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Calciomercato

El Shaarawy, pressing alto del Besiktas: il club turco lo vuole subito

Il Beşiktaş vuole subito Stephan El Shaarawy in Turchia. Come riporta il sito sporx.com, i dirigenti bianconeri hanno offerto alla Roma 2 milioni di euro per ottenere il via libera al trasferimento del numero 92 giallorosso, il cui contratto con la società capitolina scadrà a fine stagione. Se non riuscisse a convincere la Roma a privarsi del Faraone adesso, il Besiktas proverebbe comunque a prendere El Shaarawy a giugno, a parametro zero.

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Rassegna stampa

Wijnaldum è pronto: in panchina a Lecce

Per uno Zaniolo che esce ci sono due olandesi che tornano. A Trigoria è conto alla rovescia per Wijnaldum che ha risposto alla grande a tutti gli ultimi test: dalla partita con la Primavera all’aumento ormai totale dei carichi di lavoro. Gini è pronto, sei mesi dopo quel maledetto infortunio alla tibia che ha spezzato i sogni di mezza estate dei tifosi.

Come riporta Leggo contro il Lecce sabato sarà in panchina, pronto a subentrare e a iniziare a dare una mano nella corsa Champions. A fine stagione Roma e Psg faranno i conti con due opzioni sul tavolo: il riscatto con sconto o il rinnovo del prestito, per il quale però Wijnaldum dovrebbe allungare il suo rapporto coi francesi fino al 2025.

A Lecce è pronto a tornare tra i convocati anche Karsdorp dopo il lungo esilio e le polemiche con Mourinho. Il tecnico ha deciso di riabilitarlo anche per non perdere un ulteriore giocatore in rosa dopo l’addio di Zaniolo.

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APPROFONDIMENTI

Smalling-Roma, il matrimonio proseguirà. Zaniolo ed El Shaarawy in bilico: le ultime

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Non solo mercato in entrata e in uscita. Per Tiago Pinto saranno settimane molto impegnative anche per quanto concerne la valutazione delle singole situazioni dell’attuale rosa. Sono dieci infatti i calciatori dell’attuale rosa che hanno i rispettivi contratti in scadenza tra giugno prossimo e giugno 2024. Da Cristante a Rui Patricio, da Smalling a Zaniolo, passando per Spinazzola, El Shaarawy ma anche Matic (con rinnovo automatico dopo un tot di partite) e Belotti, su cui la società sta riflettendo attentamente dopo questa prima parte di stagione decisamente incolore.

Se per Cristante si tratta solo di ratificare un accordo trovato tra Pinto e Riso nelle scorse settimane, le situazioni più spinose sono quelle di Smalling, Zaniolo ed El Shaarawy. Il centrale inglese, salvo clamorose sorprese, rimarrà alla Roma. Il suo ruolo di titolare inamovibile nello scacchiere di Mourinho e il ritorno al top della condizione negli ultimi 15 mesi, ha convinto la società ad estendere il contratto del britannico che scade a giugno.

Smalling vanta un’opzione di rinnovo unilaterale che potrà far valere alle attuali cifre (3.5 milioni netti) per un’altra stagione ma è possibile che Pinto incontri nelle prossime settimane i suoi agenti per spalmare questa cifra su un biennale.

19.2.2022 Roma vs Verona (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Smalling deluso a fine partita (Foto Gino Mancini)

Intricata invece è la situazione Zaniolo: la scorsa estate il 22 sembrava destinato a partire, ma la Roma ha eretto un muro economico altissimo, che nessuna società è riuscita a incrinare o superare. La scadenza 2024 pone inevitabilmente una deadline naturale alle contrattazioni e al momento non sono previsti in agenda nuovi incontri tra Pinto e Vigorelli. La distanza economica tra le parti è ormai nota a tutti, non sono stati fatti passi avanti sensibili e non è da escludere che la società stia realmente riflettendo sul rendimento dell’attaccante che ormai da un anno e mezzo gioca con regolarità ma ha uno score, soprattutto in campionato, decisamente al di sotto delle aspettative.

El Shaarawy è al momento il calciatore più vicino all’addio. Non è mai stato considerato un titolare inamovibile da Mourinho e il suo ingaggio da 3.5 milioni pesa enormemente rispetto al suo status di prima riserva. Salvo ripensamenti, difficile immaginare ad oggi un prolungamento a meno che non si offra al calciatore una sostanziale riduzione (intorno al milione e mezzo di euro) per un paio di stagioni. Il Faraone a Roma sta bene, ma questa volta non dipende solo da lui.

In assoluto la Roma difficilmente tratterà tutte queste situazioni prima della primavera inoltrata. Sulla questione rinnovi, i Friedkin hanno sempre dettato una linea chiara: prima i risultati sul campo, poi le singole contrattazioni. Esempio in questo senso quanto accaduto per due anni di fila con Mkhitaryan, la cui vicenda personale è sempre stata affrontata a giugno, con alterne fortune.

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NEWS

Roma, ecco i tifosi del Bodo: maschere di Knutsen, cori e sfottò a Mourinho (FOTO)

Quasi 2000 forse qualcosa in più. I tifosi del Bodo/Glimt hanno raggiunto la capitale in queste ore per sostenere la propria squadra questa sera allo Stadio Olimpico. Per la prima volta nella storia del club norvegese hanno la possibilità di raggiungere le semifinali di una competizione europea.

Tantissimi sostenitori gialloneri stanno vivendo le ore antecedenti al match per le vie del centro di Roma. Pranzi, cori e magliette provocatorie come quella di un tifoso che riporta sulla schiena il nome di Mourinho e il 6-1 di ottobre scorso.

(foto @matteopinci su Twitter)

Come preannunciato alla vigilia, moltissimi tifosi del Bodo indosseranno la maschera di Knutsen allo stadio Olimpico come messaggio di sostegno al tecnico squalificato dall’UEFA dopo la rissa dell’andata con Nuno Santos.

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Interviste

Mourinho: “Veretout non parte. Finiremo la stagione con questa rosa. Ok Smalling ed El Sha”

CONFERENZA STAMPAJosè Mourinho ha parlato in sala stampa alla vigilia di Empoli-Roma:

“Un pensiero per Mister Di Marzio, siamo tutti con la sua famiglia”

“Tu ricordi benissimo i momenti in cui non siamo andati bene, per me più facile parlare dei momenti belli come i 70 minuti contro la Juve, il secondo tempo contro il Lecce ad esempio. La partita contro la Juve è già un po’ lontana, nel calcio due settimane sono già tanto tempo, ne abbiamo già parlato a sufficienza, noi non ci nascondiamo dietro le scuse, principalmente tra di noi abbiamo parlato abbastanza di quella partita. Contro il Lecce ho già detto che la responsabilità del primo tempo è la mia, ho cercato di spiegarlo, forse l’ho fatto male. Quando uno pensa alla partita successiva e non a quella che sta giocando, di solito non aiuta la sua squadra e io non li ho aiutati. Quando una squadra è abituata a giocare con due punte o con un 10 dietro un centravanti e invece in questo caso abbiamo giocato con tre centrocampisti con le stesse caratteristiche sulla stessa linea, la colpa è mia. Avevo la consapevolezza di questo fortunatamente anche prima della partita ma avevo giocatori in panchina per cambiare la dinamica del match”

A che punto è il recupero di Smalling? L’eventuale rientro di questo giocatore può suggerirle di tornare a tre o preferisce andare avanti a quattro dietro?
“Smalling sta bene, non benissimo magari, ma si è allenato con la squadra due giorni con noi, si è allenato a Trigoria senza la squadra ma l’ha fatto già giovedì, gli altri giorni è stato a casa con un allenamento minimo ovviamente. E’ disponibile per giocare, abbiamo 4 centrali a disposizione e stanno giocando bene, anche Marash Kumbulla che due-tre mesi fa, non era un giocatore che aveva la mia fiducia totale, ora l’ha conquistata, con umiltà, lavoro, con apertura totale alle critiche costruttive, sono molto contento. Non mi ricordo di aver avuto 4 centrali a disposizione. Sul cambio di modulo non voglio rispondere”

Abraham è entrato in 19 gol della Roma, sulla scia di gente importante al primo anno come Batistuta o Montella. Quanti margini ha di crescita?
“Dove possiamo arrivare noi con lui e dove può arrivare lui con noi. Non sta facendo male, hai ragione, nella sua prima stagione, con un cambio di cultura calcistica e di competizione, i numeri stanno lì, senza rigori, con tanti pali che si potevano trasformare in più gol, però onestamente mi aspetto di più, c’è spazio per migliorare non solo a livello numerico ma anche a livello qualitativo, in area di rigore dove ancora deve crescere tanto, adesso giocando sempre, con le esigenze che abbiamo e con il lavoro che sta facendo mi aspetto sempre di più. Torno all’inizio della risposta, siamo tutti insieme, speriamo che la crescita dell’individualità coincida con la crescita di squadra”

Se togliamo Inter e Juventus, quante squadre in Italia hanno una rosa migliore della Roma secondo lei?
“Penso che la classifica, che gara dopo gara, una vince una perde, una volta siamo quinti, poi sesti o settimi, Fiorentina prima settima, o sesta, così la Lazio, penso che siamo lì. Penso che la classifica esprima chiaramente le prime 4-5 di questo campionato, hanno un potenziale di rosa, di numeri, di esperienza che per qualche ragione stanno lì. Possiamo arrivare lì? Ovviamente sì. Possiamo principalmente nella prossima stagione trovare continuità ed evoluzione? Sì. Però per me non c’è dubbio, basta guardare anche il tempo di costruzione delle squadre e del loro lavoro”

E’ chiuso il mercato in entrata? Partirà qualcuno?
“Magari ho sbagliato quando ho detto che era chiuso, forse mi hanno interpretato male. Il mercato è aperto al 31 gennaio. Se la domanda è se mi aspetto qualcosa in più? Non mi aspetto. Ma il mercato è aperto. Sulle cessioni dipende da come pensate voi le cose, è un po’ strano perchè sembra che ogni volta che un calciatore va in panchina o vive un determinato momento, la soluzione immediata sia la cessione. Se è così, è complicato. Si parla sempre: Veretout è stato in panchina una partita, è già in vendita. Carles Perez gioca, esce al 45′ e deve esser ceduto. I giocatori che sono andati via, Villar, Mayoral, Reynolds e Calafiori erano parte di un progetto, di una strategia non dico di mercato, ma di struttura della nostra squadra, in questo momento con l’attuale rosa penso sia la stessa che rimarrà fino al termine del campionato. Infatti abbiamo sostituito 4 giocatori con pochissimi minuti giocati con 2 che giocano e giocheranno tanto e che in due partite hanno fatto tanti o più di questi 4 messi insieme. Questa è una strategia di strutturare la rosa. Sergio Oliveira ci da opzioni a centrocampo, Maitland una buona protezione a Karsdorp e Vina, questo ha migliorato la nostra rosa, per questo ho detto che ero contento perchè si poteva fare il 31 gennaio e lo abbiamo invece fatto il 10. Perez ha giocato come titolare 8-9 partite, abbiamo bisogno di una rosa, non di gente che va via”

Avrà tutti i terzini a disposizione, su Maitland-Niles: rivedendo il gol preso contro il Lecce, non si è capito se dovesse marcare Calabresi oppure no?
“Prima di tutto valore al Lecce che non ha avuto paura del 2 vs 2 a centrocampo e ci ha sorpreso a noi questa cosa perchè pensavamo ne lasciassero tre dietro contro i due nostri attaccanti. A volte si guarda chi sbaglia e non ci fa bene, loro hanno fatto molto bene. Maitland doveva stare a limite dell’area a controllo della zona, doveva seguire quello che entrava visto che fuori non è rimasto nessuno, ma loro sono stati bravi e coraggiosi”

Che partita dovrete fare domani? El Shaarawy?
“El Shaarawy convocato, Spinazzola e Pellegrini sono gli unici assenti. Apparentemente come tu dici non esiste. Milan-Spezia 1-2, così Inter-Empoli in coppa 2-2 al 90′, per fortuna questo apparentemente in Serie A assomiglia sempre di più a quello di Premier. L’Empoli sta disputando una stagione fantastica, arriva dalla B e oltre ai numeri, i risultati, esprimono una qualità di gioco e un lavoro fantastico. Sono sicuro che non sarà facile. Per vincere dobbiamo giocare molto bene. L’Empoli ha la media di più di 2 gol a partita nelle ultime giocate, segnano quasi sempre, si difendono bene, hanno grande qualità e gioca con l’ambizione di vincere e finire il più alto possibile, ma anche con tranquillità perchè distanti dalla zona salvezza. Tolgo subito l’apparentemente, perchè sarà una gara molto difficile”

Empoli e Lecce si assomigliano? Ha pensato che con qualche gol in più sarebbe al pari dell’Atalanta?
“Non credo sarà simile al Lecce, ma giocano in due categorie diverse, c’è una distanza qualitativa con l’Empoli, giocano con sistema tattico diverso, l’Empoli varia con due punte o con una, partendo sempre da una linea a quattro, ma sono mutevoli. E’ una buona squadra e non sono preoccupati per la classifica, quindi giocano con serenità. Andiamo lì con l’intenzione di cercare di fare un ciclo di vittorie, vincere la terza di fila prima della sosta”