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RETESPORT

Il sogno spezzato di Budapest, l’arrivo di Lukaku e l’annuncio di Mou: “Io resto qui”: il 2023 della Roma – AUDIO

Una cavalcata europea entusiasmante spenta sul più bello dalle nefandezze arbitrali di Taylor e la maledetta lotteria dei rigori. L’avvento a Roma di Lukaku al fotofinish del mercato. L’annuncio di Mourinho: “Io voglio restare”. Sono solo tre istantanee di un intenso anno giallorosso, il 2023, amaro di soddisfazioni in campionato, ma anche pieno di grandi emozioni europee.

Lo abbiamo rivissuto grazie al racconto in musica di Checco Oddo Casano. Buon Ascolto!

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Rassegna stampa

Mou indeciso

Quella di ieri sera sarebbe potuta essere la sua sesta coppa europea su sei finali disputate. José Mourinho ci è arrivato a un soffio: “Sono orgoglioso e tristissimo. Devo lottare per questi ragazzi e potrei rimanere qui. Siamo stanchi e orgogliosi, l’arbitro sembrava spagnolo”, dirà il tecnico nel postpartita. Ieri non si è mai seduto, ha litigato spesso anche con i componenti della sua panchina, ha parlato con il IV Uomo e alla fine ha perso la pazienza anche lui quando l’arbitro aveva assegnato un rigore (poi tolto) per un fallo inesistente di Ibanez e non ha fischiato il penalty in favore dei giallorossi dopo il tocco di mano di Fernando.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, a fine partita si è chiuso in se stesso, pensando anche al suo futuro dopo due anni in giallorosso. Domenica contro lo Spezia non ci sarà e dopo quel match dovrà decidere cosa fare. Del futuro di Mourinho aveva parlato Pinto prima della partita: “C’è ancora molto da fare per questo club. Sappiamo che il calcio a volte presenta delle sorprese e che non si può mai garantire al 100% quello che succederà in futuro. Ma da parte mia l’intenzione è di proseguire a lavorare insieme a lui”. L’impressione è che sia difficile che succeda perché anche il gm ha il contratto in scadenza nel 2024. I tifosi sperano di vedere lo Special One ancora in panchina in vista della prossima stagione. Se succederà, lo sapremo nei prossimi giorni.

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Rassegna stampa

Una 24 ore di tifo e cori poi la mezzanotte più buia e quei maledetti rigori

Ammainate le bandiere, rinfrescate le gole seccate dai cori, rifate gli zaini, ripescate le auto nei parcheggi dove le avete posteggiate e lasciate che i taxi scaldino i motori. Poi sarà di nuovo casa, di nuovo Roma. Ma con un carico di tristezza in più. La data è destinata a rimanere scolpita nella coscienza condivisa di un intero popolo: 31 maggio. O forse primo giugno. Giornate della nuova maledizione giallorossa, piovuta ai rigori pochi secondi dopo la mezzanotte. Un appuntamento segnato da un esodo e un controesodo di dimensioni ciclopiche. Migliaia di auto, van da 7 o 8 persone. Treni, notti in cuccetta.

Come scrive la Repubblica, aerei di linea in ritardo mostruoso sul tabellino di marcia e charter che hanno risucchiato i migliori slot aeroportuali sul mercato e i risparmi di un’intera curva. […] I coraggiosi sono quelli che si sono affidati al fato. O meglio, alla solidarietà giallorossa: senza avere esattamente in mente come tornare a casa, si sono accordati per lunghissimi passaggi a casa con chi hanno conosciuto sul posto. Magari con un tifoso appena conosciuto nella fan zone di piazza degli Eroi, lì dove a sorpresa nel pomeriggio si è fatta vedere anche la nuova direttrice generale della Roma, Lina Souloukou, per qualche selfie.

Poi la processione verso lo stadio. Colorata dai fumogeni e dagli striscioni (“Semo tutti er padre de Marta”) si è conclusa in un imbuto giallorosso a ridosso dello stadio. Un momento per chiudere gli ultimi patti per il ritorno in patria, poi tutti dentro. In una curva che ieri recitava così: “Figli della Lupa”. Figli, ieri sera, della cattiva luna di José Mário dos Santos Mourinho Félix.

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Rassegna stampa

Il piatto non piange. Una coppa, la finale, gli investimenti. La gestione Friedkin resta un successo

La vita, a volte, può assomigliare anche ad una favola, anche se per il lieto fine spesso capiti che svanisca sul più bello, come è successo ieri col Siviglia. Ma la storia non si dimentica. Così è bene ricordare come nel 2019 Dan Friedkin, magnate nato in California ma con ormai fiere radici a Houston, in Texas, abbia deciso acquistare la Roma, forte di un patrimonio personale pari a 5,5 miliardi di dollari, che lo rendono il 14° uomo più ricco degli Stati Uniti e il 466° più facoltoso nel mondo.

Da quel giorno d’estate, però, neppure il più ottimista fra i tifosi avrebbe pensato che la nuova Roma, dopo meno di tre anni di gestione, giocasse due finali europee. La Conference è stata vinta, l’Europa League invece no. Con tutti gli effetti collaterali che, a livello economico, tutto ciò porterà. La nuova proprietà della Roma, infatti, ha inaugurato un nuovo modo di portare avanti quello che è – e resta – un business.

Eppure, come scrive la Gazzetta dello Sport, se consideriamo anche i 199 milioni spesi per l’acquisto del club, i Friedkin hanno investito circa 750 milioni (grazie a diverse ricapitalizzazioni) per la Roma che – a differenza dei loro veri business (automobili, cinema, hotel di lusso, che fatturano circa 10,5 miliardi di dollari e impiegano circa 6000 dipendenti) – produce più disavanzi che utili. Ciò nonostante sul mercato in due stagioni sono stati spesi circa 92 milioni (più bonus) – come potete leggere nelle pagine specifiche – con il fiore all’occhiello rappresentato da Abraham, insieme a Schick il giocatore più costoso della storia del club (40 milioni).

Proprio per questo la mancata qualificazione in Champions costringerà la proprietà a nuovi sacrifici, anche perché solo l’ultima giornata di campionato stabilirà quale sarà la Coppa europea che la Roma dovrà disputare. I Friedkin hanno dimostrato che si può venire anche da lontano per diventare sia romanisti che vincitori. E se poi lo si fa coltivando l’arte del silenzio, in questi tempi di frastuono eccessivo, alla fine può diventare una lezione di vita. E pazienza se non tutte le favole hanno un lieto fine.

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Rassegna stampa

Battaglia infinita, Mou si arrende. Dybala non basta: gol e lacrime. È festa Siviglia

Il grande cuore della Roma non è bastato questa volta. I giallorossi hanno giocato meglio il primo tempo, passando anche in vantaggio grazie alla rete di Dybala, ma nella seconda frazione di gioco il Siviglia ha pareggiato i conti con l’autorete di Mancini. Il match è stato deciso ai rigori e a trionfare sono stati gli andalusi, che hanno conquistato la settima Europa League della loro storia. Rimane il rimpianto da parte della Roma dopo aver disputato una partita di enorme fatica durata ben 146 minuti. Al momento di calciare i rigori Mourinho aveva già sostituito i primi tre specialisti: Dybala, Pellegrini e Abraham. E quarant’anni dopo la sconfitta in finale di Coppa Campioni contro il Liverpool è arrivata un’altra beffa dal dischetto e questa volta sono stati Mancini e Ibanez a fallire il penalty.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, Mourinho aveva schierato a sorpresa Dybala dall’inizio e la scelta aveva ripagato, infatti la ‘Joya’ aveva portato in vantaggio i suoi al 35′ su assist di Mancini. A fine primo tempo il Siviglia ha colpito un palo con Rakitic e al decimo della ripresa è arrivato il pareggio grazie a un autogol. Poi il VAR ha tolto un rigore agli andalusi dopo un intervento pulito di Ibanez sul pallone. La Roma ha avuto la grande chance per andare sul 2-1 con Belotti, ma Bono ha compiuto un autentico miracolo. I tempi supplementari sono terminati con la traversa di Smalling al 131′. Poi i rigori, dove ha trionfato il Siviglia.

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NEWS

Rosella Sensi a Budapest: con Totti, Perrotta e Cassetti: “I miei ragazzi” – FOTO

Questa mattina da Fiumicino sono partiti alla volta di Budapest anche tutti i personaggi vip che hanno aderito, come lo scorso anno, al programma premium della società, per assistere live al match contro il Siviglia dalla Puskas Arena.

Tra questi presenti anche Rosella Sensi, ex presidentessa della Roma, che ha pubblicato una foto su Instagram insieme a Perrotta, Cassetti e Francesco Totti: “Con i miei ragazzi”.

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Tifosi

Budapest, si scalda la Fan Zone: migliaia i tifosi romanisti presenti tra cori e bandiere (VIDEO)

Entusiasmo tracimante e uno stato d’ansia generalizzato che pervade tutti i tifosi della Roma. In primis quelli presenti a Budapest che hanno raggiunto in queste ore con tutti i mezzi possibili la capitale ungherese per seguire live il match dagli spalti della Puskas Arena.

Questa mattina alle 11.00 ha aperto la Fan Zone, con punti di ristoro, musica e maxischermi che hanno accolto centinaia di tifosi giallorossi. Come accaduto a Tirana, da lì partirà una sorta di corteo direzione stadio nel tardo pomeriggio.

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APPROFONDIMENTI

Budapest, presenti oltre 20 mila tifosi romanisti: tutte le info utili

BUDAPEST ESODO ROMANISTA – In viaggio per alzare al cielo un altro trofeo internazionale. La Roma, dopo il trionfo di Tirana, mercoledì andrà a caccia della prima Europa League della sua storia, a Budapest. I giallorossi scenderanno in campo alla Puskas Arena – edificata tra il 2017 e il 2019 e inaugurata il 15 novembre 2019, con una capienza di 67.889 posti a sedere – e saranno accolti rispetto alla vittoria in Conference da quasi 20 mila tifosi giallorossi divisi tra la Curva Sud dell’impianto, destinata ai romanisti, e varie zone delle due tribune. Da oggi partirà il grande esodo verso Budapest con i tanti tifosi che si sono organizzati scegliendo voli – anche con scalo all’estero – o affittando delle auto/pullman per raggiungere la capitale ungherese in tempo per la finale di mercoledì.

Rispetto a Tirana nessuna scomodità legata ai documenti (basta anche la carta d’identità valida per l’espatrio, oltre al classico passaporto) e linea internet: non ci sarà infatti necessità di acquistare sim locali per evitare gli elevati costi all’estero nell’utilizzo dei cellulari, perchè con il roaming varranno le tariffe stabilite dalle rispettive compagnie telefoniche. La moneta ufficiale Ungherese è il fiorino non l’Euro, ma sono accettati anche pagamenti in Euro.

FAN ZONE E INGRESSO STADIO

Budapest si sta preparando da giorni ad accogliere le due tifoserie. Come noto i sostenitori giallorossi avranno un punto di riferimento nella fan zone situata presso il City Park, a circa 2 km a piedi dallo stadio e dalla Curva Sud destinata ai tifosi romanisti. L’area sarà aperta a partire dalle 11.00 del 31 maggio.

Ma attenzione perchè l’UEFA ha deciso di organizzare anche un’altra zona per accogliere al meglio delle due tifoserie. Si tratta del Fan Festival, situato in Piazza degli Eroi (Hosok Tere), con ingresso gratuito e raggiungibile a piedi o in metro. La città ungherese a proposito dei mezzi pubblici ha previsto la possibilità per i possessori del biglietto della finale di viaggiare gratuitamente in Metro dalle 17.00 del giorno della finale in poi. Sono 4 le linee presenti sul suolo della capitale ungherese.

Il giorno della finale i cancelli della Puskas Arena saranno aperti alle ore 18. Per accedere allo stadio è obbligatorio mostrare la carta di type=’text/javascript’ type=’text/javascript’ identitàil passaporto o la patente di guida (necessario il passaporto per chi proviene da un paese non appartenente all’area Schengen) e non verranno accettati biglietti cartacei, motivo per cui si potrà accedere all’impianto solamente con tagliandi in formato elettronico. Non saranno accettate copie o screenshot dei documenti.

VIGNETTA ELETTRONICA E ASSICURAZIONE PER LE AUTO – Oltre ai voli, compresi i charter che partiranno copiosi la mattina della finale da Fiumicino, tantissimi tifosi – compresi i nostri inviati Piacentini e Juric sull’auto Nissan di Mirauto – arriveranno in Ungheria in automobile.

E’ importante segnalare a tal proposito che tra i vari documenti necessari per il viaggio in auto, bisognerà obbligatoriamente acquistare la cosiddetta vignetta elettronica, che permette di circolare su alcune autostrade.

La vignetta è in vendita presso gli uffici delle società autostradali, gli uffici dell’A.C. ungherese (MAK) e le maggiori stazioni di servizio situate in autostrada oppure può essere comprata online. Nel caso in cui decideste di raggiungere l’Ungheria attraverso la Slovenia, anche lì verrà richiesta la vignetta autostradale, che potrà essere acquistata direttamente alla frontiera di Fernetti o nella prima area di sosta.

Il tagliando settimanale costa 15€ per le auto, con validità da lunedì a domenica, mentre le moto pagano la metà. I mezzi sopra le 3.5 tonnellate hanno invece il passaggio obbligato ai pedaggi. Anche in Ungheria c’è una distinzione di prezzo in base alla categoria di veicolo:

  • La vignetta elettronica costa poco meno di 14 euro per 10 giorni per quanto riguarda i veicoli per passeggeri con un peso massimo consentito di 3,5 tonnellate e fino a sette posti a sedere, compreso il sedile del conducente e il rimorchio. Il costo per i motocicli invece è inferiore a 7 euro.
  • La vignetta elettronica costa circa 20 euro per 10 giorni per i veicoli autorizzati a trasportare più di sette persone, le roulotte e gli autocarri con una massa massima autorizzata di 3,5 tonnellate e i caravan.
  • La vignetta elettronica costa 44 euro per 10 giorni per i veicoli a motore per il trasporto di passeggeri con più di 9 posti a sedere permanenti, compreso quello del conducente.

Attenzione anche al tema assicurazione: è necessario fare un’estensione dell’assicurazione dell’auto (anche se viene affittata fuori dai confini dell’Ungheria) che sia valida sul territorio ungherese. Il costo sfiora i 100 euro.

C’è anche l’opzione treno, ma non sarà semplice arrivare a Budapest: i tifosi in partenza da Roma dovranno raggiungere la Stazione Termini per poi recarsi alla stazione veneta di Venezia Santa Lucia. Successivamente dovranno fare 2 cambi (Innsbruck e Vienna) e in 13 ore totali saranno in Ungheria.

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Rassegna stampa

Mille agenti in strada e Olimpico sold out. Pronto il piano se scoppia la festa

Oltre 1000 agenti in strada per garantire l’ordine pubblico e uno stadio sold out. Un’intera città in fermento per un evento che si tiene a 1200 km di distanza. La partita di questa sera tra Siviglia e Roma si gioca a Budapest nella Puskas Arena. Ma gli occhi della questura sono tutti puntati sullo stadio Olimpico dove 53mila tifosi giallorossi si ritroveranno sugli spalti per assistere alla finale di Europa League di fronte ai maxi schermi. Nessuna allerta sicurezza, ma solo massima attenzione di fronte alla possibilità che centinaia di migliaia di persone si ritrovino in piazza a festeggiare nel cuore della notte per la vittoria della Roma.

Come scrive la Repubblica, in caso di vittoria, infatti, è previsto l’esodo di tifosi giallorossi verso il Circo Massimo, come accaduto anche lo scorso anno quando la squadra di Mourinho si aggiudicò la Conference League. E a quel punto sarà la task force di San Vitale a valutare in tempo reale le soluzioni migliori per garantire la sicurezza. Di sicuro verrà bloccato il transito su alcune strade del centro storico. La festa dell’Olimpico avrà una sua enorme appendice a Budapest, dove sono oltre 20mila i tifosi giallorossi che tra ieri e oggi arriveranno nella capitale ungherese con tutti i mezzi disponibili. La città è pronta da giorni ed è stata suddivisa in due parti per cercare di evitare contatti tra le due tifoserie. Zona sud per i romanisti, a nord i tifosi del Siviglia.

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Allenamenti

Siviglia-Roma, Dybala e Spinazzola in gruppo nella rifinitura

Paulo Dybala e Leonardo Spinazzola sono ufficialmente recuperati per la finalissima di Budapest. L’argentino, come avvenuto già ieri, è sceso in campo insieme ai compagni per svolgere la rifinitura alla vigilia della finalissima di Budapest. Tutti presenti agli ordini di Josè Mourinho, compresi Spinazzola e Karsdorp. Out il solo Kumbulla, fermo da un mese per la rottura del crociato.