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Calciomercato

Roma, idea Xabi Alonso per il dopo-Mou

La Roma pensa al dopo Mourinho. Come rivela Ivan Zazzaroni nel suo editoriale sul Corriere dello Sport, la società giallorossa avrebbe effettuato un sondaggio per Xabi Alonso, attuale tecnico del Bayer Leverkusen, ricevendo però un elegante no.

“Si dice anche che nei giorni scorsi qualcuno abbia avvicinato Xabi Alonso a Colonia per valutarne la disponibilità a sedere sulla panchina in caso di divorzio dal portoghese, ricevendo un elegante no: l’attuale allenatore del Leverkusen, già allievo di Mou, del quale è intimo, è vicino al Bayern e a un futuro più ambizioso”

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Interviste

Mourinho: “A Roma ho vinto una coppa e mezza ed ho altri sei mesi qui…”

Josè Mourinho ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport, nel programma ‘Buffa Talks’. Ecco l’anticipazione della prima parte:

Da dove partiresti per raccontare la tua storia?
“Non partirei. Pensi che sia una storia interessante? La mia storia è la mia vita, l’ho vissuta fino ad oggi e per me è normale, niente di straordinario. Magari da fuori avete un’altra percezione, per me è normale”.

Hai iniziato insegnando ai disabili a Setubal.
“Ero in difficoltà in quel periodo lì, avevo una laurea in Scienze Motorie. Dopo tre anni, ognuno di noi sceglieva il proprio futuro. In quegli anni, sono stato ovviamente nel calcio, nei campi di allenamento e lavoravo con bambini con Sindrome di Down. Non ero all’altezza della dimensione di quel lavoro lì, mi ha salvato il rapporto che ho creato con quei ragazzi lì, avevano tra i 12 e i 17 anni, io ne avevo 24 e mi guardavano come uno di loro. Sono riuscito a fare calcio per loro e creare con quella squadra un rapporto umano. Non sono io diciamo il genio di quella fase, ma un mio professore universitario che mi diceva che io sarei stato allenatore di giocatori che giocano a calcio. Tornando a quel periodo lì con la scuola di educazione speciale, quella è stata la mia salvezza. Sono stati due anni straordinari per me”.

Cosa ti ha lasciato quel periodo?
“Amici, non tutti ma quando torno a Setubal qualcuno trovo. Questo per me è la cosa più importante”.

Cosa ti sei portato dietro da Setubal?
“Setubal (ride, ndr). Sono stato un ragazzo veramente felice, fortunato e felice. Fortunato per gli amici, felice per la famiglia. Tutto quello che io ricordo di Setubal, ogni giorno che sono andato via, però quei 26 anni che sono stato a Setubal tutti i ricordi sono assolutamente fantastici. Per me è un periodo di libertà, una generazione che penso che non dobbiamo avere alcuna invidia delle nuove generazione. Abbiamo vissuto in maniera speciale, a Setubal non sono neanche José quando torno, quando torno sono Zé con una zeta e una è. Vado in giro con giacca, pantalone corto, con una t-shirt bruttissima, la gente mi saluta senza fermarmi, mi chiedono come sto perché è casa mia. Posso avere casa a Londra, a Roma, posso aver girato il mondo ma come famiglia siamo stati fortunati. Abbiamo vissuto a Londra, Madrid, Milano, Roma, abbiamo avuto una vita importante. Setubal, però, è Setubal, non abbiamo la Fontana di Trevi ma abbiamo un’altra fontana che, se bevi dell’acqua da lì, sarai fortunato tutta la vita. E io l’ho bevuta”. 

La vittoria in Champions con il Porto è la tua più grande impresa?
“Sono sempre accusato di essere poco umile, devo dare ragione a chi lo dice. Ho fatto tante imprese, ma vincere la Champions League con il Porto è una super impresa con nove giocatori portoghesi che hanno giocato la finale di Champions League, sette ragazzi un anno prima non avevano nessuna partita in Champions League. Ma ci sono altre imprese perché se ho avuto la fortuna di lavorare con squadre con grandi budget, ho avuto la difficoltà di lavorare in squadre dove vincere è miracolo. Ho vinto con quel Manchester United, ho vinto una coppa e mezza con la Roma, non sono stato capace di vincere due coppe a Roma ma ne ho vinta una e mezza e ho altri sei mesi qui. Quella con il Porto è un’impresa che mi ha aperto le porte del mondo”.

Come entri nella testa dei giocatori per ottenere il massimo?
“Ricordo sempre il mio professore, loro non sono calciatori ma uomini che giocano a calcio. Devi imparare tutto ciò che vuoi su di loro, come interagire e avere feedback continui con loro. Ci sono cose che a livello umano tu devi riuscire ad andare più lontano. Non c’è un segreto per arrivare lì, devi essere te stesso ed essere empatico con la gente che lavora con me. Essere empatico significa essere critico, esigente, aperto, essere onesto. Il giocatore quando lavora con me capisce che sono onesto e dentro l’onestà esiste tutto questo, così il rapporto diventa ottimo e tu ottieni il massimo da ogni giocatore, penso che non sia un segreto”.

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Rassegna stampa

Il futuro della Roma è in Lina diretta

In tre giorni si costruisce il domani. Mourinho e Dan Friedkin ieri hanno avuto il primo contatto a Trigoria: un incontro di cinque minuti nel quale si sono salutati per la prima volta dopo la finale persa a Budapest, senza però ancora parlare di futuro e di prospettive per la prossima stagione.

Il colloquio con la proprietà è ovviamente dirimente per immaginare la Roma che verrà, anche sotto il profilo dirigenziale. Perché la presenza di una figura carismatica, che abbia un forte impatto mediatico e possa esprimere la linea politica del club nella situazioni delicate, è una delle richieste dell’allenatore. Un Totti che non sia per forza un Totti. In passato si era parlato di Zibì Boniek, che ha sempre smentito trattative ma tornerebbe volentieri alla Roma.

Come scrive il Corriere dello Sport, il quinto anno consecutivo senza Champions League rende più stringenti gli obiettivi. Il sesto posto, o comunque la conferma in Europa League, è diventato molto importante da un punto di vista finanziario.

Ai conti si sta interessando ora Lina Souloukou, l’amministratrice delegata, considerata una delle manager più preparate nel calcio internazionale. Ma Souloukou non si occupa solo di bilanci. Sceglie anche in prima persona i collaboratori. Così si spiegano le voci su un possibile arrivo alla Roma di Francois Modesto, ora direttore sportivo del Monza. I due hanno lavorato insieme all’Olympiakos. Al momento non c’è niente. Però è chiaro come la posizione di Tiago Pinto sia uno dei temi da affrontare.

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Calciomercato

Mourinho-Souloukou, incontro sul futuro: proposto il rinnovo di contratto

Ieri sera José Mourinho ha incontrato Lina Souloukou, CEO del club giallorosso. Il tecnico portoghese, alla presenza anche di un intermediario dell’agenzia di Mendes, e la dirigente greca hanno discusso di quel che sarà il futuro dello Special One. Il contratto di Mou scade nel 2024: l’intenzione della società è proprio quella di estendere la permanenza del lusitano sulla panchina giallorossa.

Tuttavia, come scrive calciomercato.com, Mourinho presenta delle riserve. Non è andato giù il mancato sostegno e l’assenza di prese di posizione nei vari scontri con la classe arbitrale. Ci sono poi dubbi circa il mercato estivo, che sarà caratterizzato da qualche uscita di rilievo ma soprattutto sarà condizionato dai paletti imposti dal Fair Play Finanziario. Ad ogni modo, però, ciò che ne sarà di Mou sarà deciso solamente dopo il 31 maggio, giorno della finale di Europa League contro il Siviglia.

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Pagelle

Roma-Inter 0-2, le pagelle di Retesport

La Roma incerottata e in parte anche autolesionista visti i gravi errori in occasioni delle due reti concesse ai nerazzurri, cade in casa contro l’Inter abdicando o quasi dalla lotta Champions in campionato. Pesano sul risultato la mancata lettura sulla rete di Di Marco, nata da un errore di posizionamento di Spinazzola e il clamoroso disimpegno sbagliato di Ibanez, sempre più schiacciato da un finale di stagione da horror.

Le pagelle dei giallorossi a cura della redazione di Retesport:

Rui Patricio 6

Mancini 6

Cristante 6

Ibanez 4

Zalewski 5

Matic 7

Bove 6,5

Camara 5

Spinazzola 4,5

Pellegrini 6

Belotti 6,5

Mourinho 6

Sost.:
Abraham sv
Dybala sv
Tahirovic sv
Missori sv
Pisilli sv

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APPROFONDIMENTI

Solbakken brilla nel deludente pari della Norvegia e i media lo esaltano: “Unica luce di serata” – FOTO

FOCUS RS di Francesco Oddo Casano Ola Solbakken non ha ancora convinto al 100% Mourinho, ma in Norvegia viene esaltato. L’attaccante giallorosso, recentemente frenato da un infortunio muscolare proprio dopo aver siglato il primo, pesantissimo, gol con la maglia giallorossa contro il Verona, ieri sera ha disputato un’ottima prova con la maglia della sua nazionale.

FOTO ANTONIO FRAIOLI

LUCE OLA

La formazione scandinava, dopo la sconfitta nella gara d’esordio nelle qualificazione ad Euro2024 contro la Spagna, ha raccolto un deludente pareggio (1-1) contro la Georgia di Kvaratskhelia. Un punto che ha provocato forti critiche nei confronti del gruppo, orfano di bomber Haaland bloccato da una presunta pubalgia, perchè la qualificazione potrebbe essere già compromessa. Solbakken però ha raccolto grandi elogi per la prestazione di qualità e sostanza offerta ieri sera con la Norvegia, a dispetto di alcuni suoi compagni, apparsi parecchio in difficoltà.

La conferma anche sui principali quotidiani sportivi norvegesi che oggi hanno titolato così: Solbakken una boccata d’aria fresca sulla fascia destra” – oppure – “Solbakken unica nota luminosa di serata”. Anche il giudizio nelle pagelle è apparso più che lusinghiero: “La sua miglior partita internazionale. Molto vivace e bravo al limite. Crea l’enorme doppia occasione grazie ad un’incursione meravigliosa in dribbling sulla fascia… è qualcosa che mancava alla Norvegia”.

Fonte: VG.no

ORA DEVE CONVINCERE MOU

Appena 109 minuti in giallorosso per l’ex Bodo, che sta però crescendo in termini di condizione fisica e fiducia, comprendendo meglio i meccanismi di gioco richiesti da Mourinho. Non è un caso però che ieri sera si sia destreggiato meglio come ala destra nel 4-3-3, ruolo che il norvegese conosce decisamente di più rispetto alla seconda punta alle spalle di un centravanti in un 3-4-2-1.

Al di là dei numeri, l’indicazione positiva arriva dalle sue condizioni fisiche. Da aggiungere a questo anche la voglia del ragazzo, espressa in conferenza stampa nei giorni scorsi, di continuare a crescere e affermarsi in maglia giallorossa. Un’arma in più per Mou, nel delicato rush finale della stagione.

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PARTITE

Napoli-Roma 2-1 (17′ Osimhen, 75′ El Shaarawy, 86′ Simeone) – Sconfitta immeritata, la decide il Cholito

La Roma affronta nella prima sfida del girone di ritorno il Napoli allo stadio Maradona. Assenti Wijnaldum, Karsdorp e Zaniolo, come noto immerso in un vero e proprio caso di mercato, dopo il rifiuto al trasferimento al Bournemouth.

LE FORMAZIONI:

NAPOLI 4-2-3-1 Meret, Di Lorenzo, Rahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka; Lozano, Zielinski, Kvaratskhelia, Osimehn
A disp.: Gollini, Marfella, Ostigard, Juan Jesus, Bereszynski, Olivera, Demme, Gaetano, Ndombele, Zedadka, Zerbin,  Politano, Elmas, Raspadori, Simeone
All.: Spalletti

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini; Dybala, Abraham. 
A disp.: Svilar, Boer, El Shaarawy, Kumbulla, Vina, Camara, Tahirovic, Volpato, Bove, Belotti, Solbakken.
All. Mourinho.

Arbitro: Orsato. Assistenti: Tegoni-Baccini. Iv uomo: Rapuano. Var: Di Paolo. Avar: Maggioni

RETI: 17′ Osimhen, 75′ El Shaarawy, 86′ Simeone
CARTELLINI: Ammoniti: Dybala, Osimhen, El Shaarawy


 

86′ – Gol del vantaggio del Napoli con Simeone che trova l’incrocio dei pali col mancino

83′ – Tahirovic e Bove per Pellegrini e Matic

75′ – GOOOOOOOOOOLLLLLLL dell’1-1 della Roma realizzato da El Shaarawy su cross di Zalewski

73′ – Si ferma Abraham dopo un allungo: flessore della coscia destra, dentro Belotti

68′ – Elmas e Oliveira per Mario Rui e Kvaratskhelia

60′ – Contropiede Napoli, Rui Patricio salva su Lozano

59′ – Triplo calcio d’angolo della Roma  e due grandi occasioni per la Roma prima con Cristante di testa, grande parata di Meret poi Rahmani salva su Ibanez

56′ Zalewski salta Mario Rui e calcia di esterno destro, palla sul fondo

54′ – Mancini salva in area di rigore su Kvaratskhelia

50′ – Spara Cristante col destro, pallone sul fondo

Inizia la ripresa, El Shaarawy per Spinazzola

CRONACA SECONDO TEMPO

Fine primo tempo

47′ – Spinazzola sfiora il pari, con una conclusione di destro dal limite dell’area, deviata da Kim, che Meret salva in corner

44′ – Colpo di testa di Osimhen su cross di Lozano, pallone sul fondo

37′ – Pellegrini prima, pallone deviato, poi Dybala conclusione alta sopra la traversa

33′ – Ammonito Dybala

22′ – Conclusione di Zielinski col mancino, pallone sul fondo

17′ – Gran gol di Osimhen per il vantaggio partenopeo, stop sul secondo palo e conclusione al volo sotto la traversa

12′ – Palo della Roma causato da un colpo di testa all’indietro di Kim, che anticipa Meret nell’uscita, fortunato il Napoli

5′ – Kvaratskhelia ci prova col destro, pallone deviato da Rui Patricio

Squadre in campo, si parte

CRONACA PRIMO TEMPO

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Infermeria

Mourinho su Wijnaldum: “Non è ancora a disposizione, deve ancora guarire a livello clinico”

“Wijnaldum non è ancora a disposizione. Deve ancora guarire completamente a livello clinico. Ora non può lavorare con la squadra. Ogni tanto vedete dei video che mostrano il giocatore ma solo nelle fasi di riscaldamento”. Queste le parole di Josè Mourinho in conferenza stampa sulle condizioni dell’olandese che non è ancora rientrato con la squadra.

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NEWS

Roma, Mou vara un mini turnover per il Lecce: le ultime sulla probabile formazione

Un turnover ragionato, senza eccedere in errori del recente passato. Troppo spesso infatti negli ultimi anni la Roma è andata incontro a batoste impensabili negli ottavi di finale di Coppa Italia, per l’eccessivo ricorso alle rotazioni dei tecnici seduti sulla panchina giallorossa. In questa occasione Mourinho dovrà però tenere conto di due fattori: il valore dell’avversario, il Lecce, quinta forza dell’attuale campionato di Serie B che a sua volta farà dei cambi rispetto alla formazione titolare schierata di solito da Baroni in campionato; l’imminente impegno prima della sosta contro l’Empoli al Castellani in programma domenica prossima alle 18.00.

Difficile che tra i pali ci sia Fuzato a far rifiatare Rui Patricio, mentre in difesa si prospettano alcuni cambi, in un caso forzato. Mancini infatti è squalificato, dopo l’espulsione rimediata lo scorso anno contro lo Spezia. Tornerà dall’inizio Ibanez al fianco di Kumbulla, vista l’indisponibilità di Smalling. Sugli esterni turno di riposo per Vina, che potrebbe lasciare spazio a Maitland-Niles sull’out mancino, con Karsdorp al rientro a destra.

A centrocampo confermato Oliveira, al suo fianco Cristante favorito su Veretout. In attacco Perez a destra, Felix a sinistra con Zaniolo alle spalle di Shomurodov. Riposo dunque per Mkhitaryan e Abraham, almeno di partenza. Da verificare in panchina il rientro di El Shaarawy.

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NEWS

Mourinho: “1000 panchine? L’importante è vincere la prossima. Voglio rendere felice la Roma”

Josè Mourinho alla vigilia della sua millesima panchina tra i professionisti, ha rilasciato un’intervista a O’Jogo. Queste le parole del tecnico della Roma: “Non ho mai pensato di raggiungere le 1000 partite, né le ho contate, non me ne sono preoccupato. Ma quando mi hanno detto che ne mancavano otto o nove alle 1.000, me ne sono accorto e ho iniziato a fare i conti”.

“90.000 minuti, più recuperi e supplementari…sono tanti!”, ha aggiunto lo Special One. Che poi spiega: “Non è cambiato nulla in me, nella mia essenza di persona o allenatore. Tutto ciò che accade ha una sensazione di “déjá vu”, sembra che tutto mi sia successo e nulla mi sorprende. In fondo, è il valore dell’esperienza, un capitale che molti tendono a sottovalutare, ma che, sia nel calcio che nella vita, ha un’importanza molto grande”.

Mourinho chiarisce, qualora servisse ulteriormente, la sua mentalità: “La cosa più importante è la prossima partita, e la prossima, e la prossima e sempre la prossima…fino all’ultima”.

Conclude l’allenatore della Roma: “Devo vincere la prossima partita, perché i titoli ripeterebbero sempre quello che ho già vinto. Voglio vincere le partite, voglio vincere la prossima, voglio portare con me i miei giocatori, il mio club e i tifosi. Voglio che mio club sia felice, che provi sensazioni ad esso sconosciute, secondo il nostro potenziale come società”.