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STADIO

Di Stefano (Vicepres. Commissione Urbanistica Comune): “Tor di Valle era una follia, lo stadio della Roma a Pietralata si farà ma non nei tempi annunciati”

Marco Di Stefano (Vicepresidente Commissione urbanistica Campidoglio) è intervenuto ai microfoni di Radiosei, nostra radio consorella, in merito alla questione stadio. Ecco lo stralcio delle dichiarazioni relative al progetto di Pietralata:

“Lo stadio della Roma a Tor di Valle era impossibile farlo. Solo un pazzo poteva pensare di farlo lì. Quello era un progetto assurdo anche perché sarebbe stato un impianto di proprietà di Pallotta e non si poteva fare. Adesso l’attuale impianto in esame verrà fatto su suolo pubblico, senza parte commerciale esagerata, e sarà di proprietà della Roma. Ci sono delle criticità, ma le esamineremo. Parliamo dei parcheggi previsti che sono davvero pochi e secondo me questa cosa costituisce un problema. Non possiamo convincere i romani ad andare coi mezzi pubblici e basta. Sono convinto che lo stadio della Roma si farà, ma i tempi non saranno quelli previsti perché a Roma i tempi sono sempre biblici. Un’altra criticità che c’è è quella dell’ospedale Pertini: non possiamo durante le partite affogare nel traffico una struttura fondamentale come questa che rimarrebbe bloccata nel caos del pre e post gara.  La Roma prevede di investire 500 milioni di euro. Come rientreranno della spesa col solo stadio? Non ne ho idea, ma sono valutazioni che avrà fatto la Roma e che non mi pertengono”.

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Rassegna stampa

Cremonese-Roma, le probabili formazioni dei giornali

La Roma questo pomeriggio affronterà nel posticipo della 25° giornata la Cremonese in trasferta. Ecco le probabili formazioni dei quotidiani:

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Rui Patricio; Mancini, Kumbulla, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Wijnaldum, Spinazzola; Pellegrini, El Shaarawy; Belotti.

CORRIERE DELLO SPORT – Rui Patricio; Mancini, Kumbulla, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Wijnaldum, Spinazzola; Pellegrini, El Shaarawy; Abraham.

TUTTOSPORT – Rui Patricio; Mancini, Kumbulla, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Wijnaldum, Spinazzola; Pellegrini, El Shaarawy; Belotti.

IL MESSAGGERO – Rui Patricio; Mancini, Kumbulla, Ibanez; Karsdorp, Wijnaldum, Matic, Spinazzola; Pellegrini, El Shaarawy; Belotti.

IL TEMPO – Rui Patricio; Mancini, Kumbulla, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Wijnaldum, Spinazzola; Pellegrini, El Shaarawy; Belotti.

LEGGO – Rui Patricio; Mancini, Kumbulla, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Wijnaldum, El Shaarawy; Pellegrini, Dybala; Abraham.

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Rassegna stampa

Mou prepara il regalo e attende l’incontro con Friedkin

Dan Friedkin non parla mai, Mourinho parla sempre di meno. Non parlano nemmeno tra loro: non risulta che i due si siano confrontati per analizzare il futuro alla Roma. Il presidente è in Texas, l’allenatore a Cremona. E’ immaginabile che ieri Mourinho abbia fatto un passo formale, consistente in un messaggio di auguri: Friedkin compiva 58 anni. Per il resto non si muove niente, in un rapporto che sembra non gelido ma neppure caldo.

Come scrive il Corriere dello Sport, il padrone a Roma non si mostra dalla metà di gennaio quando comparve all’Olimpico per Roma-Fiorentina. Da allora ha lasciato il timone al figlio Ryan, che nelle partite interne non manca mai. Nel frattempo ha demandato a Tiago Pinto la gestione ordinaria, che comprende la necessità di contenere l’esuberanza ambiziosa di Mourinho. L’allenatore, da parte sua continua ad aspettare una chiamata dall’alto. E attraverso il lavoro sul campo, con la fedeltà dei giocatori, ha portato la Roma agli ottavi di Europa League e l’ha tenuta in corsa per un posto in Champions, obiettivo dichiarato dell’azienda: se stasera batterà la Cremonese salirà al secondo posto, sullo stesso scalino di Inter e Milan.

Ecco, su questo punto le visuali sono diverse per non dire opposte. La proprietà è convinta che la Roma, per gli investimenti effettuati soprattutto sugli stipendi dei calciatori più forti, abbia diritto a sperare in un piazzamento d’élite. Mourinho ritiene viceversa che la qualificazione alla prossima Champions League sarebbe una sorta di exploit perché implicherebbe l’esclusione dal salotto di una tra Inter Milan e Juventus (aspettando la sentenza definitiva sui 15 punti di penalizzazione), senza contare Lazio e Atalanta. La partita del futuro si gioca su questo tema.

Ma è difficile negare un’evidenza: la Roma che era stata pensata in estate, con Wijnaldum e Spinazzola a pieno regime e con un vero centravanti di riserva come Belotti, si sta svelando adesso. Se la squadra è rimasta agganciata al treno delle migliori pure quando era ridotta ai minimi termini il merito è (anche) di un allenatore che ha saputo inventarsi nuove soluzioni di tanto in tanto. Il lancio di Zalewski e Bove, l’insistenza su El Shaarawy esterno, l’accettazione dell’improvvisata coppia di centrocampo Cristante-Matic, l’intuizione di schierare Solbakken nel momento giusto.

Ora che le soluzioni sono aumentate, e la panchina si è allungata, Mourinho potrà dedicarsi all’attività preferita: scegliere e gestire un gruppo che può resistere lassù. Poi verrà il tempo della resa dei conti.

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Rassegna stampa

Dan Friedkin compie 58 anni, ma non c’è spazio per la festa

Un compleanno poco scenografico. Dan Friedkin è fatto così e per i suoi 58 anni (compiuti ieri) non ha voluto cambiare registro. Nessuna festa pubblica. A Trigoria il numero uno giallorosso non si è affacciato, facile che abbia festeggiato in gran segreto con la sua famiglia. E anche di auguri ufficiali da parte del club non ne sono arrivati, perché la Roma sa che il presidente ci tiene alla sua privacy. Meglio allora concentrarsi sui prossimi traguardi: il ritorno in Champions League e lo stadio di Pietralata.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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Calciomercato

Roma, scatto per Vicario

La Roma vuole acquistare un nuovo portiere per la prossima stagione e secondo quanto riferisce Leggo, Pinto ha staccato la concorrenza di tutti gli altri club grazie ai buoni rapporti con l’agente del portiere dell’Empoli, Giuffrida, con il quale ci sono in ballo altri affari. I giallorossi vorrebbero affiancare l’estremo difensore azzurro a Rui Patricio, che entrerà nel suo ultimo anno di contratto.

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Rassegna stampa

A Cremona Belotti al posto di Tammy. Wijnaldum titolare

Più di nove mesi dopo l’ultima volta Georginio Wijnaldum torna a giocare una partita da titolare. L’ultima volta era accaduto la scorsa stagione. Era metà maggio, l’olandese vestiva ancora la maglia del PSG. Oggi pomeriggio allo Zini di Cremona il ritorno. Quello vero. Dopo i 36 minuti totali collezionati tra Lecce, Verona e Salisburgo, Wijnaldum ha finito il rodaggio. E alle 18:30 è pronto a riprendersi la maglia da titolare nel centrocampo della Roma.

Come scrive la Repubblica, l’altro giocatore rivitalizzato è Belotti, che guiderà l’attacco giallorosso al posto di Abraham. Il Gallo visto contro il Verona e il Salisburgo offre garanzie di gol e agonismo e la possibilità all’attaccante inglese di recuperare al meglio il taglio alla palpebra subito la scorsa settimana. Accanto a lui torna titolare El Shaarawy.

Dybala verso la panchina, con Pellegrini dal 1′, in vantaggio su un Solbakken scalpitante e pronto a ritagliarsi il suo spazio. Per il resto formazione confermata, con Kumbulla a guidare la difesa al posto dello squalificato Smalling. Contro la Cremonese sarà ancora turnover.

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Calciomercato

La Roma vuole anticipare la concorrenza per Hjulmand: piace anche a Juventus e Atalanta

La Roma accelera per Hjulmand. Il centrocampista danese, a Lecce, sta facendo molto bene, infatti, diversi club hanno messo gli occhi su di lui. Come riporta La Gazzetta dello Sport, Pinto vorrebbe accelerare la trattativa per far arrivare il classe 99 nella Capitale e anticipare la concorrenza di Juventus e Atalanta. Nell’affare potrebbero rientrare alcuni giovani del vivaio giallorosso.

A gennaio il club pugliese ha rifiutato un’offerta importante da parte del Southampton: 14 milioni di euro. Non sarà un’operazione semplice ma la Roma vuole chiudere per il ‘ruba palloni’ Hjulmand: in Serie A nessuno ha fatto meglio di lui (84).

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Editoriale

Tanti auguri a Dan Friedkin, un ‘silenzioso rivoluzionario’

EDITORIALE RS (di Francesco Oddo Casano) – Quando nell’ottobre del 2019, sbarcò nella capitale in gran segreto ed ebbe i primi, formali, contatti con i legali della Roma, Dan Friedkin forse non aveva ancora chiare le prospettive del suo futuro investimento, ma certamente l’obiettivo sì: riportare il club giallorosso in alto. “Risveglieremo questo gigante addormentato” disse nella c.d. lettera ai romanisti, la penultima volta che ha parlato di Roma (l’ultima seppur off records e senza video riprese dopo il trionfo di Tirana). Lo ha fatto inserendo la società, acquistata dopo 9 mesi di lunghe e difficoltose trattative, nel suo gruppo industriale, investendo oltre 820 milioni complessivi tra acquisto e ricapitalizzazioni, ma soprattutto conducendo in prima persona una ‘rivoluzione silenziosa’.

La riservatezza, d’altronde, è un carattere tipico della famiglia Friedkin: pochissime le uscite pubbliche, ancor meno le interviste, anche negli altri settori. Rare le comunicazione istituzionali, doverose solo in alcuni frangenti, ma nulla di più. Dan, così come Ryan e ancor prima il padre Thomas, pioniere e fondatore del gruppo, non amano (amavano) esporsi e lo si capì in quei giorni di agosto 2021, quando a margine del closing, si ‘nascosero’ in un lussuoso resort fuori dalla capitale, sfruttando le parziali chiusure ancora legate al Covid e subendo l’inseguimento dei cronisti romani, in primis quelli di Retesport che svelarono in anteprima la loro presenza a Roma.

Oggi il numero uno giallorosso compie 58 anni e ad agosto saranno tre anni esatti dal suo sbarco nella capitale. Alla riservatezza l’imprenditore americano ha contrapposto l’operatività e l’effetto sorpresa, in pieno stile cinematografico (altro settore d’interesse del Friedkin Group). L’annuncio di Mourinho – prelevato e condotto nella capitale direttamente dal presidente a bordo del suo jet privato – l’ingaggio di Dybala, autorizzato senza obbligo di cessioni. Ma anche il nuovo progetto dello stadio a Pietralata, l’uscita dalla Borsa e il prossimo avvento di un nuovo grande sponsor tecnico (Adidas) per provare ad accrescere il fatturato da merchandising. Scelte di qualità, scelte di eccellenza che rientrano in un preciso piano industriale di rilancio e consolidamento del marchio Roma, foraggiato dalle vittorie – la Conference, un trofeo internazionale dopo 61 anni – e dal necessario ritorno nell’élite calcistica della Champions League.

Passaggio fondamentale è stato anche il ricoinvolgimento del tifoso romanista: la Roma, per diretta volontà della proprietà, ha rimesso infatti il pubblico al centro del villaggio, lavorando su una politica di prezzi (abbinata all’arrivo di Mourinho) che ha pagato a tal punto da registrare uno straordinario record consecutivo di sold out – destinato ad aumentare – e una media spettatori ormai assestata sulle 62 mila unità. In un anno e mezzo oltre 2 milioni di supporters giallorossi all’Olimpico e un botteghino che ha portato nella casse giallorosse oltre 50 milioni complessivi. Non si può dimenticare anche le iniziative solidali, il Roma Department creato proprio per irradiare ‘il verbo giallorosso’ in città e non solo attraverso centinaia di iniziative.

I prossimi passi? Li conoscono in pochi, probabilmente solo il cerchio magico famigliare di Dan, con il quale ama confrontarsi quotidianamente. Il presidente nelle ultime settimane è stato spesso negli Stati Uniti e in Europa per viaggi d’affari, meno all’Olimpico e sullo sfondo degli ottimi risultati sul campo della Roma di questo inizio 2023 resta la domanda delle domande: quando incontrerà Mourinho? Riuscirà a convincerlo a restare e magari a prolungare il contratto? La sensazione è che anche questa volta, senza proferire parola, Dan possa stupire con effetti speciali.

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Calciomercato

Matic sceglie la Roma: il serbo rinnoverà

Qualità, esperienza e mentalità. Tre termini (se bastano)che raccontano al meglio quello che Nemanja Matic ha portato alla Roma dal suo arrivo a parametro zero in estate. Un innesto fortemente voluto da Mourinho e favorito dalla scelta di Mkhitaryan di non proseguire la sua avventura in giallorosso, permettendo a Pinto di recapitare la stessa offerta contrattuale (o quasi) al serbo. L’ex Chelsea e Manchester United ha firmato lo scorso giugno per una stagione, con la possibilità di prolungamento per altri dodici mesi al termine della stessa. Qualche dubbio, sia da parte del club, soprattutto sulla sua tenuta fisica, sia del calciatore, poteva esserci la scorsa estate, ma ormai le strade della Roma e di Matic sono destinate a proseguire in parallelo. La decisione, infatti, il centrocampista l’ha già presa, anche se non sono maturate le condizioni per far scattare l’opzione di prolungamento: Nemanja a Roma sta benissimo e vuole restare. E uno dei leader della squadra, sua moglie Aleksandra si è integrata perfettamente nella Capitale e loro figlio Filip sta stupendo tutti nella Roma Under 12, sotto gli occhi di papà a Trigoria.

Manca poco per rendere effettivo il rinnovo del trentaquattrenne serbo, che nella sua testa non è più un pensiero ormai da settimane, vista la forte volontà di rimanere qui. Al 50% delle presenze stagionali (le gare della Roma potranno essere massimo 55 in caso di finale di Europa League) da almeno 45 minuti, infatti, scatterà automaticamente il secondo anno di contratto, e Matic è già a quota 20. Soltanto 8 partite perciò lo separano dal proseguire in via ufficiale il suo rapporto con il club, che probabilmente sarebbe andato avanti in ogni caso. Il prolungamento del numero 8, tra l’altro, favorirebbe anche la Roma dal punto di vista dei costi. Il suo ingaggio attualmente si aggira sui 3,8 milioni netti, ma con l’attivazione della clausola e di conseguenza il secondo anno di contratto, i giallorossi avranno il vantaggio del decreto Crescita che porterebbe il costo al lordo del calciatore poco sopra i 4,5 milioni l’anno.

Come scrive il Tempo, un matrimonio, insomma, che renderebbe felici tutti, Mourinho compreso, se dovesse restare alla guida della Roma. Una condizione quest’ ultima che poteva sembrare imprescindibile per la permanenza del giocatore, che invece ha trovato nella Capitale e in Trigoria l’ambiente ideale per lui e per la sua fami-glia. Proprio sul rinnovo, tra l’altro, Matic si è espresso in maniera vaga nel post-partita di Roma-Salisburgo: «Vediamo. Voglio giocare bene adesso, dare tutto per la mia squadra e quando finirà questa stagione vedremo». Ma una scelta, in cuor suo, Nemanja l’ha già presa, e tra qualche settimana (se tutto procederà per il verso giusto, senza intoppi) il rinnovo sarà realtà.

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Matic e Wijnaldum, Mourinho ora alza il livello

Agitare prima dell’uso. Ne viene fuori una miscela che per qualità, quantità ed esperienza poche squadre italiane possono gustare. Con il ritorno di Gini Wijnaldum, candidato alla prima volta da titolare domani a Cremona, la Roma ha accorpato il contingente che desiderava per il centrocampo sin dalla scorsa estate, quando la squadra era stata concepita. Ora Mourinho può persino scegliere, alternare, gestire. Verbi che nel 2022 erano proibiti dalla censura della logica.

Come scrive il Corriere dello Sport, ne beneficeranno tutti. A cominciare da Nemanja Matic, che giovedì scorso contro il Salisburgo ha giocato forse la sua migliore partita romanista. Ha potuto esprimersi a certi livelli, e raccontarne l’effetto in un italiano già ottimo, perché nella partita precedente contro il Verona era rimasto novanta minuti in panchina a rifiatare. Quando hai 34 anni e mezzo, non sono dettagli.

Se poi l’altro uomo della mediana è l’inossidabile Cristante, quarto in Serie A per media chilometri percorsi e nono per palloni rubati, ne esce una coppia che avrà pure limiti di dinamismo e creatività ma che per l’elemento sicurezza/stabilità rappresentano due soggetti ideali.

Adesso sono tre per due posti. Più Edoardo Bove che nel 2023 ha giocato tre partite da titolare dimostrando progressi che hanno alimentato le ambizioni della squadra: nelle tre circostanze, tutte all’Olimpico, la Roma ha sempre vinto.