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Boniek a RS: “Zalewski giura di non aver mai scommesso e io mi fido di lui”

Zibi Boniek, attuale vicepresidente dell’UEFA, è intervenuto ai microfoni di Retesport. Ecco le sue parole

Zalewski?
“Io mi auguro e spero che tutto si risolva presto, che queste notizie siano false. Lui ha dato questa risposta al suo manager, con cui ha parlato, Nicola giura che non fa parte di nessun tipo di giro di scommesse. Il problema di oggi è un altro: una persona può essere infangata in 5 minuti, basta una stupidaggine scritta sui social e dopo qualche minuto sei finito, anche se sei pulito al 100%. Questo modus operandi non va bene”.

La finta fonte di Corona su Zalewski ha ritrattato tutto dicendo che voleva solo ottenere una lauta ricompensa…
“Non voglio più parlare di questa vicenda per il semplice fatto che ho preso una posizione chiara, ho parlato con i giornali polacchi, in Italia finora non avevo parlato con nessuno. Bella anche la presa di posizione della Federazione polacca che lo ha difeso e lo ha tenuto in ritiro”.

“Quando sono stato intervistato dai giornalisti polacchi, ho detto che Corona non è un giornalista – prosegue Boniek ai nostri microfoni – è uno che ha avuto problemi con la giustizia, che ha una società fotografica che faceva il paparazzo e altre cose. Poi ho dichiarato e lo ribadisco che credo a quanto sostiene Zalewski, perchè per me è un ragazzo speciale. E’ del tutto evidente che in assoluto qualcosa stia accadendo, visto che lo stesso Fagioli ha patteggiato e a breve lo farà anche Tonali. Vedo in generale un problema generazionale nei giovani di oggi, con i telefoni sempre in mano, il web, bisogna lavorare tanto sull’educazione”.

Sul momento della Roma afferma: “L’ho vista giocare veramente bene per la prima volta a Cagliari. Su 8 partite di campionato, la Roma avrebbe dovuto avere almeno 18-20 punti. Concedo la sconfitta col Milan, ma per il resto visto il calendario la squadra giallorossa ha perso troppi punti. Mourinho? Sento dire che non ha più stimoli, non scherziamo: ha un contratto importante, ha un ruolo fondamentale nella Roma, le partite le giocano i giocatori anche se il tecnico è molto importante. Sappiamo benissimo che le sue squadre non giocano un grande calcio. Mourinho ha vinto 26 titoli, fa parte della storia, nessuno glieli toglierà, ma guardo il rendimento della Roma di quest’anno, finora in campionato abbiamo maturato un ritardo eccessivo. Con il Monza sarà una sfida difficile, poi inizia un ciclo di partite terribili. La Roma deve giocare meglio sul piano tattico e calcistico, altrimenti di partite ne vincerà poche”.

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Boniek assicura: “Zalewski è pulito, ho parlato col suo manager”

Zibi Boniek è intervenuto sulla questione Zalewski nel programma Prawda Futbolu. Ecco le sue parole:

“Ho parlato con manager di Zalewski e mi ha detto che Nicola sostiene totalmente di essere pulito, non ha mai fatto una scommessa. Questo è un terremoto incredibile, assoluto. Questa è una cosa incredibile, ma abbiamo le notizie sbagliate. Innanzitutto, viene descritto Fabrizio Corona come un giornalista. E Fabrizio Corona non è un giornalista. Questo è un ragazzo che ha ricevuto una condanna a 13 anni per un sacco di cose diverse. Era un paparazzo, ricattava le persone, ecc. E non sto dicendo che non ci sia verità in quello che dice, perché può ancora svilupparsi in modi diversi”.

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Via al “calendario ingrato” per la Roma. E il club pensa pure a Totti e Boniek

Sorrisi, lamenti, speranze e voglia di rivalsa. Mourinho è un mix di emozioni in questi giorni di sosta dal campionato in cui si riaffacciano nomi altisonanti come Totti e Boniek nel ruolo di dirigenti in grado di aiutare lo Special One. Una richiesta fatta a Budapest e che non è rimasta inascoltata dalla Souloukou. Intanto il sorriso arriva dal campo: ieri Dybala si è finalmente allenato in gruppo dimostrando di aver superato le noie muscolari all’adduttore e non vede l’ora di ritrovarsi al fianco di Lukaku contro l’Empoli.

Prima gara di un calendario decisamente poco equilibrato. Dopo la programmazione di anticipi e posticipi, infatti, risaltano due elementi negativi: dopo le sfide di Europa League (del giovedì), la Roma non riposerà mai più di due giorni e giocherà sempre in trasferta il turno successivo. Di fatto quindi avrà a malapena un giorno pieno di riposo. Molto diverso il discorso per l’Atalanta (l’altra squadra che gioca l’Europa League) che invece avrà per tre volte ben tre giorni a disposizione. Stesso discorso per la Fiorentina di Conference (2 volte) e per le squadre di Champions.

Come scrive Leggo, una disparità di trattamento lampante che ha fatto infuriare i tifosi sui social e indispettito la stessa Roma che potrebbe ora chiedere lo spostamento al lunedì di almeno un paio di gare. Passiamo alle speranze. (…)

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Rassegna stampa

Mourinho cerca un aiuto: vuole Totti

Non ha cambiato idea. Vuole qualcuno vicino che lo affianchi nelle intemerate contro il mondo arbitrale ed esprima la linea politica del club nelle situazioni delicate. Una figura di riferimento anche per la piazza. Un Totti, per intenderci, che non sia per forza Francesco in persona. Di profili ce ne sarebbero diversi: da Boniek a Boban, al quale Mourinho aveva pensato prima che il croato diventasse direttore tecnico e Chief of Football della Uefa. Idee, però, nulla più.

Come quella rilanciata ieri in città legata alla figura dell’ex Capitano che regalerebbe a José un ombrello mediatico. Quello che è stato lui per il club nel primo biennio e che ora non vuole più essere. Il silenzio post Roma-Milan si spiega così. Basta combattere contro i mulini a vento. Basta fare la figura del tecnico che cerca solo alibi per mascherare quello che non va in campo. Meglio il silenzio. Fa più rumore e apre a mille interpretazioni. (…)

I Friedkin (a proposito: ieri è stata ufficializzata la nomina di Dan nel comitato esecutivo dell’Eca), non parlano. Non lo hanno fatto il 31 maggio, figuriamoci se potranno scagliarsi un domani per un rigore magari non fischiato contro l’Empoli o il Bologna. Anche il gm Pinto, incarnazione della proprietà americana, quando viene sollecitato sulla questione, come ad esempio ad inizio settimana, non incide. Le sue, sono carezze mediatiche («Io, personalmente, ho un po’ smesso di interrogarmi, non capisco nulla. Non è però una critica a nessuno») rispetto a quello che vorrebbe lo Special.

Del resto, in estate José è stato chiaro: «In Italia mi sono sentito aggredito, qui non mi sento più a mio agio, ho paura di ricevere altre squalifiche appena parlo».
Ed è per questo che vorrebbe che ci fosse qualcuno che parlasse per lui. O quantomeno lo affiancasse. Totti, per José, sarebbe l’ideale. Ha appeal, buca lo schermo, sposta gli umori, si porta dietro quella ironia che spiazza anche il più intransigente dei commentatori in tv. Ha tra l’altro un passato da dirigente che lo ha formato, gli ha fatto capire gli errori commessi che non ripeterebbe. Una visione che al momento non ha trovato il via libera dei Friedkin.

Come scrive il Messaggero, la proprietà statunitense, almeno a livello dirigenziale, ha dimostrato in questo triennio di volersi circondare di persone poco inclini ad alzare la voce. Per quello, nella loro ottica, c’è Mou. Nel pacchetto Special è incluso tutto: campo e fuori. Una filosofia che ad oggi non lascia intendere inversioni ad U. Così il rischio che per Francesco il caffè sospeso con la proprietà possa diventare freddo, è dietro l’angolo. Anche perché qualora arrivasse lui o una figura simile, si schiarirebbe con largo anticipo il futuro di José. Al di là del campo, della qualificazione alla prossima Champions, dell’approdo o meno alla terza finale europea consecutiva o della decima coppa Italia.

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Roma, possibile carica di vicepresidente a Boniek

Ieri i Friedkin hanno annunciato l’acquisto del Cannes, club di quarta divisione francese, un’operazione ma soprattutto una trattativa durata più di un anno. Ryan Friedkin è diventato presidente del club transalpino e al suo fianco avrà il fratello Corbin.

Secondo quanto riferisce Leggo, la carica di vicepresidente del club giallorosso che a questo punto resterà vacante in casa Roma, potrebbe essere affidata a Zibi Boniek nelle prossime settimane.

Il dirigente polacco attualmente ricopre la carica di vicepresidente esecutivo dell’UEFA e nell’ultimo periodo ha avuto più di un incontro con il numero uno giallorosso, che lo ha invitato anche all’esibizione aerea di Pratica di Mare dello scorso weekend.

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Il futuro della Roma è in Lina diretta

In tre giorni si costruisce il domani. Mourinho e Dan Friedkin ieri hanno avuto il primo contatto a Trigoria: un incontro di cinque minuti nel quale si sono salutati per la prima volta dopo la finale persa a Budapest, senza però ancora parlare di futuro e di prospettive per la prossima stagione.

Il colloquio con la proprietà è ovviamente dirimente per immaginare la Roma che verrà, anche sotto il profilo dirigenziale. Perché la presenza di una figura carismatica, che abbia un forte impatto mediatico e possa esprimere la linea politica del club nella situazioni delicate, è una delle richieste dell’allenatore. Un Totti che non sia per forza un Totti. In passato si era parlato di Zibì Boniek, che ha sempre smentito trattative ma tornerebbe volentieri alla Roma.

Come scrive il Corriere dello Sport, il quinto anno consecutivo senza Champions League rende più stringenti gli obiettivi. Il sesto posto, o comunque la conferma in Europa League, è diventato molto importante da un punto di vista finanziario.

Ai conti si sta interessando ora Lina Souloukou, l’amministratrice delegata, considerata una delle manager più preparate nel calcio internazionale. Ma Souloukou non si occupa solo di bilanci. Sceglie anche in prima persona i collaboratori. Così si spiegano le voci su un possibile arrivo alla Roma di Francois Modesto, ora direttore sportivo del Monza. I due hanno lavorato insieme all’Olympiakos. Al momento non c’è niente. Però è chiaro come la posizione di Tiago Pinto sia uno dei temi da affrontare.

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Souloukou-Roma, i commenti: Manolas “In bocca al lupo” – Boniek “Grande scelta” – R. Sensi: “Competente e coraggiosa”

Nelle scorse ore la Roma ha ufficializzato la scelta del nuovo CEO e General Manager del club, Lina Souloukou, che ha preso il posto di Pietro Berardi, silurato due giorni fa a seguito di un periodo di aspri contrasti con la proprietà.

Sui social sono arrivati anche i commenti di alcuni personaggi che hanno conosciuto direttamente la manager greca. In primis Zibi Boniek, che era stato nuovamente accostato al management giallorosso da alcune indiscrezioni di stampa (smentite dal polacco già nella tarda mattinata di ieri): “Grande scelta, buon lavoro” – il commento del vicepresidente esecutivo dell’UEFA su Twitter

Anche Rosella Sensi, ex presidente della Roma, ha commentato con un lungo post l’avvento della dirigente ellenica in giallorosso: “La scelta di Lina Souloukou come nuovo Ceo e General Manager della Roma mi sorprende. In positivo. Si tratta di un dirigente importante, coraggioso, competente. Che ha combattuto i pregiudizi sulle donne contro i quali mi sono dovuta scontrare anche io – le sue parole su Instagram -. La conosco ho apprezzato molto il suo lavoro all’ECA e la sua dedizione. Mi ha colpito una sua frase: ‘Ogni donna che ha successo in questo settore ha lavorato 10 volte di più di qualsiasi suo coetaneo maschio’. Non poteva esprimersi in maniera migliore. Complimenti a lei e ai Friedkin che l’hanno scelta per questo incarico così delicato. In bocca al Lupo e forza Roma sempre!”.

Infine Kostas Manolas, che ha conosciuto da vicino la Souloukou dal momento del suo ritorno all’Olympiakos due anni fa che sotto il post dell’annuncio sui social giallorossi ha scritto: “In bocca al lupo Lina”.

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NEWS

Boniek smentisce il ritorno alla Roma: “Fake News”

In queste ore si sta discutendo dell’addio di Berardi che ieri è stato silurato dalla Roma con un freddo comunicato pubblicato sui social. Nella lista del possibile sostituto, ipotizzata dai quotidiani nelle ultime ore, è emerso anche il nome di Zibi Boniek.

L’attuale vicepresidente UEFA ha smentito però questa ipotesi con un laconico tweet: Fake news”La Roma virerà quasi certamente su un CEO che abbia competenze di natura amministrativa, finanziaria e che si occupi del fascicolo stadio.

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SOCIAL ROMA

Boniek si gode la vittoria della Roma su Twitter: “Cortomuso” – FOTO

Zibi Boniek, ex calciatore della Roma e della Juventus, ha vissuto con il consueto interesse la supersfida tra le due formazioni con le quali fu protagonista a cavallo con gli anni 80′ in Serie A.

L’attuale vicepresidente esecutivo dell’UEFA, spesso ospite ai microfoni di Retesport, ha twittato – taggando l’account ufficiale della Roma – un laconico ma eloquente ‘Cortomuso’ riferito al successo per 1-0 dei giallorossi di ieri. Un chiaro riferimento all’espressione di Allegri di qualche anno fa, recentemente contestata dal tecnico in diretta televisiva.

Spesso criticato dai tifosi bianconeri per alcune sue posizioni avverse la Vecchia Signora, Boniek non ha mai nascosto di tifare per i giallorossi.

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RETESPORT

Dagli anni 80′ alla Roma di Mou: un pomeriggio a Retesport con Zibi Boniek (AUDIO VIDEO)

Zibi Boniek, ex calciatore della Roma e attuale vicepresidente esecutivo dell’UEFA, è stato ospite negli studi di Retesport nel pomeriggio. Oltre un’ora di racconti e aneddoti, attraverso i quali oltre a ripercorrere le tappe della sua carriera, Boniek ha raccontato ad esempio perchè non approdò alla Roma tre anni prima: “Conobbi Liedholm molti anni prima di venire a Roma. Ero giovane potevo trasferirmi dalla Polonia in giallorosso. Il Barone mi coinvolse nell’allenamento, mi chiese di fare alcuni tiri a Tancredi. C’era un accordo per passare alla Roma, ma alla fine il club giallorosso non riuscì a comprarmi e passai alla Juventus. Il trasferimento nella capitale avvenne qualche anno dopo. Il club polacco voleva circa 2 miliardi di lire, Dino Viola voleva pagare in tre rate ma il nostro governo non accettò, voleva tutti i soldi cash. Si presentò la Juventus e io avevo voglia di lasciare la Polonia, ma dissi a Viola che dopo tre anni, se la Roma mi avesse cercato ancora, sarei passato in giallorosso.”

Nel corso della puntata Boniek ha salutato al telefono Ciccio Graziani, suo ex compagno ai tempi della Roma: “Quella del primo Eriksson fu la squadra nella quale mi divertii di più in Italia: giocavamo il miglior calcio, nettamente meglio rispetto alle altre – ha aggiunto Boniek – peccato che all’inizio perdemmo un po’ di tempo nel comprendere i meccanismi di Sven. Il nostro centrocampo era: Cerezo, Boniek, Ancelotti, Conti con Desideri e Giannini che spingevano per salire tra i grandi. Se avessimo vinto lo Scudetto avremmo aperto un grande ciclo”