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Stadio di Pietralata: depositato al Tar il primo ricorso dei residenti

Partita la “guerra” dei residenti di Pietralata al progetto del nuovo stadio della Roma. Nei giorni scorsi è stato depositato negli uffici del Tribunale amministrativo del Lazio il ricorso con cui viene contestata la delibera di “pubblico interesse” votata il 9 maggio dall’aula Giulio Cesare del Campidoglio per la realizzazione dell’impianto sportivo.

Come scrive il Tempo, il comitato popolare di quartiere, in una nota, sottolinea: “Abbiamo analizzato la delibera in tutte le sue parti e verificato come sia sparita la maggior parte delle prescrizioni riportate dagli uffici tecnici nella chiusura della conferenza dei servizi preliminare. Ribadiamo che ogni documento che verrà approvato – proseguono i referenti – sarà verificato e in caso contestato, compresa la modifica promossa dall’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, alle norme tecniche attuative. I nostri legali sono già all’opera nel verificare le modifiche proposte”.

Le associazioni e i comitati di quartiere si stanno inoltre impegnando in rete con altre realtà di città come Milano e Parma, per promuovere un giudizio di costituzionalità della “Legge Stadi”. “Proseguiamo per la nostra strada per difendere il verde pubblico e il quadrante intero della città dall’ennesima speculazione e speriamo che le istituzioni preposte al futuro giudizio entrino nel merito della questione in maniera capillare”, conclude la nota del comitato dei residenti.

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Stadio Roma, a breve una sorpresa: pronto il disegno del nuovo impianto

La Roma sul campo prosegue la costruzione della squadra del prossimo anno, fuori invece lo stadio è tra i principali pensieri della società. Proseguono spediti i lavori tecnici sul progetto del nuovo impianto. Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, a breve dovrebbe esserci una sorpresa: tutti gli indizi fanno pensare che sarà reso pubblico il primo disegno “ufficiale” del nuovo impianto di Pietralata, uno schizzo che per ora ha visto solamente il sindaco Roberto Gualtieri.

Il primo cittadino della capitale l’ha definito «bellissimo». Un disegno che può dare una spinta alla credibilità e alla bontà del progetto della Roma, che con la famiglia Friedkin al comando vuole ribaltare i paradigmi di una città che non va d’accordo con le grandi opere. L’obiettivo del club è di inaugurare il nuovo stadio nel 2027.

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Bonessio (Pres. Comm. Sport Roma Capitale) a Retesport: “Dopo l’estate il progetto definitivo dello stadio. Tre le criticità poste all’attenzione del club”

Avanza il progetto dello stadio della Roma a Pietralata. Dopo l’approvazione della pubblica utilità da parte della giunta capitolina, ora si attende la presentazione del progetto definitivo su cui il Comune sarà chiamato a rivotare per ratificare la serie di prescrizioni urbanistiche e logistiche richieste al club giallorosso.

Per analizzare lo stato dei lavori sul nuovo impianto a Pietralata è intervenuto ai microfoni di Retesport, Ferdinando Bonessio, presidente della Commissione Sport di Roma Capitale:

“Lo scorso 9 maggio abbiamo acquisito la pubblica utilità sulla proposta della società giallorossa relativa alla costruzione del nuovo impianto a Pietralata. E’ un’opera privata proposta da As Roma, ma nell’ambito di un partenariato pubblico-privato, un’iniziativa di carattere pubblico che sarà realizzata da un soggetto privato, con una concessione alla Roma per un tot d’anni per poi tornare teoricamente per legge nella disponibilità del comune. Sarà pubblicata a breve la delibera completa, molto complessa perchè abbiamo ascoltato le istanze dei cittadini, dei residenti, perchè c’è un nucleo abitativo che insiste da diversi decenni ed era giusto tenere conto delle loro necessità. Abbiamo impostato il lavoro in modo corretto e positivo. Il progetto ora deve tramutarsi da un progetto di fattibilità di massima in un progetto definitivo ed esecutivo, sia a livello di progettazione ma anche di natura urbanistica, viabilità, ambientale etc, servirà un progetto che recepisca tutti gli elementi indicati dall’amministrazione per capire che tipo di impatto avrà l’opera sul territorio. Dall’altra parte l’amministrazione pubblica sta individuando un soggetto responsabile del rapporto sul territorio con le realtà che saranno ascoltate in sede ufficiale, con assemblee ad hoc e schede di rilevazione delle rispettive istanze, con un sito internet dedicato. La volontà è di arrivare alla costruzione di un’opera che sia una ricchezza per la città, un’opera a vantaggio della cittadinanza e una soddisfazione per il popolo romanista e la Roma affinchè abbiano finalmente, in una metropoli come la nostra, uno stadio di proprietà adatto per il calcio rispetto all’Olimpico che è stato edificato con logiche legate alle Olimpiadi del 1960”

Sarà un’opera che riqualificherà un intero quadrante della città?
“Forse non è corretto parlare in assoluto di riqualificazione, perché il quadrante urbano di Pietralata era già destinato ad essere riqualificato con altri interventi urbanistici, ma i tempi lunghi hanno sospeso alcuni progetti. Parliamo di uffici e di strutture amministrative principalmente. L’amministrazione comunale ha deciso di rinunciare ai progetti pregressi per costruire lo stadio, ma non ci sarà un aumento di cubature bensì una diminuzione. Ho potuto accedere al cantiere ed è un’area già servita da una buona viabilità, con sistemi fognari e illuminazione e che attendeva l’edificazione di alcuni edifici. Verrà realizzata sicuramente la casa dello studente e un edificio dell’ISTAT. Non sarà una mera riqualificazione ma un completamento dell’area che deve dare dei servizi fruibili e costanti”

Quali sono le criticità dell’area?
“Come amministrazione stiamo puntando molto sul modello di trasporto sostenibile e quindi sulla viabilità su ferro, sono tre le fermate della Metro coinvolte nell’area: Quintiliani, Tiburtina e Monti Tiburtini, c’è un problema di frequenza del passaggio di convogli. Abbiamo chiesto che la Roma si confronti con ATAC e Metro Roma per trovare delle soluzioni per amplificare il numero dei convogli. Nel frattempo Roma sta lavorando per la chiusura dell’anello ferroviario tra Vigna Clara e Nuovo Salario. Lo stadio collocato a poche centinaia di metri dalla stazione Tiburtina potrà usufruire anche di questo canale di collegamento su ferro con i treni regionali. L’altra questione che ci preoccupa è quella di contenere l’inquinamento acustico rispetto all’ospedale Pertini e su questo l’amministrazione vuole visionare studi e scelte tecniche che la Roma proporrà. Creare un disagio al nosocomio sarebbe impensabile sia per quanto riguarda il rumore sia alla possibilità di accesso. Massima priorità dunque alla fruibilità dell’ospedale. In terzo luogo la questione del verde: la Roma propone di cambiare questi lotti che sono all’interno del comprensorio, spostando verso est il volume dello stadio e di ricollocare al centro del comparto la zona verde. La proposta originaria della Roma è quella di restituire alla cittadinanza un’area verde a servizi, quindi con la realizzazione anche di un’area sportiva dotata di campi da calcio, basket, padel etc. oltre ad una struttura per spettacoli concertistici. Penso che, visto che è presente già un’area verde, con una discreta alberatura e un suolo permeabile alle piogge, quindi garanzia di produzione di ossigeno, cattura di anidride carbonica, probabilmente per l’equilibrio ambientale di quel comparto, invece di costruire questi campi sportivi lì, si potrebbe ampliare la zona verde naturale e spostare la realizzazione di questi campi in un’altra area sempre nel IV municipio. Infine ho personalmente suggerito alla Roma di creare delle promozioni per i tifosi che raggiungeranno lo stadio con i mezzi pubblici, per andare ancor di più incontro all’aspetto green”

Riascolta qui l’intervista integrale a Bonessio (Pres. Commissione Sport Roma Capitale)

La consegna del progetto quando avverrà? Ha avuto modo di visionare i primi disegni dell’impianto?
“Subito dopo l’estate avremo la prima documentazione relativa al progetto definitivo. L’amministrazione capitolina ha deciso di inserire un ulteriore passaggio di ratifica rispetto alla presentazione del progetto definitivo che sia propedeutico all’apertura della Conferenza di Servizi decisoria. C’è stato un ottimo atteggiamento da parte dell’As Roma e dell’Amministrazione comunale per decidere di affrontare in questo modo lo sviluppo della progettazione. Abbiamo visto già alcuni documenti preliminari, si sta discutendo adesso sull’altezza della volumetria, ad esempio sull’impatto urbanistico e ambientale dello stadio, con riferimento anche allo skyline rispetto agli edifici adiacenti al futuro impianto. A noi interessano molto anche le simulazioni di traffico relative all’arrivo e al deflusso dall’impianto. Sul disegno, i primi bozzetti che sono comparsi descrivevano una forma ovale dell’impianto, ma poi saranno le soluzioni tecniche a definire la distribuzione degli spazi”

Ha avuto modo di conoscere Lina Souloukou?
“Sì in due occasioni, quando è stata ingaggiata del club Gualtieri l’ha presentata a tutti i consiglieri e poi in occasione della premiazione dello Scudetto della Roma Femminile. Mi sembra una persona molto competente, con conoscenze e capacità di poter dire la sua anche nel settore stadio, avendo maturato esperienze similari in Grecia con l’Olympiakos”

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Friedkin, con lo stadio è già futuro: oltre 400 milioni di ricavi in 10 anni

Il nuovo stadio della Roma, che sorgerà a Pietralata, vede l’amministrazione comunale e il club sulla stessa lunghezza d’onda, come il via libera al Pubblico Interesse – approvato in assemblea capitolina due giorni fa con i voti anche delle opposizioni – ha in qualche modo santificato.

Così ieri è lo stesso sindaco, Roberto Gualtieri, a ribadire i punti di forza del progetto. “Tutto è andato molto bene, come dimostra il fatto che non ci sia stato alcun voto contrario – spiega a La 7 –. L’Aula ha votato l’interesse pubblico, che è il passaggio istituzionale amministrativo decisivo per passare alla fase operativa della realizzazione dello stadio”. Il fascino, in fondo, sembra proprio questo. “È un progetto di stadio e basta: non si porta appresso cubature. L’impianto sarà bellissimo. Penso a breve si vedrà il disegno (lui lo ha già visto, ndr) che, vi posso assicurare, è straordinario. Noi stiamo lavorando affinché nel 2027 – che è una ricorrenza importante per la società (il centenario della fondazione, ndr) – sia tutto pronto. Tra l’altro, sarà a carico di un privato, quindi non un euro di soldi pubblici spesi”.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, a differenza del progetto della vecchia proprietà, che doveva sorgere a Tor di Valle, stavolta le resistenze paiono infinitamente inferiori, anche grazie al fatto che il Comune ha posto due paletti: una serie di prescrizioni che il progetto dovrà recepire (vedi articolo accanto) e il fatto che il progetto stesso dovrà ritornare in aula per una nuova approvazione.

La Roma è pronta ad raccogliere la sfida, grazie ai 582 milioni stanziati per l’opera, anche se non è escluso che la cifra possa essere rialzata (ma non troppo) per via appunto delle modifiche richieste dall’amministrazione. La società, che prima della fine dell’anno presenterà il progetto su cui lavora lo studio londinese Populous, sottoscrive il traguardo della stagione 2027-28, sapendo che il progetto darà vita a uno stadio da 57 mila posti, espandibile a 62 mila in previsione di grandi eventi.

Quello della Roma sarà il più grande fra i nuovi stadi costruiti in Italia, arrivando a interessare un’area di 160 mila metri quadrati. Non sorprende, perciò, che i calcoli parlino di un impatto economico per la città, la regione e il Paese pari a circa 4 miliardi di euro in dieci anni, il 43% derivante dalle entrate fiscali, il 41% dallo sviluppo delle imprese locali, il 10% dagli investimenti strutturali e il 6% dall’incremento della forza lavoro.

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Gualtieri annuncia: “A breve il disegno dello stadio, sarà straordinario”

STADIO GUALTIERI – Soddisfazione per il lavoro svolto e ora si passa allo step successivo. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dopo l’approvazione della delibera di pubblica utilità in tempi quasi record (festeggiata ieri con un post social insieme alla sua squadra di lavoro) è tornato a parlare del progetto dell’impianto che sarà edificato a Pietralata.

Gualtieri parla del disegno dello Stadio

“Dopo l’approvazione del pubblico interesse si passa ora alla fase operativa dello stadio con un bellissimo progetto di uno stadio e basta, che non porta con sé altre cubature. Sarà bellissimo e penso a breve si vedrà il disegno dello stadio, che è un disegno che vi possa assicurare è straordinario”. Queste le dichiarazioni alla trasmissione Omnibus di La7 questa mattina.

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C’è il via libera allo stadio: prescrizioni e prossimi step

È arrivato il via libera dell’Assemblea capitolina al riconoscimento del pubblico interesse al progetto dello stadio dell’As Roma a Pietralata. Un voto favorevole che consente alla società giallorossa di preparare un piano definitivo da sottoporre alla conferenza dei servizi ma che, come stabilito dall’Aula Giulio Cesare, non è un benestare «tout court». Il Consiglio comunale tornerà infatti a occuparsi dello stadio per analizzare il progetto definitivo. «Vigileremo – sottolinea la presidente dell’Assemblea Svetlana Celli – per verificare che tutte le prescrizioni, frutto del lavoro della maggioranza con il contributo delle opposizioni, siano rispettate».

Come scrive il Tempo, si va dall’incremento dei parcheggi alla viabilità d’emergenza per non congestionare il traffico nel quadrante, e in particolare verso l’ospedale Pertini, fino alla mitigazione dell’impatto sonoro. Precisazioni contenute in un maxiemendamento «del quale – afferma la consigliera Antonella Melito (Pd) – possiamo ritenerci soddisfatti e che risponde a molte delle criticità sollevate in questi mesi».

Sul piano tecnico, all’As Roma di riprogrammare l’intero piano urbanistico di Pietralata già vigente – nel quale lo stadio andrebbe a inserirsi – e le vieta di cedere a terzi il diritto di superficie concesso dal Comune per novant’anni. Stringente, inoltre, l’indicazione di realizzare soltanto uno stadio – pur con gli impianti sportivi, ricettivi e d’intrattenimento già previsti in via minoritaria – e di non aggiungere cubature. «Neanche di un metro cubo», ha assicurato il sindaco Roberto Gualtieri nel suo discorso all’Aula.

I giallorossi dovranno anche farsi carico dei costi degli espropri di terreni privati. «Ma hanno fatto i conti senza l’oste, anzi, senza gli osti», commenta Flavio, uno degli abitanti della zona e tra i possibili futuri espropriati. «Siamo sei o sette famiglie e daremo battaglia», assicura, pur precisando di non essere stato ancora contattato né dalla Roma né dal Comune. «Qui non si tratta di essere o meno tifosi, pro o contro lo stadio – continua – se lei chiedesse centomila euro per casa sua e gliene offrissero la metà, la venderebbe?».

Quella di ieri, comunque, per il sindaco è stata un’ indubbia vittoria suggellata con un selfie postato su Twitter e poi «retwittato» dal profilo ufficiale dell’As Roma. Ben 32 i voti favorevoli arrivati da maggioranza e opposizione e nessun contrario (astenuti Fratelli d’Italia e Lega, Movimento 5 Stelle e Lista Raggi non hanno partecipato al voto). «È un gol della città – esulta Gualtieri – si apre la fase successiva per un investimento che riqualificherà un intero quadrante». Entusiasmo condiviso dall’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia. «Ora – ha detto – la palla l’abbiamo ripassata alla Roma».

La partita però è tutt’altro che finita. Le modifiche richieste potrebbero comportare costi aggiuntivi notevoli per il club, che ha già messo sul piatto un investimento di oltre mezzo miliardo. Secondo i rumors post voto, l’obiettivo della Roma ora è quello di consegnare il progetto definitivo entro l’anno.

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Stadio, slitta al 9 maggio il voto della delibera

Forse la previsione iniziale di chiudere tutto in giornata era fin troppo ottimistica, ma basterà solamente un’altra data per approvare la delibera di pubblico interesse del progetto Pietralata e proseguire l’iter burocratico per la realizzazione del nuovo stadio della Roma. Il voto dell’Assemblea Capitolina è slittato al prossimo 9 maggio (alle 14), quando probabilmente sarà presente anche il sindaco Gualtieri ieri assente per indisposizione: la decisione è stata presa con il consenso di tutti i gruppi presenti nell’Aula Giulio Cesare nella giornata di ieri.

Come scrive il Corriere dello Sport, “Alla Roma non chiediamo più di quello che serve allo stadio, che funzioni e non blocchi un pezzo della città. Ho tenuto a spiegare in Aula che qui siamo all’interno di un piano economico e finanziario che si deve reggere nella sua sostenibilità economica. All’interno di questo piano devono essere previste tutte le opere che consentono di aprire in sicurezza”, le parole di Veloccia. Successivamente, la lunga conferenza dei capigruppo ha deciso di aggiornare il consiglio alla prossima settimana per poter assicurare all’aula tutto il tempo necessario per l’analisi e la discussione degli atti depositati.

“Vogliamo che sia una delibera il più partecipata possibile, sia maggioranza che opposizione si devono sentire parte di questo progetto – ha spiegato al termine della seduta la capogruppo Pd Valeria Baglio – Abbiamo fatto un lavoro di condivisione di tutti gli atti, sia odg che emendamenti, che potessero migliorarla. Abbiamo accolto la richiesta delle opposizioni di centrodestra e M5s di non strozzare la discussione stasera ma di rimandarla a martedì per un voto che sia il più possibile ampio. Voteremo favorevolmente anche alcuni emendamenti e ordini del giorno delle opposizioni – ha assicurato – e alcune opposizioni voteranno l’emendamento della maggioranza”.

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Stadio della Roma, al via i lavori dell’Assemblea capitolina per il voto sulla pubblica utilità

Passaggio importante nell’iter di approvazione che porterà all’edificazione del nuovo stadio della Roma a Pietralata. Come annunciato nei giorni scorsi, questa mattina l’Assemblea capitolina si riunisce in seduta consiliare per discutere e arrivare al voto sulla pubblica utilità del progetto giallorosso.

Dopo un’ora di ritardo circa per l’assenza del numero legale di consiglieri, alle 11.15 sono iniziati i lavori dell’Assemblea capitolina.

“L’appuntamento di oggi è solo l’inizio di un percorso lungo e complesso ma anche molto affascinante. È un progetto molto diverso da quello passato di Tor di Valle. È una sfida totalmente innovativa quella di fare uno stadio dentro la città”. Queste le parole di Veloccia, Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma.

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Parcheggi e viabilità: l’ultima trattativa sullo stadio della Roma

Ultimi passi prima dello sprint finale: prima dell’approvazione della delibera sul pubblico interesse dello stadio della Roma, in aula Giulio Cesare a partire da domani, il sindaco Gualtieri e la maggioranza si incontrano per definire gli ultimi dettagli.

Come scrive la Repubblica il testo è ai ritocchi finali: quello originario approvato in giunta è stato reso più corposo dal maxiemendamento su trasporti, mobilità, acustica. La riunione di oggi ha proprio lo scopo cercare di aumentare la quota di trasporto pubblico utile a raggiungere l’impianto a Pietralata: attualmente la società sportiva deve garantire che almeno il 50% degli utenti possano arrivare allo stadio con autobus, metro e treni, piste ciclabili e pedonali. Il tentativo è innalzare la quota arrivando al 60%, minimizzando ancora di più l’impatto dei mezzi privati sull’area.

I dettagli del progetto si vedranno con la versione definitiva che approderà nella conferenza dei servizi decisoria dopo il via libera dell’Aula. Con lettere e studi confluiti in un ricorso al Tar, i municipi contestano che il testo della delibera e le relative modifiche siano troppo blande in quanto all’insonorizzazione dell’ospedale Sandro Pertini e delle case nelle vicinanze.

La preoccupazione è che, in assenza di specifiche da parte del Comune sul modello da adottare per raggiungere questo risultato e senza una stima dei costi, alla fine dovrà essere la pubblica amministrazione e quindi i cittadini a farsene carico.

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Stadio Roma, ok dall’ultima Commissione. Il 4 maggio il voto dell’Assemblea Capitolina sul pubblico interesse

Il progetto del nuovo stadio della Roma avanza sempre di più. Questa mattina si è riunita la Commissione Urbanistica del Comune, l’ultima in ordine di tempo dopo i pareri favorevoli sul progetto preliminare espressi nei giorni scorsi dalle altre Commissioni. Dopo circa un’ora di incontro, è arrivato il parare favorevole che ora fa scattare una nuova fase dell’iter amministrativo che coinvolge direttamente tutte le anime del Comune.

Il prossimo step sarà infatti il voto in Assemblea capitolina sulla pubblica utilità. La sessione si terrà il 4 maggio – tra le 10:00 e le 18:00 – per il dibattito e il voto sul primo, reale, atto amministrativo che chiuderà questa prima fase dell’iter per l’approvazione del progetto a Pietralata. Poi la Roma dovrà presentare, nei piani societari entro dicembre 2023, il progetto definitivo che avrà recepito tutte le prescrizioni indicate dal Comune e dalle relative Commissioni su cui la Giunta dovrà emettere un nuovo voto, formale, per ratificare le modifiche richieste.

Infine scatterà, dal 2024 inoltrato, la Conferenza dei Servizi con il confronto tra Comune, Regione e altri enti coinvolti. L’obiettivo, come noto, è l’apertura dell’impianto nel 2027, quando sarà celebrato il centenario del club.