto tempo per allenare, per addestrare, giocando poi ogni tre giorni, è stato bravissimo a rimettere tutti i calciatori nel loro contenitore ideale, nel ruolo giusto. Penso a Paredes regista, play in un centrocampo a tre, Pellegrini mezzala tecnica, libera di spaziare e andarsi a prendere la posizione giusta, ma anche El Shaarawy che faceva bene quasi sempre solo quando subentrava, piuttosto che Spinazzola che rimesso a fare il terzino con un uomo davanti a cui sovrapporsi, sta tornando ai livelli dell’Europeo. Il secondo elemento l’ho capito da una battuta che mi fece tra Verona e Salernitana in una nostra chiacchierata: parlando della Salernitana e di alcune difficoltà che all’epoca quella squadra poteva opporre ai giallorossi. Alla fine di questa bella conversazione mi ha detto “Oh poi noi siamo la Roma, dobbiamo andare lì e vincere”. Ecco la mentalità, la voglia di risentirsi forti. Questo è un aspetto fondamentale”.

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Interviste

Totti: “De Rossi sta dimostrando di essere un grande allenatore. Pellegrini? Capitano vero”

Nuove dichiarazioni di Francesco Totti sulla Roma. A margine dell’evento Betsson.sport di cui è ambassador presso Officine Farneto, l’ex capitano romanista ha dichiarato: “Quando mi ha chiamato Betsson non ci ho pensato due volte, il progetto è importante e ci accomuna la passione per lo sport. Quando ho girato lo spot era il 5 dicembre sotto la pioggia, faceva un freddo disumano. Stavo quasi per lasciare (ride, ndr)”.

Per me la passione è stata solo una: il calcio. Ma è una parola globale, io ho avuto la fortuna e la voglia di vestire una sola maglia. Una scelta che non rinnego per niente. Anzi”.

Francesco Totti a margine dell’evento ha anche parlato ai microfoni di Sportmediaset

Su De Rossi.“Non mi aspettavo che facesse così bene da subito ma lo speravo. Sta dimostrando di essere un grande allenatore e io, come tutti i tifosi giallorossi, spero continui su questi livelli. La Roma è una piazza difficile e sta dimostrando il suo valore. Conoscere bene la città, i tifosi e la società e quindi sta riunendo tutto questo per far sì che i giocatori rendano con la massima tranquillità”.

Su Pellegrini. “Dopo De Rossi era difficile trovare un altro capitano, io avevo già detto che Lorenzo è un capitano vero, da Roma. Ora sta anche bene fisicamente e gli riesce tutto”.

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Interviste

Retroscena Tudor, Lotito svela: “Ha rifiutato Roma e Napoli”

Igor Tudor è ufficialmente da alcuni giorni il nuovo tecnico della Lazio. L’ex Hellas ha preso il posto di Sarri, dopo il passaggio momentaneo di mano dal toscano a Martusciello.

Claudio Lotito, patron biancoceleste, ha parlato di questa scelta in panchina svelando un retroscena che indirettamente coinvolge anche la Roma: “… la verità è che a qualcuno dà fastidio che il sottoscritto sia riuscito a risolvere il problema in 24 ore al primo e unico appuntamento. Ho alzato il telefono, ho incontrato gli agenti e ricevuto l’apprezzamento di Tudor, che aveva rifiutato Napoli Roma ha dichiarato ai microfoni de il Messaggero.

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Interviste

Abraham ruggisce: “Pronto per il finale di stagione. A Perth ci sarò” – VIDEO

Tammy Abraham ieri è tornato a respirare l’aria dello spogliatoio ma non in borghese. Ha svolto il riscaldamento con la squadra e ha sostenuto i suoi compagni dalla panchina, a distanza di nove mesi circa dall’infortunio grave al ginocchio.

Questa mattina l’inglese ha parlato in vista della super amichevole col Milan che si disputerà in Australia al termine della stagione ufficiale: “Sono pronto per questo finale di stagione.”

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NEWS

De Rossi: “Non sempre si può stravincere quando fai queste rincorse. Pellegrini capitano vero”

Daniele De Rossi ha commentato così la vittoria per 1-0 contro il Sassuolo:

Quanto era importante questa vittoria, ma soprattutto vincere una partita così complicata?
“Fondamentale vincerle tutte. Abbiamo iniziato questa rincorsa e all’inizio non tutti ci credevano come ci credevamo noi, le avversarie stanno andando velocissime quindi devi vincerle tutte. Quando ne vinci tante come stiamo facendo noi, qualcuna la vinci passeggiando mentre in altre fai più fatica. Il Sassuolo è stato bravo, noi meno brillanti e statici. La Roma però non è la prima volta che vince grazie al guizzo dei suoi campioni. Sono contentissimo”.

Cos’è Pellegrini per De Rossi?
“Non posso lamentarmi di lui, ha segnato praticamente in tutte le partite. Pellegrini è il capitano della Roma e non è facile farlo, questo ruolo porta con sé mugugni. Quando le cose non vanno bene sei il primo a essere bersagliato. Ora la gente mi ama e mi dedica striscioni, ma nei momenti difficili ero sempre nell’occhio del ciclone. Pellegrini porta questa fascia con una maturità che mi ha stupito, io l’ho lasciato che era un ragazzo giovane, ora sono tornato e ho trovato un vero capitano. Non basta avere la fascia per esserlo. Lui aiuta i compagni, è professionale e inoltre è fortissimo. Sono contento che vada in Nazionale, quello è il suo livello”.

Si diceva che fosse impossibile arrivare in Champions con questa rosa, ma lei sta dimostrando il contrario.
“Io l’ho sempre detto dall’inizio, la Roma ha una squadra che deve lottare per quel traguardo lì. La Roma è inferiore a Milan, Inter e Juventus, ma contro le altre possiamo giocarcela. Il calcio non è solo numeri e monte ingaggi, altrimenti il Bologna sarebbe decimo/undicesimo. Noi per primi dobbiamo credere in noi stessi, se non lo facciamo è difficile fare punti”.

Quanto inorgoglisce aver vinto con sofferenza? Questa squadra ha altri margini di miglioramento?
“Ho fatto parte di squadre della Roma fortissime, ma c’erano anche delle partite che si vincono in questo modo, con un paio di guizzi e giocate dei singoli. Il Sassuolo ha tanti giocatori forti, la classifica che ha non rispecchia il loro valore. Abbiamo avuto qualche occasione per chiuderla prima, ma non vincerla sarebbe stata una mazzata. Sarebbe stato duro tornare a lavorare dopo la sosta con due punti in meno, in un modo o nell’altro bisognava vincere”.

Si aspettava una situazione più difficile quando era arrivato?
“Non è facilissimo. Magari c’è bisogno di qualche capello bianco in più per gestire le cose quando l’atmosfera è un po’ calda, invece sono stato fortunato a trovare questa opportunità di lavoro e una società e un gruppo di giocatori che si sono fidati di me. Manca tantissimo ancora, quindi possiamo fare ancora meglio o peggio se non saremo pronti a rimetterci in gioco in questi due mesi”.

Il suo ricordo più bello da allenatore della Roma?
“Non saprei. Oggi ho ricevuto un coro, uno striscione e un abbraccio ideale da parte dei tifosi. Ricevere queste dimostrazioni di affetto sotto un’altra veste non ti lascia indifferente. Forse la prima partita è stata quella in cui mi sono emozionato di più, gli abbracci con i giocatori e con lo staff nello spogliatoio… Però ci sono state anche altre partite come quella col Brighton. A Trigoria viviamo bene, c’è una bella atmosfera”.

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Interviste

Pellegrini: “Mi godo De Rossi come allenatore, con lui mi sento più libero in campo”

Le parole di Pellegrini a DAZN dopo Roma-Sassuolo 1-0

Ultimi minuti di voglia per non pareggiare la partita, come a Firenze non volevate perdere. Fanno rima?
“Penso che sia giusto per una squadra che vuole migliorarsi ed essere lì in alto, un conto è perdere, vincere o pareggiare. Oggi dovevamo vincere a tutti i costi, a Firenze per come si era messa era importante non perdere, sono tre punti stasera molto importanti”

Che cos’è quell’abbraccio con De Rossi?
“C’è tanta stima lo sapete, Daniele per me è sempre stato un punto di riferimento, ho avuto la fortuna di viverlo da compagno, adesso da allenatore, mi godo lui come tecnico e lui si gode me come giocatore”

Anche perchè stai spostando le stagioni? La tua differenza principale rispetto a due mesi fa?
“Essere sempre al centro del gioco, ho bisogno di sentirmi libero in mezzo al campo, capire dove sono gli spazi per puntare, per fare la giocata, è quello che mi è mancato nell’ultimo anno e mezzo, sono contento di averlo ritrovato per me, per la Roma, per i miei compagni e per questa società che ci fa sentire sempre la sua vicinanza dimostrando di tenere a noi”

Sorteggio Milan in Europa League?
Come l’anno scorso a questo punto della coppa le squadre sono tutte forti, come il Milan poteva capitarne un’altra, sarebbe stata sempre difficile. Proveremo a passare il turno, il Milan è una squadra forte ma noi dobbiamo avere la nostra consapevolezza, continuare a lavorare e migliorarci”

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Interviste

Zalewski: “Tutti avranno paura ad incontrare questa Roma” – VIDEO

Nicola Zalewski, autore di una prova incolore contro il Brighton, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in mixed zone dopo la sfida contro gli inglesi: “Passato il turno nonostante l’arbitraggio. Bravi a gestire soprattutto il primo tempo. Sorteggio? Tutti avranno paura di affrontare questa Roma”.