Era stata preannunciata una coreografia commovente e così è stata. La Curva Sud prima del match contro il Milan ha dedicato l’intero settore ad Antonio De Falchi, tifoso giallorosso scomparso oltre 30 anni fa proprio a San Siro.
Due bandiere giallo e rosse, su sfondo bianco, con la scritta A. De Falchi e uno striscione con su scritto: “Orgoglio di una curva intera, il tuo nome è la nostra bandiera”.
5 mila, forse di più. I romanisti al Meazza ieri sera erano tantissimi e si sono fatti sentire, nonostante le enormi difficoltà di accesso allo stadio milanese.
A causa del protocollo di sicurezza di natura antiterroristica ieri pomeriggio a San Siro si sono verificati diversi disservizi all’ingresso del settore ospiti. Le forze dell’ordine hanno creato un prefiltraggio piuttosto stringente, con un ingresso ad imbuto che ha provocato le accese proteste del pubblico romanista, notevoli ritardi, con diverse persone che hanno rischiato dei malori.
Una volta entrati però è stato spettacolo puro da parte del pubblico romanista. Subito si è notata dalle altre tribune la presenza della bandiera con il ratto biancoceleste, sventolata da Gianluca Mancini al termine del derby vinto sabato scorso.
Poco prima dell’inizio del match oltre all’inno Roma Roma Roma intonato da tutto il settore è stato anche esposto uno striscione in memoria di Antonio De Falchi, storico tifoso giallorosso tragicamente ucciso al Meazza oltre 30 anni fa: “Antonio figlio della Lupa, orgoglio dei suoi Ultras”, firmato Curva Sud.
Incessante lo sventolio di bandiere e il supporto alla squadra, trascinata da una curva meravigliosa che ha come sempre sostenuto il gruppo giallorosso fino all’ultimo secondo.
Pochi minuti dopo l’inizio del derby, la Curva Sud ha inscenato una splendida coreografia disegnando con cartoncini rossi, gialli e bianchi una lupa capitolina e il simbolo storico ASR, con uno striscione in calce: “Sei tu la mia unica sposa, sei tu il mio unico amore”.
In Tevere invece poco prima disegnato con la stessa modalità l’effige storica di Agostino Di Bartolomei.
Fa discutere da giorni la vicenda del caro biglietti relativa a Roma-Milan. Prima sui social, poi nelle radio e infine allo stadio o ai margini dello stesso, la protesta dei tifosi giallorossi in merito ai prezzi della sfida casalinga di ritorno contro i rossoneri è montata a dismisura.
Tanti i commenti anche sui post ufficiali del club giallorosso su Faceboook, X e Instagram. Nella sostanza parte del pubblico romanista, anche del settore più caldo come la Sud che ha esposto uno striscione eloquente domenica scorsa fuori dall’Olimpico, non ha gradito l’aumento evidente dei prezzi dei biglietti in tutti i settori a partire da quelli popolari per la gara di Coppa.
A maggior ragione dopo l’enorme apertura di credito che la tifoseria ha espresso nei fatti in questi due anni e mezzo nei confronti della Roma, presenziando in maniera massiccia allo stadio con un numero infinito di sold out anche in gare non di cartello.
Recentemente, proprio contro il Sassuolo la Roma ha sfondato il tetto dei 3 milioni di spettatori negli ultimi due anni e mezzo, con il record di presenze in gare casalinghe di campionato (dopo quello di coppa col Feyenoord) con oltre 67 mila tifosi.
Ma quali sono le motivazioni che trapelano da Trigoria sull’aumento dei prezzi dei biglietti? (una curva per abbonati costa 53 euro, per i non abbonati addirittura 61). In primis il valore del match: un derby d’Italia, contro un avversario di enorme blasone internazionale come il Milan – evidentemente superiore al Feyenoord di un anno fa – in linea con quanto avvenuto per tutte le partite di cartello di campionato. La stessa polemica ci fu ad inizio anno proprio alla vigilia della terza giornata di campionato contro i rossoneri.
Il club ci tiene a sottolineare che in realtà la media dei biglietti della gara di coppa sarà inferiore rispetto a quella di campionato proprio contro il Milan e in assoluto che il rateo, cioè la somma e quindi la media dei tre biglietti di Curva (esempio) delle tre sfide di coppa fin qui giocate contro Brighton, Feyenoord e Milan è pari a circa 30 euro.
Spiegazioni, non giustificazioni, che però difficilmente scalfiranno il dispiacere espresso da molti tifosi. Un altro dato comunque va sottolineato: si va verso l’ennesimo sold out, già superata quota 40 mila presenze per la sfida contro gli uomini di Pioli.
La protesta cresce, tra le piazze reali e quelle virtuali. I tifosi della Roma si ribellano al forte aumento dei biglietti imposto dalla società per il quarto di Europa League contro il Milan. Domenica uno striscione esposto prima della partita contro il Sassuolo nei dintorni dell’Olimpico, firmato Curva Sud, conteneva un messaggio inequivocabile: «Non giocate con i sentimenti della nostra gente. Se questo è il prezzo… non valete niente».
I destinatari, nemmeno tanto generici, sono i Friedkin, giustamente elogiati per la politica post Covid che aveva avvicinato il pubblico allo stadio con i prezzi popolari ma ora criticati per il clamoroso rincaro. Proprio un biglietto di Curva Sud, che lo scorso anno si poteva comprare per l’omologo quarto di finale contro il Feyenoord a 26 euro, adesso ne costa quasi 53 euro commissioni e prevendita incluse.
Come scrive il Corriere dello Sport, questo tra l’altro è il prezzo che viene richiesto a chi già possiede un abbonamento in campionato o coppa. Chi invece si avventurerà alla caccia di un biglietto per l’evento singolo senza essere fidelizzato alia Roma, dovrà pagare ancora di più: una curva costerà circa 60 euro ammesso che qualche biglietto rimanga nella fase di vendita libera che comincia (e forse finirà) domani.
Negli ultimi giorni, alla luce dei prezzi dei biglietti pubblicati dalla Roma in vista della sfida di ritorno d’Europa League contro il Milan, tantissimi tifosi giallorossi soprattutto attraverso i social ma anche nelle radio hanno espresso il loro risentimento per il caro prezzi evidente. Addirittura quasi il raddoppio del valore dei biglietti di tutti i settori rispetto al quarto di finale di un anno fa, quando la Roma superò all’Olimpico il Feyenoord.
Ieri la Curva Sud ha preso posizione su questa vicenda con uno striscione eloquente: “Non giocate con i sentimenti della vostra gente. Se questo è il prezzo… non valete niente”.
Lungo striscione della Curva Sud dedicato a Daniele De Rossi: “DDR: giocatore, capitano, allenatore… mai finirà questo amore” firmato CURVA SUD.
Un messaggio chiaro sicuramente alla società sul prosieguo in panchina con il tecnico romano e romanista.
Tutto lo stadio ha inneggiato al suo nome e Daniele ha risposto salutando la Sud e gli altri tifosi.
Solito proscenio meraviglioso all’Olimpico in occasione dell’ennesima grande gara europea. Prima dell’inizio di Roma-Brighton (presenti 64.877 spettatori), la Curva Sud ha inscenato un’altra splendida coreografia, con uno striscione con su scritto: “Spavaldo sventolo in Europa i tuoi colori”, con le bandierine giallorosse.
Serata di bandiere, cori e coreografie all’Olimpico. Un pubblico infuocato che ha sostenuto e trascinato ancora la Roma. Oltre 67 mila spettatori a soffiare sui giallorossi fino all’esplosione di gioia dopo il rigore segnato da Zalewski.
Prima del match sulle note di Roma Roma Roma, la Curva Sud ha esposto un lungo striscione “Per andare oltre ed oltre ancora… carica”, immerso nei cartoncini giallorossi.
Poi dopo il match è spuntato uno striscione in olandese: “Il gelo può far incastrare la lama”, una citazione del film ‘Il Gladiatore’, in risposta alla coreografia dei tifosi del Feyenoord dell’andata.
Roma-Feyenoord registrerà il record assoluto di presenze oltrepassando ampiamente quota 67.000 spettatori allo Stadio Olimpico superando il dato maggiore precedente di 400 posti. Numeri ancora in aumento nelle prossime ore.